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Mondiale 1986, Peter Shilton pronuncia dure parole contro Maradona

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Mondiale 1986, Peter Shilton pronuncia dure parole contro Maradona

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Francoforte

Intervistato dal The Sun, l’ex portiere dell’Inghilterra Peter Shilton ha parlato della maglia di Diego Armando Maradona, battuta all’asta negli ultimi giorni. L’ex numero uno, titolare nella sfida dei Mondiali 1986 in cui il ‘Pibe de Oro’ segnò con la famosa ‘Mano de Dios’, ha sollevato una polemica, dimostrando di non aver dimenticato il gesto di Maradona in occasione della sfida della Coppa del Mondo.

LE PAROLE DELL’INTERVISTA

“Quel giorno non avrei scambiato la maglia con Maradona per tutto l’oro del mondo. Non la userei neanche per pulire i piatti nel mio bungalow. Se avessi saputo che Hodge aveva la sua maglia nello spogliatoio, non l’avrei fatta uscire da lì. L’avremmo rotta in mille pezzi. Ma Steve lo sapeva e per questo non ci ha detto nulla”.

VECCHIE RUGGINI NON DIMENTICATE

Oltre trent’anni dopo, e a più di un anno dalla sua morte, Peter Shilton ancora non riesce a perdonare Diego Armando Maradona. Il capitano dell’Inghilterra a Messico ’86 è l’altro protagonista di uno degli episodi che hanno segnato la storia del calcio mondiale. La partita della rete è tornata sulla bocca di tutti dopo che un anonimo compratore ha speso 8,4 milioni di euro per aggiudicarsela.

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Allegri: “Vincere era importante, la squadra è migliorata”

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Allegri

La Juventus continua il suo percorso di ritorno alla vetta, battendo il Napoli 1-0 davanti al proprio pubblico, con un gol di Gatti. Il merito si divide tra i giocatori e tra l’allenatore bianconero, Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese, nonostante le critiche, resta aggrappato al primo posto occupato al momento dall’Inter di Simone Inzaghi. Nel post partita si è diretto ai microfoni per elogiare il lavoro fatto fin qui dalla propria squadra, che ha dimostrato solidità di fronte ai campioni d’Italia.

LE DICHIARAZIONI DI ALLEGRI

VITTORIA“Vincere stasera è stato molto importante, il Napoli è a -12 ed è un ottimo risultato. Andiamo avanti a lavorare e migliorare, oggi loro hanno tenuto molto la palla ma con poche occasioni, la squadra è stato un blocco granitico nei momenti di difficoltà”.

INFORTUNI“Ho un gruppo di ragazzi che si mette a disposizione, Rabiot e McKennie hanno fatto un lavoro straordinario. Ogni tanto dobbiamo rallentare e non fare azioni a tre passaggi, ma stiamo lavorando e cerchiamo sempre di migliorare. Miretti sta meglio, settimana prossima rientra Weah”.

MERITI“Il merito è dei ragazzi, hanno voglia di migliorare e la cosa più importante è la loro umiltà e la consapevolezza dei propri limiti. Non ci scomponiamo più all’errore ed è già un bel passo avanti”.

SQUADRA“La squadra oggi non si è scomposta, è un segno di maturità e convinzione, siamo sempre rimasti dentro la partita. C’è voglia di dimostrare, la squadra è migliorata molto”.

GATTI“Gatti? Sono contento per il gol, ma a livello difensivo deve migliorare molto e ne ho parlato con lui in settimana”.

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Gatti ancora decisivo, è bomber della difesa: il dato

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Gatti Juventus

Fantallenatori ed amanti del calcio, abbiamo scoperto nel corso di questa stagione un nuovo difensore bomber. Probabilmente non è il nome che tutti ci aspetteremmo, vista soprattutto l’ispirazione molto conservativa della Juventus, squadra in cui milita. Parliamo nello specifico di Federico Gatti, centrale classe ’98 arrivato dalla Serie B nella scorsa stagione. Andiamo dunque a scoprire il dato sia per quanto riguarda il nostro campionato, sia per quanto riguarda i top campionati europei.

I gol di Gatti in questa prima parte di stagione in Serie A sono 3, il numero più alto di tutto il campionato per gli abitanti delle retrovie. Se prendiamo invece in esame i top campionati di tutta Europa, allora il difensore italiano si classifica quarto, dietro a tre terzini. Parliamo dell’esperto di balistica Grimaldo, a quota 7, dopodichè troviamo Frimpong ed un ex conoscenza del nostro campionato come Gosens a 4 reti a testa.  Il nostro campionato ha dunque trovato un nuovo difensore bomber, tra le fila della formazione bianconera di Torino.

