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Non smettere mai di crederci

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Non smettere mai di crederci

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Samuele Mulattieri al Crotone

L’ultima giornata della Serie A 2016/2017 è stata tutto fuorchè adatta ai deboli di cuore. Il saluto di Totti ai colori giallorossi, accolto da una generale commozione da tutto il mondo calcistico, era un evento atteso oramai da alcune settimane. Ciò che è avvenuto poche ore più tardi era impossibile da prevedere invece. Il Crotone ha raggiunto la salvezza sorpassando i diretti rivali dell’Empoli all’ultima giornata. Un evento che già di per sé meriterebbe attenzione ma, prendendo in considerazione la clamorosa scalata intrapresa dai pitagorici sul finale di campionato, va trattato con tutti i crismi di un vero e proprio miracolo sportivo.

CREDERCI SEMPRE

La squadra di Nicola a inizio campionato non sembrava attrezzata per il salto di categoria: l’ossatura della squadra era rimasta invariata rispetto a quella dell’anno precedente in B e i rinforzi più di spessore limitati al solo reparto offensivo. Al termine del girone di andata i pronostici sono stati mantenuti: i calabresi occupavano l’ultima piazza della classifica a soli 9 punti, accusando in modo quasi drammatico lo scotto della prima annata nella massima serie. La media inferiore al mezzo punto a partita pareva una sentenza, nessuna formazione era mai riuscita a raggiungere la salvezza collezionando così pochi punti nelle prime 19 partite.

Nonostante la tragica situazione il presidente Vrenna e il ds Ursino non hanno mai messo in discussione il tecnico. Per molti un segno di resa anticipata. Così mentre i rivali che condividevano le ultime posizioni in griglia, come Palermo e Pescara – poi retrocesse -, cambiavano guida tecnica, il Crotone si è sempre affidato a Nicola, nonostante gli scarsi frutti del lavoro svolto. Andare controcorrente non è da tutti e lo è ancora meno in uno sport che vanta un grande seguito come il calcio in Italia. Quando le cose vanno male il buon costume calcistico italiano prevede l’immediato allontanamento dell’allenatore, con la consapevolezza che le cose potranno andare solo peggio – come quasi sempre effettivamente accade -, ma dando all’esterno l’idea di averci provato in modo da evitare critiche.

Dopo 29 turni la situazione che si presentava a una rapida visione della classifica era pressochè immutata. 1 a 0 in casa contro la Fiorentina, 14 punti e possibilità di salvezza rasenti allo zero per tutti. O quasi. A portare ancora un lumicino di speranza è stata la famiglia Vrenna che ha confermato nuovamente il tecnico piemontese, apprezzato per l’operato. La squadra faceva sempre la sua bella figura ma, vuoi per sfortuna, vuoi per inesperienza, i risultati latitavano ad arrivare.

LA SCALATA

La salvezza sembrava un miraggio, i punti di distanza un’infinità e la fiducia dei calciatori ormai sotto i tacchetti. Queste le premesse dell’impresa che ha portato una formazione da 1 punto ogni due partite a totalizzarne 20 in 9 match, con una media da Champions League.

Nicola ha il grande merito di aver sempre mantenuto unito il gruppo, nonostante le molte difficoltà. Unione e una dose di fortuna, fino a lì grande assente, hanno spinto la squadra al photofinish. Così al Bentegodi contro il Chievo è arrivato un 2 a 1, maturato nei minuti finali grazie alla rete di Falcinelli, che ha fatto rialzare la testa, subito dopo la doppietta dell’ex Sassuolo all’Inter che ha regalato i 3 punti e insieme una nuova consapevolezza. Poi 3 vittorie – contro Sampdoria, Pescara, Udinese– intervallate da 2 pareggi – Torino e Milan – e l’unica sconfitta allo Juventus Stadium.

Diego Falcinelli, grande protagonista dell’impresa pitagorica

Una squadra già condannata alla retrocessione si è ritrovata così a giocarsi la permanenza all’ultima giornata. Un traguardo già inimmaginabile fino a poche settimane prima. A -1 dall’Empoli, atteso dalla trasferta palermitana contro una squadra già matematicamente retrocessa da tempo, si profilava comunque un’eventualità assai improbabile.

