Calcio Internazionale
Le sei eredità che lascia il Mondiale in Qatar

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1 mese fa:

C’era una volta la storia del Mondiale in Qatar, che doveva essere il peggiore di sempre viste le premesse. Si gioca in inverno, il paese ospitante nega e viola quotidianamente i diritti, che dovrebbero stare alla base della società nel 2022, e tanto altro. L’Italia non c’è, quindi le aspettative sono al minimo. In ogni caso, gli italiani una squadra da tifare l’hanno trovata comunque.
L’ultima frase lascia già un insegnamento: l’uomo sa adattarsi e lo fa per continuare a vivere, in questo caso per emozionarsi. Il Mondiale in Qatar, inoltre, ha insegnato che, per quanto la copertina fosse macchiata di sangue innocente, non si doveva giudicare prematuramente. Certo, le premesse erano poco raccomandabili. Come spieghi a un bambino che i palcoscenici su cui splendono i suoi idoli sono stati campo di sterminio per molti uomini? Non puoi dirlo, lasci che la magia del calcio lo trasporti.
Sperando che anche tutto questo lasci un’eredità a coloro che dovranno scegliere le prossime località in cui svolgere i Campionati del Mondo, si può cominciare parlando dei lasciti calcistici di questa competizione.
Gritemos #TodosJuntos…
🇦🇷🔥🏆¡¡¡SOMOS CAMPEONES DEL MUNDO!!!🏆🔥🇦🇷 pic.twitter.com/KoYnhTmeQC
— 🇦🇷 Selección Argentina ⭐⭐⭐ (@Argentina) December 18, 2022
MESSI HA CHIUSO L’ETERNO DIBATTITO?
La domanda che attanaglia gli appassionati da circa un decennio è la stessa: Messi o Ronaldo? No, non è quello il dibattito di cui si parla. Guardando le due storie, i due modi di stare in campo e tanto altro si capisce che è una discussione senza senso. Cristiano è la voce del cantante che fa emozionare le folle, è il Freddie Mercury del calcio. Messi, invece, è un direttore d’orchestra, che si assicura che tutta la sinfonia sia perfettamente eseguita. Chi è il folle che paragona Freddie Mercury a un direttore d’orchestra? Nessuno.
No, non è nemmeno il dibattito con Maradona. Erano tempi diversi, ruoli diversi, modalità di intendere il calcio quasi agli antipodi.
Messi al Mondiale in Qatar ha fatto capire che è decisivo anche per la Nazionale. Lo aveva urlato a caratteri cubitali già con la vittoria della Copa America, ma in pochi gli avevano dato ascolto.
Con la vittoria del Mondiale da protagonista assoluto, però, ha deciso di prendersi tante rivincite. Da adesso in poi, si spera che tutti possano goderselo fino alla fine della carriera senza trovargli difetti creati in laboratorio.
MBAPPÉ DOMINERÀ LA SCENA PER I PROSSIMI ANNI?
Risposta secca: no. Argomentando: c’è un ragazzo biondo che al Manchester City sta facendo il delirio e che gli contenderà il posto. Sperando che possano creare un altro dualismo degno di LM10 e CR7. Sia chiaro: dualismo, non confronto. Sperando anche che le persone abbiano capito che non ha senso preferire uno all’altro, godere dei successi dell’uno e screditare l’altro, ma godersi lo spettacolo di due fuoriclasse.
La sua dimostrazione di forza in finale è sublime, è ineffabile. Difficile trovare parole che riescano a definirla nel modo corretto, ma ci ha dimostrato di avere carattere. Quando si parla di lui durante la Coppa del Mondo, si vanno poi a guardare i numeri di Pelé. Basta già questo per spiegare che tipo di giocatore sia. E il Mondiale in Qatar ne è stata la prova schiacciante.
Tu peux garder la tête haute…
Tu nous auras fait vibrer. On est fiers de toi 💙#ARGFRA | #FiersdetreBleus pic.twitter.com/jQWHrCT1cE
— Equipe de France ⭐⭐ (@equipedefrance) December 18, 2022
QUALCUNO SI ASPETTAVA QUESTO MAROCCO?
Parlare unicamente di Marocco sarebbe limitante. Certamente sono loro gli artefici, ma bisogna ampliare la veduta e parlare di un movimento calcistico in espansione rapidissima. Si tratta, chiaramente, di quello africano. Era inevitabile che prima o poi una di queste squadre sarebbe riuscita a risalire la china, attirando l’attenzione di numerosissimi popoli. Quindi, l’impresa resta clamorosa, ma nulla è arrivato per caso.
