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Milan - Inter: nota positiva in un periodo difficile

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Milan – Inter: nota positiva in un periodo difficile

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EXSURGI

In un periodo drammatico i rossoneri trovano la via per risorgere, seppur in anticipo, visto il periodo natalizio. Un Milan che costruisce molto. Probabilmente vince anche per demerito (fisico) degli avversari. I nerazzurri non sono scesi in campo nel migliore dei modi ed il Diavolo, galvanizzato da Kessiè, vince la gara più sentita dai propri tifosi, quella che divide la madunina in due.

Gattuso ha pensato bene la partita in fase d’impostazione, i suoi palleggiano molto meglio in mezzo al campo senza costruire, a differenza dei cugini, troppe occasioni da gol. In attacco bisogna assolutamente rivedere qualche schema e ripartenza, non è possibile attaccare in due uomini contro sei.

La differenza come sempre l’ha fatta Suso, con il suo mancino ha continuato a creare insidie e a cercare sempre il dribbling, fondamentale, che nel Milan, continua a mancare sempre di più. Lo spagnolo è atterrato da un altro pianeta e fa quel che può per creare vita dove non c’è: il goal di Cutrone arriva proprio da una sua invenzione, forse la più pratica di tutto il match. Il suo rientro, a volte anche scontato, sul mancino fa sii che gli attaccanti possano trovare più spazio proprio perchè i difensori interisti vanno a coprire un suo probabile tiro. Il goal è nato proprio così.

E come dice Jeff Sutherland, è lo sprint che fa la differenza in SCRUM e questo modus operandi vale anche per il calcio: lo sprint di Cutrone che recupera un pallone ormai uscito per passarla a Calhanoglu, il recupero del Turco che si fa 200 metri in velocità e specialmente, per non dire essenzialmente, i centoventi minuti giocati da Kessiè senza mai fermarsi.

La differenza è tutta lì, nello sprint e nella capacità di esser più veloci degli altri. Per questo ci sentiamo di dare un piccolo consiglio a Gattuso: quando in fascia destra c’è qualcuno più veloce di Rodriguez, non è che sia il caso di mettere Antonelli?

Infine bisogna sottolineare la sorpresa finale: Antonio Donnarumma. Lo stadio ha vibrato durante i suoi primi minuti di gioco poi dopo questa paura si è trasformata in un’ovazione. Il plauso è meritato, Antonio ha detto la sua ad un pubblico molto esigente con la sua famiglia e si è portato a casa anche una piccola soddisfazione personale e più di 3000 followers in una notte.

Tanto seguito e tante foto, due di queste con noi in mix zone, sempre a caccia di flash con i “nostri” men of the match.

MALE

Una singola parola può sintetizzare la performance nerazzurra nel derby. Giocatori totalmente lontani dalla miglior condizione fisica, la quale in una partita come quella di ieri poteva e ha in parte fatto la differenza. E pensare anche che gli uomini di Spalletti son riusciti a costruirsi le occasioni più pericolose del match, senza però concretizzarle. Tra tutte, restano clamorose le opportunità sprecate da Joao Mario e da Perisic, quando il risultato era ancora di 0-0. Un’Inter che perde nuovamente, facendo il tris di sconfitte nel giro di 2 settimane. E pensare che Icardi e compagni ci avevano fatto abituare a ben altre prestazioni fino a poco tempo fa.
Difficile trovare un giocatore che ieri abbia fatto sostanzialmente bene. Handanovic stesso non è apparso impeccabile, e le sue uscite sui calci d’angolo ne sono prova. La difesa ha retto anche abbastanza bene nel complesso, ma i veri problemi ieri si sono visti nei reparti offensivi. Centrocampo praticamente quasi mai padrone del gioco. Poco giro palla, poco tiki taka, poche idee insomma. E se non gira la mediana, figuriamoci l’attacco. Perisic, Candreva e Icardi sono stati del tutto sterili, e questo resta forse il rammarico più grande. Sì, alla fine le cose potevano andare diversamente se i nerazzurri fossero riusciti a sbloccare la gara in una delle due chance citate in precedenza, ma alla fine la storia del derby è stata scritta diversamente.

Anche quando la sponda nerazzurra è andata in svantaggio le cose non sono cambiate. Quell’ascesa di intensità per trovare il gol del pareggio è apparsa poco supportata in termini vogliosi dai ragazzi che attualmente ricoprono il terzo posto in classifica. Insomma, quel qualcosa che non riguarda l’atteggiamento associabile ad una grande squadra. E ora viene la Lazio, altra temibile formazione che sentenzierà parte di questa stagione a tinte nerazzurre. Vincere per ripartire e dimenticarsi di questo terribile dicembre, altrimenti la questione inizierà a farsi sentire pesante.

