Connect with us
Maledetta fragilità

Generico

Maledetta fragilità

Pubblicato

:

Cosa avrei voluto di più? Sicuramente mi sarebbe piaciuto avere un fisico più robusto e forte per reggere ai colpi che ho dato

Non un rimpianto, chi è sempre stato onesto non ne ha. Piuttosto una semplice constatazione, detta con un sorriso. D’altronde che senso avrebbe piangersi addosso, si deve anche riconoscere i propri limiti. Così Daniel Pedrosa, dopo diciotto intense stagioni, lascia il motomondiale.

Colpa di quella maledetta fragilità che lo ha da sempre accompagnato annacquandolo. Negli ultimi anni era diventata la sua unica avversaria in pista. Non più Rossi, Marquez e Lorenzo: la fragilità. Questa conseguenza di un fisico gracile (160 cm per 51 kg), piccolo rispetto a quel bolide chiamato moto. La moto, la sua passione, la sua fedele amica che lo ha sempre accompagnato, soprattutto in caso di infortunio. E’ stata lei che gli ha dato la forza di superare tutto e risalire in sella, la determinazione, la volontà di dare il 100%, sempre e comunque.

Caratteristiche proprie di Daniel Pedrosa, ammirevole per la sua bontà d’animo, rarità al giorno d’oggi. Onesto, corretto, rispettoso verso l’avversario, mai fuori le righe. Preciso come uomo e come pilota con la sua guida armoniosa tendente alla perfezione. Oltre a essere misurato, quando stava bene fisicamente, era davvero forte.

Molti lo indicano come “eterno secondo” perchè non ha vinto il premio più importante, il titolo in classe regina, anche se a Valencia diventerà leggenda. Perchè quanto non ha ricevuto lo ha dato lui al mondo della MotoGP.

INIZIO STRARIPANTE

54 vittorie nel motomondiale, 49 pole position, 153 podi, il migliore di tutti i tempi dopo Rossi e Agostini, e soprattutto l’unico pilota nella storia a vincere almeno una volta per 16 stagioni di fila. Numeri che restituiscono la grandezza del piccoletto spagnolo nei suoi 18 anni di corse.

Tutto ha avuto inizio nel 2001. Lui, cresciuto con le minimoto, viene lanciato dalla Honda nella classe 125. La scommessa della casa giapponese si rivela fin da subito vincente. L’allora 15enne Pedrosa chiude ottavo la sua prima stagione motociclistica, con due terzi posti, e viene riconosciuto come “Rookie of the Year“. Già dal debutto prometteva bene.

L’anno successivo arriva il primo successo ad Assen a cui fanno seguito altri due. Conclude così al terzo posto in classifica iridata. E’ il preludio alla conquista della prima corona d’oro. Nel 2003, infatti, vince il campionato mondiale della 125 e viene promosso in 250.

La forza, il coraggio, la determinazione in lui si sono viste dal 2004. Dopo aver riportato un infortunio, si è rimesso in sella rialzandosi. Diventa immediatamente dominatore della classe media. Centra sette vittorie e, al suo primo anno, si aggiudica subito il Mondiale. Non sazio, si ripete dodici mesi più tardi. Si conferma campione del mondo battendo tra gli altri un certo Casey Stoner.

https://www.youtube.com/watch?v=u5tlCBvQV5k

Ancor prima di approdare in classe regina, entra nella storia per essere stato il pilota più giovane a vincere due titoli 250 di fila.

E’ ORA DI MOTOGP

Tre trionfi mondiali consecutivi e migliore dei giovani piloti per il record di 21 vittorie prima dei 20 anni. Si presenta così in MotoGP, dove ha fatto conoscere al grande pubblico il suo potenziale.

Un talento sopraffino il suo caratterizzato da una guida estremamente pulita e composta. In pista è allo stesso modo in cui è fuori: elegante, ordinato e corretto. Qualsiasi punto del circuito lo affronta con meticolosità, senza uscire fuori dagli schemi. Dà del “tu” alla moto.

Uno dei suoi principali punti di forza è la partenza repentina. Nell’ultimo periodo l’ha un po’ persa, anche a causa del frequente ritardo in griglia. Quando era al top della forma e riusciva a qualificarsi nelle prime posizioni, allo spegnimento dei semafori aveva uno scatto incredibile che spesso lo portava alla prima curva davanti a tutti.

