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Milan-Monza 4-1, le pagelle del match: Diaz illuminante, Origi decisivo!

Diez allo stadio

Milan-Monza 4-1, le pagelle del match: Diaz illuminante, Origi decisivo!

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estero

Appuntamento con la storia oggi a San Siro: allo stadio arriva il Monza di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani. Stefano Pioli ha scelto di affidarsi a Divock Origi dal primo minuto, mentre Palladino ripropone l’attacco leggero Mota-Caprari. I rossoneri riescono ad imporsi per 4-1 contro un Monza a due facce: malissimo nel primo tempo, meglio nel secondo grazie anche ad un calo del Milan. Gara ampiamente controllata dagli uomini di Stefano Pioli, con un Brahim Diaz illuminante che spazza via le critiche. Per Palladino una brutta sconfitta che, però, non deve oscurare i notevoli miglioramenti ottenuti in queste settimane.

NumeroDiez era presente in tribuna stampa e vi fornisce le pagelle del match.

LE PAGELLE DEL MILAN

Tatarusanu 5.5: compie una parata decisiva nel primo tempo, anche se il colpo di testa era molto centrale; sul gol di Ranocchia poteva fare sicuramente di più.

Dest 6.5: tanta corsa e intraprendenza per lo statunitense che crea scompiglio sulla fascia destra per tutto il primo tempo (Dal 45′ Kalulu 6: buon ingresso del francese che non compie particolari sbavature, anzi riesce a gestire bene le incursioni avversarie).

Kjaer 6: buona gara del danese che gestisce il reparto difensivo con sicurezza; unica pecca la mancata marcatura sul colpo di testa di Carlos Augusto (Dal 60′ Gabbia 6: buona mezz’ora per il difensore italiano che gestisce al meglio l’attacco fisico brianzolo).

Tomori 6.5: leader difensivo in una gara non facile viste le due punte mobili, ma l’inglese riesce a comandare al meglio il reparto.

Theo Hernandez 6.5: dopo un primo tempo con qualche errore di troppo, nella seconda frazione si riprende alla grande e serve anche l’assist a Rafael Leao.

Bennacer 6.5: gestisce il centrocampo con ordine e pulizia di giocate, gara solida.

Pobega 6: all’ex Torino tocca il lavoro sporco in mediana, che fa con diligenza e precisione; qualche fallo di troppo che poteva costargli l’ammonizione.

Messias 5.5: gara imprecisa del brasiliano, che serve l’assist a Origi, ma risulta ancora macchinoso in alcune fasi della partita.

Diaz 8: protagonista assoluto del match di San Siro con una doppietta e tante giocate decisive, tra cui una palla illuminante per Rebic non sfruttata dal croato; gara importante dello spagnolo (Dal 53′ De Ketelaere 5.5: ingresso difficoltoso del belga che non riesce a trovare qualche guizzo vincente, appare un po’ inceppato anche per l’infortunio appena superato).

Rebic 5.5: gara fumosa del croato, spesso impreciso e poco concreto in zona offensiva: sciupa una bella palla di Diaz ad inizio secondo tempo (Dal 60′ Leao 7: ingresso ottimo, gol a parte crea scompiglio continuamente nella retroguardia monzese).

Origi 7: la prima da titolare del belga si può considerare assolutamente positiva; un assist e un gol per dimostrare che può essere una carta molto valida per Stefano Pioli (Dal 78′ Vranckx 6: buon ingresso del giovane rossonero, messo mezzala destra per contenere le offensive monzesi).

LE PAGELLE DEL MONZA

Di Gregorio 6: sul primo gol di Diaz esce leggermente tardi, ma non era una lettura facile.

Antov 5: grave errore di lettura per l’ex Bologna sul primo gol di Diaz, lasciandogli l’interno e non stringendo a sufficienza; gara disordinata.

Pablo Marì 6: il miglior del reparto difensivo monzese, guida bene la difesa ed è utile in fase di prima impostazione.

Caldirola 5.5: tiene bene la fascia di Messias e Dest, anche se ogni tanto si lascia sfuggire Origi; errore difensivo importante sul secondo gol di Diaz, che gli sguscia via troppo facilmente (Dal 55′ Carboni 5.5: ingresso non ottimale dell’ex Cagliari, che si fa superare un paio di volte banalmente da Messias).

