Ai Mondiali siamo abituati a vedere sfide tra Davide e Golia e ci appassioniamo alla storia del giovane spensierato che vuole battere il gigante. In un certo senso, i Mondiali del Canada sono stati anche questo, ma, se pensiamo alla geografia del paese, ci rendiamo conto che il Grande Nord Bianco rappresenta sia Davide sia Golia. Si tratta, infatti, del secondo paese più grande del mondo, ma fino a pochi anni fa si trovava al 120esimo posto del ranking FIFA insieme al Suriname.
Il trend è cambiato, grazie al lavoro del ct John Herdman e a una nuova generazione di talenti che, però, hanno dimostrato di non essere ancora pronti per questo tipo di palcoscenico. Si è notato in tutte e tre le gare del girone, ma il fatto che siano usciti contro Marocco e Croazia, che si sono giocate la finalina, regala speranza in vista del prossimo Mondiale, che i Canucks giocheranno in casa.
CANADA – BELGIO 0-1: ESORDIO SFORTUNATO
I Mondiali per il Canada sono sempre stati una maledizione. Nonostante il vasto territorio da cui attingere giocatori, il calcio non è mai stato troppo considerato. Prima di questa, avevano centrato solo una qualificazione alla Coppa del Mondo, a Messico ’86. Risultato dell’epoca: 3 partite, 0 punti, 0 gol fatti.
La partita contro il Belgio sembrava impossibile in partenza, una vera sfida da Davide contro Golia, perché i Canucks sfidavano la seconda Nazionale del ranking. Il primo tempo, però, è totalmente dominato dai ragazzi di Herdman: rigore sbagliato da Davies e proteste per due penalties non concessi. Il Belgio si è ritrovato in balia della fame dei talenti nordamericani, che però si sono dovuti arrendere davanti alla rete di Batshuayi, arrivata sull’unica distrazione difensiva.
Il Canada, nella ripresa, ha calato l’intensità, ma ha dimostrato che il Belgio non fosse imbattibile. Ancora zero punti e zero gol, ma la strada era quella giusta.
CANADA – CROAZIA 1-4: TRACOLLO
Nonostante la sconfitta, forti della prestazione precedente, propongono in fotocopia la partita con il Belgio, riuscendo anche a trovare il gol. Dopo soli 68 secondi è Alphonso Davies a realizzare la prima storica rete ai Mondiali per il Canada. Nella prima mezz’ora, i Canucks fanno la voce grossa, mettendo parecchio in difficoltà la squadra di Dalic. Al 36′, però, Kramaric tira fuori la giocata del pareggio, che ribalta le sorti della gara.
Da quel momento in poi, i ragazzi di Herdman faticheranno a ritrovarsi e la Croazia avrà vita facile. Dopo questo pesante risultato, i canadesi sono già matematicamente eliminati anche se dovessero fare risultato contro il Marocco. Nonostante la sconfitta netta, però, ancora una volta la compagine nordamericana è riuscita a dimostrare di avere identità, soprattutto grazie ai due ragazzi sulle corsie: Tajon Buchanan e Alphonso Davies.
CANADA – MAROCCO 1-2: A CACCIA DELLA STORIA
Dopo aver trovato il primo storico gol ai Mondiali, il Canada cerca anche il primo risultato utile di sempre. Il Marocco, che chiuderà al quarto posto la competizione, sta già dimostrando di non essere arrivato in Qatar per una gita fuori porta. Il match è molto complicato, anche perché, in caso di vittoria, i Leoni dell’Atlante potrebbero ritrovarsi primi nel girone. Soprattutto, però, non hanno ancora subito gol, pur avendo giocato con Belgio e Croazia.
La tendenza del Canada è ribaltata in questo incontro, perché subisce subito la qualità offensiva del Marocco. I Canucks passano quasi subito in svantaggio di due gol e riusciranno a ritrovare la speranza grazie all’autorete di Aguerd al 40′. Negli ultimi 45′ Davies e compagni ci provano, ma invano. Ultimo posto nel girone con zero punti.
VOTO FINALE: 5.5
Il voto finale non può essere più alto, perché non riuscire a fare neanche un punto non può portare alla sufficienza. Il Mondiale del Canada va, però, contestualizzato. La squadra di Herdman si è trovata nel girone la terza e la quarta classificata e anche la seconda del ranking FIFA. Nonostante questo, ha comunque cercato di giocarsela a viso aperto, finché i mezzi a disposizione lo permettevano.
Da lodare il lavoro del ct, soprattutto per la posizione ibrida di Davies che ha più volte impensierito le solide difese avversarie. Il giocatore che ha stupito di più è senza dubbio Tajon Buchanan. Il classe ’99 del Brugge ha ora attirato le attenzioni di diversi club, tra cui Milan, Inter e Napoli. Chissà se lo vedremo bruciare le corsie della Serie A già da gennaio.