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Colluttorio e grinta

La nostra prima pagina

Colluttorio e grinta

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SAN SIRO PORTA BENE (di Enrico Bricchi)

La befana non spaventa i volti rossoneri, anzi, li ravviva in un momento in cui serve solo tranquillità per provare a tappare le ferite di un girone d’andata disastroso.

E’ il Milan delle belle e delle brutte facce, del Diavolo che ti aspetti e che si aggrappa sempre ai soliti, forse con una bocca più sciacquata dal goal del suo capitano, che da più di 250 giorni aspettava questo momento. Suso non bisognerebbe neanche più citarlo, è una certezza ovvia che il Milan necessita come la benzina per muoversi in città. Il numero otto rossonero è il faro del Milan, manda la sua luce per far strada ai suoi, seppur questa volta più grintosi del solito. Le note positive sono tante: un buon rientro in campo di Calhanoglu, una buona prestazione di Bonucci e di Calabria in difesa e una partita nella sufficienza di Cutrone, unico che ancora non si perde d’animo per tutti i minuti giocati.

Il team di Gattuso viaggia così forte anche per colpa degli ospiti: mai pericolosi, quasi mai concreti e soprattutto mai cattivi sotto porta.

A livello tattico il Diavolo gioca, come suo solito, rientrando più volte nel proprio assetto difensivo, una scorciatoia, o forse rifugio, che non è mai davvero utile. Fin troppe volte Biglia rientra sull’appoggio facile verso Bonucci o Romagnoli, costringendo gli attaccanti a rientrare da una possibile situazione di “inserimento”. Questo duole al Milan, è un tasto che bisognerebbe premere il meno possibile, perchè i ritmi così lenti e noiosi sono dettati da una mancanza di velocità e accelerazione nei momenti opportuni.

Il resto si può riassumere con un “palla a Suso” e poi si prega, seppur il goal sia arrivato da un fortuito calcio d’angolo in cui pochi, o nessuno (in diretta dallo stadio, attenzione e non con le telecamere in aiuto”), han capito cosa fosse successo realmente.

Dalla mix zone abbiamo intravisto Franck Kessiè, che si è anche concesso alle nostre telecamere per una classica foto di rito, un po’ dolorante ma crediamo che durante le vacanze si possa riprendere al meglio senza creare troppi problemi ad un reparto, come il centrocampo, che necessita della sua presenza.

Bisogna ripartire da questo, dalla vittoria e dalla grinta di Cutrone, Gattuso e Calhanoglu, cercando di migliorare a tutti i costi una prestazione che ancora non convince.

 

NON POSITIVA (Di Matteo Zorloni)

Troppo poco incisivi. Troppo poco pericolosi. Troppo poco e basta. Gli uomini di Zenga han giocato una partita mediocre, dalla quale magari ci si poteva attendere qualcosa in più in termini offensivi. Il numero dei tiri in porta parla chiaro: il Crotone non ha praticamente mai fatto lavorare Donnarumma. Tutto sommato si è vista quella prestazione prevedibile alla vigilia… una piccola squadra che si presenta alla Scala del calcio per provare a fare una mezza impresa (se non addirittura intera). La questione più rivedibile riguarda l’approccio con cui i calabresi hanno iniziato questa partita. Tempo 10 minuti e il dominio territoriale vestiva solo di rossonero.
Tuttavia i ragazzi di Zenga hanno forse poche colpe, perché in parte loro han fatto quel che potevano. È probabilmente l’allenatore stesso il vero artefice di questa non vittoria (non pareggio), visto che la squadra è apparsa abbastanza motivata a far bene. La differenza tecnica sul manto erboso di San Siro era ed è stata palese, eppure si sa, nel calcio tutto è imprevedibile. Per questo magari qualcuno sperava di assistere ad un esito diverso, di uscire dalla totale ordinarietà ipotizzata da ogni bookmaker, ma così non è stato. Il Crotone è solo apparso come il sacco da boxe con cui doveva mettersi alla prova il Milan, squadra che vive un momento particolare della stagione. Un sacco che pareva poter reggere in realtà se curato bene, ma il risultato finale è stato poi quello che ha reso felici tutti i tifosi casalinghi giunti al Meazza.
Insomma, un Crotone più rimandato che bocciato, se solo si fosse applicato di più…

PAGELLE

MILAN

DONNARUMMA 6

CALABRIA 6.5

BONUCCI 7 Fuoco negli occhi e pronti a far sciacquar la bocca a tutti quelli che ogni partita son lì a criticare solo lui, senza mai vedere nel complesso la sua situazione. Leonardo è solo in una barca poco affidabile e ancora folle da mandare in mare con quel vento che soffia forte a suon di Napoli, Inter, Juventus ecc. 

ROMAGNOLI 6

RODRIGUEZ 6

BIGLIA 5 Trottola in campo con un minimo di cognizione ma ogni volta che tocca il pallone delude il pubblico di San Siro con passaggi da prima elementare. Ci si aspetta qualcosa in più.

KESSIE’ 6.5

CALHANOGLU 6

BONAVENTURA 5.5

CUTRONE 6

SUSO 7

KALINIC 6

LOCATELLI s.v

CROTONE

CORDAZ 5.5

SAMPIRISI 5.5

AJETI 5.5

CECCHERINI 6.5 L’unico che si sbatte e cerca sempre di dir la sua per tutto il match senza farsi mai saltare. 

MARTELLA 5.5

BARBERIS 6

MANDRAGORA 5 Assente, come se non fosse entrato in campo in alcuni sprazzi di partita.

ROHDEN 5.5

TROTTA 5.5

BUDIMIR 5.5

STOIAN 5.5

CROCIATA 6

SIMY s.v.

