Generico
Mavididi, il prossimo juventino debuttante
Pubblicato
5 anni fa:
Molti tifosi e addetti ai lavori hanno collocato l’utilità di avere una seconda squadra in Serie C più al futuro che al presente. La forza delle cosiddette “squadre B“, però, sta anche nel fare allenare i suoi giovani insieme alla prima squadra con la possibilità di poterli reclutare in caso di necessità.
Bisogno che ha Massimiliano Allegri in attacco, dove tra problemi fisici e influenze è rimasto con i soli Kean e Bernardeschi per la trasferta di Cagliari. L’opportunità di poter vedere da vicino al campo di allenamento, oltre ai suoi ragazzi, anche qualche giovane dell’under 23 diventa un’arma in casi di emergenza.
Come già annunciato dallo stesso tecnico, per la partita in terra sarda sono stati convocati ben tre giovani: Nicolussi Caviglia, Kastanos e Mavididi. Se i primi due sono più o meno conosciuti per aver già debuttato in Serie A, stesso discorso non vale per l’ultimo.
DALL’ARSENAL ALLA JUVENTUS
Stephy Mavididi è un classe ’98 – 21 anni da compiere il prossimo maggio – di nazionalità inglese con origini congolesi. Dando un’occhiata ai suoi inizi di carriera calcistica, l’idea che ci si fa è quella di un predestinato.
Dopo qualche calcio al pallone dovendo fare un’ora e mezza di autobus per allenarsi, la sua prima vera esperienza l’ha realizzata nientepopodimeno che all’Arsenal. Ha vestito la maglia dei Gunners dall’età di 12 anni e con il club londinese è cresciuto.
Sin dalle sue prime apparizioni, in Inghilterra l’hanno accostato per caratteristiche a Welbeck, con il quale ha avuto anche la possibilità di allenarsi. Il modello di Mavididi, però, è un altro e si riferisce al nome di Thierry Henry. La fortuna gli ha consentito di lavorarci assieme al francese in veste di allenatore delle giovanili dell’Arsenal.
In un’intervista, il giovane attaccante ha rivelato quanto siano stati importanti i consigli del suo idolo, in particolare quelli sulla dedizione al lavoro. Gli sono tornati molto utili visto che Arsène Wenger ha notato il suo impegno e talento premiandolo con due convocazioni nel 2016.
Nel percorso giovanile con i Gunners è arrivato fino alla squadra U23, con la quale nel 2015/16 ha fatto la sua miglior stagione dal punto di vista realizzativo. In 28 presenze tra tutte le competizioni, quell’anno realizzò ben 15 gol a cui aggiunse anche 2 assist. Poi, nell’ultimo periodo, venne mandato due volte in prestito al Charlton, club inglese di Serie C, e una al Preston, con il quale si misurò con la Championship.
Negli ultimi anni inglesi ha ottenuto scarsi risultati dal punto di vista individuale. La Juventus, però, è rimasta folgorata dal suo talento e la scorsa estate e ci ha investito su 2 milioni per prelevarlo a titolo definitivo dall’Arsenal.
SIMILE A KEAN
Il paragone può sembrare banale, eppure per caratteristiche Mavididi appare simile al giocatore che stasera potrebbe sostituire durante il corso della partita: Moise Kean.
L’ex Arsenal ha un fisico possente che gli permette di partire avvantaggiato nei contatti corpo a corpo con gli avversari. È un dettaglio non da poco perchè risulta difficile da marcare per i difensori. Questo perchè è anche un attaccante molto dinamico, in grado di ricoprire più posizioni nel reparto offensivo e non dare punti di riferimento.
Principalmente gioca da punta centrale con una forte predisposizione all’attacco dello spazio davanti a sè. Davanti la porta, poi, ha il killer instinct da bomber di razza: è raro vederlo sbagliare a tu per tu con il portiere. Sa, allo stesso tempo, rendersi utile per la squadra rientrando spesso in fase di non possesso rendendosi anche pericoloso con il pressing. Non è il prototipo di attaccante egoista perchè gioca molto bene con e per la squadra e a volte lo si vede anche lanciare compagni sotto porta.