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Juventus-Napoli 1-0, le pagelle: Gatti back to back, Kvara spreca un’occasione d’oro

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Juventus giaccherini

PAGELLE JUVENTUS-NAPOLI – La Juventus vince contro il Napoli e si riporta momentaneamente in testa alla classifica. Primo tempo vivace che mostra entrambe le squadre in un buon momento di forma, capaci di far male all’avversario in qualsiasi momento della squadra al netto degli errori sotto porta, Kvara e Vlahovic su tutti: solo quelli fanno chiudere la prima frazione sullo 0-0, ma in apertura di primo tempo cambia subito la questione con l’ormai solito Gatti che porta avanti i suoi con un colpo di testa su cross di Cambiaso. Poi i bianconeri si chiudono e il Napoli fatica a creare con spazi intasati. La squadra di Allegri aspetta dunque il risultato dell’Inter, mentre i Napoli deve guardarsi da Fiorentina e Bologna.

LE PAGELLE DELLA JUVENTUS

Szczesny 7: miracolo vero su Di Lorenzo nel primo tempo, che mantiene il risultato in parità. Per sua fortuna Osimhen è in fuorigioco sul rinvio sbagliato, altrimenti l’esito della partita poteva essere diverso.

Gatti 7: aggressivo come al solito, fa una sbavatura quando si dimentica di coprire Kvara sull’occasione che poi il georgiano butta alle ortiche. Sempre più uomo gol.

Bremer 5.5: rischia di combinarla grossa rinviando di testa su Gatti, apparecchiando la tavola per Di Lorenzo che calcia verso la porta indisturbato. Deve offrire al suo portiere una cena.

Danilo 6.5: è sempre lui l’uomo d’ordine della Juventus, che districa la matassa quando si fa troppo aggrovigliata.

Cambiaso 6.5: l’esterno dimostra ancora la sua crescita, giocando con la sicurezza di chi calca questi palcoscenici da anni. Stupendo il cross per Gatti per il vantaggio bianconero. (dal 92′ Rugani s.v.)

McKennie 6.5: dinamismo e proposta, il numero 16 si disimpegna bene in fase propositiva e di contenimento, risultando uno dei più coinvolti tra le fila di Allegri. (dal 92′ Iling Junior s.v.)

Locatelli 6: l’ex Milan gioca una partita di posizione più che di distribuzione, piazzandosi in chiusura sui tentativi di conduzione ora di Lobotka e ora di Anguissa, facendo lavoro sporco ma utile.

Rabiot 5.5: fin troppa calma nella gestione di alcune situazioni bollenti, che fanno spaventare i tifosi sugli spalti. Avrebbe potuto forse incidere di più sulla partita, che ha offerto tanto campo da percorrere, situazione ideale per il francese, il quale oggi non si iscrive all’elenco dei protagonisti.

Kostic 6: Politano preoccupa non poco Allegri, che chiede all’esterno un lavoro extra in copertura, limitandone la spinta offensiva per garantire più protezione alla difesa. Compito eseguito a metà, perché Politano ha più di un’occasione per fare male. (dall’82’ Alex Sandro s.v.)

Vlahovic 5: spreca dal centro dell’area dopo una palla fantastica di Chiesa, un tocco di troppo permette a Natan di opporsi salvando un gol che sembrava già fatto. Si vede che ha voglia, ma non riesce a trasformarla in efficacia, ma non è nemmeno fortunato quando colpisce il palo con il mancino di prima ad inizio secondo tempo. (dal 70′ Milik 5.5: non riesce ad alzare il baricentro dei suoi quando la pressione del Napoli è massima)

Chiesa 7: se si accende lui, la Juventus cambia marcia e va ad un altro ritmo. I difensori del Napoli non lo tengono se parte in velocità, è il vero top player dei bianconeri. (dall’82’ Kean s.v.)

All. Allegri 6: copione classico e già visto millemila volte, ovvero: una volta portatasi in vantaggio, la Juventus si arrocca in difesa e la partita finisce. Con il passare delle giornate però, la coralità e la manovra sembrano crescere in fluidità ed esecuzione, ma se non ha dovuto imbastire una rimonta è perché il Napoli si è divorato l’impossibile.

