Connect with us
Mattinata di emozioni

Generico

Mattinata di emozioni

Pubblicato

:

Salti di gioia, grandi feste, entusiasmo, rabbia, sofferenze e delusioni. E’ stata una mattinata di tante e grande emozioni con i motori, le quattro e le due ruote a prendersi la scena per accompagnare il risveglio di molti appassionati.

La sveglia della Formula 1 è suonata alle 7:10, orario di partenza del GP di Giappone che tra sorpassi e contatti ha dato un esito sulla lotta Mondiale che aspetta solo la matematica certezza. Ancora prima, alle 6:00, è partito il motomondiale per la prima volta in Thailandia con le gare delle classi minori, che hanno dato risposte importanti in chiave titolo mondiale. Poi, finita la F1, ha preso la scena, alle 9:00, la MotoGP che ha regalato una gustossima colazione.

FORMULA 1

E’ successo di tutto a Suzuka, in Giappone, dove è andato in scena il quintultimo appuntamento del campionato mondiale di Formula 1. Protagonista iniziale un Sebastian Vettel incativito per l’ottava posizione maturata in qualifica al seguito della strategia sbagliata dal muretto. Il tedesco ha riversato tutta la sua rabbia in pista portandosi dopo poche tornate alle spalle di Max Verstappen. Quest’ultimo è stato penalizzato di 5 secondi per un contatto precedente con Kimi Raikkonen.

Dopo l’uscita della safety car, il 5 ferrarista si è trovato, tuttavia, davanti a un crocevia: superare l’olandese per non far scappare le Mercedes. Ha rischiato all’ottavo giro, provando un sorpasso quasi impossibile alla curva denominata Spoon. Il pilota della Red Bull non lo ha notato portando così al contatto tra i due che ha causato il testacoda di Vettel, finito così in fondo.

https://www.youtube.com/watch?v=43bC3_MzEAk

E’ iniziata in questo modo una gara di rincorsa per la Ferrari, come il classico ritardario mattutino che fa tutto di fretta per non arrivare tardi al lavoro. Anche un Kimi Raikkonen non abbastanza performante si è dovuto mettere a caccia dopo il pit-stop. Con scarsi risultati, però. Perchè nel mentre uno strepitoso Ricciardo completava una straordinaria rimonta dalla 15esima alla quarta posizione. Il suo compagno, Verstappen, penalizzato e con una macchina un po’ danneggiata, insidiava nel finale Bottas senza esito.

Di tutto e di più, dunque, anche nella gara degli “altri“, tra sorpassi e contatti, tranne che per lui: Lewis Hamilton. Il britannico ha condotto una corsa tranquilla dall’inizio alla fine, fatta di giri veloci e gestione. Gran parte del merito è del mezzo che la Mercedes gli ha messo a disposizione da Monza in poi. Notevole è stato, infatti, il progresso compiuto dal team anglo-tedesco. Ha reso la macchina stabile, ben bilanciata e assai migliorata nella gestione dei pneumatici, come non mai quest’anno.

Il grandissimo passo avanti operato dalle Frecce d’Argento ha fatto pari con l’incredibile involuzione delle monoposto di Maranello. Queste, invece, hanno cominciato ad avere problemi di stabilità e di blistering sulle gomme, come non prima. Va poi aggiunta la mancanza di esperienza al muretto, che ha portato a strategie scadenti, come quella delle Q3 giapponesi.

Si conclude, di fatto, qui la lotta per il Mondiale, pur mancando ancora quattro gare. Hamilton ha portato a 67 punti il vantaggio sul rivale e ad Austin potrebbe già festeggiare. Per la quinta volta, superando a titoli proprio Vettel.

MOTOMONDIALE

Spettacolo, gioie e delusioni per la prima volta in Thailandia del motomondiale. Si parte dalla fine, dall’ultima gara, quella della MotoGP, il grande show. A darsi battaglia questa volta sono stati tutti e tre i top team con il ritorno della Yamaha a posizioni di alto rango dopo la debacle di Aragon.

Il trio Marquez-Rossi-Dovizioso partito a fionda nei primi due giri ha dovuto rallentare per la gestione delle gomme. Così il trio, diventato poi Rossi-Dovizioso-Marquez e successivamente ancora Dovizioso-Marquez-Rossi, si è trasformato in un trenino a coinvolgere fino all’ottavo in classifica. Una tensione ad alti livelli per il fatto di dover contenere tutta la propria velocità per poterla sfoderare solo negli ultimi giri.

Lucidi e tranquilli sono stati, tuttavia, Dovizioso e Marquez, ormai abituati a contesti di questo tipo. Si sono goduti l’aria fresca dell’iniziale passeggiata thailandese prima di, a pochi giri dalla fine, accendere il fuoco, riscaldare l’atmosfera e darsi battaglia. Il Dovi e il Cabroncito hanno, infatti, dato vita ad un’altra bagarre ricca di pathos fatta di sorpassi e controsorpassi. Quello decisivo porta la firma dello spagnolo prima che all’ultima curva il ducatista provasse a sopravanzare l’avversario, vedendosi fermato solo dal traguardo.

