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Napoli-Eintracht 3-0, le pagelle: doppietta Osimhen, Zielinski corre e si inserisce

Champions League

Napoli-Eintracht Francoforte 3-0, le pagelle: doppietta Osimhen, Zielinski corre e si inserisce

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Napoli-Eintracht

Al Maradona è appena terminato l’incontro tra Napoli e Francoforte. La partita finisce con il risultato di 3-0, ed è un traguardo storico per gli azzurri che raggiungono per la prima volta nella loro storia i quarti di finale della Champions League.

Nel primo tempo partita bloccata, poche occasioni da una parte e dall’altra del campo, con il Napoli che ha il pallino del gioco ma non forza quasi mai la giocata. Nel finale arriva però la rete dei partenopei: splendida palla di Politano per Osimhen, che rimane in aria dopo uno stacco imperioso e segna la rete del vantaggio.

Nel secondo tempo il Napoli dilaga: a inizio ripresa altro gol di Osimhen dopo una magnifica azione, iniziata da Kvaratskhelia e terminata con il cross di Di Lorenzo per il bomber nigeriano. Chiude i conti Zielinski su calcio di rigore, dopo essersi procurato il calcio dagli undici metri per aver ricevuto un fallo da Sow.

LE PAGELLE DEL NAPOLI

Meret 6: il Francoforte non si rende quasi mai pericoloso, si limita a gestire i pochi palloni che gli arrivano per impostare le azioni dal basso.

Di Lorenzo 6.5: sulla corsia di destra è diventato uno dei giocatori più importanti. È una presenza costante nella metà campo offensiva. Altra palla perfetta in mezzo per Osimhen e altro assist per il terzino azzurro.

Rrahmani 6: continua il grande momento per il kosovaro, diventato un punto di riferimento nella difesa di Spalletti. Partita di grande attenzione, bravo sia con la palla che senza. L’Eintracht non crea grandi pericoli, ma ovviamente grazie ai suoi grandi meriti.

Kim 6: solita partita di controllo per il difensore partenopeo. Insieme a Rrahmani non rischia nulla. Spalletti, viste le tante partite giocate, decide di sostituirlo, anche perchè era diffidato (dal 66′ Juan Jesus s.v.).

Mario Rui 6: sul settore di sinistra rimane una garanzia. Avanti e indietro senza mai fermarsi, la sua stagione è decisamente incredibile. Poche sbavature e tanta consapevolezza.

Anguissa 6: a differenza degli altri centrocampisti fa il lavoro sporco, il lavoro duro, ma lo fa benissimo. A sportellate contro i giocatori dell’Eintracht, fa sentire la sua fisicità.

Lobotka 6: detta i tempi di gioco alla perfezione. E’ il leader tecnico del centrocampo. Spalletti lo ha adattato nel ruolo di play e lui lo ripaga a suon di prestazioni di grandissima qualità.

Zielinski 7: il migliore a centrocampo. Grazie alla sua qualità immensa nello stretto gestisce la palla come vuole, ma soprattutto corre e si inserisce in ogni azione di attacco. Si conquista il rigore nel secondo tempo, prende la palla e decide di batterlo. Realizza la rete del 3-0 e partita in cassaforte (dal 73′ Ndombele s.v.).

Politano 6.5: sulla fascia destra crea pericoli su pericoli. Punta la linea di fondo o rientra al centro del campo, ma fa sempre la cosa giusta. Al 45′ mette un super traversone per Osimhen che non sbaglia (dal 66′ Lozano s.v.).

Osimhen 7.5: solita prestazione di enorme sacrificio per l’attaccante del Napoli. Lotta contro i difensori, si butta su ogni pallone, attacca sempre la profondità. Nel finale di primo tempo realizza un gol bellissimo dopo uno stacco imperioso, rimanendo in aria per diversi secondi. Palla indirizzata verso l’angolo alto con Trapp che non può nulla. Nella ripresa segna un altro gol portando a casa un’altra doppietta (dall’80’ Simeone s.v.).

