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Milan, il proprietario di una franchigia NBA pronto a entrare in società

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Milan, il proprietario di una franchigia NBA pronto a entrare in società

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ULTIM'ORA - Il Milan cambia proprietà

Il Milan targato RedBird sta cercando investitori per raggiungere la somma di 1,2 milioni di euro da versare entro settembre 2022, momento del closing, ad Elliott. Come riportato da Sportmediaset, nel corso del suo recente soggiorno in America, Gerry Cardinale ha avviato i contatti con un magnate pronto ad aiutare i rossoneri. Stiamo parlando di Vivek Yeshwant Ranadivé.

Il 65enne indiano è il proprietario della franchigia NBA dei Sacramento Kings, acquistata nel 2013 per 534 milioni di dollari e portata a una valutazione attuale di 2,06 miliardi. Nel 2010 è stato invece co-proprietario dei Golden State Warriors, e negli ultimi mesi si è interessato anche all’acquisto del Chelsea.

Riconosciuto da tutti per la sua creatività e le idee innovative, lasciò l’India da ragazzo per cercare fortuna negli Stati Uniti. Ha studiato a Cambridge nel Massachusetts e ha lavorato nel mondo della tecnologia, prima con Teknekron e poi con la fondazione di TIBCO nel 1997.

Da circa dieci anni è attivo in campo sportivo ed è pronto a conquistare, dopo il basket, anche il calcio e la nostra Serie A.

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Basket

LeBron James, i principali record della sua carriera

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LeBron James

Il record dei 40.000 punti di Lebron James è soltanto la punta dell’iceberg di un giocatore che, a 39 anni (40 a dicembre) fa ancora scuola nell’intera NBA. I suoi Los Angeles Lakers perdono ma LeBron entra, con più forza, nella storia del basket. Quello che impressiona è la costanza in più di vent’anni di carriera. Andiamo a vedere i principali record del Chosen One.

Per capire subito l’entità e la caratura del giocatore, cominciamo proprio dal canestro che lo ha consegnato non alla storia, ma alla leggenda. Infatti, contro i Nuggets, LeBron è diventato l’unico giocatore della storia a segnare 40.000 punti. 

I RECORD DI LEBRON JAMES

Parlavamo di costanza e LeBron è anche l’unico giocatore della storia ad avere almeno 25 punti di media in 19 stagioni consecutive. Nel 2005-2006, poi, entra subito nella storia, a 22 anni, grazie alla vittoria dell’All-Star Game MVP Award. Con i Cleveland Cavaliers quella stagione, fa registrare una media di 31,4 punti a partita e vince il premio nella partita delle stelle diventando il più giovane di sempre a riuscirci. È anche il giocatore più giovane ad aver vinto quattro MVP. Un altro record è l’essere stato il più giovane a segnare 2.000 punti in una stagione, ed essere nominato MVP dell’All-Star Game.

Passando ai record di anzianità, bisogna mettere in conto che LeBron è il più vecchio di sempre ad aver completato una tripla doppia da 30 punti e avere una media di 30 punti in una stagione. Infine ultimo, per darvi solo alcuni highlights di quello che è ed è stato il percorso di LeBron in NBA, è il giocatore più vecchio ad aver messo a segno 25+ punti in 11 partite consecutive.

È l’unico giocatore ad aver vinto il premio MVP delle Finals con tre squadre diverse (Miami Heat, Cleveland Cavaliers e Los Angeles Lakers). Detiene la striscia attiva più lunga di partite consecutive con almeno 10 punti segnati: 1.205, nel 2018 ha superato Michael Jordan, attuale secondo in classifica, che è fermo a 866. Ancora attiva anche la striscia di 280 partite consecutive ai play-off con almeno un punto: 280, di cui 278 con almeno 10 punti segnati. Ai play-off è anche l’unico giocatore ad avere tre triple doppie da almeno 40 punti: nessun altro ne ha più di una.

Nelle Finals 2016 contro GSW è diventato l’unico giocatore a guidare entrambe le squadre per punti, rimbalzi, assist, stoppate e recuperi in una serie intera. E ci sono ancora tantissimi altri record, di minore importanza, che sottolineano l’incredibile carriera di LeBron James.

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Harden imita Beckham: vuole una stella per i suoi Houston Dynamo

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James Harden, cestista statunitense che ha vestito la maglia dei Philadelphia 76ers nell’ultima stagione, ha deciso di acquistare qualche tempo fa alcuni azioni degli Houston Dynamo. Harden ha trascorso ben nove anni in Texas e ha deciso quindi di investire sulla squadra di calcio di Houston che disputa la MLS. Ora, con l’arrivo di Lionel Messi all’Inter Miami di proprietà di David Beckham, il play americano sogna un colpo simile per la sua squadra. Ha infatti rilasciato recentemente alcune dichiarazioni a USA Today Sports: Cerchiamo un campione che venga a Houston. Sappiamo tutti quanto incredibile è Messi, che a Miami insieme alla sua famiglia si sta trovando bene. Anche noi cerchiamo qualcuno che venga nella nostra franchigia e siamo sicuri che lo troveremo. Non me ne occupo io direttamente, ma il club è al lavoro”.

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Altri Sport

Clamoroso Lebron James, le sue parole sul possibile ritiro: “Ci devo pensare”

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Lebron

Nella nottata italiana i Los Angeles Lakers di Lebron James sono stati battuti, e eliminati per 4 a 0, dai Denver Nuggets per 111-113. Lakers che non riescono a riaprire la serie e che manda i Nuggets alle Finals aspettando la vincente di Miami-Boston.

Oltre che per la sonora sconfitta sulle 4 partite, il mondo del NBA è rimasto scosso per le dichiarazioni di Lebron James nel post partita, che lasciano pensare ad un possibile ritiro:

“Ho molto su cui pensare a livello personale sulla possibilità di proseguire con il basket, devo riflettere a fondo”

Dichiarazioni bomba del 4 volte campione NBA, che nonostante abbia ancora 2 anni di contratto, con l’ultimo opzionale, non pare più cosi certo di voler continuare a calcare i parquet della NBA. L’idea a cui tutti pensavano era quelli che il “Re” avrebbe aspettato il draft del figlio Bronny, per giocare una stagione insieme a lui. Ha poi confermato alla domanda sul possibile ritiro ai microfoni di un giornalista ESPN.

Poco prima, sempre nella conferenza stampa post partita, si è espresso così su una domanda riguardante la sua visione sulla prossima stagione:

Vedremo cosa succede… non lo so. Non lo so. Ho molto a cui pensare a dire il vero. Personalmente, quando si tratta di basket, ho molto a cui pensare. Penso che sia andata bene, anche se non mi piace dire che è stato un anno di successo perché non sto giocando per nient’altro che vincere titoli in questa fase della mia carriera. Non mi diverto solo a fare una finale di Conference. L’ho giocata molte volte. E non è divertente per me non essere in grado di fare una finale di campionato”.

 

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Basket

[VIDEO] Finale di Basket islandese: parte un coro contro la Juventus

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Simpatico siparietto quello avvenuto sabato durante la finale Scudetto del campionato islandese di basket.
Durante un momento di pausa del match tra Valur Reykjavik e Tindastoll, lo speaker del palazzetto ha fatto partire la celebre canzone dei Ricchi e Poveri, “Sarà perché ti amo”.

Fino a qui nulla di strano, ma durante il ritornello, il pubblico si lancia nel celebre coro (di matrice milanista) contro la Juventus, proprio sulle note della canzone.

Un episodio che ha già fatto il giro del mondo e che ha strappato un sorriso a molti in Italia, anche ai tifosi bianconeri.

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