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Milan-Roma: diverse ma uguali

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Milan-Roma: diverse ma uguali

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Milano e Roma. Diverse ma anche un po’ uguali. Si guardano da lontano, si osservano e questa sera si ritrovano.
Milan contro Roma è uno tra i più grandi classici del nostro calcio. Storia, gol, personaggi che ritornano, che salgono e scendono, da Milano a Roma e viceversa.

Per esempio. Era il 2001, era la Roma di Totti, Battistuta e Del Vecchio. Era il Milan di Maldini, Ambrosini e Sheva. A San Siro Leonardo regala ai suoi tifosi il suo l’ultimo gol con la maglia del Milan e lo fa proprio contro la Roma di Capello, lo stesso che nell’autunno di qualche anno prima lo aveva fortemente voluto in rossonero. O il maggio del 2006, in una delle settimane più lunghe nella storia rossonera. Sheva annuncia di voler lasciare il Milan, una settimana dopo vincono l’ultima di campionato proprio contro la Roma e stanno per diventare campioni d’Italia. Poi arriva la Juventus, vince a Bari contro la Reggina e si prende il titolo. Partite che oltre all’importanza e al peso che hanno assunto negli anni, meritano di essere guardate per la serie infinita di gol spettacolari. Da quello indimenticabile di Brocchi, alla rabona di Aquilani con passaggio per Mancini e gol finale di Totti. E molti altri ancora.

Storie che si intrecciano e che cambiano, volti nuovi ma anche vecchi ricordi. Come Romagnoli e El Shaarawy, diventati grandi rispettivamente con la maglia della Roma e del Milan e oggi a giochi invertiti.

COME ARRIVANO MILAN E ROMA

Un anno fa il Milan era tra le squadre più attese di tutto il campionato. Poi le aspettative si sono scontrate con la realtà. La prima parte della stagione si è chiusa con l’esonero di Vincenzo Montella, risultati deludenti e sperimentazioni tattiche non riuscite.

Al suo posto è arrivato Gattuso e in poco tempo è riuscito a dare una forma al Milan, risollevando le sorti della squadra e fissando obiettivi che sembravano ormai persi. Ora le cose sono cambiate e Gattuso in questa stagione appena cominciata dovrà dimostrare di essere all’altezza. L’obiettivo non è più quello di sistemare una situazione complicata ma di ritrovare un Milan che manca da tempo. La nuova stagione è cominciata con alcuni cambiamenti: Bonucci è tornato alla Juventus in cambio di Caldara e poi sono partiti André Silvia e Kalinic. L’affare più importante però il Milan lo fatto in entrata, con l’acquisto di Higuaín che, nel pre campionato, ha già dimostrato di essere in forma e in grado di assumersi responsabilità all’interno della squadra. Insomma, da lui tutti si aspettano che faccia la differenza, a partire proprio da questa sera.

La Roma, al contrario del Milan, viene da una grande stagione nonostante in campionato non sia riuscita ad andare oltre al terzo posto. Quello che è accaduto in Champions infatti resta una parentesi bellissima in una narrazione più complicata. Una narrazione in cui la squadra di Di Francesco ha alternato alti e bassi, sia a livello di squadra che dei singoli, con una difficoltà realizzativa che non è certo passata inosservata.

E in questa nuova stagione? Sicuramente non è facile, soprattutto dopo due partite giocate, decifrare la nuova Roma. Troppo enigmatica. Non è facile capire se sia più o meno forte dell’anno scorso, questo perchè da una parte ha perso i suoi migliori giocatori (come Alisson, Nainggolan e Strootman), mentre dall’altra ha concluso un mercato con più di dieci nuovi acquisti. Nelle due partite giocate contro Torino e Atalanta ha dimostrato che alcuni meccanismi di gioco non sono ancora immediati e ha evidenziato anche vari livelli nella preparazione dei giocatori. Ad esempio contro il Torino sono emersi in modo positivo Dzeko e Kluivert, mentre contro l’Atalanta, in cui tutta la squadra si è ritrovata in difficoltà, Fazio e Manolas hanno mostrato di essere ancora un po’ indietro rispetto ad altri.

LA PARTITA

Con modalità diverse Roma e Milan hanno già sperimentato grande entusiasmo e poi delusione. I giallorossi hanno provato un mix di emozioni contro l’Atalanta, rimontando una partita difficilissima. Il Milan invece ha giocato una sola volta, contro il Napoli, assaporando prima la bellezza di una vittoria al San Paolo e poi una clamorosa rimonta per 3 a 2.

