Connect with us
Novità e giovani da seguire della nuova Juventus B

Generico

Novità e giovani da seguire della nuova Juventus B

Pubblicato

:

La nuova stagione che sta per prendere il via segna un’importante svolta per il calcio italiano. Sarà, infatti, la prima per le seconde squadre, o squadre B, istituite lo scorso maggio dalla FIGC.

C’era la possibilità di vederne più di una nella prossima Serie C grazie al vuoto lasciato dalle società non iscritte, ma ad allestire la rosa sarà solo la Juventus. Si sarebbe potuto guardare pure le milanesi, ma dopo i nerazzurri si è tirata indietro anche la nuova dirigenza del Milan.

La sola presenza della Vecchia Signora è il chiaro segno di come la società bianconera sia avanti sul piano della programmazione rispetto alla concorrenza. La seconda squadra rappresenta una grande opportunità di crescita che, oggi, solo la dirigenza campione d’Italia ritiene fondamentale.

Non è ancora nata ufficialmente, ma è già possibile alcuni componenti della nuova Juventus B.

L’ALLENATORE: MAURO ZIRONELLI

Si parte dalla storica prima guida tecnica, individuata nella persona di Mauro Zironelli. Ziro, 48 anni, è stato un discreto centrocampista giocando con Fiorentina, Chievo, Venezia e Pescara. In quest’ultimo club, nella stagione 1992/93, ha giocato insieme a Massimiliano Allegri.

Nel 2004 ha appeso le scarpette al chiodo e di lì a poco ha iniziato la carriera da allenatore. Ha fatto tanta gavetta il tecnico vicentino con buoni risultati. E’ partito con le giovanili del Bassano, che ha portato alla vittoria del girone B del campionato nazionale Berretti. Poi approda in Serie D, chiamato dalla Sacilese, con la quale chiude il campionato al terzo posto. Fa ancora meglio con l’AltoVicentino, ottenendo il secondo posto.

E’, però, a Mestre che il suo calcio offensivo e divertente inizia a stupire molti addetti ai lavori portando pure a buoni risultati. La sua prima stagione (2016/17) culmina con la promozione in Lega Pro. Nel giugno scorso, invece, è stato centrato un buonissimo decimo posto, valido per i play-off.

Il possesso palla fine a se stesso è ciò che mi piace di meno, bisogna verticalizzare altrimenti è inutile. E quando l’avversario riparte bisogna prenderlo alto per rubargli palla e cominciare a giocare fin dentro la sua metà campo

Il Mago“, così è stato soprannominato a Mestre, è un integralista del modulo: non rinuncia mai al suo 3-4-3 che al massimo può variare in un 3-5-2. Non è abituato ad adeguarsi agli avversari perchè vuole proporre sempre il suo calcio fatto di possesso palla, verticalizzazioni e pressing alto. E’ un allenatore che pensa al risultato, senza, però, che venga sacrificato il divertimento perchè “i tifosi, soprattutto i più piccoli, allo stadio si devono divertire“.

Il suo impegno per il calcio è grande, in particolar modo nei confronti dei ragazzi. Nella sua città, a Zanè, in provincia di Vicenza, ha, infatti, aperto una scuola calcio “per sperimentare una visione del calcio basata su tecnica e divertimento“. Tecnica e divertimento, gli ingredienti principali della Zirolandiacosì come viene chiamato il suo calcio.

Zironelli, dunque, è un allenatore interessante, tutto da scoprire. La Juventus gli metterà a disposizione giovani promettenti, alcuni dei quali da seguire con particolare attenzione.

MATTIA DEL FAVERO (portiere, classe ’98)

Il portiere titolare della nuova Juventus B sarà sicuramente lui, Mattia Del Favero. Ha iniziato a giocare nelle giovanili del Prato, anche se è subito passato alla Juventus. Nelle ultime tre stagioni ha difeso con regolarità la porta della Primavera bianconera, con la quale è cresciuto tanto.

Due anni fa si è messo in mostra con ben 12 clean sheet su 21 partite giocate fra tutte le competizioni. L’ultimo anno lo ha iniziato tardi a causa di un infortunio alla spalla, ma quando è rientrato ha fatto valere la sua presenza. E’ risultato determinante soprattutto nelle final eight. Ha anche collezionato quattro convocazioni con la prima squadra, con la quale si trova ora nella tourneè americana.

E’ un portiere che promette tanto ed è anche bravo con i piedi, un dettaglio importante per il calcio di oggi.

ALESSANDRO VOGLIACCO (difensore, classe ’98)

Un altro veterano, nonchè capitano, della Juventus Primavera fino allo scorso anno è Alessandro Vogliacco.