E’ stata, quindi, una corsa molto bella che avvicina ulteriormente il pilota della Honda al titolo, una formalità ormai già da tempo. Il GP della Thailandia ha anche sancito la riapparizione sul podio di un pilota Yamaha: questa volta Vinales terzo davanti a Rossi. I progressi vanno verificati alla prossima gara. Honda e Ducati oggi, però, sono di un altro pianeta. Caduto Pedrosa, stessa sorte toccata a Lorenzo nella seconda sessione di prove libere, che gli ha impedito di correre il Gran Premio.

Gioie italiane nelle categorie minori. In Moto2 doppietta del team Sky Racing VR46 con “PeccoBagnaia primo e il fratellino di Rossi Luca Marini secondo. Un risultato molto importante per il pilota torinese che allunga in classifica iridita a più 28 punti sul rivale Oliveira, giunto terzo.

Felicità mista a una grande delusione, invece, nella classe più piccola, la Moto3. E’, infatti, risuonato l’Inno di Mameli per tutti e tre i piloti a podio: Di Giannantonio (1°), Dalla Porta (2°) e Foggia (3°). Manca Bezzecchi, pilota in corsa per il titolo, che, partito dalla pole, doveva approfittare di un problema alla mano accusato dal rivale Martin. Il centauro italiano è, però, caduto all’ultimo giro perdendo tanti punti dallo spagnolo, arrivato quarto e ora a 26 punti di vantaggio.

 

Questo ci ha raccontato il primo weekend di ottobre dei motori. Ormai ci si avvia verso la fine della stagione. Prossimo appuntamento il 19 ottobre, quando ci sarà il GP degli USA della F1 e quello di Giappone per il motomondiale. E’ previsto un altro pieno di emozioni

Continue Reading
Commenta

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Calcio Internazionale

ULTIM’ORA – Il comunicato UEFA sulle SuperLega: i dettagli

Pubblicato

:

UEFA

Novità molto importanti per ciò che riguarda la questione SuperLega. Attraverso un comunicato ufficiale l’UEFA ha smentito nettamente le ultime indiscrezioni che erano circolate negli ultimi giorni su un possibile progetto in corso. Di seguito riportato il comunicato:

«La UEFA non sta lavorando a nessun nuovo progetto del genere. L’opposizione della UEFA verso qualsiasi tipo di cosiddetta Superlega è ben documentata e le voci che suggeriscono qualcosa di diverso sono del tutto infondate. Attendiamo con impazienza l’introduzione del nuovo formato delle competizioni per club a partire dal 2024, che mantiene il principio secondo cui il rendimento nazionale è la chiave per la qualificazione e consentirà ai tifosi di vedere ancora più partite europee importanti. Un migliore equilibrio competitivo e una competizione aperte, dove ogni partita conta. 

 

Continua a leggere

Generico

Il comunicato del Liverpool per il gol annullato: “Esploreremo le possibili opzioni”

Pubblicato

:

Klopp

In Inghilterra si parla ancora del gravissimo errore arbitrale avvenuto durante la partita tra Tottenham e Liverpool, persa dai Reds con il punteggio di 2-1. Nel match infatti è stato annullato ingiustamente per fuorigioco un gol a Luis Diaz, con i vertici arbitrali che si sono scusati a poche ore dalla fine. Poco fa è arrivata anche la riposta del Liverpool, che attraverso un comunicato ufficiale ha annunciato l’intenzione di prendere i dovuti provvedimenti. Di seguito vi proponiamo il comunicato dei Reds.

IL COMUNICATO DEL LIVERPOOL

Accettiamo pienamente le pressioni sotto cui lavorano gli arbitri, ma queste pressioni dovrebbero essere alleviate, e non esacerbate, dall’esistenza e dall’implementazione del VAR. È quindi insoddisfacente che non sia stato concesso tempo sufficiente per prendere la decisione corretta e che non vi sia stato un successivo intervento. Anche il fatto che tali carenze siano già state classificate come “errore umano significativo” è inaccettabile. Tutti i risultati dovrebbero essere stabiliti solo attraverso la revisione tecnologica e in piena trasparenza. Questo è vitale per l’affidabilità del processo decisionale che arriverà in futuro, in quanto si applica a tutti i club i cui insegnamenti vengono usati per apportare miglioramenti, al fine di garantire che questo tipo di situazione non possa ripetersi. Nel frattempo, esploreremo la gamma di opzioni disponibili, data la chiara necessità di escalation e risoluzione“.

Continua a leggere

Generico

[VIDEO] Insigne, nervi tesi oltreoceano: litigio con un tifoso

Pubblicato

:

Insigne

La parentesi di Lorenzo Insigne in terra canadese non sta procedendo nel migliore dei modi. Il club dell’ex Napoli è ultimo in classifica, nella Estern Conference di MLS, con 22 punti raccolti in 31 partite. Solo 4 i match vinti, mentre le sconfitte sono addirittura 17. L’ultima di queste è arrivata proprio nella notte di oggi, contro il Cincinnati, primo in classifica.

