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Muriel, l'asso nella manica di Gasperini

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Muriel, l’asso nella manica di Gasperini

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È il 25 agosto 2019, data in cui vanno in scena le prime gare del campionato di Serie A. I pronostici iniziali prevedono una lotta a tre per lo Scudetto, la quale vede la pluridecorata Juventus, inevitabilmente  favoritissima, difendersi dagli attacchi di Inter e Napoli, che condotti da Conte e Ancelotti sperano di poter issarsi sul tetto d’Italia. Per il quarto posto invece la battaglia si prospetta aspra e agguerrita, in quanto Milan, Roma Lazio e Atalanta sono tutte in cerca di un posto nell’Europa che conta. L’ultima squadra citata, ancora sull’onda dell’entusiasmo per la qualificazione in Champions League della stagione precedente, gioca il primo turno in casa della Spal. La trasferta di Ferrara, sulla carta, era più che abbordabile per la ciurma gasperiniana. Eppure la serata emiliana prende in pochissimo tempo una piega sbagliata.

Bastano infatti solamente sette minuti ai ragazzi in maglia biancazzurra per passare in vantaggio. Complice un pasticcio della difesa ospite, Di Francesco si trova a tu per tu con Gollini e non manca l’appuntamento con il primo gol stagionale. Passano altri venti minuti, fino a quando Igor salta Hateboer, la mette in mezzo e trova Petagna liberissimo, che in tap-in firma il 2-0. L’Atalanta resta confusa dell’avvio frenetico degli avversari, ma riesce comunque ad accorciare le distanze nel primo tempo, grazie a colui che si rileverà una delle maggiori sorprese del campionato, Robin Gosens.

La svolta arriva al minuto 55. Dalla panchina si alza il 9, Luis Muriel, che toglie la casacca, dà il cinque al compagno Masiello ed entra in campo. Appena qualche attimo dopo, ecco che gli spallini rischiano già di subire il gol del pari, con un violento sinistro del colombiano che si infrange sui pugni dell’ex Berisha. Quello però era giusto un riscaldamento, perché nel giro di cinque giri d’orologio il classe ’91 si carica la squadra sulle spalle, insaccando due precisi destri da fuori area, imparabili per l’estremo difensore.

LA CURA GASP

Senza dubbio a più di qualcuno tra coloro che quella sera d’agosto ha assistito alla rimonta nerazzurra targata Muriel sarà scattata nella testa l’analogia con la precedente esperienza del giocatore in maglia viola. Arrivato alla Fiorentina nel mercato di gennaio, anche al Franchi aveva avuto un impatto iniziale altamente al di sopra delle aspettative. Tre reti nelle prime due partite, accompagnate da ottime performance che facevano ben sperare ai tifosi in vista del girone di ritorno. Poi però la magia svanì, e nei successivi diciassette incontri segnò unicamente altri tre gol.

muriel

Muriel in una delle sue prime presenza con la maglia viola (fonte: profilo Instagram @luisfmuriel9).

Tuttavia l’avventura a Firenze non è minimamente paragonabile a quanto l’ex Lecce e Udinese sta mostrando in maglia nerazzurra. Il match di Ferrara rappresenta infatti il preludio di quella che può essere definita senza esagerare come la miglior annata della sua carriera. A primo impatto, potrebbe sembrare un paradosso il fatto che il periodo di maggior splendore del ragazzo di Santo Tomas avvenga nel momento in cui la sua presenza nell’undici titolare è solo sporadica.

Pensandoci più a fondo si potrebbe però asserire che Gasperini ha trovato la formula perfetta per l’utilizzo del suo numero 9. In passato una delle maggiori critiche per cui Muriel veniva additato era l’eccessiva discontinuità. Insomma, pareva essere uno di quei giocatori dotati di enormi potenzialità, ma che mai riusciva ad esprimersi a pieno. Il tecnico piemontese, decidendo di metterlo in campo solamente quando lo ritiene opportuno, pare che sia riuscito ad eludere il suo grande difetto.

