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Lukebakio, futuro del Belgio

Calcio Internazionale

Lukebakio, futuro del Belgio

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Gli oggetti misteriosi possono prendere due strade. Essere scommesse vincenti o delusioni facilmente cestinabili. Per chi ha avuto la fortuna di aspettare, Dodi Lukebakio è entrato nell’insieme dei primi. Il giocatore in questione adesso è nell’Hertha Berlino, e venerdì, nella prima partita della stagione di Bundesliga, ha segnato uno dei due gol che hanno permesso all’Hertha di pareggiare con il Bayern Monaco. Una rete, tra l’altro, tanto notevole quanto fortunosa. Una scommessa che pare vinta fin da subito.

https://www.youtube.com/watch?v=ojj0GaYEj20

L’esterno, 21 anni, è alla seconda stagione nel campionato tedesco, dove nella scorsa edizione aveva giocato con la maglia del Fortuna Düsseldorf, segnando 14 gol in 34 partite. Un talento di proprietà del Watford che però, gli inglesi, non hanno voluto riscattare: per affrontare la nuova Premier League hanno deciso di affidarsi ad altro. Dunque l’Hertha se lo è assicurato per venti milioni di euro, e all’Olympiastadion, da quello che le premesse hanno recitato nel preseason, con il nuovo allenatore Covic farà il titolare.

BIOGRAFIA

Dodi Lukebakio è un classe 1997, uno dei giocatori di punta della selezione under 21 del Belgio che proprio lo scorso giugno era arrivata in Italia per l’Europeo di categoria. Cresciuto nel settore giovanile dell’Anderlecht, lui che è nato a Asse, cittadine alle porte occidentali di Bruxelles, il suo talento lo ha imposto precocemente nel giro della prima squadra, dove ha esordito nell’ottobre del 2015 (undici minuti contro il Club Bruges). Con l’Anderlecht ha compiuto anche il suo esordio in Europa League e alla prima vera stagione da professionista il bottino è stato di 18 apparizioni e un solo gol.

Lukebakio dopo aver segnato il suo primo gol con la maglia dell’Hertha Berlino. (Fonte immagine: profilo Instagram del giocatore)

Tanto gli è bastato per andare al Tolosa in Ligue 1, dove non è riuscito a evidenziarsi, tanto da disputare una stagione totalmente anonima, non giocando mai una partita da titolare e anzi, nemmeno a dieci presenze (7 considerando anche la Coupe de France). Di fatto è stato sempre in prestito dato che il suo cartellino è sempre appartenuto alla casa madre Anderlecht, che lo ha lasciato andare definitivamente solo nel 2017.

Dopo la non esaltante esperienza francese è tornato in Jupiler League al Charleroi, e lì le cose sono andate decisamente meglio. Il club addirittura lo ha voluto riscattare (2,6 milioni): a gennaio, nel giro di tre giorni, passa dall’Anderlecht al Charleroi e infine al Watford, che lo ha acquistato a titolo definitivo dopo che lo stesso Charleroi lo aveva riscattato. Il grande salto agli Hornets – club che negli anni ha investito su diversi talenti – è costato cinque milioni di euro. Di fatto la stagione del Watford è stata un fallimento per Lukebakio, che ha la sfortuna di dover condividere l’attacco con il capitano Deeney, la stella Deulofeu, il nuovo acquisto Gray e l’esplosione di Richarlison. Risultato: solo quindici minuti totali in Premier.

GERMANIA

Il prestito al Fortuna Düsseldorf è il vero boom della sua carriera. Una stagione esorbitante sia in termini di numeri che di prestazione. Lukebakio si è adattato benissimo ai ritmi del calcio tedesco, nonché al sistema della squadra, per cui nel 4-3-3 gioca in tutti i ruoli, soprattutto da punta centrale. L’esplosione del suo talento in Germania ha attirato gli interessi dell’Hertha, che lo ha visto giocare e, dovendo sostituire Lazaro, andato all’Inter, scegli di investire una bella somma sul polivalente attaccante belga. Il Watford lo cede ai berlinesi per venti milioni di euro. L’esordio con i bianco azzurri è devastante: gol del vantaggio e giocate contro il Bayern Monaco all’Allianz Arena. Proprio i bavaresi sono una delle sue prede predilette, a cui ha segnato una tripletta nello scorso campionato permettendo al Fortuna di pareggiare (3-3) con Muller e compagni.

