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Due lottatori, due reduci

La nostra prima pagina

Due lottatori, due reduci

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Dove sei e come stai,
è difficile lo so lo sai

fermo al rosso di un semaforo sei tu
che cerco nella gente
a piedi in taxi o dentro gli autobus
due occhi che ti guardano e poi via

1993 – All’insegna di Raf l’amore perduto veniva ricercato e forse, chissà ritrovato. I due in questione hanno perso quell’armonia, fermi ad un semaforo si cercano, un segnale, chiamato, sportivamente, Lazio per poi dopo ri-avvicinarsi e farsi conoscere come una delle coppie più forti di sempre.

Lo stesso è successo al Milan di ieri contro l’Austria Vienna, perduto e amareggiato dopo la trasferta all’Olimpico e ritrovato più arzillo che mai con i “due”: Calhanoglu e Silva.

Due che ieri si sono fatti conoscere per le qualità su cui ha puntato un’altra coppia (Fassone e Mirabelli), la grinta e la classe di Hakan hanno fatto la differenza in ogni momento della partita: nel primo goal ha messo, finalmente, quel suo sapere sui tiri di potenza che finalmente è uscito fuori. Magico, invece, quel suo recupero su Mohammed in fase offensiva per poi permettere a Silva di insaccare in solitaria la rete del 2-0.

https://www.youtube.com/watch?v=nX-aekcaOLg

Invece Silva ha rimarcato quella sua specialità di segnare in qualsiasi posizione. Bisogna anche dire che non ha fatto goal difficilissimi da fare ma l’anno scorso i rossoneri erano abituati a Bacca, ormai, incapace di segnare da qualsiasi posizione. Infine il portoghese difende palla e trascina i suoi ad una veloce risalita per poi scambiare il pallone con chi è in una posizione più vantaggiosa della sua. Ruolo che, tra l’altro, ha espresso ancor meglio Nikola Kalinic seppur non sia andato in rete neanche una volta.

E il raccomandato di CR7 colpisce ancora e convince tutta quella parte di pubblico che ha avuto da ridire nelle sue prime apparizioni nel pre-campionato (un po’ incolore): 6 presenze e 5 reti con il Diavolo, 5 di queste apparizioni in Europa League con un bottino da un goal a partita, non male insomma. Il carattere europeo c’è, il suo marchio di fabbrica è già costituito. Per ora i 40 milioni di euro spesi non fanno storcere il naso a nessuno, bisogna anche dire che Andrè ha giocato contro l’Austria Vienna, non contro l’Arsenal, però non dobbiamo sottovalutare che nel momento richiesto lui c’è stato e non ha fatto passi indietro.

PASSIAMO ALLE COSE FORMALI

Passando alle cose formali bisogna dire che il Milan nel complesso non ha giocato male, forse l’unico neo della partita e della squadra è legato alla prestazione di Zapata, disattento sull’unico goal degli austriaci e un po’ a rilento quando c’è stato il bisogno di anticipare l’azione avversaria.

Biglia non convince ancora, strappa a malapena una sufficienza ma da un giocatore del genere ci si aspetta molto di più. I lanci più significativi sono arrivati dal turco con la maglia numero dieci, l’argentino ha più costruito con piccoli passaggi ma mai decisivi a tal punto da dire: “Finalmente si vede la differenza fra il passato e il futuro”.

La partita di Bonucci è stata quella che ci si aspettava da tempo: tanta costruzione di gioco, molti recuperi, tantissime indicazioni e una leadership in campo (e fuori) (molto bello il gesto dopo il secondo goal di Silva per richiamare i suoi all’attenzione) che inizia a pesare, in positivo, verso gli undici di Montella in campo.

Il solito Kessiè e una buonissima prestazione finale di Suso dovranno dare ulteriori sicurezze a San Siro per la partita contro l’Udinese. Il tutto è ancora da scrivere ma quei due hanno indicato la strada giusta.

 

 

 

 

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Flash News

Dove vedere Newcastle-Manchester United in tv e streaming

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DOVE VEDERE NEWCASTLE-MANCHESTER UNITED IN TV E STREAMING – Il fischio d’inizio di Newcastle-Manchester United è in programma sabato 2 dicembre alle ore 21:00 al St James’ Park. Entrambe le squadre sono reduci da una vittoria in campionato e da un pareggio nelle competizioni europee; le due  inglesi si sfideranno per raggiungere il Tottenham al quinto posto in classifica e avvicinare il blocco europeo.