MURIEL È L’ARMA IN PIÙ

La sfida di inizio anno contro la Spal esemplifica in maniera impeccabile la stagione del centravanti 29enne, mostrando inoltre quanto il suo acquisto abbia giovato all’Atalanta. Pur partendo quasi sempre dalla panchina, è diventato in poco tempo imprescindibile. In effetti, sono diverse le occasioni in cui l’ingresso di Muriel ha tolto le castagne dal fuoco in situazioni ostiche per la Dea. Basti pensare che, tra i suoi 18 gol in campionato, ben 7 hanno portato in vantaggio i bergamaschi e altri 2 hanno innescato una rimonta in situazioni in cui la squadra era sotto nel punteggio.

I centri da subentrato sono addirittura 11, i quali sono la dimostrazione di come l’Atalanta abbia sempre a disposizione un vero e proprio asso nella manica, da calare quando necessario. Quest’ultimo dato rende Muriel quasi unico a livello continentale, in quanto il solo ad aver fatto meglio di lui negli ultimi vent’anni è Paco Alcacer nella stagione passata.

Il colombiano possiede delle qualità che lo rendono di fatto devastante se inserito nella fase della gara in cui si abbassano i ritmi di gioco. Specialmente in questo periodo post-covid, dove molto spesso le partite sono più lente rispetto alla normalità, Muriel rappresenta il giocatore che spacca la partita. Si distingue soprattutto per la rapidità nei movimenti (con e senza palla) e l’ottima tecnica sia nel dribbling che nel tiro. Grazie a queste due grandi doti è in grado di trovare la giocata in qualsiasi momento della partita. In altre parole può accendere una scintilla quando nessuno se lo aspetta, come nel caso della prima rete nella citata gara di Ferrara. Inoltre riesce ad usare discretamente anche il fisico, poiché, pur non essendo alto, ha una corporatura piuttosto robusta. Ciò gli permette di riuscire non solo a difendere la palla ma anche a farsi spazio nelle difese avversarie.

https://www.youtube.com/watch?v=z31e6CBG8m8

Per la Dea non era facile riuscire a superare le previsioni in questa stagione. Tuttavia arrivare a giocarsi il secondo posto a solo una manciata di punti di distanza dalla Juventus rappresenta sicuramente un ottimo traguardo per il club di Percassi. E, se si è riusciti ad arrivare così in alto, un po’ di merito va indiscutibilmente a Luis Muriel.

Fonte immagine in evidenza: profilo Instagram @atalantabc

 

Coppa Italia

ULTIM’ORA – La decisione dell’assemblea di Lega per la Supercoppa Italiana 2024-2025: quali squadre in corsa?

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Trofeo della Supercoppa Italiana

L’assemblea di Lega Serie A tenutasi questa mattina ha stabilito che la Supercoppa Italiana della prossima stagione, la 2024-2025, si svolgerà nuovamente con una final four in Arabia Saudita nei primi giorni di gennaio. Questo è quanto si apprende da Calcio e Finanza, che sottolinea come, però, la decisione definitiva sulla questione verrà presa dal Consiglio di Lega.

Qualche squadra, in particolare l’Inter, aveva espresso delle perplessità su questo format, considerando il calendario della prossima stagione che, tra la nuova Champions League e il Mondiale per Club di fine anno, appare più intasato che mai.

Ancora non sicure le date in cui dovrebbe svolgersi la Supercoppa Italiana, ma i giorni più probabili dovrebbero essere il 3 e 4 gennaio per le semifinali e il 7 gennaio per la finalissima.

Ricordiamo che accedono alla final four le prime due classificate in Serie A e le due finaliste di Coppa Italia. Ad oggi, quindi, l’Inter sembra certa di un posto, con il Milan e la Juventus a giocarsi il secondo posto tramite il campionato. Per la Coppa Italia, invece, accederanno solo due squadre tra Lazio, Fiorentina, Atalanta e Juventus.

Lo scorso anno, in quel di Jeddah, l’Inter sollevò il trofeo dopo aver battuto in finale il Napoli. Le due squadre sconfissero in semifinale rispettivamente Lazio e Fiorentina.

