La vita, delle volte, sembra crudele, spietata, inesorabilmente atroce. Così sembra, appunto, perchè questa vista è frutto dell’apparenza, dello sguardo agli eventi senza andare in cerca del loro significato. La vita, infatti, anche nella sua parte meno buona, lancia un messaggio, uno stimolo da raccogliere e fare proprio.

La storia dell’attaccante del Bournemouth Callum Wilson si collega perfettamente a questo. Nato a Coventry il 27 febbraio del 1992, da bambino ha perso il padre. Una tragedia che ha segnato la sua crescita perchè, essendo il maggiore di sei figli, ha dovuto aiutare la madre rimasta sola, fungendo da figura paterna.
Il destino, però, ha deciso che non bastava la scomparsa prematura del padre a rendere tortuosa l’adolescenza del giovane promettente calciatore. Si sono aggiunti, infatti, anche tre gravi infortuni, di cui due rotture del legamento crociato, che lo hanno tenuto fuori dai campi per molto tempo.
“Devi imparare a stare in piedi da solo senza una figura paterna in giro. Devi dare un esempio”.
Wilson, però, è stato bravo a raccogliere il messaggio nascosto dietro a quella serie di eventi tragici, il quale potrebbe aver recitato “lotta se vuoi essere qualcuno“. Ha, dunque, avuto la capacità di non mollare mai e ha lottato con determinazione contro ogni evenienza. Ora è il leader del Bournemouth, che sta trascinando nelle posizioni d’èlite della Premier League. Come premio per le sue grandi perfomance è stato convocato dal ct Southgate in Nazionale, con la quale ha subito segnato all’esordio, contro l’USA, pochi giorni fa.
https://youtu.be/cfXLQLieV7U
La storia di Callum Wilson è un esempio molto forte per tanti ragazzi che credono di non farcela.
DAL COVENTRY AL BOURNEMOUTH
A Coventry, città inglese della contea delle West Midlands, Wilson è nato e cresciuto, in una casa con sole tre camere da letto da dividere tra lui, i suoi tre fratelli e due sorelle e sua madre.
Nel club della sua città natale inizia a dare i primi calci al pallone, ma non ci resta a lungo. Dopo appena sei mesi passa al Kettering Town, club della sesta serie inglese. Segna un solo gol e così torna al Coventry, con il quale inizia la stagione successiva. A metà campionato va nuovamente via in prestito, questa volta al Tamworth, squadra della quinta serie. Un anno di pochi emozioni si conclude con il secondo ritorno a Coventry.

A questo punto, il giovane Wilson decide di apportare un cambiamento nella sua carriera. Fino a quel momento il Coventry non gli era piaciuto, aveva preferito giocare nelle squadre domenicali già citate. In occasione del terzo approdo alla società della sua città si convince che se vuole diventare un calciatore professionista, deve farsi piacere quella esperienza.
Ha così iniziato a giocare con grande forza di volontà, riportando, però, dopo qualche partita, un grave infortunio che lo ha tenuto fuori per parecchio tempo. Ha lottato, è tornato in campo e nella stagione successiva ha sfogato tutta la sua rabbia segnando 21 gol, a cui vanno aggiunti 6 assist, in League One.
Nell’estate del 2014 lo ha notato il Bournemouth che, investendo la cifra di 3.5 milioni di sterline, lo ha messo a disposizione di Eddie Howe. Già dalla prima stagione l’attaccante ha messo le basi per diventare il leader della squadra rossonera portandola alla promozione in Premier League con 20 reti e 13 assist.

Il regalo della massima serie inglese l’ha fatto scartare ad altri, però, perché il destino lo ha portato nuovamente ai box causa rottura del crociato destro. Quando è rientrato in campo, ha avuto il tempo di fare solamente metà stagione avendo riportato un’altra rottura del crociato, questa volta dell’altro ginocchio.
Quando la sua carriera da calciatore sembrava essere giunta prematuramente ai titoli di coda, Wilson ha gettato fuori tutta la determinazione che aveva dentro. È rientrato segnando 8 gol, insieme a 2 assist, nella scorsa stagione. In questa season sta vivendo il suo miglior momento di sempre. Ha partecipato attivamente a 11 (con 6 gol e 5 assist) delle 21 reti totali messe a segno finora dal Bournemouth, portando il club fino al sesto posto in classifica.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Wilson non è di certo una torre, il che non lo aiuta sul gioco aereo, anche se conta comunque una buona altezza (1,80 m). Negli anni ha acquisito una certa robustezza grazie al supporto della fidanzata che gli ha fatto assumere un’alimentazione sana. Prima, infatti, l’inglese mangiava solo cibo da asporto.
https://youtu.be/f63_AEgqYh0
Il classe ’92 è una vera prima punta con una buona qualità tecnica, bravo ad attaccare la profondità e abile nel dribbling. Sotto porta non lascia scampo a nessuno, è letale.
La determinazione e la grinta la si riscontra in lui soprattutto in campo: sono segni distintivi del suo stile di gioco. È molto bravo nel pressing alto e nei contrasti: finora ha mantenuto un’incredibile percentuale di riuscita del 100%.
Non è il prototipo di centravanti egoista in quanto molto abile a giocare con i compagni, soprattutto nell’ultimo passaggio. I tanti assist fatti in carriera e la seconda miglior media di key pass della squadra (1.5) ne sono la testimonianza.

La storia di Callum Wilson comunica il significato più puro del non mollare mai. È stato messo davanti ad ostacoli difficili da saltare, ma con grande spirito combattivo li ha superati venendo giustamente ricompensato. Perché alla fine la vita non è crudele, cerca solo di trasmettere fondamentali insegnamenti. Il più importante è, appunto, non mollare mai