La sorte è stata benevola per il Diavolo al giorno del sorteggio, dal quale l’urna poteva estrarre sicuramente avversarie più ostiche. Evitate, di fatto, le favorite per vincere la competizione, Stefano Pioli e il suo 4-2-3-1 si giocheranno alla pari il passaggio del turno, con la consapevolezza di trovarsi di fronte un avversario valido, con il quale uscire sarebbe fattibile ma chiaramente impossibile da sottovalutare per la storia recente, il percorso di crescita fatto, il valore della rosa e soprattutto il suo allenatore.
Perché si, tutti ci aspettavano, visto l’accoppiamento possibile, che Antonio Conte alla prima occasione disponibile sarebbe tornato a Milano, ma in molti pensavano che l’urna avrebbe detto “Inter” e non i rivali di sempre. Ma se gli Spurs in campionato, da quando il tecnico leccese è salito a bordo della nave, hanno ottenuto una escalation di risultati positivi, al contrario le competizioni europee non sono mai state troppo una passeggiata.
Lo scorso anno, il Tottenham era stato escluso dai gironi di Conference League, perdendo una partita a tavolino, ma messi in una situazione non semplicissima. In questa stagione, i bianchi di Londra sono passati da primi, ma nel modo più rocambolesco possibile, in un match vinto al 94° contro un Marsiglia al quale non era stato riferito che pareggiando sarebbe comunque andato a giocare lo spareggio di Europa League.
COME GIOCA IL TOTTENHAM
Neanche a dirlo, Conte giocherà con il solito 3-5-2. Lloris è intoccabile fra i pali, con la linea difensiva composta da Romero, Dier e D. Sanchez, che insieme riescono a mischiare le loro caratteristiche, contribuendo ad aiutare la squadra con cattiveria, qualità e vizio del gol.
Hojbjerg in mediana, a sostenere il peso di un centrocampo composto da Bissouma e da un rigenerato Bentancur, che da quando ha lasciato la Juventus sembra essersi trasformato in un calciatore più maturo e bello da vedere. Se da una parte Emerson Royal era intoccabile già prima, dalla parte opposta, l’arrivo di Perisic dall’Inter, che ha scelto di non rinnovare il contratto e intraprendere questa nuova avventura, ha consegnato nelle mani del tecnico italiano uno spirito di sacrificio che altrimenti sarebbe mancato.
Il solito Son giocherà da seconda punta, in una delle migliori parentesi della sua carriera: ad oggi il sudcoreano è maturo, caparbio. Migliorato notevolmente per intelligenza tattica, sarà la spalla perfetta per Harry Kane, una delle migliori prime punte del mondo che ha però ancora una bacheca trofei completamente vuota. Scindendo dall’undici titolare, da non sottovalutare la qualità, mischiata all’imprevedibilità, del brasiliano Richarlison e la presenza di Kulusevski, che ha seguito Bentancur in coppia e come l’uruguagio sta scoprendo a Londra l’Eldorado della sua carriera.
La bravura degli Spurs nel giocare a pallone è sicuramente quella relativa al senso della posizione. Conte prima che istruirli a creare una ragnatela di passaggi, gli ha insegnato a stare bene in campo, schierarsi compatti, correndo anche meno, magari per l’eccessiva mole di gare che vengono disputate ogni anno in Premier, ma “menando” di più, giocando con la giusta cattiveria agonistica.
Il Tottenham non forzerà mai la giocata, andando al tiro solo per far gol, con una buona dose di cinismo, ed è per questa ragione che, nonostante l’urna sia stata benevola, i rossoneri dovrebbero ben vedersi da sentirsi passati prima di scendere in campo.