Familiarità del terreno, tifoseria, assenza del viaggio per la trasferta. Non si sa quale di questi elementi sia più influente, ma di certo il fattore campo esiste, e ogni causa sopra nominata ha la sua parte per constatare che giocare in casa sia più facile rispetto che a farlo nello stadio degli avversari. Lo stadio appunto condiziona il gioco e così come in ogni sport (ma anche in generale) quando si è casa nostra si è più sicuri e più a proprio agio. Impianti sportivi nuovi danno di conseguenza un input e una carica maggiore sia a chi sta sugli spalti che a chi sta in campo, dato che dimostrano progetti concreti delle società sportive e dei suoi piani economici.
Rocco Commisso ha – ci è concesso forse dirlo – rivoluzionato la Fiorentina da quando la scorsa estate l’ha acquistata dalla storica famiglia Della Valle. Acquisti tattici, un talento affermato messo lì davanti e bingo, nuovo stadio. La notizia è di pochi giorni fa e ha visto il Presidente a fianco del sindaco di Firenze Dario Nardella per la firma del progetto del nuovo stadio, che sarà pronto per il 2023, e di proprietà viola.

Fonte: profilo ACF Fiorentina
Ultimamente tuttavia, sono numerosi i nuovi stadi e le restaurazioni in programma: tra casi sugli appalti, discussioni per il patrocinio tra Comune e club e lo scalpitare dei tifosi, se tutto va bene nel giro di qualche anno dovremmo infatti avere in Italia almeno sette nuovi impianti.
NUOVO SAN SIRO
“Luci a San Siro di quella sera
che c’è di strano siamo stati tutti là
ricordi il gioco dentro la nebbia
tu ti nascondi e se ti trovo ti amo là
ma stai barando, tu stai gridando
così non vale è troppo facile così
trovarti, amarti, giocare il tempo
sull’erba morta con il freddo che fa qui”
La poesia di Roberto Vecchioni racchiude il significato di San Siro, la casa italiana del calcio. Le sue luci però saranno presto spente, per riaccendersi in un altro impianto, che per quanto bello, nuovo, moderno potrà essere, non sarà lo Stadio Meazza. Le squadre milanesi stanno infatti lavorando con il sindaco di Milano Giuseppe Sala, al nuovo progetto per lo stadio, che vedrà sempre rossoneri e nerazzurri condividere il campo. Un mese fa sono stati presentati i due progetti: “La Cattedrale” e “Gli Anelli di Milano“, che vanno a identificare due diversi modelli, il vincente dei quali sorgerà al posto dell’attuale parcheggio dello stadio, che probabilmente verrà abbattuto.
L’impianto del 1926 sarà sostituito dalla nuova struttura, che pare verrà inaugurata entro il 2026 per le Olimpiadi invernali: cento anni di storia racchiusi tra gli anelli della Scala del calcio. San Siro è infatti un monumento sportivo dal valore inestimabile, un museo a cielo aperto in cui i più grandi campioni del calcio europeo hanno scritto la loro storia. Sembra quindi arrivato il momento di voltare pagina: lasciare andare la casa di sempre per trasferirsi qualche metro più in là in una nuova dimora, per iniziare a scrivere il Capitolo due del calcio di Milano.

Fonte: profilo Instagram AC Milan
PROGETTO ROMA
Anche l’AS Roma sta lavorando per un nuovo impianto sportivo. Uno stadio nuovo tutto per la società giallorossa, che una volta realizzato si sarà portato con sé un lungo travaglio. Dal 2012 infatti, si parla con consistenza della nuova casa romana, quando gli imprenditori statunitensi guidati da Thomas DiBenedetto hanno favorito un terreno fertile per l’avvio del progetto. Da allora tra inchieste, indagini e persino condanne di cui in questa sede non è il caso di entrare in merito, siamo arrivati alla bozza sulla Convenzione Urbanistica per l’inizio dei lavori, probabilmente a Tor di Valle.
L’Olimpico, nato per volere del Fascismo per rendere grande e di riferimento la città, è in realtà scomodo: la pista di atletica allontana la partecipazione dei tifosi al gioco e un con un impianto di proprietà crescerebbero oltre che la visibilità anche i ricavi del club. Capienza di 52 mila posti e modellato sul Colosseo, lo stadio nuovo si presenterà come un’arena pubblica moderna, una calorosa attrazione di sport e intrattenimento che farà bene alla Capitale intera.
ALTRI PROGETTI
Oltre al fronte milanese e romano, qualcosa sta cambiando anche in altre parti d’Italia. Sul tavolo ci sono infatti diversi progetti “minori”, che possono far migliorare la situazione del nostro Paese, che a differenza di altri paesi europei, offre spesso strutture sportive fatiscenti e visibilmente bisognose di interventi di ristrutturazione.
Ad esempio a Bergamo si sta lavorando per ristrutturare l’Atleti Azzurri: finora è stata completata la Curva Nord di quello che prenderà il nome di Gewiss Stadium, un progetto che l’Atalanta prevede di finire per l’estate del 2021. Così anche il Bologna ha in programma un completo restyling del Dall’Ara e dell’area circostante, con un piano di lavori che rispetterà l’urbanistica del quartiere. Anche al posto del Bentegodi, Chievo e Verona vedranno sorgere una nuova struttura, comprendente anche parcheggi e ristoranti per fornire a tifosi e avversarsi un’area funzionale anche al pre e al post-partita. L’idea infine, ci sarebbe anche in casa Genoa/Sampdoria, che prospettano di avere un nuovo stadio entro il 2022.
LA SUGGESTIONE DEL NUOVO STADIO
Un caso che testimonia appieno quanto uno stadio possa influenzare positivamente la performance di una squadra è il caso Juventus Stadium. La Signora infatti, alla 200esima partita in casa da quando è stato costruito, ha ottenuto quasi l’80% di vittorie nel suo fortino e soltanto 9 sconfitte. Il progetto di costruzione di uno stadio di proprietà è stato parte di un piano di riqualificazione più ampio, che ha contribuito complessivamente a far diventare i bianconeri i più vincenti in Italia. Ma il fattore campo in questo caso è stato comunque esemplare, perché giocare in casa è ormai una garanzia che va oltre l’avere il sostegno dei propri tifosi, ma che va a toccare anche la costruzione identitaria della società sportiva.
All’estero tuttavia la situazione stadi è migliore che in Italia: impianti più moderni, strutture di ultima generazione e di capacità spesso maggiore. L’ultimo ad essere stato inaugurato è il Tottenham Hotspur Stadium, di proprietà degli Spurs, che conta più di 62 mila posti ed è il secondo più grande della Premier. Costato circa un miliardo alla società, per il momento non ha portato a un andamento assai migliore per la squadra, ma questa, oltre a poter essere un’eccezione che conferma la regola, testimonia comunque un piano societario chiaro. Costruire un nuovo stadio infatti, è sempre un punto di partenza di progetti a lungo termine, quindi sia per gli inglesi che per i club italiani che stanno per iniziare i lavori, diamo tempo al tempo.

Fonte: profilo Instagram Tottenham Hotspur
Fonte immagine in evidenza: profilo Instagram Juventus.