Ha iniziato a calpestare per la prima volta l’erbetta con il club della sua città, Acquaviva delle Fonti, prima di passare alla vicina Bari. In Puglia è arrivato fino ai Giovanissimi Nazionali, poi il suo destino si è colorato di bianconero. A Torino ha potuto ammirare da vicino l’idolo Giorgio Chiellini: “È unico per la grinta e la determinazione che mette in campo e la serietà che ha fuori“.

Ha osservato anche Bonucci, per la capacità d’impostazione della manovra. Una tecnica, questa, che fa parte del suo repertorio, che comprende anche una buonissima lettura del gioco e un gran senso dell’anticipo. Sa farsi valere molto bene nel gioco aereo, anche se deve migliorare sulla velocità.

Lo seguiva la Reggina, ma in C giocherà con la Juventus per aspirare di arrivare un giorno in prima squadra.

LEANDRO FERNANDES (centrocampista, classe ’99)

Leandro Fernandes è stato un gran colpo piazzato dalla Juventus nello scorso mercato di gennaio. Il centrocampista olandese era in scadenza di contratto con il PSV, club con cui è cresciuto. Grazie anche al lavoro di Mino Raiola, agente del calciatore, è stato portato a Torino con tanto di firma su un quinquiennale.

In poco meno di sei mesi, Fernandes è diventato uno dei trascinatori della Primavera bianconera. E’ un classico trequartista, anche se Dal Canto, allenatore della Juventus U19, l’ha spesso schierato da mediano. Una scelta volta a sfruttarne la visione di gioco, la grande qualità tecnica e l’importante fisicità per fare la differenza in mezzo al campo. E’, dunque, un giocatore molto bravo nelle due fasi che ha mostrato anche una certa propensione all’inserimento in area avversaria.

Ha concluso la sua prima mezza stagione italiana con 3 gol e 2 assist in 16 presenze. Ora è in America con la prima squadra, al rientro lo aspetta Zironelli.

MARCO OLIVIERI (attaccante, classe ‘99)

Marco Olivieri è stata l’autentica guida offensiva della Juventus Primavera, nella scorsa stagione. L’esterno offensivo è cresciuto nell’Empoli, club con cui ha fatto tutta la trafila. L’anno scorso è passato in prestito alla squadra bianconera, fortemente richiesto da mister Dal Canto, che lo aveva già allenato in Toscana.

L’allenatore ne ha sfruttato la duttilità tattica schierandolo da prima punta nel duo d’attacco di un 3-5-2/3-4-1-2. Il classe ’99 ha senso del gol, capacità di attaccare lo spazio, un discreto tiro da fuori e buone doti fisiche. Sfruttando pure quest’ultime, ha mostrato un ammirevole propensione al sacrificio rientrando spesso oltre la propria zona di competenza. Una disponibilità ad aiutare e a giocare con la squadra che ne ha fatto un elemento importantissimo.

https://www.youtube.com/watch?v=7xI0Mo3reQ8

I 15 gol e 2 assist in 33 partite gli sono valsi il riscatto della società piemontese. Da questa stagione sarà a disposizione di Zironelli, che apprezza attaccanti come lui.

 

La Juventus B pian piano sta nascendo e promette di certo bene tra allenatore, giovani interessanti e buone idee. Ci si aspetta davvero un inizio avvincente.

Continue Reading
Commenta

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Coppa Italia

Pronostico Fiorentina-Parma, statistiche e consigli per la partita

Pubblicato

:

Pronostico Fiorentina-Parma

PRONOSTICO FIORENTINA-PARMA, STATISTICHE E CONSIGLI PER LA PARTITA – Mercoledì 6 dicembre, alle ore 21:00, la Fiorentina incontra il Parma per gli ottavi di finale di Coppa Italia, in un match che può nascondere insidie. Scopriamo, dunque, il pronostico per la partita insieme a qualche statistica e qualche consiglio per gli scommettitori.

COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

Partiamo dai padroni di casa. La Fiorentina ha vissuto tanti alti e bassi nell’ultimo periodo, con alcune cadute evitabili, come contro l’Empoli, ma anche vittorie prestigiose, come quella di Napoli. La squadra di Italiano si è imposta nel corso dell’ultima giornata per 3-0 contro la Salernitana e ha preparato al meglio la partita di Coppa Italia. Vedremo se la preparazione sarà ripagata anche dal verdetto del campo.

Il Parma viene da sei vittorie in otto partite nell’ultimo mese. Gli uomini di Pecchia procedono spediti verso la risalita nel massimo campionato e si trovano, ad oggi, a pari punti – 33 – col Venezia. Gli emiliani stanno facendo molto bene e ora sognano anche i quarti di finale di Coppa Italia, un risultato che sarebbe importantissimo per il loro morale. In mezzo c’è la Viola, che avrà tutte le intenzioni di battere i crociati.

