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Manchester United-Manchester City, le pagelle del match

Calcio Internazionale

Manchester United-Manchester City, le pagelle del match

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Solskjaer

Nel derby di Manchester è il City di Guardiola a prendersi la vittoria. Un match dominato in lungo e in largo che poteva avere anche un risultato più ampio. Ora il gap dal Chelsea in vetta è ridotto e aumenta continuamente il livello delle prestazioni della squadra che se la gioca in tutte le competizioni. Lo United, invece, è in confusione e non trova costanza. La vittoria col Tottenham è stata smorzata dal pareggio sofferto contro l’Atalanta in Champions e ora il derby perso che riporta dubbi e perplessità sulla posizione del manager e sul livello di alcuni giocatori.

LE PAGELLE DEL MANCHESTER UNITED

DE GEA 6,5: a freddo viene colpito da Bailly che fa autogol ma reagisce nel primo tempo. Sono cinque le parate da fuoriclasse che salvano momentaneamente lo United dal raddoppio. Su Jesús e su un altro quasi autogol di Lindelöf ha un riflesso da vicino mentre è un felino su de Bruyne e Cancelo. Il secondo gol lo vede parzialmente responsabile con un intervento goffo sul tocco di Bernardo Silva che rovina la sua partita.

BAILLY 4,5: il centrale ivoriano soffre costantemente le avanzate del City da ambo i lati tanto da partecipare attivamente al vantaggio del City con una scivolata sul cross di Cancelo che non lascia scampo al proprio portiere. Esce all’intervallo senza aver reagito al contraccolpo. Dal 45′ SANCHO 5: entra per dare velocità ma non cambia la storia dell’incontro partecipando solo alla maggiore compattezza della squadra nel secondo tempo.

MAGUIRE 6: è il meno peggio della difesa. Chiude spesso i buchi lasciati dai compagni ma non può fare i miracoli e affonda coi suoi compagni sotto i colpo del City.

LINDELÖF 5,5: rischia un autogol anche lui ma viene salvato da de Gea. Per il resto fa sentire la mancanza di Varane in un difesa a tre rivedibile sotto tutti i punti di vista.

WAN-BISSAKA 5: abbandonato a sé stesso dai compagni contro Foden e Cancelo viene annichilito. Qualche chiusura buone gli riesce ma è assolutamente il giocatore più in difficoltà in campo oggi nella resa dello United.

FRED 5,5: l’impegno non manca la differenza a livello tecnico rispetto ai centrocampisti del City è evidente. Recupera palloni ma non li gestisce al meglio e finisce per abbassarsi spesso in difesa per limitare i danni. Dal 80′ VAN DE BEEK s.v.

MCTOMINAY 5,5: chiude spesso qualche pericolo e lotta in mezzo al campo con Fred cercando di limitare i danni ma il centrocampo del Manchester City è un’altra cosa ed è impossibile per lo scozzese anche fare più passaggi brevi consecutivi.

SHAW 5: spinge bene nel primo tempo ed è tra i meno peggio fino al 45′ quando si dimentica Bernardo Silva alle sue spalle che si inserisce e firma il 2-0. Col passaggio alla difesa a 4 non trova ugualmente spazio per far male a Walker. Dal 73′ A. TELLES 5,5: prova a spingere come faceva Shaw ma lo fa in maniera disordinata e con meno qualità. Rischia di concedere un penalty nel finale.

B. FERNANDES 4,5: prestazione opaca per colui che dovrebbe organizzare la manovra offensiva. I soli 4 tocchi dell’intera squadra in area avversaria sono un macigno. Il 18 è nervoso e il suo pressing è fine a stesso come quello dell’intero reparto offensivo lasciando il centrocampo sguarnito.

GREENWOOD 5: il giovane classe 2001 inglese questa volta non si rende protagonista. Solo un tiro debole a inizio secondo tempo mentre per il resto è vittima dei pochi palloni ricevuti della marcatura ad hoc di Rúben Dias. Neanche da esterno riesce ad incidere. Dal 67′ RASHFORD 5: il suo ingresso in campo doveva regalare velocità e ulteriore forza offensiva ma il suo apporto è nullo e il Manchester United quasi non riesce ad entrare in area.