Il suo più grande punto di forza è una straordinaria velocità, la quale gli permette di allontanarsi dall’area di rigore avversaria perchè quando è in moto palla al piede risulta imprendibile. Recentemente, ha segnato un gol pazzesco al Siena partendo in progressione quasi dal centrocampo nel quale ha riassunto tutte le sue qualità più forti. Oltre alla notevole rapidità, ha un eccezionale controllo palla, capacità di spostarsi palla da un piede ad un altro, dribbling, eleganza nella giocata e resistenza fisica.
https://www.youtube.com/watch?v=8xsIZh5yVlE
Quanto detto avvicina e non poco il suo profilo a quello di Kean: dinamicità, velocità, potenza fisica, eleganza e abilità sotto porta sono doti che li accomunano.
PROSPETTIVE FUTURE
Nel calcio di oggi si è evoluto anche il ruolo dell’attaccante, a cui ora viene sempre più richiesto sacrificio, movimento e anche un’importante dote tecnica. Stephy Mavididi rappresenta perfettamente il profilo di attaccante moderno, per questo motivo può subito subito fare la differenza.
Sicuramente la Serie A è un campionato più duro della Serie C perchè non è facile trovare molti spazi in cui involarsi in velocità, come lui spesso fa. La fisicità e l’abilità a non dare punti di riferimento, però, sono qualità che lo aiuteranno non poco.
Se giocherà, stasera si potrà già avere un’idea sulle sue possibilità di ambientamento nella massima serie italiana. Il Cagliari, in particolar modo nel suo stadio, è una squadra molto fisica e dal ritmo intenso. Si può dire che è la partita giusta per vedere per la prima volta all’opera in Serie A Stephy Mavididi.
Potrebbe piacerti
-
Vitinha: “Al Genoa esperienza positiva, il club e i tifosi mi hanno accolto bene”
-
Il Manchester United pronto a pagare la clausola di Bremer: i dettagli
-
“CI METTO la FIRMA” – La Rassegna del Diez
-
Sticchi Damiani su D’Aversa: “Ha avuto un black-out, conseguenze obbligatorie”
-
Percassi sull’Atalanta U23: “Impegno ad investire nelle giovani promesse”
-
Bellinazzo: “Causa contro Zhang è più politica che finanza”
Calcio Internazionale
ESCLUSIVA – Andrea Compagno, dalla chiamata in Nazionale di Mancini all’avventura in Cina
Pubblicato
2 giorni fa:
Marzo 26, 2024Andrea Compagno si è da poco trasferito in Cina, al Tianjin Tiger Football Club, lasciando lo Steaua Bucarest dopo 1 anno e mezzo di gol e grandi soddisfazioni personali. Compagno è nativo di Palermo, nel quale gioca con le giovanili della squadra della città prima di trasferirsi al Catania. Inizia dunque il suo girovagare per l’Italia, sempre giocando nei vari gironi della Serie D, ma senza mai incidere veramente. La sliding doors della sua carriera porta il nome di San Marino, dove va a giocare accasandosi al Tre Fiori.
All’ombra del Titano Compagno vince campionato e coppa, venendo eletto nella stagione 2018/2019 miglior giocatore straniero e capocannoniere del campionato con 22 gol. Trova anche il tempo di segnare il suo primo gol internazionale durante i preliminari di Europa League. Tutto ciò gli vale la chiamata del Craiova, nella Serie B romena, che vince al primo tentativo. L’impatto in SuperLiga è ottimo, tanto da convincere lo Steaua Bucarest (oggi FCSB) a comprarlo per 1.5 milioni di euro, più una clausola del 10% sulla futura rivendita. Nel 2022 è il miglior marcatore italiano nei massimi campionati europei, con Mancini, allora CT della Nazionale, che confida ai media di seguirlo.
