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Non datelo per scontato: Siviglia - Bayern

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Non datelo per scontato: Siviglia – Bayern (guida ai quarti di finale)

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Ieri dalle mani di Andryi Shevchenko sono usciti i quattro accoppiamenti che decreteranno le semifinaliste della Champions League 2017-18.

L’ucraino, testimonial della competizione in quanto nato nella città di Kyev, dove si disputerà la finalissima, ha creato, a detta di molti, uno scontro impari.

I tedeschi del Bayern, alla disperata ricerca di una Champions League che manca da troppo tempo (se si pensa a quello come unico obiettivo stagionale) affronterà una delle squadre più sottovalutata, capace di vincere tre Europa League di fila e concludere nelle ultime due stagioni in piazzamenti altissimi in Champions.

A conti fatti però il Siviglia ha fatto meglio di squadre come Manchester United, PSG, Arsenal, Chelsea e Borussia Dortmund.

Andiamo ad analizzare nel dettaglio la sfida.

CONDIZIONE

BAYERN

Alla fine dei conti la cenerentola della competizione se l’è presa il Bayern.
La squadra tedesca è totalmente rinata dopo il cambio di rotta: Ancelotti venne individuato come capro espiatorio di una dirigenza che continuava a “litigare in pubblico” (parole di Heynckes) e di una squadra che non lo seguiva più.
Proprio il passaggio del timone al tecnico ultrasettantenne, protagonista dello storico Triplete del 2013, ha ridato vitalità ad un ambiente che sembrava alla frutta.

SIVIGLIA

La cenerentola della competizione (assieme alla Roma). Una stagione partita con un disastro inaudito: mister Sampaoli a Giugno ha salutato, chiamato dall’Argentina.
Al suo posto è arrivato Eduardo Berizzo.
Quinto posto in campionato (in quattro vanno in Champions) e ottavi di finale di Champions guadagnati, nonostante lottasse contro una malattia bruttissima.
Tutto ciò non ha vietato ai biancorossi di esonerarlo per qualche K.O. di troppo in campionato.
Sostituto? Vincenzo Montella: esonerato dal Milan (che ora con Gattuso vola) in Spagna ha ben presto fatto vedere ottime cose.
Se è vero che qualche scivolone c’è stato, anche vero che l’insperata eliminazione del Manchester United in Champions League ha rivalutato enormemente lo status del tecnico napoletano.
Quattro vittorie e quattro sconfitte in otto gare di Liga.
Il quarto posto sembra ormai un lontanissimo miraggio (-11) ma il passaggio ai quarti di Champions da lustro e ottimismo ad un ambiente che ne aveva bisogno.

FACCIA A FACCIA

BAYERN

Sarà interessante vedere come Jupp affronterà il doppio fondamentale scontro.

Portando il 4-3-3 a Monaco di Baviera, molti giocatori si sono rigenerati completamente: se Boateng e Hummels ora formano una coppia che ha abbasso notevolmente il margine d’errore, è da brividi osservare il cambiamento di Alaba.
L’austriaco con Carlo Ancelotti era diventato la brutta copia di se stesso e quel giovane e forte tuttofare era sparito. Con il tedesco in panchina si è responsabilizzato non poco ed è tornato ad essere il giocatore cardine della squadra.

SIVIGLIA

Con tutta probabilità gli spagnoli scenderanno in campo con un equilibrato 4-2-3-1.
Ci potrebbero, senz’altro, esser dei cambiamenti per prevedere le mosse offensive degli esterni tedeschi, ma giù di lì lo schema dovrebbe esser quello.
Staremo a vedere se Montella sceglierà di mettere Ben Yedder dall’inizio oppure proverà quanto fatto a Manchester, con il centravanti subentrato al posto di Muriel, appena dopo che il colombiano avesse fatto stancare l’intera difesa con le sue incursioni.