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Arrivano le parole di Gravina su Acerbi: “La sentenza va rispettata”

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FIGC

Dopa la decisione del giudice sportivo di assolvere Acerbi sono arrivate le dichiarazioni del presidente della Figc Gabriele Gravina circa l’accaduto. Nelle ultime ore la sentenza aveva scatenato le reazioni più disparate, a partire dall’indignazione del Napoli resa nota tramite un suo comunicato ufficiale. A cercare di placare le acque ci ha provato proprio Gravina, a conclusione dell’Assemblea di Lega odierna. Gravina ha invocato il rispetto verso la sentenza del giudice sportivo. Inoltre si è pure detto disposto a credere alla difesa di Acerbi che aveva saltato per via del caso gli ultimi impegni con la Nazionale italiana. Di seguito vi riportiamo le sue dichiarazioni.

GRAVINA – “L’assoluzione di Acerbi? Si tratta di una decisione del giudice che tutti devono accettare, compreso chi non si sente soddisfatto. Esistono  principi che devono essere rispettati altrimenti corriamo il rischio di  far saltare tutto il sistema. Io accetto il verdetto e sul piano umano  abbraccerò il ragazzo quando lo incontrerò. Abbiamo saputo di una verifica da parte del giudice sportivo e allora, per evitare forme di distrazione, lo abbiamo lasciato a casa. È stata una decisione a scopo precauzionale, non perché già condannato. Acerbi ha fornito le proprie motivazioni e noi crediamo alle parole del ragazzo”.

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Flash News

Kvaratskhelia in dubbio per l’Atalanta: oggi la decisione

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Khvicha Kvaratskhelia, giocatore del Napoli - Serie A, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Champions League

Nella giornata di oggi Khvicha Kvaratskhelia farà ritorno a Napoli. Nel corso del match contro la Grecia che è poi valso la qualificazione a EURO24 con la sua Georgia, l’esterno sinistro è stato costretto ad uscire dal campo a causa di un dolore all’inguine. La sua nazionale ha poi vinto lo stesso ai calci di rigore. La sua presenza contro l’Atalanta resta ancora in dubbio.

LE CONDIZIONI DI KVARATSKHEILA

Come riporta Il Mattino, Kvaratskhelia sarà valutato nelle prossime ore dallo staff del Napoli. La speranza è che si tratti solo di un affaticamento muscolare. Se così dovesse essere la sua presenza in campo per la sfida contro l’Atalanta non sembra essere in discussione. Se invece si dovesse trattare di uno stiramento il georgiano dovrà stare ai box per qualche settimana. il Napoli aspetta il rientro di Kvaratskhelia per capire se sarà necessaria o meno una risonanza magnetica. Vedendo i video che sono circolati sui profili social dello stesso georgiano, che lo ritraevano festeggiare coi compagni, la speranza è che davvero non sia nulla di grave. Il popolo azzurro dovrà restare con il fiato sospeso ancora per qualche ora. Ricordare l’importanza della sfida contro l’Atalanta è quasi superfluo: si potrebbe trattare infatti dell’ultima chance per la Champions League.

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Calcio Internazionale

Futuro Lewandowski: l’Arabia un’opzione ma attenzione all’Atletico

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Barcellona Lewandowski

Il futuro di Robert Lewandowski è molto incerto. I media spagnoli parlano da qualche settimana di un interesse molto forte da parte dell’Arabia Saudita. Si parla addirittura di un’offerta da 100 milioni di ingaggio, cifre folli che potrebbero far vacillare l’attaccante polacco. Secondo quando riporta Sport ES però, su Lewandowski ci sarebbe anche un interesse di un altro club spagnolo: l’Atletico Madrid. Nonostante la rivalità sportiva tra Barcellona e Atletico, le due società hanno spesso fatto affari insieme, quindi quest’operazione non sembra del tutto impossibile.

Lewandowski non sembra voler andare via da Barcellona, ma il club catalano sta prendendo in considerazione una sua possibile cessione, in quando per contratto, l’ingaggio del giocatore è destinato a salire con il passare degli anni. Il classe ’88 ha segnato 20 gol e fornito 9 assist in 39 partite totali: numeri ancora una volta super. La carta d’identità però recita 35 anni e anche per questo motivo il Barcellona potrebbe decidere di sacrificare il suo bomber per puntare su un giocatore più giovane come Vitor Roque, andando ad allinearsi con la politica del club degli ultimi anni.

Una cosa è certa: chiunque riuscirà ad accaparrarsi il contratto di Lewandowski sarà autore di un affare. Basterà solo aspettare per vedere con quale maglietta segnerà una valanga di gol il prossimo anno.

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