La forza di Lukebakio sta proprio nella sua esplosività fisica: un giocatore alto, rapido, con una grande capacità di vedere la porta; fisicamente – e nelle movenze – ricorda un po’ Leao (tanto per parlare di giovani prospetti) e se nelle qualità offensive spicca anche per un tenace controllo palla, il rovescio della medaglia è nella fase difensiva, dove risulta molto carente e discontinuo. In Germania i numeri di una sola stagione – quella al Fortuna – dicono che vede molto bene la porta, dunque le aspettative rimangono alte anche per questo seconda esperienza in Bundesliga.

NAZIONALE

Lukebakio è sempre stato nell’hub di giocatori promettenti e dal futuro lungimirante, e inizialmente, data la cittadinanza congolese è stato perfino convocato dalla nazionale maggiore del Congo. Quando poi ha realizzato il livello delle sue capacità ha deciso di fare il salto e accettare la chiamata del Belgio, con cui adesso gioca definitivamente. Lukebakio appartiene a una generazione di giocatori belgi che in parte ha sofferto quella immediatamente precedente, caratterizzata dai mostri sacri di Lukaku, Hazard, De Bruyne e Witsel, tanto che a livello di talenti, il confronto fra i due blocchi è assolutamente impari. Anzi, Lukebakio da questo punto di vista è il giocatore di punta della nuova generazione di talenti belgi: fin da subito ha giocato all’estero – a 19 anni ceduto al Tolosa dall’Anderlecht – e a ventuno anni è già andato in doppia cifra in uno dei cinque top campionati europei.

(Fonte immagine: profilo Instagram del giocatore)

Il talento è dei più promettenti e anche se l’esperienza a Vicarage Road non ha entusiasmato le sue qualità sono ben in vista in Bundesliga. Dove intanto, ancora una volta, ha dimostrato di avere una  grande fame di gol.

 

(Fonte immagine in evidenza: profilo Instagram del giocatore)

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Xabi Alonso sempre più vicino alla permanenza al Leverkusen: niente Bayern Monaco e Liverpool

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xabi alonso

XABI ALONSO – In Germania c’è una squadra che sta per spezzare l’egemonia degli ultimi anni del Bayern Monaco. Si tratta del Bayer Leverkusen dell’ex bavarese Xabi Alonso, che si trova al primo posto in classifica a +10 proprio dal Bayern secondo. Quando mancano soltanto otto giornate al termine del campionato, la Bundesliga sembra ormai nelle mani dei rossoneri.

Il Bayern Monaco, che in estate si separerà da Thomas Tuchel, è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, e tra i nomi che circolano uno dei più insistenti è proprio quello di Xabi Alonso, che però è legato fino al 2026 con il Leverkusen, che non sembra avere alcuna intenzione di liberarlo in direzione Monaco di Baveria.

LE PAROLE DI HOENESS SU XABI ALONSO

Intervenuto ai microfoni di Das Erste, il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeness è intervenuto proprio sull’argomento, mostrandosi molto pessimista sul possibile approdo in panchina del tecnico spagnolo nella prossima stagione. Di seguito, le sue dichiarazioni: “La vedo molto dura prendere Xabi Alonso, per non dire impossibile. Credo resti al Leverkusen“.

ANCHE IL LIVERPOOL VA OLTRE E PENSA AD AMORIM

Oltre al Bayern Monaco, anche il Liverpool – che in estate saluterà Jurgen Klopp – è una delle squadre più interessate a Xabi Alonso. A questo punto però, viste anche le dichiarazioni di Hoeness, i due club dovranno con ogni probabilità virare su altri profili. Per la panchina degli inglesi, in questo momento, il nome più caldo sembrerebbe essere quello dell’attuale tecnico dello Sporting Lisbona Ruben Amorim.

