Nel calcio, si sa, può cambiare tutto da un momento all’altro. Ne sa qualcosa il Monza che, nelle ultime stagioni, sembra vivere sulle montagne russe. Lo scorso anno, dopo l’amarezza per la promozione diretta sfumata solamente all’ultima giornata sul campo del Perugia, i brianzoli hanno trovato la loro prima storica promozione in A al cardiopalma nei playoff, contro il Pisa. In estate, grazie alle sapienti mani di Adriano Galliani, per il Monza sembrava aprirsi un nuovo ciclo nella massima serie. Colpi importanti, risultati inizialmente deludenti con conseguente cambio in panchina, fino all’impresa in casa della Juventus. C’è tutto nella stagione del Monza, che adesso può addirittura sognare l’Europa.
AVVIO COMPLICATO
Come spesso accade, l’euforia per una promozione, specie se è la prima in Serie A, risulta difficile da smaltire. A Monza invece, dopo i giusti festeggiamenti, l’amministratore delegato Adriano Galliani ha fin da subito cominciato a progettare qualcosa di più grande. Nasce così una rosa in gran parte rivoluzionata, che si pone innanzitutto l’obiettivo della salvezza.
Arrivano nomi importanti come Pessina, Sensi, Caprari e Petagna su tutti, e sul Monza cominciano ad ingrandirsi le aspettative. Il verdetto del campo però, almeno per le prime giornate, ribalta ogni previsione. La squadra di Stroppa dopo aver steccato l’esordio in casa col Torino, perde anche le successive 4 partite consecutive.
Il calendario complicato non aiuta (Napoli, Roma, Atalanta ed una lanciatissima Udinese), ma i numeri sono impietosi: 0 punti, 15 gol subiti e solo 2 segnati. Anche l’ipotetico scontro salvezza con il Lecce, assolutamente da vincere, non va come sperato con l’1-1 maturato al Via Del Mare. Un avvio complicato che sembrava mettere decisamente in salita il campionato dei biancorossi.
LA SVOLTA
Nel momento più difficile, la scelta più complicata si rivela la vera mossa vincente che dà la scossa a tutta la stagione. Nasce tutto dall’ennesima intuizione di Galliani, che sostituisce l’allenatore della promozione con Raffaele Palladino, tecnico della Primavera senza alcuna esperienza in panchina. Un azzardo che darà i suoi frutti fin dalla prima partita.
La risalita parte con la vittoria casalinga contro la Juventus. Un successo che, nonostante i bianconeri fossero in profonda crisi, fa estremamente rumore e che soprattutto rilancia le ambizioni della squadra. Seguono due vittorie consecutive, fino ad un periodo in cui i risultati positivi si alternano a quelli negativi. Tant’è che alla sosta dedicata ai Mondiali, il Monza si ritroverà a quota 16, a +9 sulla zona retrocessione.
Con il ritorno del campionato, le cose vanno addirittura meglio. La squadra di Palladino è ancora imbattuta in Serie A nel 2023, ed ha concluso il girone d’andata con 22 punti, record per una neopromossa. In mezzo, c’è il pareggio strappato all’ultimo secondo con l’Inter e la seconda impresa contro la Juventus, con lo straordinario 2-0 a domicilio rifilato ai bianconeri. Dovesse continuare così, questo Monza può davvero mettere il mirino sulla qualificazione in Conference League.
I PUNTI DI FORZA
Sicuramente questo nuovo corso del Monza si fonda sulle idee del suo giovane tecnico. Palladino ha saputo dare coesione e gioco ad un gruppo che sembrava aver risentito dell’inizio difficile. Anche i singoli hanno iniziato a fare il loro lavoro al meglio. A centrocampo, nonostante l’infortunio di Sensi, Pessina e la rotazione tra Rovella e Colpani stanno dando garanzie.
Gli esterni stanno facendo spesso la differenza, con Ciurria grande assistman e Carlos Augusto già a 4 gol in campionato. Nel reparto offensivo appaiono ispirati Caprari e Dani Mota, mentre in porta Di Gregorio, che ha superato la concorrenza di Cragno, si sta imponendo a suon di prestazioni, ultima quella dello Stadium dove si è rivelato decisivo. A mancare per ora sono solo i gol di Petagna e un po’ di stabilità difensiva, con i gol incassati che continuano ad essere troppi.