LE PAGELLE DEL NAPOLI

Meret 6: coraggioso ad uscire sulla tentata rovesciata di McKennie, evitando che l’americano potesse concludere verso la porta. Subisce gol nell’unico tiro pericoloso della Juventus dopo quello di Vlahovic, ma è incolpevole.

Di Lorenzo 6: non riesce a credere a come non abbia segnato nel primo tempo, quando Szczesny gli nega la gioia personale con un riflesso senza senso. Per il resto partita di grande applicazione e diligenza, come da marchio di fabbrica.

Rrahmani 5: buona gestione di Vlahovic, ma si perde completamente Gatti sul vantaggio della Juventus: una soglia di attenzione più alta avrebbe potuto evitare la sconfitta a lui e ai suoi.

Juan Jesus 6: Assieme a Rrahmani tiene a bada Vlahovic, che non porta chissà quali preoccupazioni dalle parti di Meret ad esclusione del tiro salvato da Natan.

Natan 6: ha il merito di salvare su Vlahovic una conclusione che sembrava a botta sicura, e solo questo gli merita la sufficienza, ma deve crescere sul proprio livello generale per consolidarsi in una big di Serie A. (dal 72′ Zanoli 5: poco incisivo, i palloni che tocca si contano sulle dita di una mano)

Anguissa 4.5: fisicità ma a sprazzi, anche lui entra nella partita a fasi alterne. Nel secondo tempo si fa fatica a capire se sia rientrato in campo o se sia rimasto chiuso negli spogliatoi.

Lobotka 6: molto meno coinvolto rispetto al recente passato, per una squadra che va molto più in verticale di quanto non facesse lo scorso anno. Quando ha palla si disimpegna bene, ma non è più il principale architetto dei partenopei. (dall’86’ Cajuste s.v.)

Zielinski 5.5: il principe ammirato ad Empoli e nei primi anni sotto il Vesuvio non si fa vedere da un po’. Ha qualità indiscutibili, ma per alcuni tratti della partita sparisce completamente. (dal 64′ Elmas 5.5: come Zanoli non porta nulla ai suoi compagni dal suo ingresso in campo)

Politano 6: il più attivo in avvio di match, bacia l’esterno del palo con la classica giocata a convergere verso il centro del campo, poi soffre un po’ la marcatura di Kostic ma prova sempre a rendersi pericoloso quando ha campo da percorrere palla al piede. (dal 72′ Raspadori 5.5: forse non la scelta giusta, perché con la Juventus così compatta dietro farebbe fatica chiunque, specie l’ex Sassuolo che non è proprio un gigante e fatica nel farsi spazio fisicamente)

Osimhen 7: la sua sola presenza inquieta la retroguardia juventina; nasce da una marcatura addirittura triplicata su Osi la palla gol clamorosamente sbagliata da Kvara. Fa sponda, si propone e costruisce con la sapienza e l’efficacia di un veterano. Solo il fuorigioco gli nega la gioia del gol, bellissimo tra l’altro.

Kvaratskhelia 5.5: si divora in maniera incredibile il possibile 1-0 sparando alto a tu per tu con Szczesny, quando tutti i suoi compagni pensavano già a come esultare. Nervoso, non riesce ad entrare in partita come vorrebbe se non per qualche guizzo nel secondo tempo. (dall’86’ Simeone s.v.)

All. Mazzarri 6: i suoi la partita la fanno, ma se la divorano nel primo tempo per i gol sbagliati in modo incredibile. Una volta passata in vantaggio, la Juventus diventa ingiocabile per chiunque, ma la prestazione nel complesso è positiva.

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La Juventus vince di misura contro il Napoli e torna al comando: decisivo il gol di Gatti

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Gatti rinnova

La Juventus vince e torna al comando della classifica. Ancora Gatti, che dopo il gol contro il Monza è nuovamente decisivo per i tre punti. Partita colma di intensità, agonismo e occasioni ambo le parti, soprattutto nel primo tempo. Poi nel secondo, dopo il vantaggio di Gatti, si abbassano i ritmi, seppur le occasioni non manchino. La Juventus vince ancora e va nuovamente al comando, Napoli che perde e rischia di cedere anche il quinto posto.