Kvaratskhelia 6.5: negli ultimi mesi ha abituato la piazza a essere sempre decisivo con assist e gol. Non incide direttamente nella partita, ma i suoi guizzi, le sue giocate ci sono sempre, ed è sempre bello da vedere (dal 73′ Elmas s.v.).

All. Spalletti 7: partita in pieno controllo per gli azzurri. Nonostante il vantaggio dell’andata, l’atteggiamento del Napoli è sempre giusto e oggi raggiungono un risultato storico per la squadra. Altra vittoria, 3-0 e qualificazione ai quarti di finale di Champions League per la prima volta nella loro storia.

LE PAGELLE DELL’EINTRACHT FRANCOFORTE

Trapp 6: non può in nessun modo intervenire nel gioiello messo a segno da Osimhen, può solo guardare la palla entrare in rete. Incolpevole anche negli altri gol subiti.

Tuta 6: l’unica nota positiva nella fase difensiva. A differenza dei suoi compagni di reparto esce a testa alta, giocando una buona partita. Purtroppo per lui non basta per fare la differenza.

Ndicka 5: marcare Osimhen in questo periodo non è semplice nemmeno per il migliore dei difensori. Il nigeriano lo costringe a diversi falli.

Buta 6: le azioni dell’Eintracht arrivano sempre dal suo lato. E’ l’unico a dare una spinta emotiva e tecnica ai suoi grazie alle incursioni e ai mille viaggi sulla fascia destra.

Knauff 5.5: si vede poco nella prima frazione di gioco, non entra in partita, Glasner decide di sostituirlo a inizio ripresa (dal 61′ Alidou s.v.).

Sow 5: decisamente non la sua partita. Fa molta fatica con la palla tra i piedi, nella ripresa stende Zielinski in area di rigore, regalando il calcio dal dischetto che chiude definitivamente i conti. Serata da dimenticare.

Rode 5.5: è suo l’errore nel finale di primo tempo che ha portato alla rete del vantaggio del Napoli. Passaggio sbagliato in uscita e palla da recuperata da Politano. Errore che mentalmente condiziona la sua partita, in quanto non cresce di rendimento (dal 74′ Jakic s.v.).

Lenz 5.5: l’ammonizione nel primo tempo lo condiziona. Si fa spesso superare da Politano e da Di Lorenzo che spesso diventano padroni della fascia. In attacco non dà un grande aiuto ai suoi.

Kamada 5.5: prova a rendersi pericolo soprattutto nella prima frazione di gioco quando il Francoforte era ancora “dentro” la partita. Nella ripresa, come tutta la squadra, crolla fisicamente e mentalmente.

Gotze 6: ha una qualità diversa rispetto agli altri. Ma è come un predicatore nel deserto. Chiuso dai difensori del Napoli, prova spesso a venire fuori per far ripartire la sua squadra, ma fa tanta fatica.

Borrè 5.5: non una partita semplice per l’attaccante dell’Eintracht. Farsi strada tra due difensori come Kim e Rrahmani non è facile, non riesce a trovare spazi e a farsi servire dai compagni.

All. Glasner 5: alla viglia aveva promesso di provare a impensierire il Napoli per provare a rimontare lo svantaggio. I suoi vengono però demoliti dagli azzurri. Tra andata e ritorno non riesco a segnare nemmeno una rete, finendo con un parziale totale di 5-0.

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Calcio Internazionale

Quante squadre i campionati europei porterebbero in Champions League con l’attuale ranking

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Champions League

QUANTE SQUADRE I CAMPIONATI EUROPEI PORTEREBBERO IN CHAMPIONS LEAGUE CON L’ATTUALE RANKING – A partire dalla stagione 2023/2024, la Champions League ha subito importanti cambiamenti che segnano la fine dell’era degli otto gruppi e delle 32 squadre nella fase finale. Con l’avvento della stagione 2024/2025, il torneo si rinnova completamente, accogliendo 36 squadre e adottando un formato a girone unico. Da questo girone unico verranno determinate le squadre qualificate agli ottavi di finale e così via. Questa modifica alla Champions League porta con sé una nuova opportunità per le leghe europee, che potranno vantare una squadra in più rispetto al passato nelle fasi avanzate del torneo.