COME ARRIVANO LE SQUADRE

Il Newcastle è reduce da una vittoria per 4-1 contro il Chelsea. I ragazzi guidati da Eddie Howe dunque vengono visti come favoriti per questo match, visti anche gli scontri precedenti contro la squadra di Erik ten Hag. Basti pensare alla sfida di League Cup di un mese fa, dove i Magpies hanno calato il tris a Old Trafford. Ma anche il Manchester United si difende in Premier: la vittoria nella tredicesima giornata contro l’Everton ha permesso alla squadra di avere un punto di vantaggio rispetto ai loro sfidanti. Dunque i Red Devils dovranno mettercela tutta per mantenere il distacco dai padroni di casa. Il reparto difensivo dovrà vedersela contro un Newcastle on fire, soprrattutto nel pacchetto avanzato.

DOVE VEDERE NEWCASTLE-MANCHESTER UNITED IN TV E STREAMING

La sfida tra Newcastle e Manchester United verrà trasmessa da Sky Sport Football sul canale 203. Per gli abbonati sarà disponibile anche su Sky Go, applicazione disponibile su tutti i dispositivi mobili e pc.

LE PROBABILI FORMAZIONI

NEWCASTLE (4-3-3) Pope, Trippier, Lascelles, Schar, Livramento, Miley, Guimaraes, Joelinton, Almiron, Isak, Gordon, All. Eddie Howe

MANCHESTER UNITED ( 4-2-3-1) Onana, Shaw, Lindelof, Maguire, Wan-Bissaka, Sofyan, Amrabat, McTominay, Ferreyra, Bruno Fernandes,Santos, Hojlund, All. Erik ten Hag

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Conference League

Kayode: “Felice della qualificazione, ora testa al campionato”

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Kayode

È un Kayode felicissimo quello di ieri sera dopo la vittoria della Fiorentina per 2-1 contro il Genk. Grazie a questi tre punti, i viola si sono assicurati il passaggio del turno in Conference League e ora sognano di tornare in finale come lo scorso maggio. Il giovane terzino ha parlato così ai microfoni dei canali ufficiali della Fiorentina:

SULLA PRESTAZIONE – “Mi metto a disposizione dei compagni, siamo un grande gruppo. Se continuiamo così possiamo fare grandi cose.

SU KAYEMBE – “È stato un grande avversario. Dalla panchina l’ho un po’ osservato e sono riuscito a fermarlo.”

SULLA SALERNITANTA – “Pensiamo subito a domenica e speriamo di fare una grande partita“.

Parole di un giovane terzino che però parla già da grande. Alla Fiorentina può davvero esplodere e dare soddisfazioni a tutti anche in Nazionale.

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Palermo, Corini: “Chi verrà allo stadio vedrà una squadra che lotta”

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Corini

Eugenio Corini allenatore del Palermo, il quale oggi ospiterà al Renzo Barbera il Catanzaro, ieri pomeriggio in conferenza stampa ha parlato del momento negativo, che i rosaneri stanno attraversando, ma soprattutto, della volontà della squadra di ritornare a vincere, per riconquistare i propri tifosi.

DARE CONTINUITA’ – “Dobbiamo dare continuità al pareggio di Terni dove abbiamo giocato un buon primo tempo e un secondo tempo normale. Ciò non basta. Nei primi 45 minuti ho visto le giuste energie nervose, purtroppo abbiamo pagato nel secondo tempo”

QUESTIONE INFORTUNI – “Mancano cinque giocatori importanti, ci sono meno soluzioni, avere una panchina di un certo tipo aiuta. I cali nel secondo tempo dipendono anche al fatto di non esserci allenati tutti insieme. Lucioni ha avuto la febbre e ha fatto solo la rifinitura. Infortuni? La situazione sta migliorando, è stato un momento delicato. Mi dà fastidio non poter disporre di tutta l’organico a disposizione, siamo stati la squadra che negli ultimi 15 minuti faceva più gol e così abbiamo vinto tante partite. Ora dobbiamo recuperare tutti. Non c’è tecnico che abbia piacere di perdere pedine importanti, l’unica novità oggi è che da cinque infortunati oggi ne ho quattro, perché Di Francesco ci sarà col Catanzaro e ci può dare una grossa mano in una porzione di partita”.

PER I TIFOSI – “Chi verrà allo stadio vedrà una squadra che lotta. Se non avessi la lucidità e l’impressione di avere un gruppo coeso non sarei qui a parlare in una certa maniera.  So che c’è il tempo per rimediare e tornare quelli di inizio stagione, in Italia ed a Palermo in particolare c’era l’abitudine di cambiare tecnico, il City Group ragiona diversamente e questa è anche una rivoluzione culturale a cui magari la gente non era abituata. Sento la fiducia della società e dei miei calciatori e questo mi dà forza e stimoli per fare sempre il massimo. Il tifoso vuole vedere vincere la squadra, la delusione può diventare gioia, penso allo stadio straordinario con lo Spezia”.

