Connect with us
Mandzukic: l'uomo d'acciaio dai gol pesanti

La nostra prima pagina

Mandzukic: l’uomo d’acciaio dai gol pesanti

Pubblicato

:

Mario Mandzukic di nuovo a segno, ancora quando più conta, sempre quando ce n’è più bisogno. Il gol in finale mondiale è l’ennesimo di una lunga serie di gol importanti, così con la maglia croata così come con i club. Ovunque gioca è sempre il leader, dentro e fuori dal campo, e non è un caso se Allegri lo ha posto in cima alla lista degli incedibili.

IL MONDIALE DI SUPER MARIO

Diversamente dal ruolo che ricopre nella Juventus, Dalic nomina Mandzukic attaccante principe nel 4-2-3-1. Non più abituato a giocare in posizione centrale, Mario perde molto in fase realizzativa, a favore invece di un maggior apporto in fase di ripiego e di supporto ai compagni di reparto. Basti pensare che il giocatore bianconero a Russia 2018 ha siglato solo 3 reti, sulle ben 14 di tutta la nazionale. Quindi, seppur sotto porta è divenuto molto più sterile rispetto al grande bomber qual era in Baviera, è comunque riuscito a far segnare una valanga di gol alla sua squadra, direttamente (3 gol e 1 assist) ma soprattutto indirettamente. Infatti grazie alle sue capacità di tener impegnati i difensori avversari, di sgomberare l’area di rigore e di arretrare per impostare la manovra, tutti i suoi compagni ne hanno beneficiato.

Se è pur vero che ha inciso poco, numericamente, sul tabellino marcatori in questo Mondiale, dal punto di vista del peso specifico si è preso totalmente la scena, al pari forse dell’interista Perisic. In tutta la fase a girone Mandzukic è rimasto infatti a secco, siglando la prima marcatura solo nell’ottavo di finale contro la Danimarca. Una rete dopo 4 partite (nella terza, contro l’Islanda, è rimasto in panchina) per Super Mario, ma importantissima: il gol è stato fondamentale per pareggiare dapprima la sfida, per poi aggiudicarsi la sfida ai rigori.

Nel quarto di finale con la Russia, Mandzukic non è riuscito a segnare, ma è stato ancora una volta decisivo. Marione ha infatti collezionato l’assist per l’incornata di Kramaric, valida per il momentaneo 1-1. In semifinale contro l’Inghilterra il gol determinante è stato ancora di Mr No Good, come piace soprannominarlo ad Evra: al minuto 109 porta sul 2-1 la Croazia che vale la storica finale mondiale. Gli ultimi 90 minuti di Russia 2018 non sono ben ricordati dal popolo croato: un 4-2 tonante che proclama i Blues campioni del mondo. Nonostante la cocente sconfitta, Street Fighter Mandzukic ha comunque lasciato il segno con un gol, un mezzo errore di Lloris è vero, ma pur sempre un gol in finale mondiale.

Super Mario ha quindi inciso in ogni singolo turno ad eliminazione diretta: semplicemente, DECISIVO.

MACCHINA DA GOL BAVARESE

Reduce da una buona stagione con il Wolfsburg (32 partite, 12 gol e 10 assist), Mandzukic compie il primo vero salto di qualità nella sua carriera. Nell’estate 2012 perfeziona il suo approdo al Bayern Monaco per la cifra di 13 milioni di euro.

All’esordio con la maglia bavarese, nella finale di Supercoppa di Germania, il croato si rende subito protagonista. Mandzukic apre infatti le marcature contro il Borussia Dortmund, aggiudicandosi poi il primo dei tanti trofei con il Bayern Monaco. Passano 8 giorni e all’esordio in Coppa nazionale esordisce stavolta con una doppietta, contro il Jahn Regensburg. Dopo 5 giorni la prima partita in Bundesliga con la nuova maglia: ancora gol per Marione, contro il Greuther Fürth. Sin da subito Mandzukic ha quindi lasciato il segno, facendo capire quanto imponente sia la sua presenza sul campo.

In campionato dà regolarmente il suo contributo: con i  suoi 15 gol in 24 partite, infatti, si aggiudicherà il secondo trofeo in maglia rossa. Non incide solo in Bundesliga, Mandzukic continua a siglare gol importanti anche in Coppa di Germania. Dopo il gol all’esordio, chiude la DFB Pokal segnando sia ai Quarti che in Semifinale, contro, rispettivamente, Amburgo e  Kaiserslautern.

