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Le tappe della carriera di Ozil, il fantasista geniale e sregolato

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Le tappe della carriera di Mesut Ozil, il fantasista geniale e sregolato

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Ozil

STORIA DI MESUT OZIL – C’è chi al talento abbina dedizione e determinazione e chi preferisce affidarsi a “genio e sregolatezza”. L’espressione, che ormai è entrata a far parte dell’uso comune e, soprattutto, del gergo calcistico, ha una derivazione ben precisa. Si è diffusa, infatti, dalla traduzione italiana del titolo della commedia francese Kean ou Désordre et génie (1924), ispirata alla stravagante vita dell’attore inglese Edmund Kean. Reputato uno dei migliori attori teatrali inglesi della storia, colorò la sua esistenza di eccessi. Alternò momenti di onnipotenza scenica ad altri di decadenza fisica.

Nel calcio, sono numerosi i giocatori che hanno seguito l’esempio di Edmund Kean. Tanti, soprattutto, attirati dall’oscuro mondo delle sostanze stupefacenti e dell’alcool. C’è chi, invece, aveva un altro tipo di attrazione. Si tratta di Mesut Ozil, ossessionato da un qualcosa di diverso, ma che ha su un calciatore effetti simili ai due vizi prima citati: le donne.

Il tedesco si è da poco ritirato, lasciando un’eredità molto importante da raccogliere. La sua è stata una carriera instabile, ricca di colpi di scena: alcuni retroscena sono stati svelati nel corso del tempo. E la chiusura del suo percorso calcistico è l’occasione perfetta per ripercorrerli.

GLI ESORDI

Mesut Özil, tedesco di chiare origini turche, ha la fortuna di nascere a Gelsenkirchen, floridissima terra per il calcio tedesco. Infatti, la città della Renania Settentrionale, con gli stessi abitanti di Verona, ha dato i natali a giocatori come Neuer, Gundogan e Altintop, tutti passati per lo Schalke 04. Mesut cresce, dunque, in un contesto dove il calcio fa da padrone e si confronta con ragazzi di grande talento.

A 12 anni, però, la prima svolta. Decide che il pallone non fa più per lui e decide di dedicarsi allo sport con la pallina: il ping pong. Probabilmente una scelta dovuta al fatto che volesse differenziarsi dagli altri, cosa che poi gli riuscirà bene in carriera. La passione per il tennis da tavolo dura poco, solo qualche mese, al termine del quale torna a solcare i freddi campi del nord della Germania:

“Quel periodo mi ha aiutato a capire che il ping pong non era ciò che volevo nel mio futuro, il calcio mi mancava molto e volevo tornare”.

Inizia ad amare veramente il gioco e a studiarne gli interpreti migliori. Durante la carriera non nasconderà mai la sua ammirazione nei confronti di Zinedine Zidane. Il numero 5 del Real Madrid è stato probabilmente uno dei migliori interpreti nella storia del ruolo e anche lui era in grado di abbinare colpi da maestro a scelleratezze indicibili. Gli episodi chiave sono il gol al volo in finale di Champions al Bayer Leverkusen e la testata rifilata a Materazzi nella finale Mondiale. Genio e sregolatezza, da cui Ozil prenderà spunto.

REAL MADRID

Mesut Ozil poi al Real ci è arrivato, realizzando un sogno. Infatti, non solo è entrato nel club più titolato al mondo, ma è anche riuscito a incontrare il suo idolo, Zidane:

“Quando l’ho incontrato per la prima volta, era l’assistente di Mourinho. Mi tremavano e sudavano le mani. Ero emozionato e nervoso. Ma è stato il momento migliore per me. Volevo provare a parlargli ma lui era estremamente rilassato e io no”.