PERIODO BUIO PER I ROSANERI – “In questo momento non va bene niente, devi accettare che da gran parte della tifoseria c’è un sentimento di delusione. Per me la reazione a Terni c’è stata ma non è stata portata avanti nella lunghezza della partita. È stato fatto un lavoro importante nella pausa e sono sicuro che produrrà degli effetti. Noi ci prepariamo a fare prestazione e risultato col Catanzaro. Manca fantasia? Sono mancati Di Francesco e Insigne, che possono darti qualcosa in più. Mateju a Terni ha sbagliato un retropassaggio ma fa parte del calcio, ci sono tante partite nella partita. La squadra ha reagito facendo un primo tempo importante con la Ternana. Bisogna perseverare e gestire le situazioni”.

LA QUALITÀ DEL CATANZARO – “L’atteggiamento della squadra può trascinare il pubblico. Noi dobbiamo essere consapevoli che possono arrivare dei fischi. Col Cittadella abbiamo imparato cosa non fare quando i tifosi non sono contenti. Il percorso del Catanzaro parte da lontano, la scorsa stagione hanno fatto un grande campionato e si portano dietro l’entusiasmo in Serie B. La squadra gioca con leggerezza ed entusiasmo, hanno qualità”.

CAMBIO CAMPO“Problemi a Torretta? Siamo pronti a tutto, allenarsi al Barbera non cambia niente. La cosa fondamentale è che non si sia fatto male nessuno. In questo momento vale tutto: i terreni di Torretta saranno belli quando saranno assestati. È normale che ci sia un adattamento al campo. Saremmo stati felici di continuare a Torretta, al Barbera il prato è buono e abbiamo tutte le strutture. Capitano queste oscillazioni di prestazione. Da allenatore ho sempre messo un “tappo” alle sconfitte, non sono mai state tante”.

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Sommella (ag. Immobile) al veleno: “Ciro non si discute”

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Lazio-Roma

Si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa Marco Sommella, agente del capitano della Lazio, Ciro Immobile. Sommella è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva e ha toccato diversi temi riguardante il suo assistito. Inutile negare un po’ di ironia nelle parole di Sommella che non accetta discussioni su un bomber come Ciro Immobile. Di seguito le sue parole:

SU CIRO – “La doppietta contro il Celtic è la consuetudine, la notizia c’è quando non fa ciò che ha fatto l’altra sera. Basta che per un paio di partite non segni e diventa un caso nazionale. Ha sempre fatto questo in ogni categoria, nel calcio però la memoria è corta”.

SULL’ALTERNANZA CON CASTELLANOS – “È un problema non problema, il calcio è semplice: chi sta bene e segna gioca, oggi ci sono tante partite e Ciro non ha più vent’anni. Ha tirato la carretta per tanti anni, i giocatori importanti però nelle partite cruciali devono essere utilizzati. Se poi Sarri opta per Castellanos avrà i suoi obiettivi, la realtà dei fatti è che Immobile è nel pieno della maturità e può dare tanto”.

SULLE CRITICHE – “Se sono costruttive aiutano, se arrivano con malizia non servono a niente. Ciro si è conquistato tutto con le sue forze e con i fatti, non con le chiacchiere. Nessuno ha i numeri che ha lui, mi viene da ridere. Il ragazzo si fa scivolare tutto addosso, però non merita certi attacchi. Al contrario di tanti altri ha preferito vivere serate come quelle di Champions League piuttosto che andare in Arabia o negli Emirati e avrebbe potuto. In ogni gara dà l’anima, il problema è avere rispetto e chiarezza. Due anni fa c’era Lucca che a Pisa segnava tantissimo e la stampa lo voleva titolare in Nazionale, mi viene da ridere. Viene messa troppa pressione a questi ragazzi

SUL MERCATO – “Non è il momento di parlarne, è stata fatta una scelta precisa con la Champions e da ormai sette anni si trova bene in biancoceleste. Ci sono tante ambizioni per un ragazzo che vive il calcio dal primo giorno, da Pescara e da Torino. Sono emozioni che non hanno prezzo al confronto dei petrodollari e per questa è una cosa da apprezzare”.

SULLA NAZIONALE – Spalletti avrà visto altri meglio di lui, Ciro ci tiene tanto all’azzurro. A Londra stava bene, spero che a lungo andare il capitano all’Europeo sarà lui”.

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