RANKING UEFA: IL REGOLAMENTO

Il Ranking UEFA considera le prestazioni delle squadre nei campionati europei nelle ultime quattro stagioni, oltre all’attuale stagione in corso. Questo calcolo determina il numero di squadre ammesse alla fase a gironi della UEFA Champions League, UEFA Europa League e UEFA Europa Conference League, nonché il numero di squadre che devono affrontare i preliminari, in base al coefficiente del campionato di appartenenza. A partire dalla stagione 2024/2025, i primi cinque campionati nel Ranking UEFA (Bundesliga, La Liga, Premier League, Serie A e Ligue 1) otterranno l’ammissione di quattro squadre ciascuno alla fase a gironi della UEFA Champions League. I primi due posti del suddetto Ranking, vanteranno una squadra in più.

IL RANKING UEFA ATTUALE

Italia – 17.714 punti
Germania – 16.356 punti
Inghilterra – 16.250 punti
Francia – 14.750 punti
Spagna – 14.437 punti
Repubblica Ceca – 13.250 punti
Belgio – 13.200 punti
Turchia – 11.500 punti
Portogallo – 10.666 punti
Olanda – 10.000 punti

QUANTE SQUADRE I CAMPIONATI EUROPEI PORTEREBBERO IN CHAMPIONS LEAGUE CON L’ATTUALE RANKING

Attualmente, dunque, Italia e Germania si assicurerebbero un posto aggiuntivo nella UEFA Champions League 2024/2025, rispetto al consueto, grazie alla loro posizione ai primi due posti nel Ranking UEFA. Le squadre di Serie A e Bundesliga a partecipare alla prossima edizione sarebbero cinque.

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Champions League

Luis Enrique: “La sfida contro il Barcellona sarà dura per me”

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PSG, Luis Enrique rivaluta le posizioni di Paredes e Wijnaldum

Il tecnico del PSG Luis Enrique è tornato in diretta sul suo canale Twitch per presentare la Fondazione Xana, creata con l’obiettivo di accompagnare i bambini gravemente malati. Il riferimento è ovviamente alla figlia di Luis Enrique, Xana, scomparsa nel 2019 in seguito a una grave malattia a soli nove anni. Il tecnico spagnolo ha però anche parlato del Barcellona, prossimo avversario dei parigini in Champions League e lo ha fatto con uno sguardo al futuro.

LE DICHIARAZIONI DI LUIS ENRIQUE

BARCELLONA“Ho sempre detto che mi piacerebbe tornare però la realtà dice che è molto difficile che i nostri cammini si incrocino. Avranno bisogno di un allenatore, però io ho un contratto e non è da me annullare un contratto. La sfida contro il Barcellona la vedo molto difficile, non solo perché ha vinto cinque Champions League, ma anche per la grandezza del club. Sono un Culé (tifoso del Barcellona) e lo sono da venticinque anni, però questo è il mio lavoro e proverò con tutto me stesso a far passare il turno alla mia squadra. Ci sono sei o sette giocatori del Barcellona che giocherebbero titolari al PSG o al City. Questa non è la sua miglior stagione, però sarà una partita molto complicata e sarà dura per me dal punto di vista mentale”. 

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Calciomercato

Kjaer sul rinnovo con il Milan: “Sono nel posto in cui voglio essere”

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Simon Kjaer, giocatore del Milan e della Danimarca - Serie A, Coppa Italia, Champions League, Europa League

Il difensore del Milan classe 1989 Simon Kjaer si è espresso a bold.dk, testata giornalistica danese, direttamente dal ritiro con la Danimarca riguardo al suo possibile rinnovo con il Milan.