Per un ragazzo di 21 anni, però, Real Madrid significa anche altro. Non è sempre facile reggere la pressione di essere tra i più forti al mondo quando si è così giovani e la storia di George Best ne è la massima dimostrazione. Anche il ‘Mago di Oz’, come lo soprannominavano i tifosi, dunque, si lasciava andare a più di qualche scappatella con le ragazze più belle del pianeta. Il racconto arriva direttamente da Florentino Perez, negli audio fatti emergere nel 2021 dal giornale spagnolo El Confidencial:

“Quando Ozil è arrivato a Madrid ha sostituito la fidanzata con una modella, finché Mourinho non gli disse che quella modella era andata a letto con tutta l’Inter e il Milan e anche con gli staff tecnici di entrambe le squadre. Ozil è arrivato da noi a 21 anni, ma dopo aver scoperto Madrid, ha cambiato stile di vita. Disse alla sua ragazza di andar via, preferendole una modella italiana. Andava da lei con il suo jet, ci andava a letto e tornava. Dopo le parole di Mourinho la lasciò”.

Fu lo stesso Florentino a decidere che Mesut dovesse lasciare il Real. Queste le parole del presidente dei blancos nel 2013, raccolte dal sito spagnolo abc.es:

Non era un buon professionista. Era ossessionato dalle donne. Usciva la notte con le sue amanti e stava senza dormire per ore e ore”.

ARSENAL E TURCHIA

Il miglior periodo della sua vita l’ha vissuto probabilmente con la maglia dei gunners, sotto la saggia guida di Arsene Wenger. Inoltre, nei primi tempi in Inghilterra godeva di una grandissima stima, perché doveva ancora esprimere tutto il suo potenziale e aveva tutto il tempo per farlo. I tifosi, infatti, avevano inventato un coro per coccolarlo, chiaramente indirizzato ai supporters del Tottenham:

“You sold Gareth Bale, we got Mesut Ozil”.

Dopo i primi anni giocati ad alti livelli, culminati con la vittoria del Mondiale nel 2014 e l’ineffabile gol al Ludogorets in Champions, è iniziata la discesa. Nel 2018, secondo il Daily Star, aveva frequenti problemi alla schiena dovuti alla scorretta postura assunta durante le ore passate a giocare a Fortnite. Questo fatto, sommato ai tanti minuti passati fuori dal campo, portarono l’Arsenal ad accantonarlo. Nel 2019 provò a proporsi a diversi club, tra cui Inter e Juventus. Entrambe le squadre, in ben due sessioni di mercato, rifiutarono in quanto lo reputavano un giocatore in fase calante.

Gli ultimi, tristi, anni della sua carriera li ha spesi al Fenerbahce. Anche lì, però, era già valutato come un ex giocatore, nonostante il suo indicibile talento. Una carriera comunque ricca di esperienze, che poteva andare ancor meglio con alcune scelte più ponderate. Forse, il rimpianto è il sentimento sbagliato: senza sregolatezza, probabilmente, non avremmo assistito nemmeno al genio di uno dei migliori fantasisti che il calcio abbia visto.

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Biraghi carica la Fiorentina: “Non possiamo commettere errori”

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Biraghi

Domani alle 0re 21 a Praga la Fiorentina di Vincenzo Italiano si gioca la seconda finale della sua stagione, questa volta in campo internazionale. Alla vigilia della partita di Conference League tra i Viola e West Ham , il capitano dei toscani Cristiano Biraghi ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue parole:

APPROCCIO ALLA FINALE – “La prima regola del calcio è creare un gruppo dove tutti gli interpreti contribuiscono positivamente. Per gruppo intendo giocatori, staff, dirigenza, magazzinieri, fisioterapisti, tutti. Il gruppo non sono solo i giocatori, ci sono 20-30 persone che lavorano per noi. Quando dico che siamo stati gruppo dall’inizio alla fine intendo tutti“.