Per il Milan quella di questa sera è la prima partita in casa della nuova stagione. Gattuso, sicuramente, non si risparmierà. Rispetto alla partita con il Napoli (di cui si è detto soddisfatto) qualcosa cambierà. Caldara è pronto e prenderà il posto di Mustacchio, così come Abate sembrerebbe favorito rispetto a Calabria che, nonostante il gol al San Paolo è sembrato un po’ in difficoltà. In attacco invece Gattuso ritrova Calhanoglu, in una sfida tutta turca contro Ünder, che però potrebbe lasciare il posto dal primo minuto a El Shaarawy. Appunto. Perchè il tecnico giallorosso sembra ancora alla ricerca della squadra perfetta. E allora cambia, sperimenta e stravolge. Il pareggio sofferto con l’Atalanta ha evidenziato qualche dubbio, oltre ad aver messo fuori Florenzi per infortunio. In allenamento Di Francesco ha provato il solito 4-3-3 poi ha optato per un 4-2-3-1 e anche per una difesa a tre con Marcano. Al momento l’ipotesi più probabile sembrerebbe la seconda, con tre uomini a rafforzare l’attacco alle spalle di Dzeko e Pastore che ritorna a ricoprire il ruolo di trequartista.

E poi, come tutti i grandi classici, l’attesa è per i protagonisti. Che poi sono gli stessi ormai da qualche anno. Dzeko sempre con la maglia della Roma e Higuain, da questa estate, con quella nuova.

Storie differenti e destini uguali. Questa sera si incontreranno sotto le luci di San Siro per illuminarlo. O almeno questo è quello che si augurano tutti. Dzeko contro il Milan ha già segnato tre reti, con una doppietta nel maggio del 2017. Per l’argentino stessa storia. Nelle esperienze italiane con Napoli e Juve ha segnato tre volte contro i giallorossi e l’ultimo gol risale al dicembre del 2016 allo Juventus Stadium. Tre a tre. Palla al centro.

Non è solo Milan-Roma. E non potrà mai esserlo. È il desiderio per entrambe di cominciare un nuovo campionato nel modo migliore. Uguali ma anche diverse rispetto allo scorso anno e soprattutto obiettivi chiari. Per entrambe. È un classico, uno dei primi in questo nuovo campionato appena cominciato.

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Flash News

Camarda infrange un altro record con il Milan: la statistica incredibile

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“Non sono io a inseguire i record, ma sono loro che inseguono me”. Questa è una delle celebri frasi di Cristiano Ronaldo che durante tutto l’arco della sua carriera ha infranto ogni genere di record. In questa situazione possiamo usare questa citazione anche per un altro ragazzo, un baby talento che arriva direttamente dalla Primavera del Milan. Stiamo parlando di Francesco Camarda, attaccante classe 2008, che sta facendo impazzire ogni tifoso rossonero.

Secondo quanto riportato da Transfermarkt, Francesco Camarda – nella partita di Coppa di oggi – è diventato il giocatore più giovane a segnare in tutte e tre le competizioni U19 all’età di 15 anni, 6 mesi e 16 giorni, riuscendo a precedere Youssoufa Moukoko del Borussia Dortmund e Ryan Gravenberch del Liverpool.

Il Milan sta osservando con attenzione da vicino la situazione. Camarda è ancora molto giovane e deve acquisire esperienza, ma un giorno – in un futuro non troppo lontano – potrebbe diventare la punta titolare del Diavolo. Ci sono però già molte squadre che hanno messo nel mirino il giovane talento rossonero. Una tra queste è proprio la vincitrice della scorsa Champions League, ovvero il Manchester City di Pep Guardiola. Il rapporto del tecnico spagnolo con i giovani è incredibile e magari con la sua guida tecnica potrebbe fare il salto di qualità per diventare un vero e proprio fuoriclasse.

Fonte immagine in evidenza: profilo Instagram Francesco Camarda

 

 

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Diez allo stadio

Ascoli-Ternana, le formazioni ufficiali: Mendes sfida l’ex Dionisi, out Nestorovski

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Palumbo

Al Del Duca va in scena la sfida tra Ascoli e Ternana, valevole per la settima giornata del campionato di Serie B. Entrambe le formazioni vogliono dare una sterzata al proprio campionato dopo un inizio poco brillante. Addirittura Le Fere vanno a caccia del primo successo stagionale, supportati da oltre 600 tifosi.

Emergenza in difesa per i bianconeri che devono fare a meno di Bellusci per squalifica. Ancora indisponibili Bogdan, Adjapong e Tavcar. In attacco Viali si affida a Mendes supportato da Rodriguez e Manzari. Iniziale panchina per Nestorovski.