Il vero peso specifico di Mario Mandzukic lo si denota in ambito internazionale. In 10 presenze in Champions League mette il proprio nome sul tabellino marcatori 3 volte, ma solo in appuntamenti importanti. Prima il gol agli Ottavi contro l’Arsenal, poi ai Quarti contro la Juventus, e infine il mancino che sblocca la finale, tutta tedesca, contro il Borussia Dortmund.

Il Bayern Monaco diventa la settima squadra ad aggiudicarsi il triplete (dopo Celtic, Ajax, PSV, Manchester United, Barcellona e Inter), grazie soprattutto al maledettamente decisivo Mario Mandzukic.

Nella seconda annata in casacca rossa rimane ancora determinante. Vince la Bundesliga con 18 gol in 30 partite, e la DFB Pokal con 4 gol in altrettante partite. Tra una cosa e l’altra si concede un gol in semifinale del Mondiale per Club, e 3 gol in Champions, 2 nei gironi e 1  agli Ottavi contro il Manchester United. Il Bayern Monaco non riesce ad accaparrarsi nuovamente tutto il banco, ma in ciò che conquista Mr No Good è sempre decisivo.

POCA INTESA CON SIMEONE

Dopo l’esperienza in Germania, Mandzukic ha una breve parentesi, di un solo anno, con la maglia dell’Atletico Madrid. Con i Colchoneros si aggiudica un solo trofeo, la Supercoppa di Spagna, contro i rivali del Real Madrid, in cui sigla, tra l’altro, il gol vittoria nel ritorno. Il gioco difensivista di Simeone non sfrutta le caratteristiche del croato, il quale non riesce a segnare a profusione come in Bavaria. In campionato solo 12 gol, mentre in Champions League ben 5 reti, tutte però nella fase a gironi. Non un’annata di livello per Super Mario, il quale ha preso subito la palla al balzo una volta creatasi l’opportunità di approdare altrove.

IL TRIENNIO BIANCONERO

Nell‘estate 2015 approda in Italia, sponda bianconera. Allegri gli da le chiavi dell’attacco, affiancato da Morata nel 3-5-2. Come suo solito esordisce con il gol: in Supercoppa segna infatti il gol vittoria contro la Lazio, che assegna il trofeo alla Madama. Nella prima stagione in Serie A non influisce più di tanto, segna difatti 10 gol, tra cui solamente 2 decisivi, contro Fiorentina ed Empoli. La differenza la fa di nuovo in Champions, pochi gol ma buoni. Mandzukic firma 2 reti, decisive, contro il Manchester City, andata e ritorno, più un assist nell’Ottavo di finale contro il Bayern Monaco. La prima annata del croato in bianconero si chiude con tre titoli in bacheca, Scudetto, Coppa e Supercoppa Italiana, più un ruolo da protagonista nel cammino in Champions della Juventus.

La stagione 2016/17 è la vera svolta nella carriera di Super Mario. Segna pochissimo, 11 reti, ma ricopre un ruolo chiave nello scacchiere di Allegri. Nel 4-2-3-1 il croato interpreta alla perfezione il ruolo di esterno sinistro, sacrificandosi molto per la squadra, per lasciare ad Higuain-Dybala il compito di buttarla dentro. In campionato si concede 7 gol, di cui solo 2 decisivi, nelle due sfide con il Crotone, mentre in Coppa sigla solo 1 rete. Come sempre, la differenza la fa in Champions League. Nella fase a gironi segna il gol che chiude la partita al Sánchez-Pizjuán contro il Siviglia, fondamentale per il passaggio del turno. Dopo il facile Ottavo di finale contro il Porto, per la Vecchia Signora arriva il sontuoso Barcellona . Anche ai Quarti Mandzukic ci mette la firma, con l’assist per il gioiello di Dybala del 2-0. Il croato è sempre più decisivo in questa Juventus, prima sbloccando il ritorno della semifinale contro il Monaco, poi incantando il mondo con una spettacolare rovesciata nella finalissima di Cardiff contro il Real Madrid. Purtroppo non riesce a bissare il successo con il Bayern, conquistando la Champions League, ma è stato sicuramente il trascinatore, ancora una volta, nelle partite che contano.

La scorsa stagione è stata nuovamente una conferma per Marione, tanto sacrificio, poche reti, ma buone, e trascinatore quando più ce n’è bisogno. In campionato 5 gol, veramente pochi, ma per vincere lo Scudetto non c’è bisogno di Mandzukic. Il vero ambito di Super Mario, come sempre, è quello internazionale. Dapprima gol contro Olympiacos e Sporting nei gironi di Champions, decisivi per l’accesso agli ottavi, poi doppietta al Bernab

 

éu che, sino all’ultimo secondo, stava eliminando il Real Madrid duplice campione d’Europa.