LE PAROLE DI SIMON KJAER

SUL RINNOVO –  “Il rinnovo con il Milan? Per quanto mi riguarda, sono nel posto in cui voglio essere. Gioco nel Milan, mi trovo bene nel Milan e ripongo molte speranze in me stesso. Ma che la decisione venga presa adesso o tra due mesi, per me non cambia nulla. Eravamo settimi o ottavi quando sono arrivato quattro anni fa. Adesso siamo in Champions League ogni stagione. Se posso restare a Milano sono molto felice. È sempre il club in cui ho cercato di arrivare, fin dalla prima volta che sono andato al Palermo. Se non sarà Milano, allora ho 35 anni e posso scegliere liberamente cosa voglio con la mia famiglia. Non mi preoccupa. A me va benissimo. Penso che tutti mi conoscano. Sono orgoglioso di quello che faccio. Ma non vengono a chiedermi di essere diverso”.

SULLE ALTRE POSSIBILITÀ –“Mentirei se dicessi di no. Ovviamente ho deciso diversamente. In precedenza ho anche rifiutato offerte dall’Arabia Saudita. L’ho fatto per molte ragioni. Innanzitutto perché in questo momento mi trovo nel posto in cui ho sempre desiderato essere. Ho fatto un bellissimo percorso calcistico, ho sempre desiderato giocare nel Milan e ho una vita incredibilmente bella a Milano. Mia moglie è svedese, quindi la Danimarca non è la sua casa, così come la Svezia non è la mia. I miei figli capiscono il danese, parlano un po’ come nel “Il calendario di Natale”. Ma la loro lingua principale è l’inglese. Sono sempre andati alla scuola di inglese. Ci siamo spostati una quantità incredibile di volte nelle nostre vite. Per noi l’Italia è diventata la nostra casa. È qui che viviamo da più tempo e ci divertiamo molto. Questo vale per tutta la famiglia”.

Queste sono le parole del difensore danese Simon Kjaer, che si dichiara pronto ad aspettare l’offerta di rinnovo da parte della società rossonera.

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Champions League

Castellini: “Donnarumma grande giocatore. Meret? non è facile fare il portiere al Napoli”

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LE PROBABILI FORMAZIONI DI NAPOLI-CAGLIARI

Terminato il match di ieri sera tra Inter e Napoli, con una pareggio che aiuta sicuramente i partenopei nel tentativo di stare aggrappato alla corsa Champions League, non è mancato il commento di Luciano Castellini. L’ex portiere del Napoli, intervistato a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, ha commentato la stagione di Meret e dei nerazzuri, inoltre ha evidenziato quanto sia difficile giocare in quel ruolo spiegando gli errori di Donnarumma. Di seguito le dichiarazioni.

LE PAROLE DI CASTELLINI

INTER-NAPOLI“L’Inter ha avuto molte più occasioni per chiuderla, poi è subentrata la fatica della partita in Coppa, forse anche la delusione dell’eliminazione. Il Napoli ha avuto più problemi, ma comunque ci sta pareggiare contro il Napoli, che ha dei grandi giocatori “.

SOMMER MIGLIO PORTIERE DELLA SERIE A“Non lo so. Con i portieri la critica è molto severa. Ora ci sono troppe tv, ai miei tempi c’era solo la Rai. Adesso se prendi gol lo vedi per 18 volte la settimana, sembra che ne hai subiti 20”.

ERRORI DONNARUMMA“Non sono severo con Donnarumma. Lui è stato proiettato in un calcio difficile subito, praticamente non ha fatto le giovanili, non ha avuto una scuola, è nato portiere, i suoi errori li ha fatti in Serie A o in Ligue 1. Ogni tanto ci sta che sbagli, ma è un grande portiere.”

STAGIONE MERET“Un po’ altalenante sì, però a Napoli non è facilissimo fare il portiere. L’ho fatto per otto anni, solo che io ero già attempato e quando sbagliavo non mi vergognavo a dirlo. Non è la situazione più serena per giocare, ma ultimamente mi pare stia giocando bene”.

RIMPIANTO INTER PER LA CHAMPIONS“Sull’1-1 ha avuto un paio di occasioni clamorose, poi ai rigori può succedere di tutto. Conoscendo Simeone, lui è uno tosto: se non corri e non sputi sangue come dice lui, non giochi”.

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