Finalmente è finita: il Mondiale per Club come noi tutti lo conosciamo muterà drasticamente.
In un 2017 nel quale non si fa nemmeno più la lotta per accaparrarsi i diritti televisivi della competizione, un cambio di rotta urgeva non poco.
DOVEVA ANDARE COSI
Il Mondiale per Club venne inaugurato ufficialmente nel 2005, sebbene l’edizione pilota sia avvenuta alla vista del nuovo millennio.
Se in un primo momento sembrava dovesse essere una coppa in più oltre alla famosissima Coppa Intercontinentale, da un decennio a questa parte lo storico scontro fra la migliore europea e quella sudamericana è scomparso e l’unica vera competizione ancora viva rimane il Fifa Club World Cup.

Negli ultimi dieci anni l’edizione si è disputata sempre in Asia e Africa e ha visto trionfare squadre europee. Solo un’eccezione ha confermato la regola: un Chelsea in crisi – che da lì a poco avrebbe esonerato Di Matteo – è riuscito a perdere in finale contro il Corinthias per 1-0.
Un bottino europeo pieno che, ancora una volta, ha fatto capire come qualcosa sarebbe dovuto cambiare.
TUTTO NUOVO
Il cambiamento è drastico e diretto: non si giocherà più così frequentemente. L’idea è quella di rendere il Mondiale per club una competizione molto attesa. Vincerla significherebbe aver fatto una gran cosa.
Proprio per questo si è passati dalla canonica edizione annuale ad un torneo quadriennale, proprio come il classico Mondiale.

Ma non solo: adesso basta vedere l’unica squadra del nostro continente come unica favorita!
Pertanto il torneo sarà molto più equilibrato e ricco di club pronti a darsi battaglia. Unica pecca: non aver messo un premio come “qualificazione diretta in Champions League del continente” per la vincitrice.
TABELLONE
Se prima erano appena sei le squadre a prendere parte alla competizione, la formula nuova ne prevede ben ventiquattro. I club saranno scelti mediante il ranking del proprio continente e le vittorie ottenute nella Champions League di federazione.

Il tabellone prevede ben otto gironi, ognuno formato da tre squadre. Non ci saranno partite di ritorno, ma le tre compagini si affronteranno in un triangolare solo una volta a testa.
Accederà al turno successivo solo la migliore del girone per un totale di otto club che disputeranno i quarti di finale. E così via verso la finale con un tabellone tennistico.
EUROPA
L’Europa, in quanto continente maggiore a livello calcistico, avrà diritto a ben dodici posti.
Parteciperanno alla competizione le ultime quattro vincitrici della Uefa Champions League; qualora una squadra avrà ottenuto più di una vittoria negli ultimi quattro anni, verrà iscritta l’ultima finalista.
Inoltre gli altri otto posti verranno occupati dalle prime otto squadre del ranking Uefa ad esclusione delle già qualificate.

Se il mondiale dovesse esser disputato ora, ne farebbero parte Barcellona e Real Madrid in quanto uniche vincitrici della coppa negli ultimi quattro anni, con Atletico e Juventus – le ultime due finaliste della competizione.
Inoltre prenderebbero parte al torneo Bayern Monaco, Siviglia, Paris Saint Germain, Borussia Dortmund, Manchester City, Benfica, Arsenal e Porto in quanto prime otto nel ranking a punti (escluse le quattro già qualificate).
SUDAMERICA
Differente sarà, invece, il trattamento riservato alle squadre sudamericane.
I club facenti parte della federazione CONMEBOL avranno cinque slot a loro dedicati. Negli anni passati le migliori compagini nella competizione sono state sempre quelle provenienti dalla Uefa Champions League e dalla Coppa Libertadores, pertanto appare giusta la decisione di lasciare un discreto spazio anche a quest’ultima nella nuova formula.
Prenderanno parte al torneo le ultime quatto vincitrici della Libertadores.