IL PRONOSTICO DI FIORENTINA-PARMA

Per quanto sulla carta l’esito sembri scontato e i pronostici siano tutti a favore della Fiorentina, spesso la Coppa Italia ha regalato sorprese. Attenzione, dunque, al Parma, che vorrà fare uno scherzetto agli avversari. Per questo, non consigliamo alcun segno fisso, bensì una giocata sul numero complessivo di gol. Il pronostico che potrebbe essere meno rischioso e pagare di più è il MULTIGOL CASA 2-4, in quota 1.62. Benché l’esito finale non sia scontato, la Viola, infatti, potrebbe andare a segno più volte, data la tendenza dei giocatori di Italiano a tenere palla. In alternativa, anche il segno GOL, quotato, invece, 1.75 sui principali bookmakers, potrebbe essere fruttuoso, dato che entrambe le squadre sono decisamente inclini al gol.

PROBABILI FORMAZIONI

Fiorentina (4-2-3-1): Christensen; Kayode, Martinez, Ranieri, Parisi; Mandragora, M.Lopez; Ikone, Barak, Sottil; Nzola. All. Italiano

Parma (4-3-2-1): Chichizola; Delprato, Osorio, Circati, Di Chiara; Bernabé, Hernani, Estevez; Mihaila, Man; Benedyczak. All. Pecchia

 

Continua a leggere

ESCLUSIVE

ESCLUSIVA – L’agente di Ikwuemesi: “Si sta adattando alla Serie A, la Salernitana sta lavorando nella giusta direzione”

Pubblicato

:

La Salernitana sta affrontando un periodo delicato, in piena lotta per la permanenza in Serie A. Nell’ultima giornata di campionato, i granata sono usciti sconfitti dal Franchi perdendo 3-0 contro la Fiorentina. Nonostante la sconfitta anche abbastanza netta, però, i campani sono reduci da un momento anche abbastanza positivo. A risollevare il morale infatti sono il pareggio preziosissimo in casa del Sassuolo e, soprattutto, la prima vittoria in campionato arrivata all’Arechi contro la Lazio.

Uno dei volti di quest’ultimo periodo in casa Salernitana, è sicuramente Chukwubuikem Ikwuemesi. Arrivato quest’estate dagli sloveni del Celje, l’attaccante nigeriano sotto la gestione Inzaghi sta trovando spazio ed anche i primi gol della sua avventura italiana. Per scoprirne di più sul classe 2001, noi della redazione di Numero Diez abbiamo intervistato Thaddeus Kennedy Idama, agente del calciatore facente parte del KCG Sporting Management.

Di seguito, la nostra intervista ESCLUSIVA.

L’INTERVISTA ESCLUSIVA A THADDEUS KENNEDY IDAMA, AGENTE DI IKWUEMESI

Parto chiedendole la sua opinione sul momento attuale di Ikwuemesi alla Salernitana.

“Sta provando a dare il massimo. Essendo calciatore giovane, che proviene da un campionato non molto noto in Europa, sta cercando di adattarsi. Credo farà meglio sul lungo termine”.

Crede che la Salernitana riuscirà a centrare l’obiettivo salvezza?

“Siamo in attesa di scoprirlo, perché la Salernitana è una buona squadra, staff e dirigenti hanno il compito di gestire la situazione e lo stanno facendo molto bene. Il club non sta ottenendo il miglior risultato, ma spetta all’organismo che lo rappresenta fare la cosa giusta. Credo siano nella giusta direzione“.

Di recente Ikwuemesi ha segnato il suo primo gol in Serie A, contro il Sassuolo. Quali sono state le sensazioni a riguardo?

È stato un bel momento. A Sassuolo erano partiti molto bene, andando in vantaggio per 0-2. È stato comunque un buon risultato per la squadra. È un momento in cui hanno ripreso il controllo e hanno realizzato di poter tornare ad una situazione normale. Io so che chi è ai vertici della società sta facendo molto per assicurarsi di mettere i calciatori sulla buona strada. Poi vincere le partite (contro la Lazio, n.d.r.) è un sollievo per la squadra“.

Con l’arrivo di Inzaghi in panchina sembrerebbe esserci stata una svolta: 5 presenze da titolare e 2 gol in 7 partite. Com’è il rapporto con il tecnico granata?