PAGELLE

MILAN

A. DONNARUMMA 7 Gioca con molta pressione e come ogni essere umano la sente, per questo bisogna dar merito a lui per la parata su Joao Mario (decisiva) e la grande capacità di cavalcare una situazione difficile

ABATE 5

ROMAGNOLI 6

BONUCCI 6

RODRIGUEZ 5.5

BIGLIA 5.5

LOCATELLI 6

KESSIE’ 7

SUSO 7

BONAVENTURA 6

KALINIC 6

CALABRIA 6

CUTRONE 7

CALHANOGLU 6

ALL. GATTUSO 6.5 Umiltà non fa rima con il calcio ma fa rima con Gattuso: sa di non essere proprio il miglior allenatore della storia rossonera ma ci mette la sua rabbia e cattiveria che trasmette ai suoi. Bene in fase di costruzione da rivedere le azioni offensive.

INTER

HANDANOVIC 6

CANCELO 6.5 Non male come prestazione, anche perché con diverse giocate è riuscito a cancellare diversi pregiudizi. C’è da migliorarsi comunque.

SKRINIAR 5.5

RANOCCHIA 6

NAGATOMO 6.5

VECINO 5

GAGLIARDINI 5

CANDREVA 5.5

JOAO MARIO 5

PERISIC 5

ICARDI 5.5

BROZOVIC 5.5

BORJA VALERO 5.5

EDER s.v.

ALL: SPALLETTI 5,5 La sua squadra sembra che abbia preso un virus, sta a lui però risolvere tale problema che si sta facendo più serio del previsto.

 

 

Conference League

Italiano prima del Genk: “In Conference abbiamo numeri e spirito diverso”

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Napoli

ITALIANO – Per la Fiorentina di Vincenzo Italiano si presenta l’irripetibile occasione di potersi qualificare alla fase successiva della Conference League con un turno d’anticipo. Grazie ad una potenziale vittoria domani sera contro il Genk, infatti, i tifosi viola potranno festeggiare il traguardo europeo raggiunto. Nel frattempo l’allenatore ex Spezia ha presentato in conferenza stampa la gara del Franchi, in programma alle 21:00.

LE DICHIARAZIONI DI ITALIANO

CAMBIAMENTI EUROPA E SERIE A“È vero, in Conference abbiamo numeri e spirito diverso. Concentriamoci su questa partita che è fondamentale e decisiva. Con una vittoria possiamo ipotecare il passaggio del turno e dunque dovremo scendere in campo con la massima concentrazione. Dobbiamo riscattare un periodo non bello in campionato. Dobbiamo essere più concreti sotto porta: la posta in palio è importante e dobbiamo dare tutto quello che abbiamo”.

SCONFITTA MILAN “La rabbia è non aver sfruttato le occasioni nitide e aver visto dopo qualche giorno che la classifica poteva essere più bella e soddisfacente. Avevamo cominciato bene in campionato, ora abbiamo rallentato un po’. Dobbiamo migliorare alcuni aspetti, più feroci e cattivi: questo ci manca”.

NZOLA E BELTRAN“Ok, non stanno segnando molto ma il trequartista ha 5 gol, Gonzalez sei. E all’inizio le punte lavoravano molto bene per la squadra. Se iniziamo a discutere sul fatto che un singolo debba sbloccarsi, senza che ne abbia vantaggio la squadra, non va bene. Devono migliorare in zona gol ma fino a poco fa segnavamo con tanti uomini, ora aspettiamo Nzola e Beltran: anche senza i loro gol la squadra viaggiava a mille. Pensiamo a fare punti, collettivamente”.

ANDATA “Avevamo avuto il match ball in ripartenza, Nzola non è riuscito a fare il terzo gol. Vincendo lì, questo match poteva pesare diversamente. Il Genk è organizzato, gioca e ti salta addosso. Devi togliere loro spazio e tempo. Certo, potevamo anche perderla, ma domani è un’altra storia e può essere decisiva sia per noi che per loro”.

KAYODE E CHRISTENSEN“Kayo sta molto meglio, negli ultimi allenamenti sembra che il dolore alla caviglia sia sparito. È a disposizione. Domani gioca Christensen, anche lui lo vedo molto diverso ma è una questione di adattamento”.

LE DICHIARAZIONI DI ITALIANO

GOL DEGLI ESTERNI “Ancora prima dell’allenatore o dell’ambiente, sono i ragazzi a non esserne felici. Anche perché di situazioni da gol ne abbiamo: lo sanno anche loro, potevano incidere di più. Vedo che anche loro hanno voglia di mostrare che sono diversi, ma non dobbiamo perdere fiducia ed entusiasmo: le soddisfazioni arrivano attraverso il lavoro settimanale, non rimane che continuare a battere. Possiamo dare verticalità e togliere ampiezza, ma quando arriva la palla gol ognuno di loro deve mettersi in testa di essere il calciatore decisivo. Quando arriverà questa convinzione, segneranno di più”.

BONAVENTURA “Domani non avremo Jack, Mandragora e Comuzzo. Mandragora ha la febbre, gli altri due fastidi muscolari”.

LOPEZ “A lui e ai centrocampisti chiedo cose che conoscono benissimo. È arrivato in un gruppo nuovo ma ultimamente lo trovo molto diverso, più coinvolto e libero di testa. Mi è piaciuto tantissimo come è subentrato col Milan. Gli ho detto che i minuti vanno guadagnati in settimana, lì in mezzo abbiamo tanti giocatori di qualità e che possono determinare”.