I giocatori validi c’erano: Hakimi, En-Nesyri, Bounou, Aguerd, Mazraoui. Poi ci sono alcuni che hanno sfruttato un’onda di nazionalismo impensabile, che li ha fatti rendere oltre ogni aspettativa: Ziyech, che sembrava in fase calante, Amrabat e Ounahi, che è passato da sconosciuto a talento ricercatissimo. Attenzione, però, a parlare di sorpresa: ai Mondiali in Qatar, il Marocco non si è presentato per la gita fuori porta, ma con la fame di portare a casa un pezzo di storia.
An unforgettable run. Thank you for the memories, Morocco 🇲🇦❤️
— FIFA World Cup (@FIFAWorldCup) December 14, 2022
IL CICLO DELLA SPAGNA È INIZIATO O FINITO?
Domanda legittima se si guarda la rosa: Gavi, Pedri, Eric Garcia, Williams, Pino e tanti altri. Vista così, potrebbe essere l’inizio di un nuovo ciclo. Un inizio, però, che non è stato preceduto da una fine. O meglio, il fatto che Ramos e Thiago siano stati lasciati a casa è sinonimo di fine.
Il modo di interpretare il calcio, con quel tiki-taka ricercato fino alla morte, però, è ancora lo stesso. Questo Mondiale in Qatar fa capire che non è più una modalità utile per superare gli ostacoli. Di conseguenza, lo stile di gioco che ha fatto volare le Furie Rosse negli ultimi anni 2000 e nei primi anni ’10 non è più vincente. Questo significa davvero fine di un ciclo.
LA CROAZIA RIUSCIRÀ A RIMPIAZZARE MODRIC?
That medal-winning feeling. 💪🥉
Hats off to #Croatia captain @lukamodric10! 🎩#CROMAR #FIFAWorldCup #Qatar2022 #Family #Vatreni❤️🔥 pic.twitter.com/7vIH4N1RJp
— HNS (@HNS_CFF) December 17, 2022
Se l’Argentina ha rimpiazzato Maradona, tutto è possibile. È vero, quella albiceleste è una terra molto più abitata e dove il calcio scorre nelle vene. Anche la Nigeria, però, ha sostituito egregiamente Okocha con Osimhen, la Costa d’Avorio ha una nuova generazione che non fa rimpiangere Drogba.
Nell’immaginario della Gen Z, nessuno riuscirà mai a rimpiazzare ciò che Modric ha fatto, come per la Gen X non esisterà mai più nessuno come Diego. I prossimi amanti del calcio, però, ci faranno capire che un degno erede di Modric arriverà.
CR7 È FINITO?
L’apertura con Messi richiedeva a gran voce una chiusura con Ronaldo, l’alfa e l’omega del calcio nel nuovo millennio. Il numero 7 per eccellenza ha guardato dalla panchina la maggior parte del Mondiale in Qatar. Un leone in gabbia, che ha visto i suoi vincere e perdere, godere e disperarsi. Per questo, molti hanno deciso di infangare la sua memoria.
Quelli che ora lo criticano, lo rimpiangeranno. Arriverà, a breve o meno, la notifica che avviserà tutti del suo ritiro. E lì? Solo lì il mondo intero si renderà conto di quanto si andrà a perdere senza di lui. Il fatto oggettivo è che Cristiano non è più quello ammirato a Madrid o anche a Torino, ma non esiste distruggere la reputazione di un fuoriclasse che ha giocato a livelli extraterrestri per più di 15 anni.
Se questa deve essere la fine, allora gustiamoci gli ultimi atti di un film praticamente perfetto.
All-time leading appearance makers in men's international football ⚽️
196 – Cristiano Ronaldo🇵🇹
196 – Bader Al-Mutawa🇰🇼 #FIFAWorldCup | #Qatar2022 pic.twitter.com/p41BFcI9oS— FIFA World Cup (@FIFAWorldCup) December 10, 2022
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Calcio Internazionale
Le partite del giorno – Lunedì 30 gennaio 2023

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2 ore fa:
Gennaio 30, 2023
Il calcio, si sa, non si ferma mai: ogni giorno, da ogni angolo del pianeta, giocatori di tutto il mondo sono pronti, con le proprie giocate sul rettangolo verde, a regalare emozioni ai tifosi. Numero Diez vi presenta quindi le principali gare che ci attendono nella giornata di oggi.
