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Milan, obiettivo Aurier: arriva la svolta sulla destra?

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Milan, obiettivo Aurier: arriva la svolta sulla destra?

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Risulta davvero difficile trovare dei punti negativi nel Milan visto dopo la ripresa del campionato. I rossoneri sono stati praticamente una macchina perfetta, capace di macinare punti su punti, con prestazioni sempre convincenti e anche spettacolari. Le conferme prima di Kjaer (ne abbiamo parlato qui), e di Pioli poi (qui), sono state le prime due dirette conseguenze di un mini-torneo post lockdown che ha consegnato alla storia un gruppo estremamente compatto e sorprendentemente in forma. Tuttavia, alle porte c’è un’altra stagione da programmare, che prenderà il via il 19 settembre, con una squadra che, in ogni caso, necessita di alcuni innesti. Tra questi, forse quello che può essere considerato il più importante, c’è la necessità di potenziare la rosa sulla fascia destra difensiva, attualmente composta dal duo Calabria-Conti. È evidente, quindi, alla luce delle prestazioni complessive dei due terzini, che sulla destra qualcosa va cambiato. La coppia tutta italiana, infatti, ha fornito prestazioni spesso altalenanti, e mai del tutto soddisfacenti. In questo senso, quindi, la società ha deciso di intervenire sul mercato, con in prima linea Paolo Maldini, che del ruolo è di certo un esperto.

L’obiettivo principale prende il nome di Serge Aurier, terzino del Tottenham, con tanta esperienza internazionale. L’ivoriano avrebbe già dato il consenso al suo trasferimento in rossonero, con il Milan che ora dovrà trattare con gli Spurs per un giocatore, attualmente titolare, che Mourinho non ritiene incedibile. La richiesta del club inglese è di 20 milioni di euro, il Milan vorrebbe abbassare le pretese del Tottenham, trovando un punto d’incontro che potrebbero essere i 15 milioni. Insomma, si tratta, ma la sensazione è che davvero Aurier possa essere il nuovo terzino destro del Milan per la prossima stagione. Chiaramente, sarà poi uno tra Calabria e Conti a dover uscire, con il primo che potrebbe avere qualche richiesta direttamente dall’Italia.

Tre stagioni con la maglia del Tottenham, condite da 83 presenze, 6 reti e 14 assist. Questi i numeri di Serge Aurier nella sua esperienza agli Spurs, che potrebbe davvero concludersi qui. Fonte immagine: profilo Instagram @sergeaurier

La domanda, ora, è lecita: può essere davvero Serge Aurier quella svolta tanto attesa dai tifosi rossoneri sulla fascia destra? Una risposta assoluta non possiamo darla poiché, come sempre, sarà il campo a darcela, ma proviamo ad analizzare l’ivoriano, per capire quanto effettivamente può essere funzionale al gioco di Pioli e del Milan.

Un difensore completo

Basta guardare poche partire di Aurier per capire che è quel tipo di calciatore che si può definire un difensore completo. L’ivoriano, infatti, è dotato di una buona velocità e di un’ottima capacità nel dribbling, ma non finisce qui. Il possibile nuovo terzino del Milan è anche abile tecnicamente, soprattutto nel primo possesso e nel gioco palla a terra. Ovviamente, anche difensivamente si fa notare in positivo. Aurier, infatti, è molto abile nei contrasti, ma anche nei duelli aerei, nonostante non sia dotato di una grande altezza (1,76 m). Si distingue anche a livello fisico, con una buona struttura che lo facilita nei contrasti e nell’atletismo. Si tratta, quindi, di un profilo molto più vicino alle caratteristiche di Theo Hernández, piuttosto che a quelle di Calabria e Conti, più brevilinei e scattanti, ma meno strutturati fisicamente e attenti dal punto di vista difensivo.

Proprio su questo aspetto, con Aurier, il Milan potrebbe ottenere un importante upgrade. Analizzando, infatti, i dati forniti da WhoScored, da un punto di vista difensivo e, soprattutto, dei contrasti, il paragone tra l’ivoriano e i due italiani è impietoso. Aurier, infatti, viaggia ad una media di 2,8 contrasti vinti a partita, contro gli 1,8 di Conti e i 2,1 di Calabria. A conferma, quindi, almeno da un punto di vista statistico, della superiorità del terzino del Tottenham in questo particolare fondamentale. Tuttavia, la differenza più marcata si nota propria sui duelli aerei. Aurier, infatti, vanta una media di 4,1 contrasti aerei vinti a partita, contro gli 1,2 di Conti e il bassissimo 0,9 di Calabria. Insomma, se da un punto offensivo potrebbero esserci dubbi, su quello difensivo il miglioramento, possibile, è evidente.

