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Mente fredda, cuore caldo

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Mente fredda, cuore caldo

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azzurri

Dopo l’1-0 della Friends Arena di Solna, l’Italia di Gian Piero Ventura deve provare a rimontare lo svantaggio per qualificarsi ai mondiali russi del 2018. San Siro questa sera avrà il compito fondamentale di aiutare, sostenere e guidare la Nazionale verso la vittoria, gli azzurri però dovranno scendere in campo con un atteggiamento diverso rispetto a quello della trasferta svedese. La fame, la voglia e la cattiveria agonistica dovranno essere quintuplicate per provare a sorprendere una Svezia attenta, organizzata e fisica. Per questo motivo l’Italia dovrà scendere in campo con la mente fredda, consapevole di essere superiore tecnicamente, ma col cuore caldo perché senza l’agonismo necessario sarà complicato raggiungere il risultato prefissato.

CAMBIAMENTI

Data la vicinanza delle due sfide, che si giocano a 48 ore di distanza l’una dall’altra, è normale pensare a qualche modifica di formazione. L’unico punto fermo che sembra avere Ventura è quello dello schieramento tattico: dovrebbe essere ancora confermato il 3-5-2. Ciò che cambierà invece saranno gli uomini scelti. Un cambio certo ci sarà a centrocampo data la squalifica di Verratti (e probabilmente sarà Florenzi a sostituirlo nel ruolo di mezzala), un altro avvicendamento potrebbe esserci in attacco dato che Belotti è sembrato in netta difficoltà dal punto di vista fisico. In questo caso Ventura sembra indirizzato a compiere una scelta a sorpresa ovvero quella di Manolo Gabbiadini, che andrebbe quindi ad affiancare l’intoccabile Ciro Immobile. Un terzo, ed ultimo, cambio potrebbe interessare Daniele De Rossi. Il capitano giallorosso infatti non è al massimo della condizione, e non sembra aver recuperato dopo il match della Friends Arena. Nel caso in cui il numero 16 azzurro non fosse al 100% verrebbe impiegato Jorginho nel ruolo di regista davanti alla difesa.

Florenzi, Jorginho e Gabbiadini possono portare con sé caratteristiche differenti rispetto a Verratti, De Rossi e Belotti. Nella partita di Solna Verratti infatti ha dimostrato che nel ruolo di interno di centrocampo non riesce ad esprimere a pieno le proprie qualità visto che di solito agisce più da play. Florenzi da questo punto di vista potrebbe garantire una maggiore dinamicità alla quale si aggiungerebbe un’ottima capacità di inserimento con e senza palla. Discorso simile in parte per Gabbiadini, l’attaccante del Southampton a differenza di Belotti svaria maggiormente su tutto il fronte d’attacco. Belotti nella partita con la Svezia, a parte il gol fallito, non ha brillato perché ingabbiato nella morsa difensiva svedese. Inoltre i due centrali della Svezia hanno dimostrato di essere molto abili in area di rigore a livello di attenzione e forza fisica: la scelta di Gabbiadini potrebbe portare una maggiore imprevedibilità. Il suo mancino sui cross, sui calci piazzati e sui tiri in porta potrebbe rivelarsi un arma in più per Ventura. Jorginho invece permetterebbe all’Italia di velocizzare la manovra, grazie all’intelligenza e alla capacità di palleggio del centrocampista del Napoli. Allo stesso tempo però con l’inserimento dell’italo-brasiliano gli azzurri perderebbero sicuramente qualcosa a livello di esperienza, carisma e personalità in mezzo al campo.

QUESTIONE DI ATTEGGIAMENTO

Al di là dei cambi, delle modifiche e di ciò che può cambiare rispetto alla gara d’andata, l’elemento sul quale Ventura dovrà lavorare per questa sera sarà l’atteggiamento. A San Siro servirà cattiveria, agonismo e fame di vittoria. La gara dovrà essere approcciata subito in modo aggressivo, tentando immediatamente la giocata in verticale, senza troppi giri palla in orizzontale volti solamente a rallentare la manovra. Proprio per questo sarà importante passare per il centrocampo, cosa che a Solna non è avvenuta. Chi dovesse giocare in mezzo al campo avrà il compito di farsi consegnare il pallone senza paura e senza timore, per provare a scardinare una difesa arcigna e organizzata come quella svedese. Di fondamentale importanza sarà inoltre costringere gli svedesi a giocarsi gli uno contro uno, soprattutto sulle fasce. Nonostante ciò l’Italia dovrà essere in grado anche di capire e percepire i vari momenti della gara, senza farsi prendere dalla fretta e dalla pressione. Subire un gol potrebbe essere fatale e quindi cercare e mantenere un equilibrio di squadra sarà vitale. L’Italia dovrà giocare una partita di cuore, anima e sudore, vincendola con intelligenza e equilibrio.

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Flash News

Le ufficiali di Torino-Atalanta: Gasperini sorprende, Ricci va in panchina

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Torino

Sta per essere consegnata agli archivi anche la quattordicesima giornata di Serie A. Sarà il monday night match di stasera tra Torino e Atalanta a spegnere le luci dei riflettori e a rimandare l’attenzione, almeno per un paio di giorni, alle gare di Coppa Italia. Nel frattempo, però, vediamo insieme le scelte di formazione ufficiali di Juric e Gasperini.