Le sue grandi capacità sono frutto dell’intelligenza tecnica di cui è dotato. La usa in gara soprattutto nei duelli, studiando l’avversario alla ricerca del punto giusto dove tentare il sorpasso. Di grandi lotte ne ha avute parecchio, soprattutto nel 2012, la sua migliore stagione in classe regina.

Cinque anni fa, infatti, è stato protagonista di una sfida entusiasmante e aperta fino alla fine con il compagno di squadra Stoner e Lorenzo. Proprio con For Guera ha dato vita a tante bagarre storiche, una delle quali a Brno, in Repubblica Ceca.

MALEDETTA FRAGILITA’

Il notevole talento di Camomillo, così soprannominato per la sua calma, è stato troppe volte inespresso a causa dei tanti infortuni. La fragilità, che già da ragazzino lo aveva accompagnato, anno dopo anno ha assunto i contorni di una maledizione.

Le responsabilità di un mancato titolo mondiale di MotoGP sono riconducibili proprio a questa sua fragilità. Ha pagato caro il salto nella classe regina, ritrovandosi a guidare moto, quali le MotoGP, troppo pesanti per il suo fisico.

Lunghissimo è l’elenco degli infortuni che ha accusato. Si contano, tra le altre, due fratture alla clavicola sinistra, altrettante a quella destra. C’è poi una distorsione al legamento della caviglia destra, una frattura della tibia, un trauma lombare e altri problemi, non meno importanti, al polso e alle dita della mano e del piede.

E’ un elenco davvero drastico che certifica una maledetta fragilità che ha frenato la sua carriera rendendola discontinua. Come ammesso da Pedrosa, la debolezza fisica è stata una componente importante che lo ha portato a lasciare le corse. Alla fine, per lui è tutto ruotato intorno ad essa: un avversario troppo forte da battere.

BANDIERA DELLA HONDA

Nel clamore per il suo addio alla MotoGP, qualcosa è passato inosservato. La riconoscenza verso la Honda, il primo e unico marchio che ha portato sulla tuta nelle sue 18 stagioni.

Aveva l’opportunità di ripartire l’anno prossimo dalla Yamaha Petronas affiancando il giovane italiano Morbidelli. Una nuova stimolante sfida che gli avrebbe permesso di rimettersi in discussione con una moto nuova senza la pressione di ottenere grandi risultati. Avrebbe, inoltre, aiutato la Yamaha a sviluppare la moto, in un periodo di difficoltà, e supportato nella crescita il Morbido.

Ha preferito, però, non accettare la proposta e annunciare il suo addio anche per fedeltà alla Honda, che per il 2019 lo ha da tempo sostituito con Jorge Lorenzo. Una decisione con la quale ha mostrato ancora una volta la sua signorilità e lealtà. Non ha voluto mettere in discussione il suo attaccamento alla Honda, l’azienda che ha puntato su di lui, appena 15enne, lo ha reso grande e gli è stata vicino nei tanti momenti bui. Chiuderà, dunque, da bandiera della casa giapponese, della cui storia è il pilota con più vittorie.

Un’uscita di scena con lo stesso stile elegante e modesto che ha sempre mantenuto in 18 anni, dal 2001. Questo è Dani Pedrosa, un esempio per molti giovani.

#ThankYouDani

Continue Reading
Commenta

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Generico

Dove vedere Bari-Sudtirol in tv e streaming

Pubblicato

:

Dove vedere Bari-Sudtirol

DOVE VEDERE BARI-SUDTIROL IN TV E STREAMING – Venerdì 2 giugno, alle ore 20:30, al San Nicola ci sarà il ritorno della semifinale Playoff di Serie B tra Bari e Sudtirol. Una partita che vale l’accesso alla finale e quindi un passo importante verso la promozione in Serie A.

COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

Il Bari, terza potenza del campionato di Serie B, è uscito sconfitto dalla trasferta di Bolzano contro il Sudtirol nella semifinale di andata con il risultato di 1-0. A cambiare le sorti della partita è stato Matteo Rover che, al 92′ ha regalato la vittoria ai trentini. La squadra di Mignani adesso deve ribaltare lo svantaggio dell’andata. Il Bari riuscirebbe a passare il turno anche con un pareggio nei 180 minuti, in quanto a parità si qualificherebbe la squadra meglio posizionata in classifica.

Il Sudtirol conferma di essere infallibile davanti al proprio pubblico. La squadra di Bisoli, dopo aver sconfitto la Reggina in casa nel primo turno dei Playoff, ha battuto anche il Bari, sempre con il risultato di 1-0. Rover ha mandato in estasi tutto lo stadio e i tifosi del Sudtirol adesso credono nell’impresa. Dopo esser saliti in Serie B lo scorso anno, riuscire a raggiungere la massima categoria sarebbe un successo enorme. C’è ancora il ritorno da giocare, ma la sensazione è quella di poter fare la storia.

