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Malaga, dallo Zenit al Nadir per risalire

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Malaga, dallo Zenit al Nadir per risalire

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Sono ormai passati cinque anni e mezzo dalla beffarda serata del Westfalenstadion, quando in un mitico quarto di finale di Champions League il Malaga viene eliminato dal Borussia Dortmund, poi finalista,  con due gol nel recupero. Nonostante la cocente delusione, prevale l’entusiasmo tra i tifosi malaguisti, ai quali luccicano gli occhi per quello che vedono come un futuro più che roseo.

Il club blanquiazul vive il momento più glorioso della sua storia, toccando una vetta alla quale seguirà, però, una rovinosa caduta, fino agli inferi della Segunda division, campionato nel quale milita ora la squadra dello sceicco Al Thani.

Proprio il nuovo presidente, che ha acquistato la società nel 2010, viene indicato come principale responsabile ella situazione attuale.Infatti, dopo i pirotecnici acquisti come Julio Baptista, Cazorla, Joaquin, Toulalan, la panchina affidata a Pellegrini, bramoso di rivincite dopo il fallimento a Madrid, sponda Blancos, e la quasi trionfale cavalcata europea già citata, non è stato attuato un progetto a lungo termine.

Il club è stato gestito con poca oculatezza, il progetto stadio è stato rimandato, la squadra progressivamente smantellata. I ricordi della vittoria contro il Milan e della maglia con l’iconico logo di Unesco sono rimasti tali.

Solo l’amore dei bokerones, soprannome affibbiato ai tifosi di Malaga, in onore alle sardine, piatto tipico locale, non è scemato: questa estate hanno organizzato un’ingente e colorata mobilitazione nel centro della città, per chiedere allo sceicco di abbandonare l’Andalucia e rivendicando il loro attaccamento alla maglia.

TOCCARE IL FONDO PER RIPARTIRE

 

La campagna acquisti estiva sembra promettente, la precedente rosa, protagonista della retrocessione, è stata praticamente smantellata e sono arrivati elementi di esperienza internazionale, pur senza investimenti eccessivi.

I fiori all’occhiello del mercato sono senza dubbio Renato Santos, ala destra, arrivata dal Boavista e Blanco Leschuk, bomber argentino. Leschuk, ribattezzato “el Tiburon”, ovvero lo squalo, è arrivato in prestito annuale dagli ucraini dello Shaktar e vanta un curriculum di tutto rispetto, che lo vede protagonista anche in Russia, in Marocco e Svezia, dopo la trafila nelle giovanili dell’Arsenal de Sarandì.

Sei gol, due assist e tanta grinta, è questo il contributo del Tiburon nelle prime quattordici partite, contributo che lo ha elevato a vero e proprio idolo degli hinchas malaguistas. In panchina siede Juan Muniz, allievo di Juande Ramos e che sa come conquistare la Liga a Malaga, come mostra il precedente del 2008, quando guida i bokerones in Primera Division.

Il sogno di Muniz e dei tifosi, che in ventimila riempirono ogni fine settimana la Rosaleda, è quello di ripetere quel percorso. La strada è tortuosa, con avversari di blasone come l’Alcorcorn, il Deportivo la Coruna, il Las Palmas, l’Osasuna e il Granada, che si presenterà nella città di Picasso il primo dicembre, in un derby andaluso che si preannuncia caliente.

 

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Coppa Italia

ULTIM’ORA – La decisione dell’assemblea di Lega per la Supercoppa Italiana 2024-2025: quali squadre in corsa?

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Trofeo della Supercoppa Italiana

L’assemblea di Lega Serie A tenutasi questa mattina ha stabilito che la Supercoppa Italiana della prossima stagione, la 2024-2025, si svolgerà nuovamente con una final four in Arabia Saudita nei primi giorni di gennaio. Questo è quanto si apprende da Calcio e Finanza, che sottolinea come, però, la decisione definitiva sulla questione verrà presa dal Consiglio di Lega.

Qualche squadra, in particolare l’Inter, aveva espresso delle perplessità su questo format, considerando il calendario della prossima stagione che, tra la nuova Champions League e il Mondiale per Club di fine anno, appare più intasato che mai.

Ancora non sicure le date in cui dovrebbe svolgersi la Supercoppa Italiana, ma i giorni più probabili dovrebbero essere il 3 e 4 gennaio per le semifinali e il 7 gennaio per la finalissima.

Ricordiamo che accedono alla final four le prime due classificate in Serie A e le due finaliste di Coppa Italia. Ad oggi, quindi, l’Inter sembra certa di un posto, con il Milan e la Juventus a giocarsi il secondo posto tramite il campionato. Per la Coppa Italia, invece, accederanno solo due squadre tra Lazio, Fiorentina, Atalanta e Juventus.