Il fattore fisico in Italia

Ma quanto un difensore con queste caratteristiche può incidere in Italia? Come detto, una risposta assoluta è impossibile da dare senza attendere il responso del campo. Tuttavia, anche qui, proviamo ad analizzare quello che c’è intorno. Aurier è un terzino fisico, completo e dotato di un ottimo atletismo. In Serie A sono pochi i terzini così, ma tutti molto incisivi. Partendo dallo stesso Theo Hernández, passando per Alex Sandro, arrivando allo straripante Gosens. Si tratta di calciatori che dell’atletismo e della completezza, nonché della componente fisica, fanno la loro forza e l’impatto, soprattutto durante quest’ultima stagione, è stato evidente. Aurier potrebbe rientrare in questa lista, costruendo un importante duo sulle fasce, insieme al possibile futuro compagno francese.

Fonte immagine: profilo Instagram @sergeaurier

Qualche difficoltà

Come abbiamo visto, quindi, sono tanti gli aspetti positivi che Aurier potrebbe portare qualora si concretizzasse il suo passaggio al Milan. Tuttavia, bisogna analizzare anche quei punti in cui potrebbe incontrare qualche difficoltà. Tralasciando il fattore ambientamento, che non dovrebbe essere un problema per un calciatore dal forte istinto internazionale come l’ivoriano, che potrebbe contare anche sulla presenza del connazionale Kessié, Aurier ha talvolta dimostrato in carriera degli improvvisi blackout. Dei blackout dovuti ad una scarsa concentrazione in determinate gare che, però, va detto spesso coincidevano con altrettanti momenti di sbandamento delle squadre in cui hai militato. Un altro problema potrebbe essere il comportamento del calciatore. Aurier, infatti, non è nuovo a dichiarazioni e atteggiamenti quantomeno discutibili. Ricordiamo, infatti, tra questi, gli insulti rivolti a Blanc, al tempo suo allenatore al PSG. Insomma, atteggiamenti e attitudini in campo che Pioli dovrà saper tenere sotto controllo.

Tirando le somme, però, a ben vedere, per quelle cifre, Aurier è il meglio che il mercato offre ed è il profilo ideale per il Milan che verrà. Esperienza, duttilità, fisicità e completezza, tutto compreso in un calciatore di un età ancora ampiamente competitiva (27 anni). Insomma, se si dovesse davvero chiudere la trattativa, siamo sicuri che il Milan si porterebbe a casa un ottimo difensore.

(Fonte immagine di copertina: profilo Instagram @sergeaurier)

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L’Inter ci prova per Hermoso: il difensore dell’Atletico è in scadenza

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Mario Hermoso, giocatore dell'Atletico Madrid, e Stefan de Vrij, giocatore dell'Inter, Champions League, EURO2024

Il difensore dell’Atletico Madrid Mario Hermoso è nel mirino dell’Inter. Lo spagnolo è infatti in scadenza a giugno 2024. Prosegue la ricerca di un difensore per i nerazzurri. La retroguardia della formazione allenata da Simone Inzaghi ha un’età media alta, con De Vrij che ha 32 anni, e Acerbi che ha toccato quota 36 anni.

Ecco perché, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, in casa Inter si inizia a cercare un nuovo innesto in quella zona. Quest’ultimo, potrebbe essere nel nome di Mario Hermoso, difensore dell’Atletico Madrid, classe 1995, che si libererebbe a zero a fine stagione. Ciò perché il centrale mancino ha il contratto in scadenza a giugno 2024, e non ha ancora rinnovato con gli spagnoli.

INTER HERMOSO: CHI SOSTITUIREBBE LO SPAGNOLO

Come menzionato in precedenza, l‘Inter sta valutando seriamente di proseguire con questa difesa, soprattutto con il profilo di Francesco Acerbi. Quest’ultimo, oltre il caso Juan Jesus che lo ha coinvolto, ha anche avuto diversi problemini fisici, tra cui l’ultimo al polpaccio. La necessità è dunque di avere un giocatore più integro sia dal punto di vista fisico, a causa dei diversi acciacchi, ma anche dal punto di vista psicofisico, perché non si può prevedere come il caso razzismo possa aver influito sul giocatore.

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Di Gregorio: “Ritorno all’Inter? Sto bene al Monza”

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Michele Di Gregorio, calciatore del Monza - Serie A, Coppa Italia

Il portiere del Monza Michele Di Gregorio ha parlato a La Stampa del suo futuro prossimo, tra Inter, Monza e non solo. Tra i portieri ormai non più rivelazione ma certezza del nostro campionato c’è l’estremo difensore dei brianzoli. Sempre attento e da rendimenti di alto livello, Di Gregorio ha attirato su di sé diversi apprezzamenti delle big di Serie A, con l’Inter, club in cui è cresciuto, che potrebbe rappresentare la chiusura di un cerchio.