Ciurria 6: fatica a tenere Theo Hernandez, ma in alcune occasioni riesce anche a rendersi pericoloso; gara sufficiente.

Sensi 6: mette tecnica nel centrocampo biancorosso, risultando la sorgente principale del gioco del Monza (Dal 66′ Bondo 5.5: tanta corsa, ma poca pulizia tecnica nella fase di impostazione).

Barberis 6: qualche errore in impostazione, ma tutto sommato l’ex Crotone tiene bene il campo nella prima frazione (Dal 45′ Ranocchia 6.5: il suo gol dà speranze al Monza, riesce anche a fornire ulteriore qualità nella manovra offensiva dei brianzoli).

Pessina 5.5: non riesce ad incidere in una gara emotivamente molto forte per lui; tante iniziative mal concluse per imprecisione tecnica.

Carlos Augusto 6: tanta corsa e sostanza al servizio della squadra, sicuramente uno dei migliori della partita dei brianzoli.

Mota 6: il più attivo del reparto offensivo, anche se a volte tenta un dribbling di troppo rallentando l’azione; buona gara, anche se viene servito forse troppo poco in profondità (Dal 55′ Petagna 5.5: fa prevalere poco la sua fisicità nel gioco aereo, appare ancora fuori condizione).

Caprari 5.5: totalmente assente nel primo tempo, si rianima nel secondo tempo ma da un giocatore come lui ci si può aspettare molto di più (Dal 66′ Gytkjaer 5.5: poco incisivo e raramente presente nelle offensive monzesi, ingresso impalpabile).

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Como-Feralpisalò 2-1, le pagelle: buona la prima per Fabregas, la decide Gabrielloni

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Verdi

COMO-FERALPISALÒ – Quattordicesima giornata di campionato per la Serie B, allo Stadio Giuseppe Sinigaglia si gioca Como-Feralpisalò. Partita particolare per molti motivi: il più eclatante è per i padroni di casa, che hanno un nuovo volto in panchina. Cesc Fabregas ha preso il posto di Moreno Longo, nonostante l’ottimo inizio di campionato dei lariani. Gli ospiti hanno bisogno di fare punti per smuovere l’ultimo posto della classifica attuale, cercando una vittoria che manca da settembre. Partenza a fionda dei padroni di casa, che trovano il gol del vantaggio dopo soli 3 minuti grazie al colpo di testa di Da Cunha, servito da Cutrone. Parttia con poche occasioni nel primo tempo, con il Como che mantiene il pallino del gioco cercando di colpire la Feralpisalò in contropiede. Occasionissima sul finale dei primi 45′ con una discesa incontrastabile di Curto, che mette il pallone rasoterra che attraversa tutta l’area di rigore.

Ad inizio ripresa si vede il copione inverso di quanto visto nella prima frazione: è la Feralpisalò a trovare subito il gol del pareggio, sfruttando una disattenzione difensiva di Semper. Cross di Letizia dalla sinistra, che pesca l’inserimento di Compagnon per l’1-1. Nel corso della ripresa si rivede ciò che è successo nel primo tempo: tantissimi duelli individuali, soprattutto a centrocampo, con poche occasioni nitide per entrambe le compagini. Fase di follia sul finale di gara, con il Como che trova il gol del vantaggio con Cutrone, ma, dopo il controllo del VAR, viene annullato. Nel frattempo, si accende una rissa in campo, che vede l’espulsione di Letizia. Sul finale, dagli sviluppi di cross, la palla finisce sui piedi di Gabrielloni, che trova il gol del decisivo 2-1.

Numero Diez è presente allo stadio Sinigaglia per le pagelle della partita.

LE PAGELLE DEL COMO

Semper 5.5: pronto sull’unico tentativo verso la porta della Feralpisalò nel primo tempo, con la respinta sul tiro di Parigini. Come al solito diligente in fase di impostazione, ma esce grossolanamente sul pareggio degli ospiti.

Curto 6: leggermente più impreciso dei suoi compagni di reparto in fase di impostazione, sul finale di primo tempo si divora la corsia di destra mettendo in mezzo un pallone molto pericoloso, sul quale, però, non arriva nessuno.