PUNTI FORTI

BAYERN

Se dovessimo, però, fare un pronostico su chi potrebbe esser l’eroe dell’incontro, potremo ritrovarlo in James Rodriguez.
Dopo esser stato pagato una cifra spropositata dal Real Madrid, è finito ai margini del progetto per “”colpa“” di Casemiro, che sulla mediana è letteralmente esploso, convincendo Zidane a cambiare modulo.
E così il colombiano ha lasciato la Spagna per la Baviera, con una valigia piena di speranza.
Dopo qualche mese di adattamento, si può dire che oggi il fantasista sia il giocatore di maggior intelligenza tattica della squadra.
Inoltre l’esperienza in una competizione così importante potrebbe esser un punto di forza pazzesco contro una squadra che, presentandosi da matricola, potrebbe proprio farsi troppo piccola al momento decisivo.

SIVIGLIA

Così come è vero che i “rojiblancos” sono senza alcun dubbio una delle più abbordabili del turno, va detto che sono anche uno dei gruppi con più esperienza.
Nei precedenti anni hanno vinto tre Europa League di fila (mai nessuno v’era riuscito prima) e nelle due stagioni successive non si sono replicati solo perché sono riusciti a fare sempre meglio (2017: ottavi di champions, 2018: (per ora) quarti di finale di Champions).

Il mister delle tre coppe, Emery, ha lasciato da due anni, direzione PSG.
Con i francesi, però, non è mai riuscito a superare gli ottavi di finale, nonostante le ingenti spese sul mercato.
I spagnoli, inoltre, dovranno puntare sulla consapevolezza dei propri mezzi.
Il Bayern Monaco, baciato dalla fortuna, fino a questo momento ha eliminato Celtic, Anderlacht e Besiktas, facendo un cammino da competizione inferiore.
Proprio il nuovo sorteggio benevolo potrebbe portare a sottovalutare gli spagnoli, che invece d’esperienza ne hanno da vendere e lo dovranno dimostrare nei 180 minuti di gioco.

PUNTI DEBOLI

BAYERN

L’infortunio di Neuer ha dato l’intera responsabilità di difendere la porta ad Ulreich: portiere più che discreto, finì sotto la lente dei tifosi dopo l’umiliante sconfitta per 3-0 al Parco dei Principi.

Va detto che piano piano si sta ambientando e ha ridotto al minimo i pochi errori.
Resta comunque un punto debole: senz’altro Montella dirà ai suoi di tirare ogni volta che si libererà lo specchio.

SIVIGLIA

Sfortunatamente davanti è capitata una macchina da gol.
Il Bayern in campionato ha già messo a segno 65 gol in 26 partite (il secondo migliore attacco della Bundes ne ha fatti 53) segnando anche 21 reti nelle 8 partite giocate nella (fu) Coppa dei Campioni.
Punto debole del Siviglia che viene rafforzato da questi dati: gli spagnoli in Champions sono fra le peggior difese della competizione; basti pensare che dopo le sei partite del girone d’andata aveva subito la bellezza di dodici reti.
Nessuno aveva fatto così male, al massimo il Porto ne aveva prese dieci.

Chi passerà quindi? Noi di Numero Diez vi diamo una nostra percentuale, lasciando, però, come sempre, la parola al rettangolo verde che tanto amiamo.

Bayern Monaco 75% – Siviglia 25%

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Calcio Internazionale

Italia-Inghilterra 1-2, le pagelle del match: Kane nella storia, Retegui cinico

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Italia Retegui

L’Italia inizia con molta foga e si porta in avanti con convinzione mettendo in apprensione l’Inghilterra. La squadra di Southgate però risponde subito andando in rete al 13′: Bellingham con una bordata impegna Donnarumma e sul conseguente calcio d’angolo, Rice in mischia insacca il gol del vantaggio. Gli azzurri perdono fiducia e l’Inghilterra va vicino al raddoppio prima con Bellingham che non arriva su un cross di Kane e poi con Phillips che calcia dal limite fuori di poco. Sul finire del primo tempo il secondo gol arriva: mano di Di Lorenzo e Kane dal dischetto non sbaglia.

