Manchester United e Arsenal sono due tra le squadre più famose d’Inghilterra. Le due assieme contano 200 presenze nel massimo campionato inglese. I Red Devils hanno vinto la Premier League ben 20 volte, più di ogni altro. I Gunners detengono il record di presenze consecutive nel campionato inglese (95, dalla stagione 1919-1920 ad oggi) e hanno vinto 13 titoli nazionali. Tuttavia, l’ultimo risale alla stagione 2003-2004, nella famosa stagione degli Invincibles di Wenger. Nei precedenti, il Manchester United conta 44 successi, l’Arsenal 36 e 31 pareggi.
Le due squadre si fronteggiano oggi, in una sfida sul campo quanto ideologica. Entrambe, infatti, sono alle prese con una profonda rifondazione per tornare a vincere, sulle orme dei grandi allenatori del passato che hanno reso grande la storia recente del club: sir Alex Ferguson e Arsene Wenger.
Per prenderne l’eredità sono stati inizialmente scelti profili importanti, che tuttavia si sono rivelati fallimentari. Si è quindi deciso di puntare su allenatori giovani, grandi figure nello spogliatoio ma con poca esperienza: Ole Gunnar Solskjaer e Mikel Arteta.
Il norvegese è stato incaricato da Ed Woodward il 19 dicembre 2018, dopo le esperienze con Molde e Cardiff City, in qualità di allenatore ad interim in sostituzione di José Mourinho. Tuttavia, gli ottimi risultati conseguiti nei mesi successivi lo hanno portato ad una meritata conferma.
Mikel Arteta è invece alla prima esperienza da allenatore della prima squadra. Si è seduto sulla panchina del Manchester City dal 2016 al 2019, ricoprendo il ruolo di viceallenatore. Ha sostituito Unai Emery, che nel 2019 ha portato l’Arsenal in finale di Europa League.
Ciò che accomuna i due tecnici è la volontà di ricostruire ponendo i giovani al centro del loro progetto. Una scelta perfettamente condivisa da entrambe le dirigenze. Le rispettive Academy sono oggi due delle più stimate a livello europeo, in grado di sfornare piccoli campioni in erba con una costanza invidiabile. Nella sessione di mercato estiva del 2019, il Manchester United ha ceduto Romelu Lukaku all’Inter di Antonio Conte e non ha acquistato alcuna punta. Tale ruolo è stato ricoperto gradualmente da Anthony Martial e Marcus Rashford, quest’ultimo fresco di maglia numero dieci. E ha consentito ad altri giovani di emergere, come Greenwood o Daniel James, a discapito di un deludente Jesse Lingard.
A settembre è stato tesserato anche Edinson Cavani, eccezione alla regola ma occasione last minute in quanto svincolato dal Paris-Saint Germain. Il Matador è garanzia di reti ma è soprattutto sinonimo di esperienza, che in uno spogliatoio come quello dello United può risultare assolutamente d’aiuto.
Tanta esperienza può portare Paul Pogba, “veterano” nonostante la giovane età, mai come quest’anno al centro del progetto United. Le voci su un suo addio sono ormai lontane, così come le noie fisiche che l’hanno tenuto ai box gran parte della scorsa stagione.
Fonte: Goal
Al suo fianco è stato spesso utilizzato Fred, ma non è da sottovalutare la figura di Scott McTominay. Lo scozzese classe ’96 ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nella passata stagione. In difesa infine è emersa la figura di Axel Tuanzebe, difensore centrale ma all’occorrenza terzino, classe ’97 inglese di origini congolesi. Cresciuto nelle giovanili ma oggetto misterioso fino allo scorso anno. Solskjaer l’ha impiegato nella clamorosa vittoria dello United al Parco dei Principi con ottimi risultati, nonostante la marcatura ad uomo su Kylian Mbappé. La rivoluzione è stata completata in porta con l’acquisto di Dean Henderson, 23enne acquistato dopo un’ottima stagione allo Sheffield United.
L’Arsenal, dal canto suo, da sempre è fonte di talenti. Mikel Arteta ama lavorare con i giovani, in quanto li ritiene capaci di adattarsi a più ruoli e sacrificarsi per la squadra. Un esempio è dato da Bukayo Saka, inglese classe 2001 ed esterno di ruolo, ma utilizzato anche da terzino.
Fonte: Bukayo Saka Instagram
In linea con le idee dell’allenatore il club ha acquistato altri giovani, come Gabriel, dal Lille: difensore centrale 22enne di nazionalità brasiliana. Il ragazzo è stato subito inserito tra i titolari con ottimi risultati ed un gol, all’esordio in Premier League contro il Fulham.
Assieme agli esordienti, il tecnico spagnolo lancia tutti gli altri giovani già presenti, svezzati e collaudati nel suo sistema. In difesa il titolare sulla fascia sinistra è Kieran Tierney, a destra viene spesso utilizzato Maitland-Niles, entrambi classe ’97. Davanti vengono spesso alternati Eddie Nketiah e Joe Willock, 21enni, ma partono dietro le figure cardini del reparto offensivo: Lacazette e Aubameyang.
Solo il campo saprà dire quale tra le due squadre è più avanti, ma il progetto giovani messo in pratica dalle due società è senza dubbio apprezzabile. Anche in questo caso, la prima divisione inglese dimostra di avere un passo in più rispetto alle altre.
(Fonte immagine in evidenza: bbc.uk)