Odenthal 6.5: partita molto positiva in marcatura per il perno difensivo di Fabregas. Nel duello con La Mantia esce quasi sempre vincitore, ha anche una grande occasione di testa, ma trova il muro della difesa di Zaffaroni.

Barba 6: prova diligente del veterano difensivo del Como, nel suo solito ruolo di braccetto di sinistra è imprescindibile anche per il neo allenatore Cesc Fabregas.

Iovine 6: rispetto al suo compagno di reparto Ioannou, si vede molto di più nella metà campo offensiva, ma non riesce a mettere in mezzo palloni pericolosi per gli attaccanti. Se la deve vedere per tutta la gara con un cliente difficile come Letizia.

Baselli 5.5: più in ombra rispetto al solito in mezzo al campo. Nonostante la sua qualità, fa fatica a trovare verticalizzazioni positive per i propri compagni. Nella ripresa gioca più una partita di sacrificio in fase difensiva, rinunciando a spingersi in avanti. (Dal 70′ Kone 6.5: buon ingresso in campo del nazionale ivoriano, che si prende moltissimi palloni a centrocampo. Con il suo contributo il Como riprende vigore, trovando anche il gol del vantaggio, successivamente annullato).

Bellemo 6: partita come al solito di grande sacrificio per il capitano del Como. Lotta fin da subito con gli inserimenti dei centrocampisti ospiti, andando a dare una mano in fase di copertura su Letizia.

Ioannou 6: sulle ripartenze dei padroni di casa è il primo a gettarsi in avanti. Cerca di mettere in mezzo qualche pallone pericoloso, ma viene contrastato dalla difesa della Feralpisalò. Nella ripresa è più impreciso, come moli dei suoi compagni. (Dal 71′ Sala 6.5: entra in campo con lo spirito giusto, riuscendo ad inserirsi con continuità sulla sinistra. All’81’ si fa trovare pronto sulla ribattuta procurata dal destro di Kone, per mettere in mezzo l’assist del 2-1 a Cutrone).

Verdi 6: va a prendersi il pallone più lontano dalla porta rispetto al solito, ma già dal primo tempo imbuca qualche filtrante sia per Cutrone che per i due trequartisti molto pericoloso. Anche lui nella ripresa si vede molto meno, con Fabregas che preferisce sostituirlo. (Dal 75′ Chajia 6: giocatore molto diverso da Verdi, il belga cerca di mettersi in partita palla al piede, riuscendo anche a rendersi pericoloso. Grande occasione sul finale, dove non fa girare abbastanza il destro).

Da Cunha 6.5: parte subito fortissimo inserendosi sulla sinistra alle spalle della difesa, con un gran colpo di testa batte Pizzignacco. Spende il cartellino già nel primo tempo per evitare un contropiede ospite. Dopo il gol perde un po’ di lucidità, senza riuscire a portare il pallone in avanti. (Dal 70′ Gabrielloni 7: non poteva scegliere partita migliore per trovare il primo gol in stagione, da rapace vero si avventa sul pallone decisivo per liberare il destro del 2-1 e dei 3 punti).

Cutrone 7: confermatissimo in avanti da Fabregas, mette una palla al bacio per Da Cunha che la mette alle spalle del portiere. È sua anche l’altra occasione del primo tempo, dove cerca un diagonale destro intercettato da Pizzignacco. Rimane sempre in partita, trovando anche il gol del vantaggio, poi annullato per un contatto falloso. (Dal 97′ Abilgaard s.v.)

All. Fabregas 7: partita d’esordio da montagne russe per il tecnico spagnolo, grande prova della sua squadra per tutti i 90 minuti. L’ex Arsenal indovina i cambi, regalando freschezza e alternative ai suoi.

LE PAGELLE DELLA FERALPISALÒ

Pizzignacco 6: può fare qualcosa in più sulla conclusione di Da Cunha, che si insacca lenta sul fondo della rete. Grande risposta, invece, su Cutrone. Si rimette in partita con il passare dei minuti, ma non può nulla sulla botta ravvicinata di Gabrielloni.

Bergonzi 5.5: si fa sorprendere dopo solo un minuto di gioco dal gol di Da Cunha, inseritosi alle sue spalle, provvidenziale sul suggerimento del francese per l’inserimento di Bellemo.