Qualora dovesse esserci una ripetizione nell’albo d’oro del trofeo, così come deciso per la zona europea, la finalista ultima prenderà parte all’edizione. Inoltre il quinto posto sarà occupato dalla prima in classifica del CONMEBOL (escludendo quelle già qualificate).
Se si disputasse oggi parteciperebbero squadre tutt’altro che “abbordabili”: stiamo parlando di top club quali Boca Juniors, River Plate e San Lorenzo, con l’aggiunta di Atletico Mineiro e Atletico Nacional, a completare un quadro di altissimo livello.
Si sta ancora decidendo, fra l’altro, se regalare uno slot bonus al continente, magari mediante uno spareggio di cui ci occuperemo più tardi.
GLI ALTRI CONTINENTI
Per quanto riguarda gli altri continenti – ma forse sarebbe conveniente dire “federazioni” considerata la scissione culturale delle due Americhe – ci saranno ben sette posti ancora liberi.
Asia, Africa e Centro-Nord America avranno a disposizione due slot a testa per partecipare al Mondiale: ancora non è stato esattamente chiarito il modo nel quale i club potranno accedere alla fase a gironi, ma si pensa di far partecipare le ultime due vincitrici della Champions League continentale.
Cronologicamente farebbe giustizia alle migliori, ma va anche detto che non sarebbe corretto nei confronti di altre vincitrici di tre o quattro anni fa che non ne prenderebbero parte.

Si è persino pensato di far partecipare l’ultima vincitrice della Coppa Campioni e la prima del ranking continentale, ma pare sia stata presto scartata come ipotesi.
Prendendo in considerazione l’ipotesi più gettonata, ovvero quella che prevede le ultime due squadre vincitrici andare al mondiale, vediamo quali sarebbero ad oggi le partecipanti.
Per quanto concerne la federazione CONCACAF, si qualificherebbero ben due squadre messicane, quali Pachuca e America, vincitrici rispettivamente della Champions League 2016 e 2017.

L’Africa, invece, avrà un’ottima varietà, poiché a staccare il pass sarebbero i sudafricani del Mamelodi Sundows e i marocchini del Wydad Casablanca.
Infine l’Asia: anche per il continente più vasto del mondo saranno due le squadre iscritte e oggi sarebbero Urawa Red Diamonds e il Jeonbuk Hyundai, con quindi Giappone e Sud Corea a rappresentare l’intero continente.
INTERZONA
Come saprete senz’altro, durante le qualificazione alla Coppa Del Mondo originale, il Mondiale che noi tutti riteniamo tale, alcune squadre sono costrette, per qualificarsi, ad affrontare l’Interzona; stiamo parlando di incontri disputati da due squadre di federazioni diverse per accaparrarsi un posto.
Questo potrebbe essere il destino dell’Oceania, che fra l’altro non avrà alcuna squadra rappresentativa a Russia 2018 dopo il K.O. della Nuova Zelanda contro Perù.

Ad onor del vero inizialmente si era presa in considerazione l’ipotesi di dare una chance a tutti i continenti, ma la Champions League oceanica è dominio personale dell’Auckland City, che la alza ormai da sette anni consecutivi. Sarebbe quasi una lotta a senso unico.
Proprio per questo si potrebbe concedere uno slot extra al Sudamerica, con la sesta compagine che dovrà, quindi, disputare lo spareggio interzona per qualificarsi.
A molti potrà sembrare un torneo fatto solo per soldi, ma l’idea che sta per esser realizzata ha spunti davvero interessanti che, a lungo andare, potrebbero dimostrarsi decisivi per il dominio calcistico mondiale.
Nel mondo è un continuo muovere gli equilibri e se poco tempo fa solo Europa e Sudamerica erano calcisticamente istruiti per quanto concerne la cultura, ad oggi paesi come la Cina e gli Stati Uniti sembrano aver puntato prepotentemente sul pallone a scacchi, tanto da alzare drasticamente la cultura sportiva dell’intero continente.
Staremo a vedere, quindi: Cina 2021, stiamo arrivando!