TORINO (3-5-2): Vanja Milinkovic-Savic; Tameze, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova, Vlasic, Linetty, Ilic, Vojvoda; Sanabria, Zapata. Allenatore: Juric.

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; De Roon, Scalvini, Djimsiti, Hateboer, Ederson, Koopmeiners, Ruggeri; Miranchuk; De Ketelaere, Lookman. Allenatore: Gasperini.

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Calcio Internazionale

Valzer di argentini al Benfica: in uscita Di Maria, in arrivo Gianluca Prestianni

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Di Maria

Avevamo già avuto modo di parlare del talentuoso Gianluca Prestianni, ala argentina classe 2006, a cui qualche mese fa Roberto Mancini aveva pensato nell’ottica di replicare l’operazione-Retegui. Il ragazzino tuttavia intende giocare nella Selecciòn albiceleste, come fatto intendere a più riprese dal padre, che presumibilmente lo accompagnerà nell’imminente grande salto verso il calcio europeo. Come riporta Fabrizio Romano infatti, il Benfica, uno dei club che più di tutti nel Vecchio Continente lavora meglio con i giovani, potrebbe accaparrarselo già a gennaio. L’accordo siglato col Vélez Sarsfield si aggira intorno agli 8 milioni di euro, da aggiungere a 2 milioni di bonus; al club bonaerense spetterebbe inoltre un 15% della somma incassata dai lusitani in caso di eventuale futura rivendita.

Mentre Prestianni inizia dunque a prenotare il volo per Lisbona, Angel Di Maria si prepara a tornare nella propria madrepatria a fine stagione. El Fideo, del resto, ha sempre dichiarato di voler chiudere la carriera nel “suo” Rosario Central, che lo lanciò nel 2005 prima di approdare proprio al Benfica, ed iniziare dunque la sua pluridecorata esperienza in Europa. Si è espresso al riguardo anche il tecnico delle AquileRoger Schmidt, pienamente consapevole che a giugno Di Maria lascerà con ogni probabilità il Portogallo.

PRONTI ALL’ADDIO – “Ci stiamo godendo tutti gli allenamenti e le partite insieme a lui. A fine stagione vedremo se rimarrà con noi per un altro anno, o se andrà a giocare altrove: siamo pronti per ogni evenienza”.

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Coppa Italia

Lazio in emergenza a centrocampo: contro il Genoa out anche Vecino per motivi disciplinari

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Lazio

Archiviato (almeno per una settimana) il campionato, la Lazio è pronta a compiere il suo esordio in Coppa Italia. È in programma per domani il match dell’Olimpico contro il Genoa, che proprio in casa biancoceleste riuscì ad ottenere un’insperata vittoria, la prima del campionato, a fine agosto.

Gli uomini di Maurizio Sarri dovranno quindi vincere per vendicarsi e per tenere in vita la possibilità di vincere una coppa nazionale che manca dal 2019, con la Supercoppa da giocare a gennaio. La Lazio, però, si presenta alla gara con non poche defezioni. All’appello mancano gli infortunati Casale, Romagnoli e Luis Alberto, insieme allo squalificato Zaccagni e Matias Vecino. L’uruguagio non è né infortunato né squalificato, ma non è stato convocato per motivi disciplinari.

LA NOTA DEL CLUB – “In vista della gara contro i rossoblu, Mattia Zaccagni sconta un turno di squalifica, mentre Nicolò Casale, Alessio Romagnoli e Luis Alberto sono indisponibili. Out per motivi disciplinari Matias Vecino“.

 

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Flash News

Gary Neville durissimo “Non ho più voglia di vedere il Manchester United”

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Sabato sera, al St James’ Park, il Manchester United ha riportato la propria decima sconfitta stagionale tra tutte le competizioni. Ben 6 di questi k.o. sono arrivati in campionato, ove i Red Devils occupano attualmente la settima posizione, a 9 lunghezze di distanza dall’Arsenal capolista. Della partita di due giorni fa contro il Newcastle non preoccupa tanto il risultato estremamente ingannevole (1-0 per i padroni di casa), quanto piuttosto la netta inferiorità sul piano del gioco degli uomini di Ten Hag, incartato tatticamente con maestria da Eddie Howe. Come gli è capitato di fare spesso negli ultimi 10 anniGary Neville, ex bandiera dello United, ha rilasciato delle dichiarazioni più che mai al vetriolo contro la propria vecchia squadra ai microfoni di Sky Sports UK (per cui lavora come opinionista).

CIRCOLO VIZIOSO – “Sono molto deluso, siamo ormai entrati in un circolo vizioso in cui si iniziano a diffondere le prime voci intorno all’allenatore. C’è chi dice che non ci si può permettere di esonerarne un altro, affermando che occorre liberarsi dei giocatori, rei di aver fatto fallire i tecnici precedenti; sono stufo del mio club”.

FIDUCIA PERSA – “Ormai non ho più voglia di guardare le partite del Manchester United, ed è la cosa più triste che si possa provare verso la squadra per cui si fa il tifo. Quando ti annoi così tanto ti stanchi; sia noi tifosi, che coloro che fanno parte del club stesso, hanno perso ogni tipo di fiducia”.

 

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