BARBERIS s.v.

 

 

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Calcio Internazionale

Sfuriata Mou, niente PSG in caso di maxi-squalifica

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Mourinho

Il futuro di Josè Mourinho è ancora da definire. Le dichiarazioni criptiche dello Special One rilasciate al termine della finale di Budapest hanno infuso nell’ambiente giallorosso forti preoccupazioni. Decisioni che si dice siano state giá comunicate al gruppo, ricostruzioni di discorsi più o meno attendibili e un gelo totale tra allenatore e proprietà: la permanenza dell’uomo di Setubal a Roma é una questione più che mai aperta. A scombinare le carte in tavola, secondo una ricostruzione fatta dal The Sun, potrebbe essere la squalifica che la UEFA infliggerá con ogni probabilità ai danni di Mourinho. Vediamo perché.

NIENTE PSG IN CASO DI MAXI SQUALIFICA

Sebbene il contatto tra le due parti sia stato smentito in diverse occasioni dall’attuale tecnico della Roma, la destinazione parigina è sicuramente tra i pensieri dell’ex Inter e United (tra le altre). Il PSG sembra voler rompere con Galtier e tra i nomi scelti per sostituirlo spicca quello di Mourinho, già cercato anche dalla Federazione Portoghese. I francesi tuttavia non sarebbero disposti a metterlo sotto contratto nel caso in cui questo riceva una maxi squalifica da parte della UEFA.

Le pesanti parole dello Special One nei confronti dell’arbitro Taylor avranno sicuramente ripercussioni e se il massimo organo calcistico europeo dovesse squalificare il mister per più di 5 partite il club di proprietà qatariota girerebbe altrove lo sguardo. Il PSG vuole la Champions e, anche se apparentemente “piccolo” come fattore, un’eventuale assenza del tecnico per tutta la fase a gironi peserebbe molto, forse troppo. 

 

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Bundesliga

Lo Stoccarda batte 3-0 l’Amburgo nell’andata dello spareggio: salvezza ad un passo

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Augsburg-Bayer Leverkusen

La gara di andata dello spareggio per conquistare l’ultimo posto nella prossima Bundesliga tra Stoccarda e Amburgo termina con un netto 3-0, che in vista del ritorno mette in chiaro le cose: lo Stoccarda è ad un passo dalla permanenza nel massimo campionato tedesco. Infatti in Germania, visto che la prima serie è a 18 squadre invece che a 20 come in Italia, le ultime due della classe (18esima e 17esima) retrocedono direttamente, mentre la 16esima, in questo caso proprio lo Stoccarda, deve giocarsi la permanenza contro la terza classificata della 2. Bundesliga, la “Serie B” tedesca, l’Amburgo.

Nella gara di andata non c’è storia: Mavropanos mette subito la gara in discesa per i padroni di casa segnando dopo appena 42 secondi, mentre Vagnoman e Guirassy siglano il secondo e il terzo gol rispettivamente al 51′ e al 54′. Al 69′ l’espulsione di Suhonen per l’Amburgo complica ancora di più le cose in vista della gara di ritorno (in programma lunedì 5 giugno alle ore 20:45) per la storica squadra tedesca che, salvo miracoli, sarà costretta a restare in seconda serie anche l’anno prossimo.

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Calcio Internazionale

Alvarez, parole che sanno di addio: “Conserverò dei bei ricordi dell’Ajax”

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Schreuder

Edson Alvarez, mediano (ma all’occorrenza anche difensore centrale) dell’Ajax accostato nelle ultime settimane a Borussia Dortmund, che sembra vicinissimo a prelevarlo, e Bayern Monaco, non smentisce l’interesse di grandi squadre nei suoi confronti in un’intervista a Vi.nl. Delle parole che sanno di addio per il calciatore messicano che dal 2019 veste maglia biancorossa. Di seguito, le sue dichiarazioni:

SUL POSSIBILE TRASFERIMENTO –C’è una possibilità che parta, ma tutto può succedere nel corso dell’estate anche se finché non ci sono le firme non possiamo sbilanciarci. Quando c’è un interesse concreto i miei procuratori me lo comunicano e poi io inizio a pensarci, ho letto e sentito delle voci che mi riguardano e non mentirò, fa piacere essere accostati a grandi club, ma anche l’Ajax lo è“.

SULL’AJAX –Sono arrivato qui che ero sconosciuto quattro anni fa e ho dovuto convincere molte persone delle mie qualità, penso di esserci riuscito come calciatore e come persona. Qui sono cresciuto tanto, sono felice di aver dato tanto alla società e ai tifosi e di aver contribuito a vincere dei titoli. Ovunque giocherò la prossima stagione conserverò dei bei ricordi dell’Ajax”.

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Calciomercato

Rinnovo Leao, fumata bianca! Clausola monstre nel contratto

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Leao

Leao ha rinnovato il contratto che lo lega al Milan. A riportare la notizia é su Twitter Fabrizio Romano, il quale si dice certo che l’accordo totale sia stato raggiunto giá tre settimane fa. La lunga telenovela inerente alla permanenza in rossonero del fenomeno portoghese, quindi, sembra prossima al termine.

DURATA E CLAUSOLA

Il Milan si sarebbe assicurato le prestazioni dell’attaccante fino a Giugno 2028. Un lasso di tempo molto lungo che, oltre a riportare serenitá nella situazione contrattuale del giocatore, consentirá alla società milanese di monetizzare a pieno un’eventuale cessione. All’interno del contratto una clausola mostruosa: 175 milioni di euro. La fumata bianca tanto attesa dai tifosi dei Diavoli é arrivata, nei prossimi giorni (probabilmente già domani) seguirá l’ufficialità. 

 

 

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