DOVE VEDERE BARI-SUDTIROL IN TV E STREAMING

Il ritorno delle semifinali Playoff Serie B tra Bari e Sudtirol andrà in scena venerdì 2 giugno ore 20:30 su DAZN. Basterà collegare l’app su una smart tv di ultima generazione, o su console da gioco come Playstation/Xbox o altri dispositivi come Amazon Fire Stick Tv, Google Chromecast o TIMVISION Box. In alternativa sarà visibile anche su Sky, in particolare Sky Sport Calcio (canale 202 del satellite) oppure Sky Sport (canale 251 del satellite). Anche Helbiz e One Football permettono la visione del match tramite la loro app.

PROBABILI FORMAZIONI

BARI (4-3-1-2): Caprile; Dorval, Di Cesare, Vicari, Mazzotta; Maita, Maiello, Benedetti; Esposito; Cheddira, Antenucci. Allenatore: Mignani

SUDTIROL (3-5-1-1): Poluzzi; Vinetot, Zaro, Curto; De Col, Tait, Fiordilino, Belardinelli, Lunetta; Mazzocchi; Odogwu. Allenatore: Bisoli

Continua a leggere

Generico

Deschamps parla di Pogba: “È un giocatore fondamentale per la Francia anche nei prossimi anni”

Pubblicato

:

Pogba

Paul Pogba ha vissuto una stagione molto tormentata dopo il suo ritorno alla Juventus. I problemi al ginocchio e i continui problemi muscolari lo hanno tenuto fuori dal campo praticamente per tutto l’anno, riuscendo a collezionare solo sei presenze, di cui una sola da titolare. Didier Deschamps, tecnico della nazionale francese, ha diramato la lista dei convocati per le prossime sfide di qualificazione a Euro2024 e il centrocampista bianconero non è presente tra i convocati. Deschamps ha spiegato quindi il suo rapporto con Pogba. Ecco riportate le sue parole.

POGBA – Ho parlato tanto con lui, ha avuto una stagione molto difficile, sia dentro che fuori dal campo. Ha subito numerosi e ripetuti infortuni e ora ha di nuovo un problema. È stato un giocatore fondamentale e spero lo sarà anche nei prossimi anni, sia per lui che per la Francia”.

Continua a leggere

Calcio Internazionale

Il Galatasaray è campione di Turchia: decisiva una doppietta di Icardi

Pubblicato

:

Icardi

Il Galatasaray è campione di Turchia e la vittoria del campionato ha portato la firma di Mauro Icardi. Questa sera la squadra di Okan Buruk si è laureata campione per la 23ª volta nella sua storia grazie soprattutto al bomber argentino che è stato tra i protagonisti assoluti di questa stagione e che anche oggi ha messo il suo timbro.

La squadra in cui militano tra gli altri anche Mertens, Torreira e Zaniolo ha conquistato il titolo con due turni di anticipo grazie alla splendida vittoria sul campo dell’Ankaragucu: finisce 1-4, con doppietta dell’ex capitano dell’Inter, grande protagonista nel finale di stagione. Inutile il successo del Fenerbahce sull’Antalyaspor: il Galatasaray non potrà più essere raggiunto perché all’ultima giornata dovrà affrontare l’Hatayspor, squadra ritirata dal campionato (sarà dunque 3-0 a tavolino).

Continua a leggere

Flash News

Ferrero accetta l’offerta di Radrizzani: la Sampdoria verso la cessione definitiva

Pubblicato

:

Ferrero Sampdoria

Arriva da Gianluca Di Marzio e da Sky Sport la notizia che i tifosi blucerchiati aspettavano dopo l’altalena di emozioni di questi giorni legata alla cessione della Sampdoria.

Ferrero si sarebbe deciso ad accettare l’offerta del gruppo di Radrizzani, e sarebbe in questo momento in corso il CdA per discutere l’aumento di capitale, che significherebbe società salva.

Continua a leggere

I nostri approfondimenti

Giovani per il futuro

Esclusive

Fantacalcio

Serie A

Trending

Scarica L'App

Copyright © 2022 | Testata giornalistica n.63 registrata presso il Tribunale di Milano il 7 Febbraio 2017 | numero-diez.com | Applicazione e testata gestita da Número Diez SRL 12106070969