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Delusione europea

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Delusione europea

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Il Milan forte, cinico, coraggioso e grintoso è una certezza recente del campionato, in Europa League le cose si fanno decisamente diverse.

CANNONI SUI PUNTI DEBOLI

Il diavolo è caduto e il volo sembra aver svelato qualche arma debole in più davanti al pericolo europeo. Una caduta particolare per una squadra sempre pronta a far sognare in Europa.

L’Arsenal ha sparato i cannoni e ha colpito nettamente la squadra di Gattuso, a tratti sufficiente e a tratti scomposta e disattenta. Il tabellone, alla fine del triplice fischio, segna 0-2, la realtà è che la partita poteva finire tranquillamente con altre reti in più da ambedue le parti, seppur le occasioni più pericolose le ha avute la squadra di Wenger.

Proprio il francese ha capito e spiegato ai suoi il “come far male agli avversari”. I goal sono arrivati da due disattenzioni clamorose di Calabria e un’altra di Biglia. Certamente l’allenatore storico dell’Arsenal ha portato i suoi a far crescere il pressing nella parte bassa del centrocampo rossonero, dove a far da ostaggio c’era il povero argentino numero ventuno. La prova di Biglia è stata disastrosa: l’ex Lazio ha perso quasi tutti gli scontri fisici, più volte si è fatto trovare disattento e incapace di anticipare il movimento degli avversari. In particolare chi ha fatto davvero male è stato Ozil, che ha capito subito l’andazzo e la croce del Milan individuata nel centrocampista 32enne.

Il colpo finale però è stato sparato da un super Mkhitaryan, il più in forma dei suoi che ha fatto sballare l’intera difesa rossonera a furia di veroniche, doppi passi e dribbling da capogiro. L’assistito di Raiola ha capito un secondo punto debole: la serata no di Davide Calabria, mai visto così fuori forma dall’inizio della stagione. Eppure dovrebbe avere ancora in mente la serata romana…

I tredici volte campioni d’Inghilterra, da lì in poi, han capito dove andare a ferire gli avversari e non c’è stata più partita, anche perchè i veterani del Milan non sono scesi in campo, o meglio han fatto finta di scendere in campo.

NO SUSO NO PARTY

Il grande assente della serata è stato Suso, reo di aver più volte tentato una giocata di troppo senza mai concludere nulla. Lo spagnolo, da due anni a questa parte, è l’unico vero “primum movens” del Milan, il solo in grado di accendere i rossoneri quando c’è poca speranza. Montella e Gattuso hanno da sempre saputo questa cosa e difatti l’azione rossonera, così come nella partita di ieri, inizia sempre con un passaggio a Suso e una preghiera, sperando che poi possa inventare qualcosa.

Il numero otto stavolta non ha combinato miracoli, il santo non c’era e non era in funzione, inutile continuare a invocarlo e il resto della ciurma doveva capirlo prima. Tra l’altro le uniche incertezze degli inglesi provenivano dalla fascia di Calhanoglu, anche lui poco in palla ma servito più volte dalla retroguardia rossonera. Questo doveva far capire a Gattuso di invertire la rotta e di giocare dall’altra parte del campo. La cosa non è stata capita.

 

L’assenza dello spagnolo ha contribuito all’esito negativo della partita, così come la pessima prova di Kessiè, grintoso e corridore instancabile ma inutile e a volte spaventoso con qualche passaggio “al contrario” regalati ai vari Welbeck e Mkhitaryan.

L’unico a salvarsi realmente da questo scempio è stato Bonucci, da subito in palla e volenteroso. Basti pensare che durante il riscaldamento correva già il doppio rispetto ai suoi compagni e continuava a fare avanti e indietro per tutta la metà di campo a disposizione.

Iniziata la partita, il capitano ha sempre coordinato i suoi verso una migliore impostazione difensiva e ha difeso egregiamente, in un paio d’occasioni, sulle pericolosissime ripartenze di Welbeck, fermato due volte, pronto a concludere, proprio da Leonardo.