DODO “Forse deve abbassare la voglia di rientrare, deve stare calmo e molto attento. Viene da un’operazione delicata, vorrebbe già essere in campo. Sicuramente l’entusiasmo ridurrà il tempo per rivederlo in campo, ma stiamo sereni e pazienti: non vediamo l’ora di riaverlo ma deve stare bene, al 100%”.

SALTO – “Quando dico che siamo forti lo dico dopo aver visto il Milan chiuso nella sua metà campo per tutto il secondo tempo. Se non sei forte non vai a San Siro a fare quello che ha fatto la Fiorentina. Per essere fortissimo, dovevi vincere la partita rimontandola, entrando in campo con il carattere per cambiare le sorti. Spesso siamo bravi a prendere in pugno le gare e la loro inerzia, siamo cresciuti in tantissimi aspetti come quando lavoriamo nella metà campo avversaria e non concedere ripartenze. Per diventare fortissimi dobbiamo alzare le percentuali sotto porta, essere diversi rispetto a quanto visto fino ad oggi. Nelle ultime di coppa abbiamo segnato su palle verticali: sappiamo farlo, ma ci sono anche gli avversari. Ci mancano più uomini con un numero maggiore di gol, mi auguro di trovare presto questa chiave, che sta nella testa dei ragazzi”.

 

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Champions League

Non solo soldi, la vittoria dell’Inter contro il Benfica vale molto: il motivo

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Dove vedere Juventus-Inter

La gara di questa sera varrà per l’Inter più di tre punti. La squadra di Simone Inzaghi avrà infatti diversi motivi per strappare una vittoria in Europa che la proietterebbe sempre più verso il primo posto del girone, attualmente occupato dagli spagnoli della Real Sociedad. Un successo metterebbe pressione alla società di Jokin Aperribay, ma aiuterebbe anche il sodalizio nerazzurro.

Lo farebbe per una questione economica: difatti ogni vittoria in Champions ‘vale’ 2,8 milioni di euro stanziati dalla UEFA. Ma anche per una questione di ranking che negli ultimi tempi sorride particolarmente all’Inter. La Beneamata gode già del pass al prossimo nuovo Mondiale per club, ma salire in classifica aiuterebbe inoltre a ottenere la prima fascia nel sorteggio per la prossima Champions.

Al di là di ogni ragionamento o logica, gli uomini di Inzaghi dovranno comunque lottare per la vittoria perché – come ben si sa – vincere aiuta a vincere.

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Europa League

Gasperini: “Non possiamo giocare per il pareggio, domani in campo Musso”

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Dove vedere Verona-Atalanta in tv e streaming

Alla vigilia del match di Europa League tra Atalanta e Sporting Lisbona, Gian Piero Gasperini e Giorgio Scalvini hanno presentato l’incontro che potrebbe regalare alla Dea l’aritmetico primo posto nel Gruppo D.

LE PAROLE DI GASPERINI

SULLA PARTITA –Domani avremo l’opportunità di passare il girone e cercheremo di portare a termine il lavoro. Lo Sporting? È una squadra forte, prima nel proprio campionato. Ci basta un punto, ma non possiamo giocare per il pareggio. Dovremo cogliere il massimo dalla gara che ci si presenterà. Kolasinac? Domani abbiamo l’ultimo allenamento e vediamo”.

MUSSO O CARNESECCHI – “Noi abbiamo fatto molto bene nella gara di andata, poi nel secondo tempo loro ci hanno messo in difficoltà. Musso? Giocherà lui, ma era già preventivato. Senza nulla togliere a Carnesecchi”.

LE DICHIARAZIONI DI SCALVINI

ERRORI – “Con il mister abbiamo analizzato quelli che sono stati gli errori con il Napoli, per evitare di ripeterli in Europa. L’importante è usare sempre la testa per non ricadere negli stessi sbagli”.

CONCENTRAZIONE – “Sarà fondamentale fare una buona prestazione da parte di tutti, solo in questo modo possiamo portare a casa il risultato. La felicità del gruppo viene prima di quella personale. La nostra testa deve essere soltanto alla partita.

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Flash News

L’Udinese perde Bijol: termina il 2023 del difensore sloveno

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Bijol

Brutte notizie per Gabriele Cioffi che perde un titolare della retroguardia friulana: Jaka Bijol rischia infatti di rivedere il campo solo nel 2024. Il difensore sloveno ha rimediato un infortunio al piede abbastanza serio, come riportato dal comunicato ufficiale dell’Udinese.

IL COMUNICATO DEL CLUB

“L’Udinese calcio comunica che i test diagnostici effettuati da Jaka Bijol hanno evidenziato una frattura da stress dello scafoide del piede sinistro. Si comunica, inoltre, che Vivaldo Semedo ha riportato una lesione muscolare al muscolo semitendinoso della coscia sinistra”.

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