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Napoli-Real Madrid 2-3, le pagelle: Bellingham domina, Di Lorenzo regala

Champions League

Napoli-Real Madrid 2-3, le pagelle: Bellingham domina, Di Lorenzo regala

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Napoli - Real Madrid

Da pochi minuti si è concluso il big match valevole per la seconda giornata di Champions League del gruppo C tra Napoli e Real Madrid. Scopriamo le pagelle della pirotecnica sfida giocata al Maradona conclusa con il risultato di 2-3.

PAGELLE NAPOLI

Meret 5.5: non può nulla sui primi due gol del Real Madrid arrivati da distanza ravvicinata. Invece, è molto sfortunato in occasione del suo autogol che ha dato i tre punti alle Merengues.

Di Lorenzo 5: inizia bene la partita, ma poi sbaglia un passaggio sanguinosissimo – intercettato da Bellingham – da cui arriva il gol del momentaneo pareggio dei Blancos.

Ostigard 6.5: fa esplodere di gioia i suoi tifosi con il colpo di testa che ha sbloccato il match. Non può nulla in occasione del primo gol, nel secondo – invece – subisce un tunnel da Bellingham.

Natan 6: colpisce la traversa in occasione del gol del compagno di reparto, nulla da menzionare per quanto riguarda la fase difensiva.

Olivera 6: comincia bene la partita e non permette alle Merengues un giro palla facile con la sua pressione. (Dall’88’ Mario Rui s.v.)

Anguissa 5.5: domina a centrocampo a inizio partita con la sua fisicità che gli permette di recuperare molti palloni. Cala con il passare dei minuti. (Dall’88’ Simeone s.v.)

Lobotka 6: è il metronomo del Napoli a centrocampo. Aiuta i suoi sia dalle uscite dal basso sia alzandosi. (Dall’88’ Cajuste s.v.)

Zielinski 6.5: non è autore di una buona prestazione nel primo tempo. All’inizio della seconda frazione di gioco, però, trasforma il rigore del momentaneo 2-2. (Dal 75′ Raspadori s.v.)

Kvaratskhelia 6: mette più volte in difficoltà Carvajal con i suoi dribbling e la sua qualità. Non riesce, però, a incidere sul match come vorrebbe anche se flirta più volte con la rete.

Osimhen 6.5: cerca di allungare la squadra con la sua solita dirompenza. Non riesce a sfruttare una ghiotta chance al 39′ perché il suo colpo di testa non è angolato. Si procura il calcio di rigore poi trasformato da Zielinski.

Politano 6.5: è tra i migliori dei suoi nel primo tempo e fa impazzire Camavinga aggravandolo di un’ammonizione al 29′. Da allora lo punta a ripetizione creandogli più di qualche grattacapo. Cala nella ripresa. (Dall’70’ Elmas 6: entra bene in campo e cerca di dare la scossa ai suoi. Il suo sforzo per trovare la rete del 3-3, però, è vano).

All. Garcia 6.5: il suo Napoli gioca molto bene un match contro un avversario non affatto semplice da affrontare.

PAGELLE REAL MADRID

Kepa 5.5: regala il gol del vantaggio al Napoli con un’uscita scellerata che Ostigard sfrutta. Si fa perdonare nel corso del match con vari salvataggi tra i pali.

Carvajal 5: va molto in difficoltà contro Kvaratskhelia. Inoltre, procura il rigore del momentaneo pareggio del Napoli.

Rudiger 5.5: non è autore di una buona prestazione così come l’intero pacchetto difensivo.

Nacho 5: anche lui – come il compagno di reparto – va spesso e volentieri in difficoltà. Inoltre, un suo fallo di mano provoca il calcio di rigore del momentaneo 2-2.

Camavinga 5: va molto in difficoltà difensivamente con i ripetuti dribbling di Politano. Si fa ammonire nel primo terzo del match e quindi in più circostanze è costretto a non affondare il tackle. (Dal 64′ Mendy 6: entra bene in campo e riesce a limitare la catena di destra del Napoli).

