Cade al Meazza un Milan spento davanti ad una Fiorentina che domina il prato verde. I toscani raggiungono la seconda vittoria di fila ed ora Montella sorride davvero. Pulgar punisce i rossoneri dal dischetto mentre Musacchio si “autopunisce” con il cartellino rosso rimediato dopo un’entrata scellerata su Ribery. Castrovilli chiude i giochi nella ripresa segnando su tap in, una rivincita per lui che si è visto annullare un gol nel primo tempo. Ribery è protagonista di un’ovazione speciale del San Siro dopo il gol del 3-0. Ora Giampaolo rischia davvero dopo un tracollo tragico tra le mura amiche.
CRONACA
Il primo tempo ha visto per lunghi tratti una sola squadra sul prato di gioco. La Fiorentina ormai parte sempre bene dopo il fischio iniziale, nemmeno questa volta si è smentita impegnando a lungo tempo Donnarumma ed i quattro di difesa fino ad arrivare al 14mo al gol dal dischetto con Pulgar. Il rigore lo procura Chiesa che viene sgambettato da Romagnoli dopo che Donnarumma ha respinto un tiro in uscita di Ribery che aveva saltato tutta la linea difensiva con una magia. Il Milan non reagisce come dovrebbe e rischia anche il tracollo con il gol, poi annullato per fuorigioco di Chiesa che aveva servito proprio l’otto viola. Il pressing, la grinta e l’aggressività della Fiorentina blocca un Milan che di per sé non ha grandissime idee, Piatek sembra totalmente scollegato dalla partite, invisibile per tutto un primo tempo se non per una lamentela per un contatto in area con Pezzella. Il Milan non crea ed esce tra i fischi dopo la fine del primo tempo
La ripresa dà maggior forza alla Fiorentina e chiude virtualmente i giochi, dopo 10 minuti Musacchio entra a fmartello sulla tibia di Ribery. L’arbitro ammonisce ma poi viene richiamato dal Var, la moviola evidenzia l’entrata folle dell’ex Villarreal che viene così espulso. Qualunque accenno di risveglio è stato subito stroncato dal cartellino rosso che porta anche al cambio di Piatek per Duarte. Se l’espulsione ha chiuso virtualmente la partita, Castrovilli lo ha fatto in maniera definitiva con la sua vendetta personale con il Var: Chiesa crossa, Donnarumma respinge e l’ex Cremonese la butta dentro. I tifosi rossoneri iniziano ad abbandonare lo stadio oppure contestano duramente giocatori e società. Castrovilli incanta ancora procurandosi il secondo rigore della partita vendendo steso da Duarte. Questa volta dal dischetto ci va Federico Chiesa che si fa ipnotizzare da Donnarumma. Spettacolo al Meazza nel giro di 3 minuti: Ribery fa sedere metà difesa dei rossoneri e poi spiazza Donnarumma, la contestazione dei tifosi si ferma per un minuto per applaudire la grandissima giocata del francese. Subito dopo Leao si mette in proprio, entra in area, salta qualunque cosa e infila il pallone in rete. All’80mo la Curva Sud ha man mano abbandonato lo stadio, lasciando un vuoto incredibile al Meazza.

MIGLIORE IN CAMPO
Decisamente Gaetano Castrovilli merita la palma del migliore in campo. Un gol annullato, un gol confermato, un rigore procurato con un bellissimo dribbling ed in più sembra che una spanna sopra a tutti gli altri colleghi. Menzione speciale anche per Federico Chiesa che sembrava un mina impazzita nel prato milanese, il rigore sbagliato è solo una piccola macchia nella prestazione sontuosa del figlio d’arte.
PEGGIORE IN CAMPO
Oltre la prestazione, che comunque ha avuto molte sbavature, pesa troppo l’entrataccia su Ribery, un gesto davvero brutto, figlio della frustrazione. Anche Piatek va dietro la lavagna, come già detto prima, è stato assente, uno spettatore non pagante che costa caro al Milan. C’è un problema di gioco abbastanza chiaro, arrivano poche palle giocabili per il polacco che però non fa troppo per conquistarne altre.
Il Milan ha bisogno di una scossa ormai da troppe giornate, il gioco non è quasi mai decollato, con le squadre aggressive come la Fiorentina poi diventa ancora più difficile. I rossoneri stanno perdendo troppi punti rispetto alle rivali, il Meazza non mormora più ma urla e contesta. La Fiorentina invece vola sulle ali dell’entusiasmo con un bel gioco ed un leader come Ribery che trascina tutti con le sue giocate insieme ad un Chiesa che deve tenere questo ritmo per confermarsi definitivamente. Dopo tante partite giocate bene senza grandi risultati ora i viola possono festeggiare e sperare per un campionato che possa pii portarli in Europa.