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Chi è Cavan Sullivan, la stellina del calcio USA già nell’orbita del Manchester City

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CHI È CAVAN SULLIVAN – Pensate, a malapena 14 anni, ritrovarvi già sui media calcistici, oltre ad essere in orbita Manchester City, club che al momento domina i riflettori europei. Questo è il mondo di Cavan Sullivan, talento classe 2009 dei Philadelphia Union, che ha esordito con tanto di assist in MLS Next pro. Ormai nel calcio la ricerca del talento parte da età sempre più basse, soprattutto nei campionati esteri, dove i giovani talenti che impressionano gli scout vengono convinti a firmare, o corteggiati, già giovanissimi. Un esempio può essere l’acquisto di Paez da parte del Chelsea, nella scorsa stagione. Ora è invece il turno di Sullivan, trequartista di pura classe che ha addosso gli occhi della migliore squadra del miglior campionato al mondo: la Premier League. 

DAGLI USA ALL’INGHILTERRA

Proprio con la costante scoperta e crescita di talenti sempre più giovani, non è facile impressionare. Eppure, nessuno può evitare di guardare un quattordicenne che, all’esordio coi grandi, si iscrive addirittura al tabellino degli assistman. Parliamo comunque di un giocatore che fa parte della Philadelphia Union Academy da quando ha a malapena 11 anni. Alto 1,58 e in possesso di doppia nazionalità (Americano e tedesco), Sullivan ha fatto parlare di sè con un’etichetta pesantissima. La definizione di ‘nuovo Messi‘ è ovviamente prematura, eppure il talento è cristallino ed innegabile.

Del resto, il Manchester City sembra avere già accordo con società e giocatore, mancano soltanto le firme di rito. Le regole sui trasferimenti e sul lavoro minorile non permetteranno comunque al ragazzo di raggiungere i Citiziens prima dei 18 anni. Per propiziarne il percorso di crescita, la decisione comune tra le società è di tenerlo in patria, dove arriverà ad esordire in MLS. Dopodichè potrà partire per l’Europa. Sicuramente il nome di Cavan Sullivan è destinato a catturare sempre di più l’attenzione nel corso degli anni, anche perchè prima di raggiungere il nostro calcio bisognerà attendere ancora qualche anno.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Parlando di un giocatore molto giovane, è difficile darne un quadro generale completo. Nonostante ciò si può tranquillamente asserire che stiamo per vedere un talento innato dal punto di vista tecnico. L’obiettivo sarà quello di sgrezzarsi nei prossimi anni a livello tattico, affrontando gradualmente un calcio più fisico. Il piede è il mancino, proprio come quel fenomeno generazionale che ha portato ad un altro livell0 il numero 10, che ora milita proprio in MLS all’Inter Miami: Lionel Messi. Sullivan dà la sensazione di poter essere un giocatore abile nello stretto e palla al piede, veloce e tecnicamente impeccabile. Ma solo il tempo potrà dirci dove può arrivare questo ragazzo.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG Cavan Sullivan

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Bundesliga

Infortunio al ginocchio per Bensebaini in Nazionale: il Dortmund lo perde fino a fine stagione

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Ramy Bensebaini, giocatore del Borussia Dortmund e Randal Kolo Muani, giocatore del PSG, Champions League

Il Borussia Dortmund sarà impegnato in un finale di stagione di fuoco. In Bundesliga si trova attualmente al quarto posto della classifica, ma con la qualificazione in Champions League ancora in bilico. Per quanto riguarda invece la Champions, i gialloneri sfideranno l’Atletico Madrid per guadagnarsi un posto in semifinale, traguardo che manca dalla stagione 2012/13 (in quel caso fu finale contro il Bayern Monaco). Il Borussia Dortmund ha però perso un giocatore fondamentale per lo scacchiere di Terzic: Ramy Bensebaini resterà infatti fuori fino al termine della stagione, saltando tutti gli impegni nazionali e internazionali.