Con la Juventus 129 presenze e solo 34 reti e 18 assist, pochi, ma tutti incredibilmente decisivi e  soprattutto, quando la squadra aveva bisogno del suo carisma. Perché Mandzukic ormai ha dimostrato di essere un giocatore silente, che lascia volentieri la scena agli altri, ma che è pronto a prendere sulle spalle la squadra quando conta: eccolo, l’uomo d’acciaio.

IL PREFERITO DI ALLEGRI

In 135 partite in cui è stato a disposizione del tecnico toscano, questo lo ha impiegato 129 volte, di cui soltanto 18 subentrato a partita in corso. Se ci aggiungiamo che, in tutte queste presenze, sono solo 38 le volte in cui è stato sostituito, ci arrendiamo al fatto che per Allegri è : ” Mandzukic + altri 10“.

Sino ad oggi il suo ruolo era quello di esterno sinistro nel 4-2-3-1, o 4-3-3 che sia,

 

anche se nell’ultima stagione è stato impiegato diverse volte da centravanti. Con l’arrivo di Cristiano Ronaldo, e la molto probabile partenza di Higuaín, potrebbe realmente ricoprire tale ruolo stabilmente. Il partner ideale per CR7 al Real Madrid era un tal Karim Benzema che, molto volentieri, liberava l’area per gli inserimenti del portoghese, lasciando a lui la gloria del gol. Tale caratteristica è solamente, e perfettamente, ritrovabile proprio in Mandzukic.

Il primo scenario possibile è quello di un attacco a 3, con il croato al centro, Ronaldo a sinistra e Dybala/Costa a destra. Questo schieramento tattico soddisferebbe Allegri per quanto riguarda un centrocampo a 3, ma l’asso di Funchal e Dybala sarebbero un po’ scontenti, chi più chi meno. Il primo perché, nell‘ultimo periodo madrileno, questi giocava centrale con Benzema in un attacco a due, libero da compiti da esterno, e di svariare là davanti. Il secondo perché la Joya predilige inventare nella zona centrale, o da prima punta, come a Palermo, o dietro uno o due attaccanti, come nelle passate stagioni bianconere.

Se “accontentiamo” il Pistolero e, soprattutto, il Picciriddu, la seconda opzione potrebbe essere il 4-2-3-1. Questa soluzione, con Dybala dietro Ronaldo, e Mandzukic largo, non sarebbe ancora graditissima per Ronaldo. Da prima punta solitaria il portoghese sarebbe il primo indiziato di ogni marcatura, dovendo così rinunciare ai suoi inserimenti dietro la difesa, e dunque ad un cospicuo numero di gol. Il secondo scontento sarebbe Massimiliano Allegri: il centrocampo a 2 sarebbe una opzione non più valida per il tecnico, se si vuole primeggiare in Europa, salvo diverso cambio di mentalità.

L’ultimo, e forse più probabile, schieramento possibile è il 4-3-1-2. Tale schema accontenterebbe tutti i titolari e l’allenatore, a discapito però degli esterni in panchina. Rimarrebbero scontenti infatti Douglas Costa e, soprattutto, Cuadrado, i quali, salvo cambi tattici a partita in corso, non troverebbero spazio. Andrebbe bene invece anche a Bernardeschi, il quale sarebbe il primo sostituto di Dybala.

Un rebus complicato, e una bella matassa da sbrogliare per Allegri, il quale però, con una rosa così ampia è ben contento di avere. Solo il tempo dirà chi affiancherà CR7 nella prossima stagione, di sicuro però, nella Juventus Galactita, un posto da protagonista se lo prende di diritto Super Mario Mandzukic.

Continue Reading
Commenta

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Flash News

Pulisic entusiasta del Milan: “Mi hanno dato un’opportunità, sono in fiducia”

Pubblicato

:

Christian Pulisic, giocatore del Milan, Serie A, Europa League, Coppa Italia

Molti talenti brillanti passano dalla Serie A alla Premier League. Alcuni, quest’estate, hanno fatto il passaggio opposto. Christian Pulisic in particolare è stato il nome più altisonante della campagna acquisti del Milan. Parliamo di un giocatore dal talento puro e cristallino, che al Chelsea, dopo aver vinto anche una Champions League, ha avuto stagioni travagliate per via degli infortuni. La cessione in Italia ha però dato ottimi frutti, visti i risultati e le prestazioni del calciatore americano.

Ai microfoni di Fox Sports, nel corso di una lunga intervista, Pulisic ha potuto raccontarsi e spiegare i motivi della sua scelta. Dopo il Borussia Dortmund e il grosso calo in Inghilterra, i rossoneri si sono presentati come la giusta opportunità di rilanciare la sua carriera.