L’Italia inizia il secondo tempo con un altro piglio. Pellegrini dopo pochi minuti ha una buona opportunità ma spara alto da ottima posizione. Dopo qualche minuto arriva pure il gol: assist del giocatore della Roma che trova Retegui solo in area che segna in diagonale. L’Italia continua a spingere trovando un’incredibile qualità nel palleggio che nel primo tempo era completamente assente. A dieci minuti dalla fine viene espulso Shaw ma l’Italia non trova la forza di pareggiare.

LE PAGELLE DELL’ITALIA

Donnarumma 6: subito chiamato a una gran parata su Bellingham non può nulla sul gol di Rice. Il rigore di Kane è imparabile e predica nel deserto con delle parate che limitano il passivo.

Di Lorenzo 5: oggi Grealish è in gran forma e non gli permette di spingere e giocare come fa col Napoli. Il suo fallo di mano regala il raddoppio all’Inghilterra.

Toloi 5: si perde Rice nell’azione del gol arrivando in contrasto troppo tardi. Risulta troppo timido in generale e anche i suoi passaggi non trasmettono sicurezza alla squadra.

Acerbi 5,5: l’Inghilterra non lo pressa lasciandolo impostare e palleggiare ma lui spesso è impreciso e prevedibile. Il centrale dell’Inter prova a limitare i danni ma anche nella fase difensiva è in difficoltà.

Spinazzola 6,5: è in buona forma e in generale riesce a raggiungere spesso la trequarti avversaria proponendosi bene anche in fase offensiva. Dialoga bene con Gnonto dopo l’ingresso del giocatore del Leeds United.

Barella 6: combatte su tutti i duelli e non si dà mai per vinto. Col passare dei minuti perde fiducia anche lui e abbassa il suo raggio d’azione mentre nella ripresa torna sui suoi livelli. (dal 62′ Cristante 6: viene messo in mediana con compiti di regia e interdizione, si fa rispettare e partecipa all’assalto finale).

Jorginho 5: schermato dai centrali inglesi non ha modo di gestire il gioco come lui sa fare. Viene servito poco e male tanto che perde alcuni palloni in zone pericolose. (dal 69′ Tonali 6: piazzato a centrocampo prova a farsi vedere in zona offensiva costringendo i centrocampisti inglesi a retrocedere).

Verratti 6,5: prova a mettere ordine a centrocampo dove c’è molta confusione e soprattutto nel secondo tempo trova le giuste geometrie per dirigere bene l’azione italiana. (dal’88 Scamacca s.v.)

Berardi 5: non ha modo di mettersi in mostra e rimane stretto nella morsa tra Shaw e i centrocampisti. Si fa vedere poco e non trova mai il tiro. (dal 62′ Politano 6: entra bene in partita scaldando il pubblico del Maradona con delle belle accelerazioni).

Retegui 6,5: mostra qualche buon movimento ma viene sovrastato fisicamente dai centrali inglesi. Non molla nonostante sembrasse una serata difficile e segna un bel gol al debutto.

Pellegrini 6,5: da esterno sinistro incide e prova ad accentrarsi per aiutare il centrocampo senza grande successo. Nella ripresa cambia atteggiamento ed è una spina nel fianco costante. Serve un bell’assist a Retegui. (dal 69′ Gnonto 6: ha un buon impatto sul match creando apprensione sulla sinistra e mettendo dei palloni interessanti in area).

All. Mancini 6: l’Italia ritrova la sua identità solo nel secondo tempo. La mancata qualificazione al Mondiale segna ancora le sicurezze azzurre ma lui sta provando in tutti i modi a migliorare le cose.

 

LE PAGELLE DELL’INGHILTERRA

Pickford 6: gioca bene con i piedi e non può nulla sul gol di Retegui. Per il resto fa qualche buon’uscita e amministra bene la difesa.