COPPA ITALIA – La finale ci ha insegnato che in una partita secca non si possono fare errori. Lo sapevamo, ma abbiamo visto che non c’è un punto di ritorno. Non ho preparato un discorso, vediamo domani di cosa avrà bisogno la squadra: io sono a disposizione”.

NICO GONZALEZ – “È importante conoscersi, sapere le caratteristiche dei compagni. Noi sappiamo che lui attacca bene la porta ed è forte nel gioco aereo: le mie qualità sono servire buoni assist, sono caratteristiche che vanno abbastanza d’accordo, quindi capita nascano situazioni da gol. Sappiamo che siamo forti in queste situazioni, dobbiamo insistere”.

ASTORI – “E’ sempre con noi, è un pensiero costante anche perché ce l’abbiamo all’interno dello spogliatoio. C’è il suo armadietto, le sue foto. Per chi lo ha conosciuto sarà un motivo in più per alzarla anche per lui“.

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UFFICIALE – Benzema è un nuovo calciatore dell’Al Ittihad

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Benzema

Dopo l’addio al Real Madrid, comunicato nella giornata di domenica, in questi minuti è arrivato anche l’annuncio ufficiale del passaggio di Karim Benzema all’Al Ittihad, club dell’Arabia Saudita. Il francese ha firmato con i gialloneri un contratto valido fino al 2025 con opzione per un’ulteriore stagione.

Questo l’annuncio diramato dall’Al Ittihad:

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UFFICIALE – La Juve vuole lasciare la Super Lega: il comunicato

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E’ ufficiale: anche la Juve si appresta a lasciare il progetto Super Lega, rimarrebbero dentro solo Barcellona e Real Madrid. Ecco il comunicato ufficiale:

”Con riferimento alle indiscrezioni apparse sulla stampa odierna, Juventus Football Club S.p.A. (“Juventus” o la “Società”) informa di aver trasmesso una comunicazione agli altri due altri club che, come Juventus, non hanno esercitato il recesso dal Progetto Super Lega (Football Club Barcelona e Real Madrid Club de Futbol) al fine di avviare un periodo di discussione tra i tre club avente ad oggetto l’eventuale uscita di Juventus dal Progetto Super Lega. La Società procederà alle eventuali comunicazioni dovute ai sensi di legge all’esito delle interlocuzioni e valutazioni in merito a quanto precede, precisando che molte delle ricostruzioni riportate dalla stampa circa i contenuti della comunicazione (ivi incluso qualsiasi riferimento a presunte minacce di eventuali sanzioni da parte della UEFA) non corrispondono al vero. Per maggiori informazioni sul Progetto Super Lega, si rinvia ai comunicati stampa diffusi dalla Società in data 19 aprile e 21 aprile 2021″

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Dumfries verso Manchester City-Inter: “Un onore essere in finale, dimostreremo di essere forti”

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Dumfries

Mancano quattro giorni alla finale di Champions League Manchester City-Inter. L’attesa sale sempre di più, con i tifosi che ormai non attendono altro che la disputa dell’atto finale della competizione europea più prestigiosa per club. Nella giornata dedicata ai media, ha parlato anche l’esterno dell’Inter Denzel Dumfries.

LE PAROLE DI DUMFRIES VERSO MANCHESTER CITY-INTER

Di seguito le parole di Dumfries a Voetbal International:

SULLA FINALE – “Non era uno dei miei obiettivi, ma è un grande onore potervi partecipare: è un grande palcoscenico”.

SULLA STAGIONE – “Per noi non è stata una stagione semplice, ma in questo senso può essere addirittura un vantaggio per noi, ci rende più affamati. Vincere la Champions sarebbe un traguardo enorme”.

CHANCE DA SFRUTTARE – “Dobbiamo assicurarci di preparare un buon piano gara. La finale di FA Cup ha dimostrato quanto siano forti a centrocampo, ma dobbiamo focalizzarci su noi stessi: ci prepareremo nel miglior modo possibile, e dimostreremo di essere una squadra forte”.

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