Di seguito trovate le parole di Pulisic a Fox Sports.

TRASFERIMENTO – “È stato un grande cambiamento per me. Tutto si muoveva a 100 miglia all’ora quando ero a Londra, la cultura del calcio era pazzesca. Qui ho potuto anche staccarmi dal calcio e godermi lo stile di vita, la cultura, il cibo. Mi piace molto. La lingua italiana? Ora capisco quasi tutto e sto facendo del mio meglio per parlarne quando posso. Voglio continuare a migliorare e spero di poter fare presto qualche intervista in italiano”.

STAGIONE – “Non direi che c’è stato un grande cambiamento, o qualcosa di particolare che ho fatto. Sicuramente mi sono preso cura del mio corpo. Ma è stato bello avere l’opportunità di giocare con continuità. Il tuo corpo si abitua, il che è stato davvero utile. Quando sei costantemente dentro e fuori dalla formazione può essere difficile. Il tuo corpo non è preparato per un impiego costante, quindi quando entri e offri una prestazione ad alta intensità, può sicuramente essere un problema. Ma in questa stagione mi sento bene e sento fiducia. Ed è allora che gioco al meglio”.

MILAN –  “Volevo un’opportunità, e il Milan me l’ha data davvero. Pioli ha davvero mantenuto le sue promesse. Non è solo sapere che avrei giocato, ma è avere anche qualcuno che mi ha parlato prima e che mi ha voluto fortemente. Mi ha dato l’opportunità di giocare ed essere me stesso nel miglior modo che conosco, e mi ha adattato su ciò che funziona meglio per la squadra. Penso che abbiamo trovato un buon equilibrio in questo senso. La tattica è sicuramente un aspetto importante in Italia, come dicono tutti. Si esamina costantemente ogni situazione possibile in allenamento: come pressiamo, come eseguiamo i calci piazzati. Sento di aver imparato molto. Europa League? Lotteremo per provare a vincere il trofeo”.

Continua a leggere

Flash News

Acerbi dopo l’assoluzione: “Accanimento contro di me, accusato per un malinteso”

Pubblicato

:

Acerbi

Torna a parlare il difensore dell’Inter Francesco Acerbi dopo l’assoluzione del caso di razzismo, che ha coinvolto lui e Juan Jesus. Non si placano le polemiche sul caso di Inter-Napoli, dopo che il centrale nerazzurro è stato assolto per mancanza di prove che testimoniassero l’epiteto razzista. Juan Jesus ha risposto per le rime, cercando di dimostrare la veridicità delle sue affermazioni e per non passare nel torto della questione. Adesso è arrivata la nuova risposta di Acerbi, che al Corriere della Sera ha voluto dare nuovamente la sua versione.

ACERBI DOPO L’ASSOLUZIONE: LE SUE PAROLE

SENTENZA UNA LIBERAZIONEMai stato razzista. La sentenza è stata una liberazione, anche se tutta la situazione che si è creata mi ha intristito”.

ACCANIMENTOC’è stato grande accanimento contro di me. Io razzista? Il mio idolo era Weah, fu uno dei primi a chiamarmi quando mi fu trovato il tumore”.

JUAN JESUS“Nulla contro di lui, ma non si può dare del razzista a una persona per una parola malintesa nella concitazione del gioco, e non si può continuare a farlo anche dopo che sono stato assolto

ACCUSE “Tutti avevano già emesso la loro sentenza. E per tanti sono ancora un razzista, non ci sto! Se e quando arriverà la seconda stella, potrò esserci. E a testa alta”.

Continua a leggere

La nostra prima pagina

La Rassegna Social del Diez – Archiviate le Nazionali, ora torna la Serie A

Pubblicato

:

Punto d’informazione, di impressioni e passioni condivise, i social network oggi più che mai raccontano le emozioni dei tifosi. Numero Diez vi presenta la rassegna dedicata ai più importanti messaggi della giornata di ieri.

 

Continua a leggere

Calcio Internazionale

“Milan grande d’Europa” – La Rassegna del Diez

Pubblicato

:

La rassegna stampa è senza alcun dubbio il miglior modo per iniziare la giornata. Ecco quindi le prime pagine dei principali quotidiani sportivi internazionali per la giornata di oggi.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

CORRIERE DELLO SPORT

TUTTOSPORT

MARCA

 

Continua a leggere

I nostri approfondimenti

Giovani per il futuro

Esclusive

Fantacalcio

Serie A

Trending

Scarica L'App

Copyright © 2022 | Testata giornalistica n.63 registrata presso il Tribunale di Milano il 7 Febbraio 2017 | numero-diez.com | Applicazione e testata gestita da Número Diez SRL 12106070969