Walker 6: elemento tattico della difesa inglese ha il compito non facile di contenere le avanzate di Spinazzola ma limita bene i danni.

Stones 6: ferma il tiro di Retegui e poi si limita a far iniziare l’azione offensiva. Non viene sollecitato particolarmente dall’Italia e compie una prova sicura.

Maguire 5,5: in marcatura su Retegui è infallibile nel primo tempo ma poi nella ripresa sbaglia l’uscita da cui nasce il gol azzurro.

Shaw 5: spinge con costanza a sinistra e lascia in ombra Berardi. Trova buone combinazioni con i centrocampisti e Grealish ma nel secondo tempo rovina tutti venendo espulso in pochi minuti.

Phillips 5,5: non si vede molto a centrocampo e svolge per lo più una partita tattica in mezzo al campo. Ha avuto anche un’importante occasione ma non ha trovato lo specchio della porta.

Rice 7: trova il gol in maniera furba in mezzo a tante gambe. Per il resto in fase di interdizione è un guerriero quasi insuperabile davanti alla difesa.

Bellingham 7: le sue progressioni sono impressionanti ed è lui con le sue falcate ad accelerare l’offensiva inglese. Un suo tiro viene respinto ottimamente da Donnarumma ma in generale la sua posizione è dominante sul campo. (dal 85′ Gallagher s.v.)

Grealish 5,5: è in forma e mette in grande difficoltà la fascia destra dell’Italia. Sbaglia clamorosamente il 3-0 e da quel momento il suo rendimento cala fino a scemare. (dal 69′ Foden s.v.) (dal 81′ Trippier s.v.)

Kane 7: propizia il primo gol con un tiro respinto e poi guadagna un rigore che lui stesso trasforma. Segna il gol storico che lo rende il più grande cannoniere del nazionale inglese.

Saka 6: interagisce bene con i compagni senza provare troppo l’uno contro uno ma preferendo partecipare alla manovra con movimenti che non danno riferimento agli italiani. (dal 85′ James s.v.)

All. Southgate 6,5: ha trovato il sistema giusto per l’Inghilterra e ora dovrà solo preparare al meglio l’ultimo assalto a un tanto agognato trofeo, ovvero l’Europeo del 2024. Rimane clamoroso però il calo nel secondo tempo ed inspiegabile il cambio di Foden.

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Il report dell’allenamento odierno del Lecce: ai box Pongracic, differenziato per Dermaku

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Lecce

Al rientro dalla sosta per le nazionali, il Lecce affronterà l’Empoli in campionato. La squadra di Baroni si è ritrovata questo pomeriggio sul campo dell’Acaya per riprendere gli allenamenti e per preparare al meglio la gara. Questo il comunicato pubblicato sul sito del club salentino.

DIECI ASSENTI“Nel pomeriggio i giallorossi hanno ripreso la preparazione sul campo dell’Acaya nella settimana in cui si osserva la sosta di campionato. Assenti per gli impegni con le rispettive Nazionali i calciatori Banda, Ceesay, Colombo, Falcone, Gallo, Gendrey, Hjulmand, Helgason e Voelkerling. Assente anche Pongracic, impegnato in fase fisioterapica e ricondizionamento mentre Dermaku ha proseguito nel lavoro personalizzato di ricondizionamento. Domani allenamento al mattino sul campo dell’Acaya”.

 

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Flash News

La conferenza di Mancini: “Con l’Inghilterra una classica, Retegui mi ricorda il primo Batistuta”

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Italia

In vista della partita d’esordio delle qualificazioni ad Euro 2024 contro l’Inghilterra, in programma domani alle ore 20:45, ha parlato il CT dell’Italia Roberto Mancini in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni.

FORMAZIONE “Abbiamo giocato con un modulo diverso nelle gare di Nations League. Si potrebbe anche cambiare, ma nel 4-3-3 ci sentiamo a nostro agio, soprattutto per giocare una partita molto propositiva. Dipenderà da noi, dobbiamo cercare di fare ciò che abbiamo fatto e quindi ritornare a vincere, tornare a essere quelli che siamo stati prima”.