LA CRONACA DEL PRIMO TEMPO

Juventus con l’11 titolare al completo, Napoli con qualche defezione in difesa. Subito pericoloso il Napoli, sulla punizione di Politano. Flipper in area, con la deviazione che va verso la porta protetta da Szczesny, che accompagna con lo sguardo fuori. Partita iniziata subito con grande intensità, come ci si aspettava da un big match tra la Juventus e il Napoli. Inizio favorevole ai partenopei, che si avvicinano più volte alla trequarti avversaria, battendo anche due corner e una punizione dal limite, disinnescate dalla difesa bianconera. Al 6′ primo squillo della Juventus, con un contropiede fatto partire da Vlahovic e concluso da Cambiaso, che col sinistro mette poco fuori.

Poi torna all’attacco il Napoli, in una partita che offre diversi capovolgimenti di fronte già nei primi minuti. In una delle solite cavalcate di Di Lorenzo, il capitano degli azzurri crossa in mezzo, facendo partire un tiro-cross pericoloso verso la porta di Szczesny, che riesce a bloccare non senza rischi. Ritmi che non si placano, con al quarto d’ora prima occasione Juventus con Vlahovic e, nell’azione successiva, ancora pericoloso il Napoli con le iniziative di Politano. Al 20′ clamorosa occasione per la Juventus, prima con Vlahovic, servito perfettamente da Chiesa in mezzo all’area sbaglia da solo perdendo l’occasione per tirare liberamente. Poi, nella stessa azione, McKennie prova una rovesciata capolavoro, fermata da Meret

Momento favorevole alla Juventus, con ancora uno scatenato Chiesa che supera in dribbling due difensori partenopei, non riuscendo a servire in mezzo i compagni, ma riuscendo a far scatenare la bolgia dei tifosi bianconeri allo stadio. Alla mezz’ora clamorosa chance sprecata da Kvaratskhelia, che servito da Osimhen e libero da ogni pressione, col solo Szczesny davanti a sè, di destro conclude alto sopra la traversa. Al 40′ ancora una grandissima occasione, stavolta per il Napoli, con il portiere della Juventus che compie una parata da 10 in pagella su Di Lorenzo. Il polacco si distende con il capitano partenopeo quasi sicuro di segnare, salvando un gol quasi fatto.

Dopo il 1′ di recupero l’arbitro manda negli spogliatoi le squadre, dopo un primo tempo di grande intensità.

LA CRONACA DEL SECONDO TEMPO

Secondo tempo che inizia sulla falsariga del primo, col Napoli pericoloso con Zielinski, che da fuori area però spedisce alto. Poi esce anche la Juventus, che va vicino al gol con Vlahovic che prende il palo, azione poi fermata dal fuorigioco di McKennie. Occasione bianconera che è preludio al vantaggio. Su un altro attacco dei padroni di casa si getta sul cross Gatti, che di testa batte Meret e firma il vantaggio juventino. Gatti ancora decisivo: dopo il gol contro il Monza, ancora in gol. Il Napoli risponde allo svantaggio attaccando con maggior intensità, con Politano che prende palla e fa partire il sinistro a giro, facile preda di Szczesny. Poi ancora Napoli, che con Anguissa di testa non inquadra la porta.

Ritmi che si abbassano parzialmente, con la Juventus che prova a placare le trame offensive avversarie, tentando di portare a casa il risultato. Torna in avanti la Vecchia Signora, che prova a raddoppiare ancora con Chiesa, in forma stasera, ma il suo destro a giro vola sopra la traversa. L’episodio che potrebbe cambiare l’inerzia della partita arriva al 70′, con Vlahovic che si ferma per un  apparente problema muscolare ed è costretto a uscire, al suo posto Milik. Poco dopo il Napoli sembra aver agguantato il pareggio con Osimhen, che però si trovava in posizione di offside dopo un chiaro errore di Szczesny in fase di impostazione.

Ritmi più blandi, con la Juventus che prova a difendere il risultato e il Napoli che tenta l’assedio. Occasione partenopea con Juan Jesus che, in una delle azione offensive degli azzurri, gira di testa ma non centra la porta. Poi ancora Napoli, stavolta in una lunga azione manovrata, terminata con il tiro del capitano Di Lorenzo, fuori di poco a lato.

Resiste all’assalto finale del Napoli la Juventus, che può esultare per la vittoria numero 11 in campionato e il ritorno, almeno fino a domani sera, in testa alla classifica. Cade ancora il Napoli, che rischia di subire il sorpasso da Roma o Fiorentina, e Bologna.

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