La chiamata del tecnico arriva, con la dirigenza dello Steaua Bucarest che riceve la notifica dell’inserimento del loro attaccante nella lista dei pre-convocati di marzo 2023. Andrea Compagno vive il momento più alto della sua carriera, ma inspiegabilmente, all’alba della corrente stagione, arriva la rottura con la società. Il vulcanico presidente dello Steaua, George Becali, cambia improvvisamente opinione su Compagno. Tante le parole dette e riportate dai giornali romeni sulla trattativa che lo ha portato in Cina, ma in esclusiva per l’Italia, Compagno ha spiegato a noi di Numero Diez come sono andate realmente le cose, ripercorrendo questi mesi così difficili per lui. Inevitabile porre uno sguardo su quello che è stato il suo passato, sulle tante fatiche fatte per arrivare dove è oggi, ma anche sul suo futuro, in un altro continente e con la solita voglia di migliorarsi giorno dopo giorno.
ANDREA COMPAGNO IN ESCLUSIVA – LA SERIE D E L’ALL IN CON SAN MARINO
In Italia hai giocato in Serie D, spostandoti dal Sud al Nord sin da molto giovane, con contratti che specialmente all’inizio ti obbligavano ad andare a fare la spesa con la calcolatrice. Che consiglio ti senti di dare a quei ragazzi che stanno vivendo oggi quel tuo momento?
“Quello è stato un periodo bello e brutto allo stesso tempo. Lì vedi più passione di quella che trovi a livelli più alti. Andando avanti nella mia carriera ho visto molti giocatori con la pancia piena, che mi hanno fatto pensare a quanti miei vecchi compagni di squadra avrebbero pagato per essere al loro posto. Quello che a me ha salvato è stato vivere nel mio sogno, nella incondizionata fiducia di potercela fare. Vivevo, mi allenavo e giocavo come se fossi in Serie A. Neanche quando prendevo 400 euro al mese la mia testa è andata a cercare altro, un qualcosa di più sicuro. Fondamentale poi è stata la perenne voglia di migliorarmi. Ce l’ho ancora adesso e penso che ce l’avrò fino all’ultimo giorno della mia vita“.
Lo snodo cruciale della tua carriera è stato scegliere di andare a giocare a San Marino. Nonostante non fosse una lega di livello, era un campionato che ti permetteva di giocarti le coppe europee, cosa che nel CV di un calciatore fa la differenza.
“Sono coincise due cose. La risoluzione di un problema alle ginocchia in primis, una condropatia rotulea, grazie a un medico di Palermo che ha capito quale fosse il problema. Fino a quel momento io mi ero abituato all’idea di dover giocare a calcio con il dolore. E poi essendo a San Marino mi stavo giocando un trofeo e l’accesso ai preliminari delle coppe europee, cosa che mi galvanizzava. Ho fatto molto bene, trovando anche il gol in Europa e riuscendo ad aprirmi le porte per l’estero“.
Dopo tutto il tuo percorso, dopo tutte le fatiche che hai dovuto affrontare, cosa ha voluto dire per te essere nella lista dei convocati della Nazionale campione d’Europa?
“Ancora adesso mi vengono i brividi a pensarci. Era un buon momento della stagione con lo Steaua, eravamo in una buona posizione in classifica e a coronamento del momento arriva la chiamata. Mi cercavano tutti, ma a me non piace stare sotto i riflettori, volevo essere concentrato sul campo e sulla squadra. Sono orgoglioso se ripenso a ciò che ho fatto e ciò che ho ottenuto, per me era impensabile. L’unico rimpianto è stato poi che la convocazione in sé non si è concretizzata, per cui non ho mai varcato i cancelli di Coverciano. Farlo penso che avrebbe donato a qualche direttore di squadre di Serie A un pizzico di coraggio in più sullo scommettere su di me la scorsa estate. Rimane però tutto così bello e magnifico che per me è impossibile dargli un’accezione negativa“.
ANDREA COMPAGNO IN ESCLUSIVA – L’ESCLUSIONE SENZA PREAVVISO ALLO STEAUA
Il tuo trasferimento dallo Steaua Bucarest ha molto a che fare con i rapporti compromessi con il presidente. La sua opinione su di te quando cambia e perché?