Camporese 6: partita nella norma per il centrale di Zaffaroni, che con il passare dei minuti si mette in ritmo, trovando sempre più fiducia. Nella ripresa si dimostra ancora più attento, ma nel finale non riesce a contrastare il destro di Gabrielloni.

Martella 6: prova da veterano per il classe 1992, che si prende il compito di impostare dal basso le azioni della Ferralpisalò. Si propone anche in avanti, cercando di dare un contributo alla manovra offensiva.

Parigini 5.5: aggressivo fin dal primo minuto di gioco, cerca di impedire fraseggi semplici tra i centrocampisti del Como. Prende un giallo evitabile nel primo tempo, senza essere troppo incisivo, nonostante l’unico tentativo verso la porta degli ospiti nel primo tempo. (Dal 60′ Felici 6: rispetto a Parigini deve fare i conti con una prova pressoché difensiva, con il Como che attacca moltissimo da quella parte).

Zennaro 6: pochi palloni pericolosi per il centrocampista degli ospiti, nel secondo tempo cerca la porta sugli sviluppi di calcio d’angolo, ma trova la respinta del muro dei padroni di casa. Al 75′ cerca l’eurogol da lontanissimo, ma trova la respinta di Semper. (Dal 94′ Sau s.v.)

Fiordilino 6: dei 3 centrocampisti di Zaffaroni è quello più impegnato, soprattutto in fase difensiva. Lotta con i due trequartisti schierati da Fabregas, per poi cercare di impostare la manovra dei Leoni del Garda dal basso.

Balestrero 6: prova di grande sacrificio per il capitano degli ospiti, che se la deve vedere con alcuni clienti molto difficili dalla sua corsia. Nella ripresa paga un po’ di energia spesa, rimediando anche un cartellino giallo. (Dal 94′ Di Molfetta s.v.).

Letizia 5.5: il più pericoloso degli ospiti nel primo tempo, servito moltissimo dai compagni sulla sinistra, cerca qualche pallone tagliato in mezzo alla ricerca degli attaccanti. Suo il traversone per il pareggio di Compagnon. Sul finale rovina la sua partita mettendo la mano al collo di Cutrone nella rissa sul finale di gara.

La Mantia 6: lotta, protegge la sfera e cerca di costruirsi qualche occasione da gol, ma l’attenta difesa del Como impedisce conclusioni semplici all’ex Empoli. Pochi minuti nella ripresa, ma rischia di guadagnarsi un rigore con un contatto dubbio. (Dal 60′ Butic 6: con l’espulsione di Letizia la Ferralpisalò si abbassa moltissimo, così come il suo attaccante, che disputa una prova di grande intesità).

Compagnon 7: grande prova del giovane classe 2001 dei Leoni, alla prima occasione nitida insacca di testa il gol del pareggio, sfruttando l’incertezza in uscita di Semper. Dopo la rete è maggiormente galvanizzato, proponendosi con più continuità nell’area di rigore lariana. (Dal 86′ Tonetto s.v.)

All. Zaffaroni 6: la sua squadra entra male in campo, ma riesce a riprendersi con il passare dei minuti. Sul finale l’espulsione di Letizia paga moltissimo, con la Feralpisalò che subisce il gol decisivo all’ultimo respiro.

 

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Prima Viali e Longo, poi Di Tacchio e Botteghin: le interviste dopo Ascoli-Como

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Longo

Al Del Duca il Como vince 1-0 grazie alla rete di Cutrone contro un Ascoli dalle due facce.

Dopo la gara sono intervenuti i due allenatori William Viali e Moreno Longo. oltre ai calciatori bianconeri Francesco Di Tacchio ed Eric Botteghin. Ecco le loro parole.

LE PAROLE DI VIALI

SULLA CONTESTAZIONE – “Il malcontento dei tifosi è naturale perchè le tre sconfitte pesano. Capisco i tifosi, sarei fuori luogo a meravigliarmi. Vogliono che diamo una spiegazione, ma i punti sono pochi e le sconfitte troppe”.

L’ERRORE SUL GOL – “Abbiamo preparato la partita e siamo partiti con l’idea di fare una grande prestazione, ma siamo andati sotto subito. Abbiamo perso le sicurezze. L’errore di oggi sul gol è stato evidente. Abbiamo provato comunque a pareggiarla con una ripresa molte buona e delle occasioni nitide. Ma oggi era importante il risultato”.