Tutti a disposizione per Lucarelli che schiera il solito 3-5-2. Attacco affidato all’ex di turno Federico Dionisi che ha vinto il ballottaggio con Raimondo e Favilli, che potranno rivelarsi pedine importanti a gara in corso.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

ASCOLI (4-3-2-1): Viviano; Bayeye, Botteghin, Quaranta, Falasco; Milanese, Di Tacchio, Caligara; Manzari, Rodriguez; Mendes. All. William Viali.

TERNANA (3-5-2): Iannarilli; Diakité, Capuano, Mantovani; Casasola, Luperini, Viviani, Pyyhtia, Corrado; Falletti, Dionisi. All. Cristiano Lucarelli.

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Soulé: “Qui a Frosinone siamo una famiglia, voglio fare 10 gol”

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Soulé

Il Frosinone è una delle sorprese di questo inizio campionato. Dopo la promozione ottenuta lo scorso anno con Fabio Grosso, i ciociari hanno scelto di iniziare un nuovo percorso in Serie A con Eusebio Di Francesco. Durante l’estate è arrivata anche una lunga campagna acquisti e i risultati sono subito visibili. Matias Soulé è uno dei nuovi arrivati in casa Frosinone. Il giovane argentino ha lasciato la Juventus per trovare maggior minutaggio e con Di Francesco sta trovando ritmo e continuità. Il classe 2003 è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per parlare di questo suo inizio di stagione.

LE DICHIARAZIONI DI MATIAS SOULÉ

FROSINONE –Penso molto bene. Nei primi giorni ero un po’ stanco per la grande intensità degli allenamenti. Ora molto meglio. Ho trovato casa, con me c’è la mia famiglia che era a Torino. Ho un ottimo rapporto con i miei compagni, il mister e lo staff. Ripeto, sto molto bene”.

DIFFERENZE CON LA JUVENTUS –Ovviamente la struttura è molto diversa. Ma anche alla Juventus eravamo come in una famiglia, mi trovavo bene con tutti. Qui al Frosinone è come se fossimo in una famiglia più piccola, tutti abbiamo lo stesso obiettivo che ci fa stare in campo uniti e forti”.

BARRENECHEA E KAIO JORGE –Ho parlato con Barrenechea, sapevo che sarebbe venuto al Frosinone. Gli ho chiesto se c’era la possibilità di venire anche io, gli ho chiesto della città, della squadra, dei compagni. Quando gli ho detto che sarei potuto arrivare anche io, si è emozionato. Anche perché stiamo sempre insieme, con le stesse famiglie”.

SCELTA –C’erano altre squadre, vero. Ho fatto una telefonata con mister Di Francesco, è quello che mi ha convinto di più. Mi ha spiegato cosa volevano che facessi in campo, gli obiettivi. Quella telefonata mi ha spinto, anche perché c’era Enzo (Barrenechea, ndr)”.

OBIETTIVI –Io voglio prima di tutto che il Frosinone rimanga in serie A. Sappiamo che non sarà facile, saranno tutte finali per noi. A livello personale fare almeno 10 gol con qualche assist”.

GATTI –Sì, ne ho parlato. Anche perché uscivano le notizie e loro mi chiedevano di questo interesse”.

SFIDA CONTRO JUVENTUS –Sarà una partita molto importante per me, così come per Enzo e Kajo. La affronteremo come giochiamo contro tutte le altre. Sarà una sfida speciale e speriamo di fare il meglio”.

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Flash News

Le formazioni ufficiali di Juventus e Lecce: Allegri sceglie Milik e Chiesa

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Juventus-Lecce

Dopo l’amara di sconfitta al Mapei Stadium contro il Sassuolo, la Juventus vuole cercare di tornare alla vittoria già da questa sera contro il Lecce. Massimiliano Allegri – dopo tre vittorie e un pareggio – ha dovuto fare i conti con la prima sconfitta stagionale, uscendo da Reggio Emilia con quattro reti subite. La Vecchia Signora ha bisogno immediatamente di cambiare questo trend negativo e per farlo ci sarà bisogno di una grande prestazione all’Allianz Stadium davanti al proprio pubblico.

Dall’altra parte, il Lecce ha avuto un inizio di stagione storico: 11 punti e momentaneo terzo posto. La squadra di D’Aversa è partita con l’obiettivo della salvezza, ma al momento i giallorossi stanno sognando in grande e vogliono continuare a farlo. Scopriamo quali sono le scelte di Allegri e D’Aversa.

LE FORMAZIONI UFFICIALI DI JUVENTUS E LECCE

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Danilo, Bremer, Rugani; McKennie, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Cambiaso; Milik, Chiesa. All. Allegri

LECCE (4-3-3): Falcone; Venuti, Pongracic, Baschirotto, Dorgu; Oudin, Ramadani, Blin; Almqvist, Krstovic, Strefezza. All. D’Aversa

 

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