IL RENDIMENTO DI BENSEBAINI IN QUESTA STAGIONE

Il terzino sinistro algerino Bensebaini ha giocato 17 partite in Bundesliga in questa stagione, di cui 11 dal primo minuto. Una stagione non esattamente da ricordare quella dell’ex laterale del Borussia Mönchengladbach, visto che adesso dovrà rimanere ai box a lungo. Come riportato da TMW, Bensebaini ha riportato un infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio e ha finito in anticipo la stagione, anche se è riuscito a evitare l’operazione. L’infortunio è arrivato nella sfida amichevole giocata tra la sua Algeria e la Bolivia. Ennesimo infortunio dunque causato dalla sosta per le Nazionali, che ha creato problemi in tutto il mondo, non solo in Italia.

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Chi è Mateo Joseph, il talentino del Leeds decisivo con la Spagna U21

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Madueke, gioocatore del Chelsea, e Mateo Joseph, giocatore del Leeds United, Premier League

CHI È MATEO JOSEPH – Non è una rarità ormai assistere a casi come quello di Jamal Musiala, che dopo aver effettuato la trafila delle nazionali giovanili dell’Inghilterra (ossia il luogo dov’è cresciuto), ha deciso di intraprendere la propria carriera internazionale vestendo la maglia della Germania, sua terra natale. Seppur in misura minore, è ciò che è successo anche a Mateo Joseph Fernández-Regatillo, ventenne attaccante del Leeds United.

TRA SPAGNA E INGHILTERRA

Nato a Santander nell’ottobre del 2003, Mateo Joseph è dunque di nazionalità spagnola, ma il cognome del padre ne tradisce le origini inglesi, che sarebbero inevitabilmente tornate a bussare alle sue porte qualche anno più tardi. Dopo essersi formato nelle giovanili del Racing Santander prima, e dell’Espanyol poi, ecco il richiamo della foresta: a portarlo oltremanica è stato infatti il Leeds United nel gennaio 2022.

Nei successivi due anni, Joseph avrebbe proseguito il proprio stage nell’Under 21 dei Peacocks, mettendosi in mostra come attaccante un po’ atipico; i suoi 180 centimetri forse non sono tantissimi per essere un centravanti, tant’è che predilige soprattutto calpestare le zolle del mezzo spazio di sinistra per poi venire a giocare in posizioni più centrali. La convocazione dell’Inghilterra U20 non tarda ad arrivare, e il giovane puntero riesce anche a ritagliarsi un piccolo spazio durante lo scorso Mondiale della sopracitata categoria. Il ct Ian Foster lo impiega però come esterno sinistro nel proprio tridente, e l’avventura dei Tre Leoni si interrompe precocemente agli ottavi di finale contro l’Italia di Casadei.

IL DEBUTTO CON LE FURIE ROSSE

I tempi intanto sono ormai maturi per il debutto in prima squadra, seppur sul palcoscenico minore della Championship; Joseph però, in un Leeds che stradomina il campionato insieme al Leicester, non riesce ad accumulare abbastanza minuti, restando dunque a secco di gol. Per sbloccarsi sceglie dunque un’occasione speciale: gli ottavi di finale di FA Cup in casa del Chelsea, in cui mette a segno una doppietta che non basta per avere la meglio sui Blues, salvati da un gol allo scadere di Gallagher.

Sono a tutti gli effetti le sue due prime reti da professionista, ed è forse grazie alla notte di Stamford Bridge che la Spagna U21 lo ha convocato nell’ultima pausa per le nazionali; Joseph ha dunque deciso di accettare la chiamata delle Furie Rosse, che annovera ragazzi del calibro di Fermin Lopez Pablo Barrios, debuttando da subentrato nell’amichevole persa contro la Slovacchia. Poco male, perchè nel match successivo contro il Belgio, valido per le qualificazioni al prossimo Europeo U21, ha firmato il gol vittoria all’88’, dopo essere sceso in campo appena 5 minuti prima. Come inizio poteva andare decisamente peggio…

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