Lo scorso anno, in quel di Jeddah, l’Inter sollevò il trofeo dopo aver battuto in finale il Napoli. Le due squadre sconfissero in semifinale rispettivamente Lazio e Fiorentina.

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Arrivano le parole di Gravina su Acerbi: “La sentenza va rispettata”

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FIGC

Dopa la decisione del giudice sportivo di assolvere Acerbi sono arrivate le dichiarazioni del presidente della Figc Gabriele Gravina circa l’accaduto. Nelle ultime ore la sentenza aveva scatenato le reazioni più disparate, a partire dall’indignazione del Napoli resa nota tramite un suo comunicato ufficiale. A cercare di placare le acque ci ha provato proprio Gravina, a conclusione dell’Assemblea di Lega odierna. Gravina ha invocato il rispetto verso la sentenza del giudice sportivo. Inoltre si è pure detto disposto a credere alla difesa di Acerbi che aveva saltato per via del caso gli ultimi impegni con la Nazionale italiana. Di seguito vi riportiamo le sue dichiarazioni.

GRAVINA – “L’assoluzione di Acerbi? Si tratta di una decisione del giudice che tutti devono accettare, compreso chi non si sente soddisfatto. Esistono  principi che devono essere rispettati altrimenti corriamo il rischio di  far saltare tutto il sistema. Io accetto il verdetto e sul piano umano  abbraccerò il ragazzo quando lo incontrerò. Abbiamo saputo di una verifica da parte del giudice sportivo e allora, per evitare forme di distrazione, lo abbiamo lasciato a casa. È stata una decisione a scopo precauzionale, non perché già condannato. Acerbi ha fornito le proprie motivazioni e noi crediamo alle parole del ragazzo”.

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Flash News

Kvaratskhelia in dubbio per l’Atalanta: oggi la decisione

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Khvicha Kvaratskhelia, giocatore del Napoli - Serie A, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Champions League

Nella giornata di oggi Khvicha Kvaratskhelia farà ritorno a Napoli. Nel corso del match contro la Grecia che è poi valso la qualificazione a EURO24 con la sua Georgia, l’esterno sinistro è stato costretto ad uscire dal campo a causa di un dolore all’inguine. La sua nazionale ha poi vinto lo stesso ai calci di rigore. La sua presenza contro l’Atalanta resta ancora in dubbio.

LE CONDIZIONI DI KVARATSKHEILA

Come riporta Il Mattino, Kvaratskhelia sarà valutato nelle prossime ore dallo staff del Napoli. La speranza è che si tratti solo di un affaticamento muscolare. Se così dovesse essere la sua presenza in campo per la sfida contro l’Atalanta non sembra essere in discussione. Se invece si dovesse trattare di uno stiramento il georgiano dovrà stare ai box per qualche settimana. il Napoli aspetta il rientro di Kvaratskhelia per capire se sarà necessaria o meno una risonanza magnetica. Vedendo i video che sono circolati sui profili social dello stesso georgiano, che lo ritraevano festeggiare coi compagni, la speranza è che davvero non sia nulla di grave. Il popolo azzurro dovrà restare con il fiato sospeso ancora per qualche ora. Ricordare l’importanza della sfida contro l’Atalanta è quasi superfluo: si potrebbe trattare infatti dell’ultima chance per la Champions League.

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Calcio Internazionale

Futuro Lewandowski: l’Arabia un’opzione ma attenzione all’Atletico

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Barcellona Lewandowski

Il futuro di Robert Lewandowski è molto incerto. I media spagnoli parlano da qualche settimana di un interesse molto forte da parte dell’Arabia Saudita. Si parla addirittura di un’offerta da 100 milioni di ingaggio, cifre folli che potrebbero far vacillare l’attaccante polacco. Secondo quando riporta Sport ES però, su Lewandowski ci sarebbe anche un interesse di un altro club spagnolo: l’Atletico Madrid. Nonostante la rivalità sportiva tra Barcellona e Atletico, le due società hanno spesso fatto affari insieme, quindi quest’operazione non sembra del tutto impossibile.

Lewandowski non sembra voler andare via da Barcellona, ma il club catalano sta prendendo in considerazione una sua possibile cessione, in quando per contratto, l’ingaggio del giocatore è destinato a salire con il passare degli anni. Il classe ’88 ha segnato 20 gol e fornito 9 assist in 39 partite totali: numeri ancora una volta super. La carta d’identità però recita 35 anni e anche per questo motivo il Barcellona potrebbe decidere di sacrificare il suo bomber per puntare su un giocatore più giovane come Vitor Roque, andando ad allinearsi con la politica del club degli ultimi anni.

Una cosa è certa: chiunque riuscirà ad accaparrarsi il contratto di Lewandowski sarà autore di un affare. Basterà solo aspettare per vedere con quale maglietta segnerà una valanga di gol il prossimo anno.

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