DI GREGORIO MONZA: LE PAROLE DEL PORTIERE

STO BENE AL MONZA “Mi piace pensare all’oggi senza guardare troppo in là perché altrimenti si fanno male le cose quotidiane. Voglio concentrami su questi due mesi col Monza. Poi, dopo l’ultima giornata di campionato, vedremo cosa ci sarà di concreto. Sto benissimo a Monza. Non ho bisogno di scappare. Se verrà qualcosa per fare uno step, lo valuteremo”.

CRESCITASono cresciuto tanto grazie ad Alfredo Magni, il preparatore di Donnarumma al Milan. Crede molto nell’intensità del lavoro e nell’utilità della palestra. Mi sono irrobustito. Nei giorni scorsi abbiamo fatto un patto nello spogliatoio tra giocatori e allenatore: dobbiamo superare i punti dell’anno scorso quando abbiamo chiuso a 52.Ora ne abbiamo 42. Dobbiamo pensare di poter vincere ogni partita a partire da quella col Torino”.

TORINO “È una squadra fisica che a tratti ti fa giocare male. Juric e Palladino sono allenatori simili, ma forse Palladino è più flessibile e aperto a provare situazioni nuove“.

MILINKOVIC-SAVICNon sai mai cosa farà quando ha il pallone: appoggio vicino o lancio a 70 metri. Ormai il portiere va studiato come un giocatore di movimento. A me piace partecipare alla costruzione dal basso, ti senti coinvolto”.

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Futuro di Zurkowski ancora incerto: difficile il riscatto dell’Empoli dallo Spezia

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zurkowski empoli

ZURKOWSKI EMPOLI – Szymon Zurkowski si sta ritrovando all’Empoli. Dopo il periodo difficile tra Fiorentina e Spezia, il polacco è tornato all’Empoli nel mercato di riparazione e ha avuto un impatto molto importante sulla stagione dei toscani, con 4 gol nelle prime due uscite in maglia azzurra – memorabile la tripletta segnata contro il Monza alla prima da titolare, dopo la rete all’esordio contro il Verona – che lo rendono tuttora il miglior marcatore stagionale dell’Empoli nonostante l’arrivo a metà campionato. Il suo rendimento è un po’ calato nelle ultime settimane, in cui – complice un infortunio alla caviglia – è apparso lievemente in ritardo, ma l’Empoli vorrebbe puntare su di lui anche nella prossima stagione.

ZURKOWSKI RESTA ALL’EMPOLI? IL RISCATTO È DIFFICILE

Sarà difficile, però, confermare il classe ’97 in rosa: la formula con cui si è trasferito nella finestra invernale, infatti, è quella del prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro ed esercitabile dagli azzurri a fine stagione. Questa valutazione, però è considerata eccessiva dai dirigenti del club toscano, che sembrano propensi a non esercitare il riscatto del polacco per poi trattare con lo Spezia per un nuovo accordo. La volontà dell’Empoli sarebbe quella di ottenere un nuovo prestito, ma resta da vedere se lo Spezia è disposto a rimandare in prestito il calciatore senza monetizzare da una sua cessione. Bisogna anche considerare, però, che in caso di cessione a titolo definitivo c’è una percentuale abbastanza importante che lo Spezia dovrebbe riconoscere alla Fiorentina, club da cui ha acquistato il calciatore nel 2023.

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Anche il Milan si inserisce nella corsa a Dorgu: sarebbe il vice-Theo

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Lecce

IL MILAN GUARDA IN CASA LECCE, PUNTATO DORGU – A Milanello, come espressamente richiesto da RedBird, è il momento di continuare a tenere i conti a posto. Per farlo, bisogna ricorrere quasi obbligatoriamente a delle plusvalenze intelligenti e oculate. Ecco perché si vocifera che Patrick Dorgu sia finito nel mirino del Milan. É il profilo perfetto per quanto riguarda la filosofia di Moncada e Furlani: giocatore giovane, ma con alcune presenze tra i grandi, in rampa di lancio e con ottime potenzialità. Ed ovviamente il fattore che interessa maggiormente: il costo è contenuto e accessibile.

PATRICK DORGU, NUMERI E CARATTERISTICHE

Patrick Dorgu è un classe 2004, proveniente dal Nordsjaelland. Arrivato in Italia per circa 200mila euro, ora vale indicativamente 4/5 milioni. É l’ennesima genialata di quella vecchia volpe di Pantaleo Corvino, che con il suo fiuto per le grandi occasioni l’ha riconosciuta immediatamente e ha portato il calciatore a Lecce. Inizialmente impiegato in Primavera, durante questa stagione D’Aversa lo ha valutato durante il ritiro e gli ha concesso ben 21 presenze. Finora il ricordo che è rimasto più impresso di lui è lo spettacolare gol del 3-2 in un Lecce-Fiorentina, dove i salentini hanno clamorosamente ribaltato il risultato durante i minuti di recupero.

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