Qualche anno fa, di Munir El Haddadi, se ne parlava benissimo. Era un giovane della Masia che con il Barça B raccoglieva numeri veramente importanti, quasi da fuori categoria.
Luis Enrique lo fa debuttare in prima squadra nell’agosto del 2014, in un match di Liga contro l’Elche che finisce 3 a 0 per i blaugrana. Munir riesce anche a segnare il secondo gol dell’incontro, coronando così un esordio da favola. Da quel momento sono passati più di 4 anni, Munir non è riuscito ad affermarsi nel Barcellona, ha cambiato due squadre e negli ultimi giorni è stato ufficializzato il suo passaggio al Siviglia. Il club andaluso lo ha acquistato a titolo definitivo a prezzo di saldo, 2 milioni di euro circa, perché il giocatore sarebbe andato in scadenza di contratto a giugno.
Le altre due cessioni, al Valencia prima e all’Alavés poi, erano in prestito. Questa volta, invece, Munir saluta Barcellona e, molto probabilmente, non ci tornerà. L’attaccante ha voluto salutare con un bel post su Instagram i tifosi blaugrana, che in fin dei conti hanno sempre creduto in lui e nelle sue potenzialità.

IL PASSATO: VALENCIA E ALAVÉS
Come accennato prima, nel 2016 Munir passa in prestito al Valencia, con diritto di riscatto fissato a 12 milioni di euro. Va in prestito per giocare con continuità e i numeri a fine stagione testimoniano la grande quantità di minuti giocati: 34 presenze in Liga e 3 in Copa del Rey.
Gioca principalmente come esterno destro offensivo, in campionato mette a segno 6 gol e 3 assist più 1 in Copa. Il Valencia termina la stagione al dodicesimo posto. Per essere la prima esperienza fuori dalla comfort zone di Barcellona, Munir può ritenersi soddisfatto.

Il Valencia non esercita il diritto di riscatto, Munir fa ritorno in Catalogna ma è solo di passaggio. Negli ultimi giorni del mercato estivo passa in prestito all’Alaves.
La squadra basca affronta una stagione complicata, naviga costantemente nelle ultime posizioni fino a quando in panchina non arriva Abelardo. Prima di lui si susseguono addirittura altri tre allenatori: Zubeldia inizia la stagione ma alla 4° giornata viene esonerato, Javier Cabello viene scelto ad interim per le due giornate successive, poi alla 7° giornata esordisce Gianni De Biasi.
L’allenatore italiano, però, viene esonerato alla 13° giornata. L’arrivo di Abelardo riesce a dare speranze ad una squadra che in molti davano già per retrocessa. Munir con gli altri allenatori gioca ma non segna, solo 1 rete contro il Levante all’esordio di De Biasi.
Abelardo, fin da subito, decide di puntare forte su Munir e riesce a ritagliargli un ruolo diverso dal solito: nelle prime partite viene utilizzato come punta nel 4-2-3-1 con discreti risultati. Il problema di quel sistema di gioco è la leggerezza dell’attacco basco, allora Abelardo dopo qualche partita passa ad un 4-4-2 più compatto, con Munir davanti insieme a Guidetti.

Il gol più bello di Munir con l’Alavés: riceve palla, la controlla, si prepara la mattonella e calcia. Un capolavoro.
Una strana coppia, ma che si completa e funziona: Guidetti è il riferimento offensivo, mentre Munir gli gira intorno e apre gli spazi. L’attaccante spagnolo con Abelardo segna 9 gol e 4 assist, risultando il giocatore più importante della squadra.

Un altro gran bel gol, questa volta nel derby basco contro il Bilbao: mancino chirurgico e palla sotto l’incrocio.
ADESSO IL SIVIGLIA
Dopo aver conquistato la salvezza con l’Alavés torna ancora una volta a Barcellona, ma nel mercato estivo non viene ceduto. Da agosto colleziona poche presenze, 7 in Liga con 1 solo gol messo a segno. Nei giorni scorsi si è presentata l’opportunità Siviglia e Munir l’ha presa al volo.
Il club andaluso è una delle squadre più interessanti di questa prima parte di stagione in Europa, gran parte del merito va al tecnico Pablo Machín. Il Siviglia è una squadra tecnica e molto verticale, filosofia di gioco che si sposa bene con le caratteristiche di Munir. Machín gioca con due punte, ovvero Ben Yedder e André Silva. Non sarà assolutamente facile trovare spazio, ma l’ex-Barcellona può ritagliarsi un ruolo importante nelle rotazioni, magari diventando un dodicesimo uomo.
Sarà molto interessante seguire il percorso di Munir in questa seconda parte di stagione, soprattutto per capire effettivamente se può diventare un giocatore da squadra di medio-alto livello oppure no. Possiede ottime qualità, adesso sta a lui metterle in mostra anche ad alti livelli.