“Dopo la stagione dei 21 gol, per cui per me era inimmaginabile in quel momento un cambio di opinione sul mio conto. Inoltre aveva deciso di giocare con il falso 9. Un attaccante con le mie caratteristiche non era più quello che voleva, secondo lui non ero neanche da Steaua Bucarest. Ha fatto si che giocassero punte centrali dei calciatori non abituati a quel ruolo pur di non mettere me. Sono stati 6 mesi d’inferno da questo punto di vista, ma i tifosi mi hanno sempre dimostrato il loro affetto. Mi dispiace per come si è chiusa, se proprio avessi dovuto lasciare lo Steaua, l’ideale sarebbe stato farlo d’estate. Dopo i tanti gol e la chiamata di Mancini, sarebbe stato perfetto andare in crescendo, aumentando l’importanza del campionato“.
C’è stata una concreta opportunità durante quel periodo di fare questo salto di qualità?
“Il mio obiettivo era quello di andare in un campionato che fosse più competitivo agli occhi della Serie A, che rimane il mio sogno. Quello olandese o quello belga sarebbero stati perfetti. Un’offerta come quella che desideravo era anche arrivata, dall’Heerenveen in particolare. Offrirono 1.5 milioni, ma il presidente rilanciò a 2. In quel frangente non voleva cedermi, l’obiettivo era entrare nei gironi della Conference League. Nel momento in cui non ci riuscimmo, si convisse del fatto che in campionato avrebbe voluto quel famoso falso 9. Tutto questo però è accaduto poco dopo aver rifiutato l’offerta dell’Heerenveen. Erano arrivate anche proposte dall’Italia, dalla Serie B, ma sentivo che non fosse la tappa ideale per il mio percorso“.
E come mai se il tuo obiettivo è giocare un giorno in Serie A, hai deciso di rifiutare la cadetteria? Per certi versi ti avrebbe avvicinato al suo raggiungimento.
“Se fossi sceso in una lega di secondo livello, avrei poi avuto problemi se un un giorno avessi scelto di tornare all’estero. La Serie B è un campionato di assoluta importanza, con molta più qualità di quella che ne è la sua considerazione in altri paesi, ma fuori dall’Italia si concentrano su altro. Prima di te guardano altri 100 mila giocatori che giocano in campionati di serie superiori, anche se di livello inferiore alla B. Stare all’estero mi ha dato tanto, non voglio perderlo. Oltre quelle c’erano state offerte dal Kazakistan e dall’Ungheria, ma non avrei alzato il livello rispetto la Romania come volevo“.
ANDREA COMPAGNO IN ESCLUSIVA – LA VERITÀ SULLA TRATTATIVA CON IL KONYASPOR
I giornali romeni hanno riportato anche dell’offerta del Konyaspor, in Turchia, che però avresti rifiutato nonostante saresti stato in un campionato con diversi ponti per la Serie A.
“Proprio per tutto il discorso che abbiamo fatto finora sul prestigio del campionato, io do subito la mia disponibilità quando vengo a sapere di quest’offerta da 150 mila euro che avevano fatto al club. Era una trattativa ben avviata, ma sono mancate le condizioni per chiuderla“.
È stata fatta uscire la notizia per la quale l’offerta del Konyaspor non fosse di 150 mila euro, ma di circa mezzo milione, e che tu avessi rifiutato la destinazione preferendo lo stipendio cinese.
“Tutte cavolate, sia le cifre sia il fatto che l’offerta del Konyaspor fosse arrivata insieme a quella cinese. Si era semplicemente inserita una persona che per puro interesse personale prometteva al presidente di fargli arrivare un’offerta più alta dalla Turchia, ma non ce ne era più nessuna in realtà. In Cina stava per arrivare il capodanno cinese, e mi avrebbero dovuto tesserare per forza prima di questa scadenza. Per colpa di questo contrattempo stavo rischiando di non ultimare in tempo i dettagli con il Tianjin“.
ANDREA COMPAGNO IN ESCLUSIVA – LA CINA COME NUOVA TERRA DA CONQUISTARE
Non ti ha spaventato la fuga dei grandi nomi che c’è stata negli ultimi anni dal campionato cinese nel momento in cui lo hai scelto?
“Non posso esserne spaventato. Quelli erano giocatori che percepivano stipendi molto lontani dalla mia situazione. È un’opportunità importante per me, ci sono solo 5 posti per gli stranieri per squadra, e le speranze che ripongono in questi sono alte. Per questo è difficile vedere dei contratti lunghi, ma anche solo entrare nel campionato è complicato“.