ITALIA – Serie A
Ore 20.45: Udinese-Hellas Verona (DAZN, Sky)
SPAGNA – LALIGA
Ore 21.00: Villarreal-Rayo Vallecano (DAZN)
INGHILTERRA – FA CUP
Ore 20.45: Derby County-West Ham (DAZN)
Calcio Internazionale
Real Madrid-Real Sociedad 0-0, le pagelle: un super Remiro ferma i Blancos
Pubblicato
9 ore fa:
Gennaio 29, 2023
Ecco le pagelle di Real Madrid- Real Sociedad, il big match della ’19 giornata di Liga terminato 0-0. Un pareggio che fa più comodo ai baschi che agli uomini di Ancelotti, che adesso vedono allontanarsi il Barcellona, sempre più primo in classifica a +5 dal Real Madrid.
Pur terminando a reti bianche, il primo tempo è molto combattuto e giocato ad alto ritmo da entrambe le squadre. Per i baschi è Illarramendi a sfiorare il gol. Ribattono i Blancos, spinti da un Vinicius Jr decisamente in palla, ma le azioni del brasiliano vengono ribattute dal portiere Remiro. Nel finale di frazione il Madrid impegna più volte il portiere avversario con i tentativi di Kroos, Valverde e ancora Vinicius, ma Remiro mantiene la porta inviolata.
Combattuto anche il secondo tempo, dove i protagonisti sono il solito Vinicius, Takefusa Kubo e, soprattutto, i due portieri. Alle giocate del numero 20 delle Merengues risponde sempre il portiere basco. E allo stesso modo Courtois respinge prima sul giapponese, poi su un tentativo a botta sicura di Navarro. Nel finale i padroni di casa provano in tutti i modi di sbloccare il match, ma la sfida termina a reti bianche. Ecco le pagelle di Real Madrid-Real Sociedad.
LE PAGELLE DEL REAL MADRID
Courtois 7: Si rende protagonista su due interventi grandiosi su Kubo e Navarro nel secondo tempo, grazie al quale il Madrid mantiene la porta inviolata.
Nacho 6: I suoi compiti sono, più che altro, difensivi e limita le sue sgroppate in avanti per dar più peso alla fase di copertura.
Militao 6: Buona presenza in area di rigore per il centrale brasiliano. Anche grazie a lui i Courtois non subisce gol.
Rüdiger 6: Come per Militao, una buona prestazione anche per lui. Messo in difficoltà solo quando Take Kubo ha deciso di accendersi. Per il resto è sempre accorto.
Camavinga 6,5: Oggi nell’insolita posizione di terzino sinistro, per lui comunque una buonissima prestazione, fatta di corsa e anche qualche giocata nella trequarti offensiva.
Kroos 5,5: Un oscuro lavoro di regia per il tedesco, che però non sembra nella sua migliore giornata e non è incisivo per il gioco dei suoi.
Valverde 5,5: Stavolta il Pajarito gioca sottotono non offrendo i suoi soliti sprazzi di talento. (Dal ’78 Asensio sv).
Ceballos 6,5: Chiamato a far rifiatare Modric, offre comunque molti lampi e crea linee di passaggio importanti. (Dal ’78 Modric sv).
Rodrygo 6: Più in palla nel primo tempo, si spegne nella seconda frazione, dove non entra quasi mai nel vivo del gioco.
Vinicius Jr. 7: Il brasiliano vive una serata da assoluto protagonista. Sicuramente il migliore dei suoi per occasioni create e giocate che fanno ammattire la difesa basca. Tra lui e il gol si frappone solo la strepitosa prestazione di Remiro.
Benzema 5,5: Il francese gioca una partita più silenziosa, lascinado a Vinicius il compito di far male agli avversari. Nonostante qualche spunto interessante, è comunque troppo poco per il Pallone D’oro in carica.
Ancelotti 5,5: Purtroppo Re Carlo stavolta non riesce a vincere. I suoi cambi non danno l’esito sperato e, tra l’altro, avrebbe potuto anticipare l’ingresso in campo di Modric (entrato al ’78) per tentare un affondo più deciso contro gli avversari.
LE PAGELLE DELLA REAL SOCIEDAD
Remiro 8: In assoluto il migliore in campo. Se la Real Sociedad esce imbattuta dal Bernabeu, questo è sicuramente merito dei suoi prodigiosi interventi.
Elustondo 6: Una buona prestazione di spinta, meno buona in copertura su uno straripante Vinicius. Costretto al cambio per un infortunio al ’66. (Dal ’66 Olasagasti 6: Forse il suo ingresso in campo non rientrava nei piani di Alguacil, ma non si fa comunque trovare impreparato quando è chiamato in causa).
Le Normand 6,5: Difesa attenta e con poche sbavature per il centrale francese, che si conferma come uno dei migliori difensori il Liga.