RONALDO 5: un solo pericolo creato dal fuoriclasse portoghese con il cross di Shaw che girato al volo viene respinto da Ederson. Per il resto tanto nervosismo poche giocate sfavillanti e un’ammonizione evitabile che rispecchia la sua partita.

ALL. SOLSKJAER 4: tatticamente ha fornito un assist a Guardiola che ha ingabbiato il suo United con una semplicità disarmante. Si faranno riflessioni in questa pausa e Solskjaer rischia grosso.

LE PAGELLE DEL MANCHESTER CITY

EDERSON 6: sul gioco coi piedi è un maestro e partecipa attivamente alla costruzione del gioco articolato di Guardiola mentre per il resto è chiamato ad ordinaria amministrazione e ad una parata non semplice sulla girata al volo di Ronaldo.

WALKER 6,5: il terzino inglese spinge poco ma tiene bene le offensive portate da Shaw prima e Rashford poi non lasciando spazio ad offensive sulla sua fascia.

STONES 6,5: risponde presente a questa chance vista l’indisponibilità Laporte. Forma una coppia solida con Dias con una buona alchimia nel giocare col fuorigioco e nei movimenti. Prestazione importante la sua su Ronaldo a cui non lascia troppo spazio.

R. DIAS 6,5: il portoghese cresce di partita in partita risultando imprescindibile per Guardiola. Con lui Greenwood non vede palla avendolo intimidito con due anticipi importanti ha inizio gara. Per il resto è sempre ordinato e preciso come tutto il reparto difensivo oggi.

CANCELO 7,5: spina costante nella difesa dello United, João spinge fino all’ultimo minuto. Dopo poco un suo cross velenoso propizia il vantaggio e un’altra sua perla fornisce l’assist per il raddoppio. Va vicino anche alla gioia personale con un paio di conclusioni pericolose.

RODRI 6,5: partita di alto livello del mediano spagnolo che gestisce ottimamente ogni pallone dai più facili a quelli più intricati. Inizia dai suoi passaggi ai giocatori di fantasia l’azione offensiva ed è un muro davanti alla difesa. Diventa sempre più completo.

GÜNDOGAN 6,5: agilissimo il centrocampista tedesco che fa aumentare il ritmo alla manovra del City con sterzate e dribbling costanti che liberano spazio. Si inserisce e spazia sul fronte offensivo senza dare riferimenti a un Manchester United in bambola.

B. SILVA 7: forse il portoghese meno atteso è quello che colpisce. Prestazione fotocopia a quella di Gündogan. La parola d’ordine è imprevedibilità e la testimonianza è il gol del 2-0 dove sbuca dal nulla e sorprende de Gea regalando ai suoi un secondo tempo di amministrazione.

DE BRUYNE 6: forse tra la batteria di trequartisti è il meno spettacolare oggi anche se la giocata rapida con tiro di punta all’angolino con parata di de Gea avrebbe fatto impennare il voto. Il belga sta aumentando i carichi e il ritmo e sta entrando in forma pronto a tornare decisivo.

FODEN 6,5: a sinistra la combo con Cancelo è letale per Wan-Bissaka che va spesso in difficoltà. Da molto largo crea pericoli e scende spesso sulla fascia mettendo in mezzo palloni interessanti per i compagni che non ne approfittano. Colpisce il palo nel secondo tempo sfiorando il 3-0.

G. JESÚS 5,5: impossibile dare insufficienze al City oggi ma il suo errore sull’1-0 è da matita rossa. Pallone in mezzo e da solo poco fuori l’area piccola sbatte contro de Gea. Il suo apporto alla manovra è ugualmente importante nel dominio del City ma il centravanti di questa squadra deve essere lui.

ALL. GUARDIOLA 7: il suo City è uno spettacolo. Lo United è dominato come mai prima d’ora e quello che ha creato con i 5 giocatori offensivi lasciati liberi di creare nella metà campo avversaria è un’opera da maestro.

(Fonte immagine in evidenza: diritto Google creative Commons)

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Bundesliga

Infortunio al ginocchio per Bensebaini in Nazionale: il Dortmund lo perde fino a fine stagione

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Ramy Bensebaini, giocatore del Borussia Dortmund e Randal Kolo Muani, giocatore del PSG, Champions League

Il Borussia Dortmund sarà impegnato in un finale di stagione di fuoco. In Bundesliga si trova attualmente al quarto posto della classifica, ma con la qualificazione in Champions League ancora in bilico. Per quanto riguarda invece la Champions, i gialloneri sfideranno l’Atletico Madrid per guadagnarsi un posto in semifinale, traguardo che manca dalla stagione 2012/13 (in quel caso fu finale contro il Bayern Monaco). Il Borussia Dortmund ha però perso un giocatore fondamentale per lo scacchiere di Terzic: Ramy Bensebaini resterà infatti fuori fino al termine della stagione, saltando tutti gli impegni nazionali e internazionali.