TEME QUALCOSA? – “Non temo nulla. Il sistema è questo, ma è relativo. A me tocca la stagione dell’Ascoli e la classifica, ed è quello che conta”.

L’ASPETTO MENTALE – “Nel primo tempo abbiamo pagato l’aspetto psicologico. Dopo il gol subito abbiamo perso metri. Nella ripresa l’aspetto mentale è stato completamente diverso, ma non siamo stati cinici. Mi sarei preoccupato se non ci fosse stata la reazione. Nelle ultime partite la percentuale di situazioni che concediamo è bassa, ma quella dei gol subiti è alta. L’atteggiamento mentale non è consono al raggiungimento del risultato”.

PREOCCUPATO PER I PROSSIMI AVVERSARI? – “A me preoccupiamo noi. Dobbiamo giocare contro i nostri difetti. Nella prestazione non ho visto la differenza che c’è. Mi focalizzo sui nostri, non sugli avversari. Dobbiamo lavorare su noi stessi”.

SUL RESPONSABILE DELLA SITUAZIONE – “Io sono pagato per fare risultati. I risultati non ci sono e le responsabilità sono mie”.

LE PAROLE DI LONGO

SULLA PARTITA – “Il merito è stato del Como che ha disputato un primo tempo eccellente con tanta qualità mettendo in difficoltà l’Ascoli. Abbiamo sfruttato poco il predominio. Nel secondo tempo l’Ascoli è tornato e ci ha messo in difficoltà nel primo quarto d’ora. Poi siamo riusciti a riportarla in equilibrio. Sono contento perchè questo è un campo difficile. Sono contento per i 3 punti perchè il calendario non era facile. Fare 7 punti è stato importante.”.

SUL SECONDO TEMPO – “Credo che in quel quarto d’ora l’Ascoli meritasse il pari. Dobbiamo essere più bravi a capitalizzare. La squadra ha personalità e lo sta dimostrando, ma deve essere più continua sotto questo aspetto”.

SU CUTRONE – “Sono contento per lui. Per questo tipo di giocatori non è semplice adattarsi e lui lo sta facendo, oltre ai gol pressa tanato e lavora per la squadra. Deve continuare così perchè ha tempo per tornare in Serie A”.

SU VERDI – “Verdi è stato sostituito perchè non riuscivamo a dare pressione. Ci siamo messi a 4 dietro e Gabrielloni poteva tenere di più il pallone”.

SU MILLICO – “Millico ha grandi qualità. Quando l’ho allenato io non era pronto a livello caratteriale. Ha un talento importante e può fare qualcosa di buono”.

LE PAROLE DI DI TACCHIO

SULLA PARTITA – “Abbiamo regalato il primo tempo. Nel secondo tempo la prestazione c’è stata. Dobbiamo cercare di invertire la rotta”.

SU COSA BISOGNA LAVORARE? – “Dobbiamo lavorare sugli episodi. Sappiamo cosa dobbiamo fare in campo. Conta l’attenzione e la concentrazione perchè la partita la prepariamo”.

SULLA MENTALITA’ – “Il discorso è mentale. La squadra è viva perchè altrimenti non si fa un secondo tempo così. Ognuno di noi deve trovare la forza di ribaltare la situazioni. Ci sono giocatori esperti e con la serenità dobbiamo cercare di invertire la rotta”.

SULLA CONTESTAZIONE – “Il malcontento dei tifosi è normale, ma dobbiamo restare tutti uniti. Abbiamo bisogno di più applausi e meno fischi”.

LE PAROLE DI BOTTEGHIN

SUL MOMENTO – “Il momento è difficile. C’è stata una reazione ma non basta. Dobbiamo essere più concentrati dall’inizio. Non dobbiamo trovare le scuse, ma dobbiamo cercare di uscire da questa situazione”.

COSA BISOGNA FARE? – “Siamo arrabbiati. Dobbiamo metterci la faccia e tirare fuori gli attributi perchè manca il coraggio. Dobbiamo calmarci e restare uniti per uscire da questa situazione perchè quello che abbiamo fatto non è bastato fino ad ora”.

SULL’ALLENATORE – “Siamo con il mister. Lui lavora tanto per noi, ma non è il momento di cercare il colpevole. La responsabilità è la nostra e noi dobbiamo cercare di uscire da questa situazione”.