Valverde 6.5: instancabile nelle due fasi di gioco. Tira una sassata da fuori area che colpisce prima la traversa e poi Meret che, sfortunatamente, la butta dentro.

Tchouameni 6: aiuta il giro palla dei suoi abbassandosi in mezzo ai centrali di difesa.

Kroos 5.5: mediocre la sua prestazione, non sale mai in cattedra. (Dal 64′ Modric 6: anche lui dà il suo contributo in mezzo al campo quando subentra nel secondo tempo).

Bellingham 7: è il migliore dei suoi. Recupera palla sfruttando l’errore in fase di costruzione di Di Lorenzo che gli permette di servire l’assist a Vinicius per il gol dell’1-1. Poi porta i suoi momentaneamente in vantaggio dopo una serpentina palla al piede cominciata poco dopo la linea di metà campo. Sbaglia un colpo di testa da distanza ravvicinata nel secondo tempo.

Vinicius 6.5: fa impazzire la retroguardia partenopea con le sue sgasate. Sfrutta l’assist di Bellingham realizzando il gol dell’1-1. (Dal 84′ Ceballos s.v.)

Rodrygo 5.5: non è autore di una prestazione degna di nota. (Dal 75′ Joselu s.v.)

All. Ancelotti 6: i suoi non sono autori di una grandissima prova. Da rivedere l’assetto difensivo.

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Milito su Mourinho: “Sa quando serve una bastonata, la finale del 2010?”

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Milito

MILITO MOURINHO – Diego Milito rimarrà nella storia come uno dei giocatori più iconici del XI secolo nel calcio italiano. El Principe ha lasciato un bel ricordo a tutti gli amanti dello sport, ai tifosi dell’Inter in particolare, che associano il suo nome alla doppietta contro il Bayern Monaco nella finale di UCL del 2010, tassello decisivo per la conquista del celebre Triplete, oltre al ricordo di tantissimi gol segnati in nerazzurro.

L’ex centravanti albiceleste ha esaltato l’allenatore di quel momento, José Mourinho, ai microfoni di DAZN, difendendolo dalle numerose critiche ricevute nelle ultime stagioni. Di seguito riportate le sue dichiarazioni.

LE DICHIARAZIONI DI MILITO SU MOURINHO

SUL RAPPORTO TRA I DUE – “Non lo scopro io. Un allenatore stupendo, l’artefice di quel che abbiamo fatto. Un grande gestore dei momenti, sapeva perfettamente quando serviva la bastonata e quando la carezza. L’ho visto l’anno scorso, quando sono passato a Roma. Abbiamo una chat di gruppo e il legame continua“.

SULLA CHAMPIONS DEL 2010 – “Ci ha fatto rilassare. Il discorso più bello in realtà è stato a Barcellona, che era un po’ una finale anticipata. Un campo difficilissimo, con un bel vantaggio ma una gara tutta da giocare. Lui era sdraiato nello spogliatoio, noi con l’ansia. Era così perché il leader deve cercare di mostrare tranquillità nei momenti di ansia. Ci ha detto che quando aveva vinto la Champions col Porto il figlio era piccolo e non si ricordava, per cui di vincerne un’altra. Una volta in campo ci diceva che per noi la finale era un sogno e per il Barcellona un’ossessione ed era un po’ così il poter andare da catalani a vincere la Champions a Madrid“.

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Benfica-Inter, Schmidt furioso: “Arbitraggio orribile, ecco il perché”

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Schmidt Benfica

SCHMIDT CONTRO L’ARBITRAGGIO DOPO BENFICA-INTER: LE DICHIARAZIONI – Il Benfica si è fatto rimontare tre gol dall’Inter nella gara di ieri di Champions League. Per i portoghesi i tre punti sarebbero stati fondamentali in vista della lotta al terzo posto per guadagnare almeno la qualificazione in Europa League. Queste le parole di Schmidt al netto della gara contro l’Inter.