Zubeldia 6,5: Come il suo collega di reparto, anche per lui una buonissima prestazione contro il Pallone d’Oro Karim Benzema.
Munoz 6: Fa, tutto sommato, buona guardia contro Rodrygo. La sua sostituzione al termine del primo tempo è dettato da ragioni puramente tattiche. (Dal ’46 Diego Rico 6: Messo in campo per dare più spinta ai suoi, si fa vedere in un paio di occasione in avanti ma la sua prestazione si limita a questo).
Zubimendi 6: Fa da filtro a centrocampo e costringe spesso il Madrid a cercare le fasce laterali grazie al suo lavoro di copertura.
Brais Mendez 5,5: Il suo errore in disimpegno sul finale del primo tempo poteva essere letale. Fortunatamente Remiro ci mette una pezza. (Dal ’55 Navarro 5,5: Sui suoi piedi un ghiottissima opportunità nel secondo tempo, ma si lascia ipnotizzare da Courtois).
Illarramendi 6: L’ex della sfida ha una grande occasione in apertura del match, ma manca di pochissimo il gol. Per il resto una solida prestazione per lui
Oyarzabal 6: Di rientro dopo l’infortunio al crociato, deve sicuramente ritrovare la forma migliore. Poco appariscente nei suoi 55 minuti in campo. (Dal ’55 Pablo Marin 5,5: Solo qualche sprazzo per lui nel finale. Per il resto non riesce a incidere sul match.).
Kubo 7: Grandissima prestazione per l’esterno giapponese, che è l’uomo più pericoloso per la Real Sociedad. È una spina nel fianco per la difesa madridista e le sue occasioni vengono murate da un ottimo Courtois.
Sørloth 5,5: Il centravanti norvegese resta in ombra nel primo tempo e nel secondo non concretizza l’unica occasione capitatagli fra i piedi. (Dal ’84 Fernandez sv).
Alguacil 6,5: Imposta una gara attenta ma senza comunque tralasciare la fase offensiva, chiudendosi a riccio solo nei minuti conclusivi dell’incontro. Ne sono una prova le numerose occasioni dei suoi. È vero, Remiro lo ha aiutato molto, ma il tecnico basco ha comunque approcciato questo big match in maniera corretta.
Bundesliga
Bayer Leverkusen-Borussia Dortmund 0-2, le pagelle: Adeyemi lucido, Tapsoba horror
Pubblicato
12 ore fa:
Gennaio 29, 2023
Il match che chiude la 18° giornata di Bundesliga, la prima del girone di ritorno, si conclude con la vittoria del Borussia Dortmund per 0-2, che raggiunge il Friburgo al quarto posto a quota 34 punti e si porta a -3 dal Bayern Monaco capolista. Partita inizialmente equilibrata giocata ad alti ritmi da parte di entrambe le squadre: decide il gol di Adeyemi nella prima frazione di gioco e l’autogol di Tapsoba nel secondo tempo. Entrambe le squadre avevano vinto le prime due partite dalla ripresa del campionato tedesco dopo la sosta mondiale: il Bayer non perdeva punti addirittura dal 29 ottobre, nel match perso in casa del Lipsia.
LE PAGELLE DEL BAYER LEVERKUSEN
Hradecky 6: Incolpevole sui gol, non commette errori.
Frimpong 6: Da quella parte si intende bene con Diaby, salva anche lo 0-3 con un salvataggio sulla linea. Uno dei più propositivi dei suoi.
Tapsoba 5: Serataccia per lui, viene prima ammonito per un fallo su Adeyemi, poi commette autogol su un cross di Wolf, successivamente rischia il secondo autogol su una palla messa in mezzo da Brandt.
Tah 5.5: In difficoltà su Haller, viene sostituito per dare spinta offensiva alla squadra (Dal 63′ Bakker 6: Entra a prova a spingere sulla fascia sinistra, anche se non crea particolari pericoli alla retroguardia avversaria).
Hincapie 5.5: Fuori posizione in occasione del secondo gol, non riesce a spizzare la palla che va quindi a finire sui piedi di Wolf.
Palacios 6: Prova a dare qualità alla manovra, cerca più volte la conclusione da fuori. Prestazione sufficiente (Dal 70′ Bellarabi 6: Chiede spesso palla sui piedi ma non crea molto).
Andrich 5.5: Soffre gli alti ritmi della partita,
Diaby 6.5: Il più vivo dei suoi, prova spesso la giocata personale e impegna più volte Kobel.
Adli 5: Impalpabile, si fa vedere poco e sbaglia spesso la scelta. Andava sostituito prima? (Dal 80′ Azmoun S.V.)