IL RENDIMENTO DI BENSEBAINI IN QUESTA STAGIONE

Il terzino sinistro algerino Bensebaini ha giocato 17 partite in Bundesliga in questa stagione, di cui 11 dal primo minuto. Una stagione non esattamente da ricordare quella dell’ex laterale del Borussia Mönchengladbach, visto che adesso dovrà rimanere ai box a lungo. Come riportato da TMW, Bensebaini ha riportato un infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio e ha finito in anticipo la stagione, anche se è riuscito a evitare l’operazione. L’infortunio è arrivato nella sfida amichevole giocata tra la sua Algeria e la Bolivia. Ennesimo infortunio dunque causato dalla sosta per le Nazionali, che ha creato problemi in tutto il mondo, non solo in Italia.

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Calcio Internazionale

Chi è Mateo Joseph, il talentino del Leeds decisivo con la Spagna U21

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Madueke, gioocatore del Chelsea, e Mateo Joseph, giocatore del Leeds United, Premier League

CHI È MATEO JOSEPH – Non è una rarità ormai assistere a casi come quello di Jamal Musiala, che dopo aver effettuato la trafila delle nazionali giovanili dell’Inghilterra (ossia il luogo dov’è cresciuto), ha deciso di intraprendere la propria carriera internazionale vestendo la maglia della Germania, sua terra natale. Seppur in misura minore, è ciò che è successo anche a Mateo Joseph Fernández-Regatillo, ventenne attaccante del Leeds United.

TRA SPAGNA E INGHILTERRA

Nato a Santander nell’ottobre del 2003, Mateo Joseph è dunque di nazionalità spagnola, ma il cognome del padre ne tradisce le origini inglesi, che sarebbero inevitabilmente tornate a bussare alle sue porte qualche anno più tardi. Dopo essersi formato nelle giovanili del Racing Santander prima, e dell’Espanyol poi, ecco il richiamo della foresta: a portarlo oltremanica è stato infatti il Leeds United nel gennaio 2022.

Nei successivi due anni, Joseph avrebbe proseguito il proprio stage nell’Under 21 dei Peacocks, mettendosi in mostra come attaccante un po’ atipico; i suoi 180 centimetri forse non sono tantissimi per essere un centravanti, tant’è che predilige soprattutto calpestare le zolle del mezzo spazio di sinistra per poi venire a giocare in posizioni più centrali. La convocazione dell’Inghilterra U20 non tarda ad arrivare, e il giovane puntero riesce anche a ritagliarsi un piccolo spazio durante lo scorso Mondiale della sopracitata categoria. Il ct Ian Foster lo impiega però come esterno sinistro nel proprio tridente, e l’avventura dei Tre Leoni si interrompe precocemente agli ottavi di finale contro l’Italia di Casadei.

IL DEBUTTO CON LE FURIE ROSSE

I tempi intanto sono ormai maturi per il debutto in prima squadra, seppur sul palcoscenico minore della Championship; Joseph però, in un Leeds che stradomina il campionato insieme al Leicester, non riesce ad accumulare abbastanza minuti, restando dunque a secco di gol. Per sbloccarsi sceglie dunque un’occasione speciale: gli ottavi di finale di FA Cup in casa del Chelsea, in cui mette a segno una doppietta che non basta per avere la meglio sui Blues, salvati da un gol allo scadere di Gallagher.