Un vero e proprio testacoda, con il Toronto che è stato sovrastato, ma è riuscito a recuperare il doppio svantaggio grazie alla doppietta di Osorio. Doppietta, che, per, si è rivelata nel complesso inutile: la marcatura di Boupendza ha riportato il Cincinnati avanti. E ha costretto il TFC alla disfatta.

In tutto ciò, Insigne non era nè in campo, come invece Bernardeschi, nè in panchina. Bensì, sugli spalti dell’impianto di casa, il BMO Field. Proprio dagli spalti del BMO Field arriva un video che mostra Insigne in un rapporto non particolare con un tifoso, o una tifosa, non identificata.

Dall’audio e da un labiale non così difficile da cogliere e tradurre, si vede Insigne fare il dito medio e urlare “F*** you“. Poi girarsi e lasciare l’inquadratura. Presumibilmente, il litigio era già iniziato e nel video in questione si tratta della parte finale.

Continua a leggere

Generico

Tacchinardi: “Juve favorita senza coppe, Inter Lautaro-dipendente”

Pubblicato

:

Tacchinardi

Alessio Tacchinardi vivrà Atalanta-Juventus di quest’oggi con un sentimento particolare: il centrocampista italiano è stato un doppio ex. Ora si gode il campionato di Serie A, vedendo le sue due ex squadre duellare per un posto in Europa. Con la Champions League che per entrambe è un obbiettivo. Per la Dea più un sogno, per la Juventus, quasi un obbligo.

Intervistato alla Gazzetta dello Sport, queste le sue parole sul match in scena oggi pomeriggio al Gewiss Stadium.

LE PAROLE DI TACCHINARDI

IL PRIMO RICORDO – “Il primo Atalanta-Juventus che mi torna in mente è quello del 1994. Io avevo solo18 anni e giocavo nell’Atalanta. Disputammo una buona partita, poi tra l’81’ e l’84’ Baggio fece una doppietta. Quel giorno ho capito che esisteva il calcio di tutti e quello di Baggio“.

ASSENZA DI VLAHOVIC – “Il Vlahovic che ho visto in queste prime partite sposta gli equilibri: penso che la Juventus ci perda con la sua assenza. Ma la Juventus ha anche Chiesa, che è pronto per caricarsi la squadra sulle spalle. Non mi sembra che patisca le pressioni“.

CHIESA – “Chiesa ha bisogno di un riferimento per esaltarsi: senza Vlahovic e Milik, Kean deve dargli una mano. Lui può fare la differenza, come sempre. Però è tutta la Juve che dovrà dimostrare di quale pasta è fatta“.

APPROCCIO – “Se i bianconeri si sporcano le mani, un po’ come faceva quando c’ero io, e superano i prossimi due ostacoli, Atalanta e Torino, lanciano un bel segnale al campionato. Io sono convinto che il Sassuolo sia stato un incidente di percorso, la vera Juve è quella con il sangue agli occhi del primo tempo di Udine. Dovrà giocare così anche contro l’Atalanta, ancora imbattuta in casa“.

LE PAROLE DI PIOLI – “Pioli mi è sembrato sincero, io la penso come lui. Senza coppe europee, soprattutto se le italiane dovessero superare i gironi, la Juventus potrebbe avere un netto vantaggio per lo sprint finale. L’Inter è molto forte in difesa e a centrocampo, ma in attacco si è indebolita rispetto allo scorso anno. È Lautaro-dipendente. Il Milan è un’ottima squadra, però non la vedo superiore alla Juventus. Il Napoli ha un top player della difesa come Kim e dipende molto da Osimhen: i campioni possono rinforzano o indeboliscono una squadra“.

DE KETELAERE – “Sono stato undici anni alla Juve e ho visto tanti ottimi giocatori altrove, che non si sono confermati con la maglia bianconera. Giocare nella Juventus, con il massimo rispetto per le altre, è un’altra cosa. Non credo che Pioli sia pazzo, forse De Ketelaere aveva bisogno di un ambiente diverso. Nell’Atalanta sei sicuramente più protetto che al Milan. Mi auguro che con Gasperini, diventi un fenomeno, ma per me non lo è ancora“.

KOOPMEINERS – “Io ho un debole per Koopmeiners: è solido, duttile e segna in tanti modi. È perfetto per Gasperini, ma lo sarebbe anche per Allegri. Adesso sento parlare di Hojbjerg per la Juve: il danese per la mediana o Berardi per l’attacco sarebbero rinforzi da scudetto

Continua a leggere

I nostri approfondimenti

Giovani per il futuro

Esclusive

Fantacalcio

Serie A

Trending

Scarica L'App

Copyright © 2022 | Testata giornalistica n.63 registrata presso il Tribunale di Milano il 7 Febbraio 2017 | numero-diez.com | Applicazione e testata gestita da Número Diez SRL 12106070969