Un altro che ha fatto malissimo è Rodriguez, un saldo negativo da più di metà stagione ma costretto a giocare in assenza di alternative migliori. I problemi dello svizzero sono, essenzialmente, tre: è incapace, o forse disastroso, in fase difensiva. Mai concentrato e pronto a rincorrere gli avversari, lento e inutile in ogni suo contrasto. Il secondo problema è legato ad una sua incapacità di usare il piede destro, il rapporto con il piede debole è davvero catastrofico, oltre che nefasto per chi lo vede da esterno. Infine è capace di creare le difficoltà solo a se stesso, con le sue piroette inutili che poi lo costringono a buttare il pallone o a ritornare sul suo piede d’Achille. Quello destro ovviamente.

IL SOGNO FINISCE?

Il sogno finisce se si gioca così. Su questo non ci piove. Non finisce se si entrerà in campo, all’Emirates Stadium, con una grinta e una concentrazione diversa. I gunners non sono sembrati così spaventosi e impossibili da fermare, i guai in difesa appartengono anche alla squadra di Wenger, specialmente dalla fascia di Chambers.

Inoltre il centrocampo ha fatto un buon filtro solo dalle parti di Wilshere, il migliore dei suoi a rifinire e coprire gli spazi ma se ci fosse stata più spinta dalle parti di Ramsey potremmo già parlare di un risultato nettamente diverso. Aaron è sembrato molto disattento in fase difensiva e invece lucido e puntuale quando c’è da attaccare. Il bello e il brutto dei due tempi di gioco.

Forse bisognerebbe anche rivedere le scelte iniziali: Cutrone sta bene nell’ultimo periodo ma non sono le sue partite, il suo fisico non gli permette di saltare l’uomo dove l’Arsenal va in difficoltà. I nodi vengono al pettine durante i lanci dalla difesa, in particolare da Bonucci, ma con Patrick non si può affondare, pienamente, il colpo.

A questo punto meglio far giocare Andrè Silva, più potente e abile nel gioco aereo, più imprevedibile con i suoi dribbling e senz’altro pronto a inventare qualche giocata in più, nel caso in cui ci fosse una doppia assenza di Suso.

 

 

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Calvarese commenta Empoli-Inter: “Gol regolare, nessun impatto di Bastoni”

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Giampaolo Calvarese, l’ex arbitro della sezione di Teramo, ha speso qualche parola sulla direzione di gara di Matteo Marcenaro in occasione di Empoli-Inter, partita del lunch match giocatasi ieri domenica 24 settembre, con l’Inter uscita vittoriosa dal terreno toscano grazie alla prodezza a inizio ripresa di Federico Dimarco.

Una capacità balistica e un tiro al volo che rientrano sicuramente nelle corde del terzino sinistro nerazzurro, e della Nazionale Italiana maggiore, ma che è stata anche oggetto di qualche polemica in virtù della probabile posizione in off-side di Alessandro Bastoni. Su questo episodio Calvarese si è espresso in questo modo: “Bastoni è in posizione di fuorigioco, ma non ha nessun impatto sul portiere e non è sulla linea di visione”.

Un errore da segnalare è il mancato vantaggio al minuto 3 dopo il fallo di Ebuehi su Calhanoglu, col tandem d’attacco dell’Inter composto da Lautaro Martìnez e Thuram che erano ripartiti pericolosamente.

C’è poi un episodio dubbio ad inizio ripresa, precisamente al minuto 49 tra Bastoni e Cambiaghi, quando il difensore nerazzurro si appoggia con due mani sull’attaccante dell’Empoli in area, ma secondo Calvarese è “giusto non dare rigore. Decisione in linea col metro adottato nel resto del match”.

Infine il commento proprio su Marcenaro: “Uno dei giovani arbitri più talentuosi a disposizione del designatore Rocchi: è stata convincente la sua prestazione in Empoli-Inter. Dimostra coraggio, nonostante la sua limitata esperienza, nel tenere alta la soglia del fallo, fischiando poco e bene”.