Amiri 5.5: Inizio partita con buoni spunti e tanta voglia di fare, poi progressivamente scompare dalla partita. Perde la palla che porta allo 0-1 (Dal 80′ Demirbay S.V.)
Wirtz 6: Prima da titolare dopo il grave infortunio al ginocchio rimediato lo scorso marzo, viene spesso a prendere palla sulla trequarti per provare a inventare qualcosa, offre un gran pallone a Diaby che poteva valere l’1-0. (Dal 70′ Hlozek 5.5: Entra non incidendo
All. Xabi Alonso 5.5: Sconfitta per Xabi Alonso dopo 5 vittorie consecutive, i suoi non partono male ma alla lunga le qualità del Dortmund escono fuori. Resta al nono posto in classifica con 24 punti.
LE PAGELLE DEL BORUSSIA DORTMUND
Kobel 7: Tiene a galla il Dortmund con un miracolo sul tiro di Diaby a inizio partita, poi altri interventi che gli permettono di tenere la porta inviolata
Wolf 6.5: Inizialmente in difficoltà su Amiri, ma si rivela decisivo prima recuperando la palla che porta al gol del vantaggio, poi propiziando l’autogol di Tapsoba (Dal 85′ Hummels S.V.)
Sule 6.5: Il Leverkusen gioca senza una vera prima punta di ruolo e i due difensori centrali gialloneri non hanno molto lavoro da fare, Sule prova anche a spingere rendendosi pericoloso in un paio
Schlotterbeck 6: Rispetto al compagno di reparto deve fare più attenzione alle incursioni di Diaby, ma non commette sbavature.
Ryerson 5.5: Terzino destro di ruolo, messo a sinistra per contenere la velocità di Frimpong e Diaby, in difficoltà proprio su quest’ultimo che spesso gli scappa via.
Bellingham 6.5: Di ritorno dalla squalifica fa ancora una volta un’ottima prestazione partecipando ad entrambi i gol, prima servendo Brandt, poi Wolf.
Can 6.5: In fase di possesso si abbassa sulla linea dei difensori, non viene seguito a uomo e ha quindi libertà di impostare. Anche in fase difensiva contiene bene Adli
Ozcan 6: Porta fisicità in mezzo al campo, riceve un’ammonizione pesante perchè diffidato, salterà dunque il prossimo match, contro il Friburgo
Brandt 7: Ex della partita, dopo i primi minuti in cui non si fa vedere entra in partita trovando spunti interessanti, tra cui l’assist per il gol di Adeyemi. (Dal 85′ Reus S.V.)
Haller 7: Prima da titolare per Haller, l’ivoriano si rivela subito decisivo con il velo nel primo gol(Dal 61′ Modeste s.v)
Adeyemi 7: Trova il gol più importante, quello che sblocca la partita. Freddo nel battere Hradecky (Dal 72′ Bynoe-Gittens 6: Partita già indirizzata, non fa molto).
All. Terzic 6.5: Partenza difficile, poi tutto in discesa. Entra in zona champions e vede la vetta, solo 3 punti di distanza dal Bayern Monaco fermato sul pareggio dall’Eintracht Francoforte.
Calcio Internazionale
Rudi Garcia svela il futuro di Ronaldo: “Non chiuderà la carriera qui”
Pubblicato
19 ore fa:
Gennaio 29, 2023
In moltissimi, tra tifosi e addetti ai lavori, avevano interpretato il clamoroso trasferimento di Cristiano Ronaldo all’Al-Nassr come un definitivo esilio dorato dal calcio europeo, in cui il portoghese ha regnato per quasi due decenni. Eppure, quando si parla di CR7, meglio non dare mai niente per scontato; le dichiarazioni del suo attuale allenatore, Rudi Garcia, lasciano infatti intuire che la storia di Ronaldo possa arricchirsi di un ulteriore capitolo:
“Ronaldo non si ritirerà all’Al-Nassr, farà ritorno in Europa per poi ritirarsi lì“.
Il tecnico francese non è stato però il primo a formulare tale ipotesi; diverse testate come Marca, principale quotidiano sportivo spagnolo, avevano accennato alla possibilità di rivedere Cristiano in bianconero per la prossima stagione. Solo che questa volta, al posto della maglia della Juventus, indosserebbe quella del Newcastle, club di proprietà saudita inevitabilmente legato all’attuale squadra di Ronaldo, che avrebbe dunque la possibilità di tornare a calcare il palcoscenico della Champions League. Possibilità concreta, visto l’incredibile campionato disputato dalla squadra di Eddie Howe attualmente terzo nella classifica della Premier League.
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