Cosa ti ha sorpreso in questi primi mesi lì?
“Il livello degli stranieri è molto alto, ma anche tra i cinesi vedo buone individualità. Certo, le mie sono solo prime impressioni, sono appena arrivato, ma è chiaro che loro stiano investendo tanto. Hanno degli stadi enormi e all’avanguardia, nella città dove sono io ce n’è uno da 30 mila posti e un altro da 60 mila. Non hanno però la cultura del centro d’allenamento come casa base, noi ci alleniamo direttamente allo stadio per esempio. È diverso da quello a cui ero abituato. Quello che certamente dimostrano è tanto entusiasmo e tanta organizzazione, che si riflette anche in allenamento. Prepariamo ogni situazione, calci piazzati, rimesse laterali… sto lavorando sulla tattica molto più qui che in passato“.
La Cina porta 4 squadre alla Champions League asiatica, che oltre a essere un’altra competizione internazionale a cui potresti prendere parte, ti potrebbe far vivere delle esperienze con giocatori incredibili. Quanto speri di ritrovarti a giocare il prossimo anno con personaggi del calibro di CR7?
“Se non è lui ce ne sono tanti altri. Qui c’è un entusiasmo incredibile anche solo per il campionato, non oso immaginare cosa vorrebbe dire fare la Champions. Sono sincero, come ho fatto appena arrivato in Romania, me la voglio vivere giorno per giorno. Ragiono partita dopo partita con la volontà di farmi apprezza qua come fatto altrove“.
Generico
Hazard torna a giocare: disputerà la Kings World Cup
Pubblicato
2 giorni fa:
Marzo 26, 2024Di
Elio GranitoDirettamente dalla pagina X della Kings League, Eden Hazard ha annunciato in un video-annuncio la sua partecipazione alla Kings League di Gerard Piqué. Nella descrizione del contenuto pubblicato si legge inoltre la frase “Il ritiro non è per tutti“.
L’ANNUNCIO
“Si è parlato molto del motivo per cui ho lasciato il calcio. Ma io sono sicuro di una cosa: giocherò la Kings World Cup“.
A meno di un anno di distanza dall’addio al calcio professionistico, l’ex Real Madrid ha comunicato la scelta di iniziare questo nuovo capitolo della propria vita, comunicando che farà parte del team Deptorstra FC, guidato dalla streamer Celine Dept (la più seguita in assoluto su YouTube nel 2023), in occasione del torneo di calcio a 7 in programma il 26 maggio in Messico. La competizione si concluderà l’8 giugno.
Oltre ad Hazard, anche Rio Ferdinand è entrato a far parte di questo contesto relativamente nuovo, composto da altre stelle del passato come Zlatan Ibrahimovic, Mario Gotze e Neymar. L’ex bandiera del Manchester United sarà infatti co-presidente del team Five FC, insieme a Jeremy Linch (freestyler e content creator con oltre 50 milioni di follower su tutti i suoi social).
Il torneo vedrà la partecipazione di 32 squadre qualificate, che voleranno in America centrale per disputare la competizione.
Flash News
Juventus, la squadra più giovane degli ultimi 30 anni: il dato
Pubblicato
4 giorni fa:
Marzo 24, 2024La Juventus, nelle passate due stagioni, ha dovuto fare i conti con un ricambio generazionale fondamentale per il prosieguo della storia vincente della società. Via Buffon, via Chiellini, via Bonucci. Via le colonne portanti dei bianconeri per fattori d’età. A pensare che, come riportato dal Corriere dello Sport, nella stagione 2016-2017, l’età media della squadra ha raggiunto il picco dei 28 anni e 8 mesi.
Questo ha portato al vincere subito, all’instant team che, come abbiamo poi visto, è stato difficile da gestire. Sia economicamente (il monte ingaggi arrivava a 150 milioni, contro i 122 di oggi), sia a livello fisico. Il Coronavirus, poi, ha dato il colpo di grazia sulle casse dei club e la Juventus è una delle squadre che ha subito più perdite. Probabilmente, anche questo modo di agire avrà aggiunto mil carico, sulla situazione economica non idilliaca della Vecchia Signora.
