MONDIALE U17 GERMANIA-FRANCIA – Con la vittoria della Germania sulla Francia 4-3 ai rigori si chiude il percorso del Mondiale Under 17 giocato in Indonesia. Dopo 52 partite in cui i migliori talenti della nuova generazione si sono messi in mostra, è arrivato il momento di tirare le somme.
MONDIALE U17, IL RESOCONTO
Nel pronostico Argentina e Brasile partivano favoritissime, mentre poco più in basso c’erano Francia e Spagna (senza Yamal, integrato in prima squadra con il Barcellona). Nei gironi nessuna sorpresa: le principali candidate al titolo passano. Nei quarti di finale i primi responsi decisivi: la Germania batte 1-0 la Spagna con rigore di Brunner e accede alle semifinali, mentre il Brasile viene spazzato via dall’Argentina per 3-0, grazie ad una prestazione monstre di Echeverri (tripletta). Le semifinali regalano un match spettacolare, Argentina-Germania finisce 3-3 nei tempi regolamentari e, ai rigori, passano i tedeschi. Alla Francia è bastato un gol in più del Mali, siglato da Bouneb, nel 2-1 finale.
MONDIALE U17, GERMANIA-FRANCIA: LA PARTITA
La partita comincia e la Germania inizia a dettare il ritmo. Al 29′ arriva un contatto da rigore a favore dei tedeschi, con il bomber Paris Brunner che realizza il tiro dal dischetto (sbaglierà quello alla lotteria dopo i tempi regolamentari) aprendo le marcature, spiazzando il portiere della Francia Paul Argney. Il match, nonostante qualche sprazzo francese, rimane nelle mani della Germania. La prima frazione termina 1-0.
Al rientro in campo non sembra essere cambiato nulla: al 51′ all’ennesima azione pericolosa dei bianconeri a trovare il gol è il capitano Noah Darvich, che porta in vantaggio i suoi di due lunghezze. E pensare che in tutte le fasi del Mondiale la Francia aveva subito solamente un gol, contro il Mali in semifinale (che ha vinto la gara per il 3/4 posto contro l’Argentina per 3-0). Alla formazione francese scatta un allarme: vogliono lanciare un segnale forte e dire che ancora non è finita. Lo farà Bouabre due minuti dopo il gol di Darvich con un tiro rasoterra incrociato, che batte Heide e riaccende le speranze dei Bleu. Da speranza al concreto: Amougou pareggia e porta il risultato sul 2-2. Niente supplementari, si va ai rigori. L’errore decisivo è di Gomis, francese, che regala il match point a Kabar, infallibile dal dischetto. Ha la meglio, dunque, la Germania, che vince la competizione per la prima volta dalla sua inaugurazione, 1985.
MONDIALE U17, I TALENTI DA SEGUIRE
In questa speciale carrellata di talento non possiamo non partire da Paris Brunner. Può svolgere tutti i ruoli dell’attacco ed è semplicemente letale. Non a caso è tesserato con il Borussia Dortmund. La squadra tedesca lo ha notato nel 2020 e lo ha portato nelle proprie mura, dal Bochum. Classe 2006, in questa edizione del Mondiale ha dominato con 5 gol e 1 assist in 7 partite. Oltre ai meri numeri, che sempre contano, è stato fondamentale il suo apporto alla manovra. È un calciatore molto rapido dotato di una buona resistenza e buona finalizzazione. Leggermente egoista nella trequarti offensiva, delle volte la scelta di tirare invece che passarla al compagno, e viceversa, non ha dato i suoi frutti. Ne sentiremo sicuramente parlare in futuro, così come il suo connazionale Darvich, di proprietà del Barcellona.
Un altro calciatore da aggiungere al taccuino è sicuramente Ibrahima Diarra. Classe 2006 di dicembre, lo si nota subito in mezzo al campo perché ha semplicemente un passo diverso da quello degli altri. Classico trequartista che può trasformarsi senza problemi in una mezzala, in 7 partite di Mondiale con il Mali ha segnato 5 gol e servito 4 assist. Su di lui si cominciava a parlare dell’interesse del Barcellona. Gioca in patria nell’Academie Africa Foot.
Il terzo calciatore da tenere d’occhio parla argentino. Oltre ad Augustin Roberto, Echeverri e Valentino Acuna (adesso finiti nel mainstream) consigliamo la visione più da vicino di Subiabre. Ha registrato un gol e un assist in 6 presenze ma, discostandoci dai numeri, la sua qualità rimane sopraffina. Classe 2007, ala destra, è di proprietà del River Plate.
Un calciatore che ha lasciato un buon ricordo in questo torneo è Rento Takaoka. Con le sue prestazioni si è caricato il “suo” Giappone sulle spalle, trascinandolo agli ottavi, persi contro la Spagna. 4 gol in 4 partite per il centrale offensivo, anche punta all’occorrenza. Rapidità di gioco e lavoro senza palla le sue caratteristiche principali.