Sono a tutti gli effetti le sue due prime reti da professionista, ed è forse grazie alla notte di Stamford Bridge che la Spagna U21 lo ha convocato nell’ultima pausa per le nazionali; Joseph ha dunque deciso di accettare la chiamata delle Furie Rosse, che annovera ragazzi del calibro di Fermin Lopez Pablo Barrios, debuttando da subentrato nell’amichevole persa contro la Slovacchia. Poco male, perchè nel match successivo contro il Belgio, valido per le qualificazioni al prossimo Europeo U21, ha firmato il gol vittoria all’88’, dopo essere sceso in campo appena 5 minuti prima. Come inizio poteva andare decisamente peggio…

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Alla Ricerca del Diez

Chi è Estevao Willian, il gioiellino brasiliano soprannominato “Messinho”

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Estevao Willian

CHI È ESTEVAO WILLIAN – Il Brasile, si sa, di talenti cristallini ne sforna in continuazione. L’esempio lampante è Neymar Jr., ma negli ultimi anni ce ne sono stati tanti. Basti pensare al Real Madrid, con la coppia tutta brasiliana formata da Vinicius Jr. e Rodrygo. Non bisogna poi dimenticare Endrick, classe 2006, pronto a vestire la camiseta blanca e già in gol con la maglia del Brasile. L’ultimo talento che sta attirando l’attenzione degli scout è quello di Estevao Willian, esterno offensivo del 2007, che sta brillando con il Palmeiras.

CHI È ESTEVAO WILLIAN – GLI INIZI E LA CARRIERA FINO A QUESTO MOMENTO

Se il tuo soprannome è “Messinho” vuol probabilmente dire che il potenziale è altissimo ed effettivamente il giovane talento brasiliano può diventare un grandissimo giocatore. Nasce come ala destra e si è già messo in mostra con la maglia della Nazionale Under 17 ai Mondiali, con la quale ha segnato tre gol e fornito tre assist. La sua avventura però si è interrotta contro l’Argentina di Echeverri, altro talentuosissimo giocatore sudamericano. Estevao Willian ha inoltre già firmato un contratto di sponsorizzazione con Nike, nonostante la giovanissima età. Aveva appena dieci anni quando ha accettato l’offerta, ma è destinato a diventare uno dei volti del marchio.

CHI È ESTEVAO WILLIAN – L’INTERESSE DELLE BIG EUROPEE

Come accaduto negli ultimi anni, le big europee non restano di certo a guardare. Il nome di Estevao Willian è già sui taccuini dei principali club in Europa e il PSG ci aveva provato concretamente in passato. La trattativa però non è andata in porto a causa della partenza di Endrick, vecchio pallino dei parigini, che volevano assicurarsi entrambi i talenti. “Messinho” ha un sogno: giocare nel Barcellona, club che tifa fin da bambino. C’è da dire però che Estevao Willian non potrà lasciare il Brasile fino al 2025 (quando compirà 18 anni), ma probabilmente sceglierà la sua squadra prima di quella data. Per lasciarlo partire si parla già di cifre vicine ai 50 milioni, ed è per questo che Chelsea, Barcellona, Manchester City e non solo osservano da vicino uno degli ultimi talenti sfornati dal calcio brasiliano.

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Calcio Internazionale

Futuro Lewandowski: l’Arabia un’opzione ma attenzione all’Atletico

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Barcellona Lewandowski

Il futuro di Robert Lewandowski è molto incerto. I media spagnoli parlano da qualche settimana di un interesse molto forte da parte dell’Arabia Saudita. Si parla addirittura di un’offerta da 100 milioni di ingaggio, cifre folli che potrebbero far vacillare l’attaccante polacco. Secondo quando riporta Sport ES però, su Lewandowski ci sarebbe anche un interesse di un altro club spagnolo: l’Atletico Madrid. Nonostante la rivalità sportiva tra Barcellona e Atletico, le due società hanno spesso fatto affari insieme, quindi quest’operazione non sembra del tutto impossibile.

Lewandowski non sembra voler andare via da Barcellona, ma il club catalano sta prendendo in considerazione una sua possibile cessione, in quando per contratto, l’ingaggio del giocatore è destinato a salire con il passare degli anni. Il classe ’88 ha segnato 20 gol e fornito 9 assist in 39 partite totali: numeri ancora una volta super. La carta d’identità però recita 35 anni e anche per questo motivo il Barcellona potrebbe decidere di sacrificare il suo bomber per puntare su un giocatore più giovane come Vitor Roque, andando ad allinearsi con la politica del club degli ultimi anni.

Una cosa è certa: chiunque riuscirà ad accaparrarsi il contratto di Lewandowski sarà autore di un affare. Basterà solo aspettare per vedere con quale maglietta segnerà una valanga di gol il prossimo anno.

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