L’INGHILTERRA“Ormai è diventata una classica, l’Inghilterra è una delle migliori squadre al mondo. Ha una lista di giocatori straordinari, anche domani sarà una gara molto difficile. Noi cercheremo di fare la nostra partita, ma non sarà semplice per entrambe“.

RETEGUI“Arrivare così dall’Argentina all’Italia, e non in una squadra di club, non è semplice. Un po’ di tempo ci vuole, ma il ragazzo è educato e sveglio. È un centravanti bravo e giovane, abbiamo una grande fiducia e dobbiamo dargli un po’ di tempo. È un centravanti classico, vedo che molti lo paragonano a Denis. Io mi ricordo quando Batistuta arrivò in Italia, lo ricorda. Chiaramente è un ragazzo giovane e ha bisogno di tempo e di crescere. Credo non ci metterà molto ad ambientarsi”.

IL NAPOLI E IL MARADONA“La Nazionale quando è venuta a Napoli è sempre stata aiutata dal pubblico. Per noi è la prima gara di qualificazione e quindi dobbiamo disputare una buona partita, trascinarli. Il Napoli ha sempre fatto cose ottime, s’è sempre qualificato in Europa e ha sempre lottato per il vertice. Quest’anno è il momento più bello, la squadra gioca davvero bene, è una squadra che potrebbe fare qualsiasi cosa. Non diciamo nulla, siamo un po’ scaramantici: le squadre italiane in Europa possono fare bene, ma con qualche italiano in più sarebbe meglio“.

IL RICORDO DI VIALLI“È una grande emozione perché è la prima volta senza Vialli. Noi l’abbiamo avuto nel gruppo ed è stata una grande fortuna. È un grande dispiacere, le persone come lui saranno sempre vicine, sono persone immortali”. 

PROBLEMI TRA I TIFOSI“Io non sono della polizia. Generalmente sono sempre stati gli ospiti a creare problemi. La partita di calcio è sempre un momento di gioia per tutti e se i tifosi ospiti si comporteranno bene, io non credo ci saranno problemi“. 

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Flash News

Tacconi lascia l’ospedale, i medici: “Percorso sorprendente”

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Italia

Finalmente buone notizie sulle condizioni di salute di Stefano Tacconi. L’ex portiere azzurro, colpito da un’emorragia cerebrale lo scorso 22 aprile 2022, ha lasciato l’ospedale dove era ricoverato da quasi un anno e proseguirà la riabilitazione in una struttura vicino casa. A dichiararlo è stato il dottor Luca Perrero, direttore di Neuroriabilitazione dell’Ospedale di Alessandria. Queste le sue parole riportate dalla Gazzetta dello Sport.

LE CONDIZIONI -“Il percorso di Stefano Tacconi è stato sorprendente, con un progressivo miglioramento dal punto di vista motorio, respiratorio e cognitivo, grazie alla collaborazione di tutto il team infermieristico e della sua Coordinatrice, fisioterapico, logopedico, psicologico e degli oss. Sicuramente la tenacia, l’impegno, l’umore e la notevole prestanza fisica hanno facilitato il recupero, che in questi mesi ha visto un lavoro costante su tutti i piani, utilizzando sia le palestre sia i laboratori occupazionali della struttura, dove ha espresso capacità e interessi, come quello per la cucina, che erano presenti nella sua vita quotidiana precedente all’episodio traumatico”.

Anche la famiglia Tacconi ha voluto rivolgere un ringraziamento speciale a tutto lo staff medico dell’ospedale.

LA LETTERA DELLA FAMIGLIA“Il Borsalino ci è entrato nel cuore e nell’anima. Un grazie di cuore a tutto lo staff dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, a quello del Borsalino e, specialmente, a Laura, la fisioterapista che ci ha seguito dal primo all’ultimo giorno”.

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