IL LIETO FINE

Il finale di questa favola è uno Scida intero che canta sulle note di Rino Gaetano. Il lieto fine che premia chi ha saputo aspettare e dare fiducia, chi ha sempre lottato pur dato sconfitto in partenza, chi non ha smesso di inneggiare la propria squadra nei periodi più bui. Non sarà la vittoria di un campionato o di una coppa, non si tratterà di Ronaldo o Messi, non sarà avvenuto a Londra o Madrid o Milano, ma questo poco conta. Una piccola realtà che ha coltivato il suo sogno e ha trovato forza al proprio interno, valicando i propri limiti prima di far esplodere un’immensa emozione. Questo è il calcio.

Un grazie a tutto il Crotone.

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Flash News

Bachirotto: “Il più difficile da marcare? Un giocatore dell’Inter…”

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Baschirotto

BASCHIROTTO- Il Lecce reduce dal pareggio in trasferta contro il Lecce, punta a preparare nel migliore dei modi la sfida con il Bologna, che ha iniziato questo campionato stupendo tutti. Il club pugliese attualmente si trova al 13° posto in Serie A, a 5 lunghezze di vantaggio dalla zona retrocessione. Intanto una dei leader della squadra, Federico Baschirotto, in una lunga intervista rilasciata a Radio Serie A, ha analizzato la prossima partita con il Bologna e della sua preparazione prima dei match.

LE PAROLE DI BASCHIROTTO

PARTITA BOLOGNA “Ci stiamo preparando alla partita contro il Bologna, mentalmente e fisicamente. Li stiamo studiando, stanno facendo un grande campionato: è una grande squadra, compatta e che sa quel che fa.”

SOPRANNOME BASCHIROBOCOP“Io lavoro sodo, forse più degli altri. Questo vuol dire sacrificarsi: vado al campo molto presto la mattina cercando di affinare qualsiasi aspetto, in modo di essere al meglio la domenica. Anche al di fuori del campo lavoro con esercizi fisici, in modo da performare al meglio e prevenire infortuni.”

PREPARAZIONE BASCHIROTTO – “Prima delle partite studio i miei avversari, guardo i movimenti della squadra e dei singoli, in modo da mettere a fuoco gli attaccanti delle squadre. Lavoro molto anche sulla rapidità, per essere agile e attento a tutto.”

ATTACCANTE PIÙ DIFFICILE DA MARCARE“Ogni attaccante ha delle peculiarità, ma se bisogna usare il fisico non ho problemi ad andare a duello. Il più difficile da affrontare, forse, è Lautaro: anche se piccolo è molto tecnico e regge il confronto. Poi ci sono anche giocatori come Osimhen, alti e veloci, con cuil bisogna prepararsi diversamente.”

ESORDIO SERIE A“L’esordio in Serie A in Lecce-Inter (agosto 2022)?
“Era il mio sogno sin da bambino, non mi dimenticherò mai la prima partita in Serie A. Inizialmente non dovevo giocare, poi sono sceso in campo titolare.”

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Europa League

Ruggeri: “Stasera daremo il massimo per il primo posto”

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Lite Nasti Ruggeri

L’Atalanta dopo aver gettato l’occasione di approdare in piena zona Champions League, con la sconfitta in casa contro il Napoli, spera di rifarsi in Europa League. La Dea con la partita di sta sera 30 novembre con lo Sporting CP, ha la possibilità di qualificarsi al primo posto del girone. Per i nerazzurri basterebbe anche un pareggio, dopo la qualificazione matematica ottenuta nella scorsa sfida vinta per 1-0 con lo Sturm. Nel pre-partita ha parlato ai microfoni di Sky Sport, Matteo Ruggeri. L’esterno italiano ha sottolineato l’importanza del primo posto e della sua esperienza nella scorso match con il club portoghese.

