Dopo tante voci susseguitesi nelle ultime settimane, ieri sera Luis Suárez ha raggiunto l’accordo con il Barcellona e si appresta a raggiungere Madrid, sponda Atlético. Un altro valzer di attaccanti, con Suárez che dopo essere stato il grande sogno della Juve, è finito per occupare il posto lasciato libero da Álvaro Morata, riaccasatosi ai bianconeri. Un’operazione che fa contenti tutti. Il Barça si libera di un giocatore escluso dal nuovo progetto di Koeman e con un contratto pesante da sostenere. L’uruguagio cambia aria rimanendo in un campionato che conosce alla perfezione. Infine, i Colchoneros del Cholo Simeone tornano ad avere un vero e proprio nome di spicco in avanti, che nonostante l’età e i guai fisici è ancora di valore assoluto.
fonte: profilo IG @luissuarez9
IL VALORE DEL PISTOLERO NEL GIOCO DI SIMEONE
Suárez all’Atletico Madrid può trovare un ambiente a lui congeniale. Innanzitutto si rinnova la tradizione degli uruguaiani fedeli al Cholo, quasi per definizione dei guerrieri in campo per il proprio allenatore. L’indole del Pistolero è molto simile a quella di Simeone: entrambi sono due lottatori nati. Suárez è un giocatore che sul campo ha sempre “fame”. Lotta su ogni pallone e tenta con ogni mezzo (a volte anche al di là della regolarità) di arrivare al suo scopo: fare gol.
Realisticamente Simeone vede Suárez come il perno della sua linea offensiva, con João Félix pronto ad agire da seconda punta insieme a lui. Il Pistolero è sicuramente un upgrade sia rispetto a Morata che a un Diego Costa sempre più in calo (per lui solo 5 gol in 30 partite la scorsa stagione). Potrebbe avvantaggiare anche la crescita del super talento portoghese, deludente nell’ultima stagione rispetto alle grandissime aspettative che si erano create su di lui.
Nonostante le numerose assenze, il contributo alla causa dei blaugrana è stato comunque di grande livello anche nell’ultima stagione, con 21 gol e 12 assist in 36 partite, ma in un sistema completamente diverso rispetto a quello dei Colchoneros. Lo schema tattico in cui il Pistolero si troverà inserito è molto più simile a quello dell’Uruguay. Nella Celeste Suárez è abituato a giocare in coppia con Edinson Cavani in un attacco a due, proprio come nell’idea di Simeone. Un sistema sicuramente molto meno offensivo rispetto a quello del Barcellona, ma in cui Suárez potrà calarsi prontamente, proprio grazie all’esperienza maturata con la Celeste.
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SI PUÒ METTERE IN DISCUSSIONE L’OPERAZIONE SUAREZ?
Chiaramente non è tutto oro quello che luccica. L’operazione è sicuramente meno onerosa di quella che vedeva coinvolta la Juventus, con un pagamento al Barcellona sulla base di bonus legati agli obiettivi raggiunti dal giocatore nei prossimi due anni. Pesa sicuramente l’ingaggio: 7,5 milioni di euro annui ci possono stare, per la caratura del giocatore, ma non va dimenticato che Suárez è reduce dalla sua stagione più negativa a livello di infortuni. Non ha precedenti lo stop forzato di quasi cinque mesi dovuto all’operazione al ginocchio in seguito all’infortunio patito nella Supercoppa di Spagna, proprio contro l’Atlético Madrid. Pensando alle cifre provenienti dall’operazione Morata i dubbi vengono meno, poiché l’operazione viene finanziata dalla vendita del nueve iberico. Qualche perplessità ulteriore potrebbe esserci riguardo alla motivazioni del giocatore, ma la scelta di sposare il progetto di un leader unico come il Cholo sembra sciogliere anche questa riserva.
L’ultima domanda che ci si potrebbe porre riguarda la reale volontà del giocatore di abbandonare il Barcellona. Ciò che emerge fa trasparire grande delusione da parte dell’attaccante, che si sentiva ancora in grado di esprimere le proprie qualità. Inoltre, il Pistolero aveva un grande legame di amicizia con Leo Messi: altro motivo per cui ha provato a spingere per restare tra i blaugrana.
Suárez, nel suo ultimo giorno da blaugrana, si è emozionato mentre lasciava il centro sportivo del Barça.
Qualche dubbio rimane. Tuttavia, se Luis Suárez arriverà motivato per la nuova avventura, si prospetta un grande colpo per l’Atlético Madrid. Se in queste due stagioni i problemi fisici non tormenteranno il Pistolero, una squadra storicamente solida difensivamente potrebbe aver trovato la punta di diamante in grado di svoltare a livello offensivo per poter tornare a lottare per la vittoria in tutte le competizioni.