Quello che è sicuro è che la Juventus ha cambiato filosofia. Ed è un cambio storico. Per la prima volta dopo 30 anni, come riportato dal Corriere dello Sport, i bianconeri sono più giovani che mai. Bisogna tornare nella stagione 1993-1994 per una Signora ancora più giovane. Età media di 25 anni e 3 mesi. Conte, Peruzzi, Ravanelli e un neanche ventenne Del Piero. Più vecchia di 5 mesi, quella attuale.
Il tema è quello del dominio sul campionato: la Juventus vinceva e convinceva sempre di più perché aveva esperienza. Tanta esperienza. Eppure, con questo ricambio generazionale, dai vari Nicoloussi Caviglia, a Vlahovic e Iling-Junior, passando per Miretti e Cambiaso, il piazzamento è comunque più che buono. La Juventus avrà perso d’esperienza ma, a lungo termine, ha fatto un cambio di filosofia storico che potrebbe giovare, economicamente, nel prossimo futuro.
Generico
Tripletta da record per Gudmundsson: c’è un solo precedente
Pubblicato
5 giorni fa:
Marzo 23, 2024Quella in corso è, senza troppi dubbi, la stagione di Albert Gudmundsson. Tra Serie A e Coppa Italia, infatti, l’islandese ha messo a referto 12 gol e 4 assist in 29 presenze complessive. Il giocatore aveva già fatto vedere ottime cose in Serie B (11 gol e 5 assist lo scorso anno), ma replicare questi numeri in massima serie non era cosa scontata. L’ultima perla è arrivata in nazionale. Nella sfida della sua Islanda contro Israele, andata in scena giovedì e valevole per le semifinali dei playoff di qualificazione ad Euro 2024, Gudmundsson ha dato prova delle sue incredibili qualità mettendo a referto una tripletta. Per il classe 1997 si tratta del primo hat trick in carriera, escludendo quelli messi a referto con squadre giovanili.
UN SOLO PRECEDENTE
Potremmo dire, per certi versi, che i tre gol di Gudmundsson rappresentano quasi un unicum. Nella storia, infatti, un solo giocatore era riuscito a realizzare una tripletta in una sfida valevole per gli spareggi di un europeo. Stiamo parlando di Ruud van Nistelrooy, leggenda del calcio ed ex calciatore, tra le altre, di Manchester United e Real Madrid. L’attaccante olandese fu in grado di realizzare una tripletta in un match tra Olanda e Scozia che terminò con un tennistico 6-0. La vittoria, risalente al 19 novembre 2003, valse alla nazionale dei Paesi Bassi il pass per gli europei dell’estate successiva.
I nostri approfondimenti
La marcia di avvicinamento alla super sfida Manchester City-Arsenal
Dopo la sosta per le nazionali, tornano in campo i club per il prosieguo della stagione 2023/2024. Alcuni campionati vedono...
Gli ultimi cinque Lazio-Juventus in Serie A
GLI ULTIMI 5 LAZIO-JUVENTUS IN SERIE A – Il prossimo sabato, alle ore 18:00, andrà in scena il match tra...
Il dubbio del centravanti per l’Italia: i precedenti nella storia recente
Uno dei dubbi che più richiederà tempo al CT Luciano Spalletti in vista degli Europei di questa estate in Germania...
Le squadre con meno sconfitte nei top 5 campionati europei fino ad ora
LE SQUADRE CON MENO SCONFITTE – Alcuni sono già fortemente indirizzati, altri sono ancora molto combattuti. In alcuni in vetta...
Giovani per il futuro
Chi è Marco Romano, il baby-bomber del Genoa oggi a segno in Nazionale U19
CHI È MARCO ROMANO – Positivo l’inizio dell’Italia nella fase Elite dell’Europeo Under 19, in svolgimento a Lignano Sabbiadoro. Gli...
Chi è Facinet Conte, il “nuovo Osimhen” seguito dalla Juventus
La Juventus sta vivendo l’ennesima stagione deludente sotto il punto di vista del gioco espresso. L’ambiente è diviso tra chi sostiene...
Chi è Leonardo Cerri, il talentino della Juventus Next Gen che ha già esordito in A
CHI E’ LEONARDO CERRI: IL TALENTINO DELLA JUVE NEXT GEN CHE HA GIA’ ESORDITO IN A – Nonostante la sconfitta...