LE DICHIARAZIONI DI RUGGERI

SCORSA PARTITA CON LO SPORTING“Quella è stata una delle sere più belle della mia vita ma va archiviata.” 

PRIMO POSTO “Stasera vogliamo dare il massimo per il primo posto, soprattutto sui piccoli dettagli. Dobbiamo giocare per vincere, se giochiamo per pareggiare sbagliamo. Vigliamo vincere la partita e qualificarci per primi.”

ERRORI DA NON COMMETTERE “Non dovremo avere fretta di segnare, se tutto andrà bene poi il gol arriverà, in quel caso festeggeremo tutti insieme.”

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Incontro tra la Juventus e l’agente di Chiesa: il punto sul rinnovo

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Chiesa in casa del Milan

CHIESA RINNOVO – La Juventus sembra rivitalizzata rispetto alla scorsa disastrosa stagione. La Vecchia Signora è tornata a competere per la conquista dello Scudetto e, senza alcun dubbio, uno dei fattori che stanno rendendo viva questa speranza è il recupero a pieno regime di Federico Chiesa. L’attaccante azzurro si è rivelato fondamentale, sia numericamente che tatticamente, per gli schemi bianconeri, con il club che vorrebbe trattenere il suo pupillo ancora a lungo.

Considerando che il contratto di Chicco scadrà nel 2025, i dirigenti juventini Giuntoli Manna hanno incontrato l’agente del giocatore, Fali Ramadani, per discutere della possibilità di estensione annuale del contratto di collaborazione, riporta Gazzetta.it. Il clima amichevole e disteso sarà importante per il buon esito della trattativa, seppur non vi siano ancora accordi concreti. La possibilità più realistica è il rinnovo fino al 2026 5 milioni di euro a stagione, stesse cifre incassate attualmente da Chiesa.

La trattativa è ancora lontana dalla conclusione, ma i segnali sono positivi e c’è fiducia nell’ambiente per il continuo del matrimonio tra le parti.

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Inter, Inzaghi fa il punto sugli infortunati in vista del Napoli: ecco chi mancherà!

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Inzaghi

La Serie A è pronta a ripartire. Le squadre italiane impegnate in UEFA Champions League sono rientrate alla base, con l’Inter come ultima in quanto il viaggio di ritorno da Lisbona è atterrato alle ore 03:15. Il pullman della squadra si è diretto ad Appiano Gentile dove, nel corso della mattinata sotto ad un’intensa pioggia, sono ripresi gli allenamenti in vista della prossima partita. Ad attendere i nerazzurri, domenica sera alle ore 20:45, il Napoli di Walter Mazzarri, uscito malconcio dalla trasferta di Madrid.

Simone Inzaghi ha diviso in due la seduta di allenamento: lavoro defaticante per i titolari contro il Benfica mentre carico pesante per la restante parte del gruppo. Inoltre, per il tecnico piacentino, c’è stato modo di valutare le condizioni degli infortunati, nonché assenti nell’ultima gara. Denzel Dumfries, rimasto a Milano a causa di un leggero affaticamento, è quasi recuperato al pieno della sua forma: già nella gara contro la Juventus l’olandese non sembrava al top ma questi giorni di allenamento stanno contribuendo al rientro. Tra coloro che, molto probabilmente, faranno compagnia a Benjamin Pavard, appena liberatosi dal tutore al ginocchio e dunque ancora ai box per almeno 2-3 settimane, ci sarà Alessandro Bastoni. Il braccetto di sinistra dell’Inter, infatti, da domani dovrebbe iniziare a lavorare sul campo e i medici della squadra non avrebbero intenzione di rischiare qualche possibile ricaduta.

Inzaghi, artefice del turnover di Lisbona, dovrà far fronte ad una forte emergenza in difesa: i minuti tolti a Matteo Darmian e Stefan De Vrij torneranno utili nelle prossime gare da disputare. In campo, tra gli altri, torneranno i titolarissimi Yann Sommer, Hakan Calhanoglu, Henrix Mkhitaryan, Nicolò Barella, Federico Dimarco, Lautaro Martinez e Marcus Thuram.

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