SULL’ATTEGGIAMENTO – “Manca l’atteggiamento, l’approccio alla partita. Lavoriamo tanto e facciamo di tutto ma dobbiamo avere personalità e fare di più per vincere. Abbiamo un po’ di paura per la classifica, ma noi dobbiamo credere in noi stessi e alzare la qualità. Bisogna prendersi qualche responsabilità in più”.

SUL RIENTRO –Rientro alla prossima”.

SULLA CLASSIFICA – “La classifica crea rabbia. Non è bastato quello che abbiamo fatto e meritiamo di essere lì. Dobbiamo lavorare insieme per uscire da questa sitruazione”.

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Ascoli-Como 0-1, le pagelle: Cutrone decide la partita

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Longo

Al Del Duca una rete di Patrick Cutrone affonda l’Ascoli e regala al Como il terzo risultato utile consecutivo.

I lombardi indirizzano la gara dopo appena 3 minuti con Cutrone che trova la zampata vincente su un ottimo traversone basso di Ioannou. La reazione bianconera è timida e confusionaria, solo Nestorovski riesce a calciare debolmente verso Semper. Mentre monta la contestazione del pubblico ascolano, Iovine ha l’occasione per il raddoppio dopo un ottima costruzione sulla destra, ma il pallone non gira sufficientemente.

Nella ripresa l’Ascoli spinge alla ricerca del pari grazie anche alla freschezza di Rodriguez. Le occasioni più nitide arrivano all’ora di gioco. Prima Curto salva sulla linea di porta dopo un batti e ribatti in area di rigore, poi l’intervento miracoloso di Semper annulla il tentativo di Rodriguez da posizione ravvicinata. Al 69′ Falasco prova la stoccata ma Semper è attento. Poco dopo anche Di Tacchio spaventa il portiere ospite con un tiro dalla distanza che si spegne di poco a lato. Nel finale non c’è più nulla da segnalare se non una parata di Barosi sul tentativo di Cassandro al 90′.

Termina cosi, il Como espugna il Del Duca tra i fischi del pubblico di casa. Di seguito vi proponiamo le pagelle della gara prodotte dalla tribuna stampa.

LE PAGELLE DELL’ASCOLI

Barosi 5.5: uscita timida in occasione del gol lombardo, ma le sue responsabilità vanno condivise con la difesa. Nel finale evita il 2-0 sulla conclusione di Cassandro.

Bayeye 5.5: perde il duello con Ioannou e non riesce a spingere come suo solito (dal 81′ Gnahorè s.v.).

Bellusci 5: è il solito leader difensivo, ma si fa prendere alle spalle da Cutrone sul gol.

Quaranta 5: stessa valutazione di Bellusci. Entrambi pagano la disattenzione nella marcatura di Cutrone.

Falasco 5.5: la fascia sinistra dà la sensazione di poter creare sempre qualcosa, ma manca nella finalizzazione.

Caligara 5: non riesce ad adattarsi al nuovo ruolo sulla fascia (dal 46′ Rodriguez 6.5: dà movimento e vivacità alla manovra. Con lui l’Ascoli cresce di intensità. Semper gli nega il gol del pareggio).

Giovane 5.5: lotta molto a centrocampo e spende un’ammonizione nel primo tempo, ma non incide (dal 71′ D’Uffizi 6: anche lui dà qualcosa in più ad una squadra in netta ripresa).

Di Tacchio 5.5: prova a dare le geometrie giuste, ma la sua gara è tanta aggressività e poco altro. Nella ripresa prova a deciderla con una stoccata dal limite (dal 81′ Millico s.v.).

Falzerano 5.5: la sua prestazione si intreccia con quella di Falasco, il raggio d’azione è lo stesso così come la pagella.

Mendes 5: è in crisi di reti, nel tandem con Nestorovski ancora non trova il giusto assetto (dal 87′ Manzari s.v.).

Nestorovski 5: sembra dover ancora entrare a pieno nei meccanismi della squadra, impalpabile ed impreciso.

All. Viali 5.5: andare subito sotto è la situazione peggiore in cui un allenatore in difficoltà di risultati può trovarsi, ma la squadra si scioglie subito e non riesce ad intavolare una reazione decisa per tutto il primo tempo. Nella ripresa si vede un altro Ascoli, più deciso e aggressivo ma non basta.