 

 

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Q8 diventa il nuovo Proud Partner della Roma: il comunicato del club

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Arriva l’ufficialità della nuova collaborazione della Roma con Q8. Nuovo Proud Partner dei giallorossi che aggiunge un ulteriore tassello nell’ambito della sostenibilità. Il Brand fornirà i bus della squadra per le trasferte con l‘innovativo carburante Q8 HVO+ riducendo le emissioni di CO2 fino al 90% rispetto al carburante tradizionale.

AS Roma e Q8 realizzeranno un programma di iniziative a beneficio del territorio, con particolare attenzione all’ambiente e alla comunità, oltre ad attività di promozione e di engagement rivolte ai tifosi giallorossi

COMUNICATO DEL CLUB

“Siamo felici di unire le nostre forze a quelle di Q8, un leader nel suo settore con il quale il Club condivide l’ambiziosa visione di fornire priorità e visibilità all’innovazione in ambito sostenibilità. L’AS Roma – spiega Michael Wandell, Chief Commercial & Brand Officer dei giallorossi – ha una lunga storia di attività sociali e ambientali a beneficio del territorio e così, in linea con la nostra strategia, questa partnership rafforza i nostri sforzi di sostenibilità e di decarbonizzazione per preservare la nostra incredibile comunità per le generazioni future”.   

 “Siamo fieri di essere a fianco della magica Roma e dei suoi tifosi per sostenerli in questo percorso sulla strada della mobilità sostenibile, grazie al Q8 HVO+ che garantisce un minor impatto ambientale ed è il frutto della continua innovazione che da sempre ci contraddistingue nel settore energetico.” dichiara Fabio Curtacci Global Cards Fleet and Marketing Director, e prosegue: “Grazie alla convinzione che condividiamo con la AS Roma sul ruolo delle imprese nella comunità, siamo orgogliosi di aver pianificato congiuntamente anche iniziative di valore sociale per il supporto del territorio in cui operiamo”.

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Pasalic da record: raggiunti quota 50 gol nei top 5 campionati europei

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L’Atalanta, nella sfida valida per la 5^ giornata di Serie A, ha trovato la terza vittoria con il Cagliari per 2-0, decisive le reti di Lookman e Pasalic. Il centrocampista croato, con questo gol, ha raggiunto quota 50 reti nei top 5 campionati europei, in particolare: 44 in Serie A, 3 in Ligue 1 e 3 nel La Liga. Per il classe 1995 questa è la sesta stagione consecutiva in cui trova la via del gol con la maglia dell’Atalanta.

La Dea ha infatti preso in prestito Pasalic dal Chelsea nel luglio del 2018. Tra i 2 club c’è stato l’accordo a titolo definitivo soltanto nel 2020, con la dirigenza nerazzurra che ha dovuto sborsare intorno ai 14 milioni di euro per il 28enne croato. E dopo sei stagioni, l’ex Milan ancora continua a risultare fondamentale nello scacchiere di Gian Piero Gasperini. Ieri, addirittura, ha giocato gli ultimi venti minuti da prima punta di ruolo, lottando in mezzo ai difensori avversari e trovando il gol su assist di Muriel.

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Il presidente Sticchi Damiani sul suo Lecce: “Obiettivo salvezza”

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Lecce Sticchi Damiani

Intervistato ai microfoni di Radio Anch’Io Sport, il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani ha parlato dello straordinario momento della squadra e degli obiettivi del club per questa stagione. Di seguito le sue parole:

AMBIENTE – “A Lecce si può lavorare bene, tutto il territorio è coinvolto e spinge per la bontà di questo progetto“.

MOMENTO – “Ciò che sta accadendo non appartiene alla nostra vera dimensione, la classifica è una semplice curiosità. Noi ci godiamo il momento, ma sappiamo benissimo che il nostro reale obiettivo è la salvezza. Speriamo di raggiungerla il prima possibile“.

JUVENTUS – “Sarò lì a Torino, quando posso cerco di sempre di stare vicino alla squadra. Per noi andare in uno stadio così prestigioso contro una squadra come la Juventus è un’opportunità incredibile; spero che i ragazzi la sappiano cogliere. Se poi devo parlare della partita, mi sembra chiaro che sia uno scontro impari“.

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