Chi è Damian Pizarro, il baby-bomber cileno prenotato dall’Udinese per giugno
CHI È DAMIAN PIZARRO – L’Udinese guarda al futuro e avrebbe già chiuso alcune operazioni per giugno. Una di queste...
Esclusive
ESCLUSIVA – Andrea Compagno, dalla chiamata in Nazionale di Mancini all’avventura in Cina
Andrea Compagno si è da poco trasferito in Cina, al Tianjin Tiger Football Club, lasciando lo Steaua Bucarest dopo 1 anno...
ESCLUSIVA – I segreti della match analysis e dell’Italia U19 con Francesco Donzella
ESCLUSIVA ITALIA U19 DONZELLA – Il periodo d’oro dell’Italia U19 continua. Dopo la vittoria dell’Europeo di categoria dello scorso luglio,...
ESCLUSIVA – Cesare Prandelli: “I miei valori nel calcio e le finali di Coppa dei Campioni con la Juventus”
Abbiamo intervistato in esclusiva Cesare Prandelli, ormai ex allenatore di Serie A e della Nazionale italiana ma figura di riferimento...
ESCLUSIVA – Cesare Prandelli: “La mia Fiorentina: la Champions, Ribery e Vlahovic”
Abbiamo intervistato in esclusiva Cesare Prandelli, ormai ex allenatore di Serie A e della Nazionale italiana ma figura di riferimento...
Fantacalcio
Le probabili formazioni della 30ª giornata di Serie A
LE PROBABILI FORMAZIONI DI SERIE A – Dopo la sosta dedicata alle nazionali, la Serie A torna in campo sabato...
I consigli del fantacalcio per la 29ª giornata
I CONSIGLI DEL FANTACALCIO PER LA 29ª GIORNATA – La sosta nazionali, l’ultima della stagione, è imminente, ma prima c’è...
I diffidati della 29ª giornata di Serie A partita per partita
Sono tanti i giocatori che con un’ammonizione salterebbero il prossimo turno di campionato, la 30ª giornata, in programma tra sabato...
I consigli del fantacalcio per la 28ª giornata
I CONSIGLI DEL FANTACALCIO PER LA 28ª GIORNATA – Bisogna proprio dire che per fare la formazione del Fantacalcio per...
Serie A
Tardelli: “I calciatori devono essere esempi di educazione. Vi dico la mia sulla questione Acerbi-Juan Jesus”
La partita che ha chiuso la scorsa giornata di Serie A ha lasciato aperto un tema che ha tenuto banco...
I rinnovi di Zaccagni e Felipe Anderson: cosa cambia in casa Lazio con l’arrivo di Tudor
Con l’avvicendamento in panchina di Tudor, per la Lazio si configura un futuro in cui le certezze dell’era Sarri potrebbero...
Fiorentina in cerca di un allenatore: idea De Rossi
L’estate è sempre caratterizzata da grandi movimenti sul calciomercato, colpi di scena e acquisti da capogiro. Quest’anno però l’impressione è...
Guidolin sui cambi allenatore in Serie A: “L’esonero fa parte del nostro lavoro”
Francesco Guidolin ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha parlato dei cambi di allenatore da parte di...
Trending
-
Flash News10 mesi fa
Rivelazione shock del NY Times sull’Inter: “Non potevano pagare i designer del nuovo San Siro”
-
Calcio e dintorni2 anni fa
Manchester United, novità nel caso Greenwood
-
Flash News1 anno fa
Stankovic chiede all’Inter il figlio Filip: la risposta dei nerazzurri
-
Flash News1 anno fa
La Fifa prepara gli indennizzi per i Mondiali: che cifra per l’Inter
-
Flash News1 anno fa
Inzaghi rischia di saltare la Supercoppa? Il motivo
-
Calciomercato1 anno fa
L’Inter chiude il primo colpo di mercato: in arrivo Nezirevic
-
Calcio Internazionale1 anno fa
Abramovich pronto a tornare? Forte l’interesse per tre club
-
Calciomercato10 mesi fa
L’Inter piazza i primi colpi: vicino un parametro zero del Lipsia