LE PAROLE DI SCHIMDT AL TERMINE DI BENFICA-INTER

LA PARTITA – “Oggi abbiamo dato un nuovo volto alla nostra Champions. Nel primo tempo siamo stati molto creativi e abbiamo avuto tante occasioni. A questo livello è stato quasi perfetto. Nel secondo tempo, dopo il secondo gol loro, abbiamo cominciato ad accettare la loro qualità. Nonostante i gol presi abbiamo creato altre chance, poi c’è stato il rigore e il rosso ma l’atteggiamento è stato buono. Abbiamo cercato la vittoria fino alla fine, abbiamo avuto l’opportunità di fare il quarto gol: volevamo vincere ma purtroppo non è stato possibile”.

ARBITRAGGIO – “L’arbitraggio è stato orribile, non posso capire perché l’arbitro si sia comportato in questo modo. Sei persone coinvolte e alla fine hanno dato un rigore che non c’era e un rosso che non c’era. L’arbitraggio è stato pessimo, un disastro. Sono onesto e lo dico”. 

L’EUROPA LEAGUE – “Dobbiamo crederci però è difficile perché dobbiamo vincere con tre gol di scarto all’ultima  ma è quello che dobbiamo fare. Dobbiamo cercare di vincere per entrare in Europa League”.

PRIMO E SECONDO TEMPO –Non ho visto un cambiamento, fino alla fine abbiamo giocato un’ottima gara anche se in dieci, abbiamo creato chance. Poi ci sono state decisioni sbagliate”.

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Primato assoluto in Champions per Arnautovic dopo il ritorno al gol: la statistica

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Arnautovic

Alcuni giocatori sono nati per giocare competizioni come la Champions League. Passano un’intera carriera a macinare gol, assist e vittorie, per entrare di diritto nella storia del calcio. Poi ci sono giocatori che, nonostante le qualità innate, scelgono altre strade, senza mai lasciare il segno veramente nella competizione per club più importante. Uno di questi è Marko Arnautovic, esperto attaccante nerazzurro, che è tornato a segnare dopo la bellezza di tredici anni nella competizione.

L’ultimo gol, come riporta Opta, risale al 2010, quando Arnautovic giocava nel Werder Brema. Sono passati la bellezza di 4740 giorni tra il gol di ieri sera con il Benfica e il precedente: è lo scarto più ampio che un giocatore abbia mai registrato nella competizione. Una carriera di alti e bassi quella dell’attaccante austriaco, che è però tornato al gol in Champions Leaguecontro il Benfica.

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Champions League

[VIDEO] Periodaccio per Onana! Altri due errori decisivi per il 3-3 con il Galatasaray

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Bayern Monaco-Manchester United, Onana commette una papera clamorosa!

L’ex portiere dell’Inter André Onana non riesce a riscattarsi dopo un avvio di stagione con alcuni errori clamorosi.

Anche nella gara di Champions League in casa del Galatasaray, il camerunense è stato protagonista in negativo. Con il 3-3 di Istanbul, il cammino europeo del Manchester United si fa in salita. 4 punti e ultima posizione nel Gruppo A con Bayern Monaco, Copenhagen e, appunto, i turchi.

Nell’ultima partita servirà un’impresa ai Red Devils, che saranno costretti a battere il Bayern Monaco all’Old Trafford.

GLI ERRORI DI ONANA

Come detto, non è stata una bella serata per Onana che ha subito ben 3 reti, due delle quali arrivate da calcio di punizione di Ziyech. In entrambe le occasioni, il portiere poteva e doveva fare meglio, in particolare sulla seconda rete, arrivata al 69′, quando il pallone è sbucato nell’area piccola. Onana non è riuscito a respingere nonostante fosse ben piazzato. La sfera ha oltrepassato il corpo dell’ex Inter ed è finita in fondo alla rete, dando avvio alla rimonta dei padroni di casa.

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