“Gli dico che dipende tutto dall’impostazione professionale. Il ragazzo è un professionista e conosce i suoi obblighi in campo. L’allenatore è stato un professionista di altissimo livello da calciatore. Sono contento perché metterà Ikwuemesi nelle condizioni migliori e lo preparerà per le partite. Inzaghi è stato un giocatore di punta, un top player. Quando giocava, ai suoi tempi, io tifavo la Juventus e lo guardavo tanto. L’ho guardato tanto all’Atalanta quando ha segnato 15 gol in Serie A prima di trasferirsi alla Juventus. Quindi lo conosco molto bene. Quando un’ex attaccante allena il tuo calciatore, che è anche lui un attaccante, secondo me è una cosa positiva. Sono felice di vedere Inzaghi fare le cose giuste da allenatore. Poi il calciatore ha l’obbligo di rispettarlo. È questa la sua responsabilità quando scende in campo”.

Tornando invece alla trattativa che ha portato Ikwuemesi alla Salernitana: com’è nata? Ci sono retroscena?

“Per me non c’è stato nessun aspetto negativo. Eravamo tutti d’accordo nel fargli accettare questa nuova sfida. Sapevamo che non sarebbe stato facile, ma quando un giocatore focalizza la mente su qualcosa è possibile. Quindi io penso che abbia deciso di andare in Serie A e noi, dopo, siamo andati a cogliere la sfida. Sapevamo che fosse  piuttosto impegnativa, ma finora tutto bene. Si abituerà a questa situazione e, a lungo termine, otterrà risultati”.

Qual è invece il sogno per il futuro?

“Ogni giocatore ha un sogno per il futuro. Noi li lasciamo a loro. Lui ha l’ambizione di diventare un top player, di giocare club famosi. Al momento siamo concentrati prima sulla Salernitana, e poi dopo lui pensa al suo meglio. Poi lasciamo che il futuro svolga il suo ruolo”. 

Fonte immagine in evidenza: profilo Instagram kcg_project

Continua a leggere

Generico

Thauvin torna protagonista e si confessa: “Andai a giocare in Messico perché soffrivo di depressione”

Pubblicato

:

Thauvin

Un gol e un assist nelle ultime due partite per Florian Thauvin, indubbiamente uno degli uomini di maggior classe e talento a disposizione di Cioffi. La missione salvezza, in questa stagione, non sembra scontata come in altre annate per l’Udinese, che dovrà affidarsi anche (e non poco) al sinistro del francese, campione del mondo nel 2018. Neanche il più grande trionfo immaginabile nella carriera di un calciatore può però colmare i demoni interiori di una persona, come ammesso da Thauvin nel corso di un’intervista a Canal+.

DEPRESSIONE – Tre mesi prima di lasciare l’Olympique Marsiglia andai da una persona specializzata su consiglio di alcuni amici, che mi ascoltò e mi fece scoppiare a piangere. In quel momento capii di non stare bene. Ero nella fase iniziale ma già accertata di depressione. Per quello poi decisi di andare in Messico, per stare più tranquillo e avere meno pressioni nel giocare da parte di tifosi e media”.

UN PASSO INDIETRO – “Atleticamente mi sentivo al meglio, ma dal punto di vista mentale ero a pezzi. Quando questa persona mi ha fatto rendere conto della mia situazione, ho deciso che era meglio fare un passo indietro per la mia serenità. Per questo poi scelsi di andare a giocare al Tigres, in Messico”.

Continua a leggere

Flash News

Furia De Laurentiis dopo Napoli-Inter: telefonate alla Federcalcio per protestare

Pubblicato

:

De Laurentiis

Il Napoli, dopo un inizio di campionato altalenante e l’esonero di Garcia, ci si aspettava un cambio di rotta imminente. Occasione sfumata nel match di ieri giocato al Maradona contro l’Inter, perdendo per 3-0. Tuttavia secondo quanto riportato da Il Mattino, De Laurentiis sembrerebbe essersi infuriato al punto da chiamare la Federcalcio e l’AIA per protestare, riguardo la direzione gara con i nerazzurri. La scelta di non far presentare Mazzarri ai microfoni, prediligendo silenzio totale, sarebbe stata proprio la sua, dopo aver accerchiato il direttore di gara nel tunnel per cercare di ottenere delle spiegazioni, invano.

Gli episodi che avrebbero scatenato l’ira del patron partenopeo sarebbero due. Il primo per un mancato rigore concesso per un presunto fallo di Acerbi su Osimhen. Il secondo a causa della decisione di non annullare il primo gol di Calhanoglu per un fallo in precedenza di Lautaro su Lobotka.

Continua a leggere

I nostri approfondimenti

Giovani per il futuro

Esclusive

Fantacalcio

Serie A

Trending

Scarica L'App

Copyright © 2022 | Testata giornalistica n.63 registrata presso il Tribunale di Milano il 7 Febbraio 2017 | numero-diez.com | Applicazione e testata gestita da Número Diez SRL 12106070969