LE PAGELLE DEL COMO

Semper 7: spettatore non pagante nel primo tempo, mentre nella ripresa salva il risultato su Rodriguez.

Curto 7: va lui in marcatura sull’uomo più pericoloso, Pedro Mendes, ed esce vincitore dal duello. Salva il risultato nel secondo tempo sul batti e ribatti in area di rigore.

Odenthal 6.5: contiene molto bene Nestorovski, gara attenta.

Barba 6.5: difensivamente non sbaglia nulla e riesce a spingersi anche fino al limite dell’area avversaria nella manovra.

Iovine 6.5: è costretto alla doppia fase sulla fascia destra, si disimpegna bene e ha anche l’occasione per fare gol. Deve fare più attenzione alla linea per finire meno volte in fuorigioco sulle imbucate dei compagni (dal 63′ Cassandro 6: cambio ruolo per ruolo che dà freschezza ma la squadra è in difficoltà. Nel finale ha l’occasione per il raddoppio).

Bellemo 6.5: il Como si affida a lui nella costruzione, si inserisce bene e porta buone trame offensive.

Kone 6.5: gioca una gara prettamente difensiva ed è fondamentale nel recupero del possesso.

Ioannou 7: c’è la sua firma sul vantaggio. Assist perfetto per l’inserimento di Cutrone e gara intensa come al solito.

Verdi 6: la sua posizione tra le linee potrebbe mettere in difficoltà l’Ascoli, ma fatica ad entrare costantemente nel vivo dell’azione (dal 63′ Gabrielloni 6: entra nel momento di maggior pressione dell’Ascoli per mantenere qualche pallone in zona offensiva).

Da Cunha 6.5: ottimo spunto in avvio che fa partire l’azione per il gol di Cutrone (dal 76′ Nielsen s.v.).

Cutrone 7: indirizza subito la gara con una rete da attaccante vero. Anche nel resto della partita è sempre nel vivo dell’azione (dal 76′ Mustapha s.v.).

All. Longo 6.5: la squadra la sblocca subito e gestisce il risultato. Nel secondo tempo rischia qualcosa nel momento di maggior pressione dell’Ascoli, ma oggi il risultato era fondamentale.

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Le formazioni ufficiali di Ascoli-Como: coppia Mendes-Nestorovski, con Cutrone c’è Da Cunha

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Al Del Duca l’Ascoli ospita il Como per la tredicesima giornata di andata del campionato di Serie B.

I bianconeri hanno l’obbligo di dare una sterzata rispetto agli ultimi risultati. Le due sconfitte consecutive contro Parma e Bari hanno fatto ripiombare i marchigiani in una zona pericolosa della classifica. William Viali deve fare a meno dello squalificato Viviano e degli infortunati Kraja, Tavcar e Bogdan. Bayeye vince il ballottaggio a destra con Adjapong. Nel 4-4-2 davanti giocano Nestorovski Mendes; dalla panchina Rodriguez. Da segnalare che l’Ascoli scenderà in campo con la maglia celebrativa per il 125′ anniversario dalla fondazione.

Dall’altra parte il Como va a caccia del terzo risultato utile consecutivo, ma, a differenza degli avversari odierni, può guardare con un sorriso alla classifica. 18 punti e piena zona playoff, obiettivo dichiarato della dirigenza lombarda. Moreno Longo sorprende nel reparto avanzato. C’è Da Cunha con Cutrone Verdi nel classico 3-4-1-2 adottato dal tecnico che può contare su tutto l’organico a disposizione. Probabile che Longo concederà qualche minuto a Cerri che sta recuperando da un importante trauma cranico che lo ha tenuto fermo circa due mesi.

Numero Diez vi fornisce le formazioni ufficiali direttamente dalla tribuna stampa dello stadio Del Duca.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

ASCOLI (4-4-2): Barosi; Bayeye, Bellusci, Quaranta, Falasco; Caligara, Di Tacchio, Falzerano, Giovane; Mendes, Nestorovski. All. Viali.

COMO (3-4-1-2): Semper; Curto, Odenthal, Barba; Iovine, Bellemo, Kone, Ioannou; Verdi; Da Cunha, Cutrone. All. Longo.

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