È ormai metà giugno. Il mercato inizia a movimentarsi seriamente. C’è chi ha già fatto tanti passi in avanti, per cercare di migliorare una situazione poco rosea (come ad esempio il Milan), altri invece hanno finito la stagione da poco e ancora devono valutare il da farsi (come la Juventus). Proprio i bianconeri, dopo la bruciante sconfitta di Cardiff devono cercare di ripartire. Marotta, Paratici, Nedved e tutta la dirigenza bianconera hanno come unico obiettivo quello di crescere ancora e di diventare una realtà sempre più solida a livello europeo. Ecco perché, oltre ai profili di giocatori giovani e promettenti come Schick e Keita, in Corso Galileo Ferraris i dirigenti juventini sono sulle tracce anche di calciatori già affermati a livello internazionale. Uno di questi è Douglas Costa.
IL PROFILO GIUSTO
Douglas Costa, brasiliano nativo di Sapucaia Do Sul, classe 1990, esterno del Bayern Monaco. È lui l’uomo scelto da Marotta e Paratici per rinforzare il reparto offensivo di Massimiliano Allegri. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione la Juventus sembra aver già trovato l’accordo con il giocatore, il quale avrebbe accettato la destinazione bianconera. Ora la palla passa alla trattativa con il Bayern Monaco. I bavaresi partono da un prezzo di mercato di 50 milioni di euro. Il compito dei dirigenti bianconeri sarà quello di limare la valutazione del Bayern e cercare di scendere quantomeno a 40 milioni.
Douglas Costa è quindi la vera scelta offensiva del mercato estivo juventino. Il brasiliano rientra perfettamente nel range, sia tecnico che tattico, della formazione bianconera. Giocatore esperto e formato, nato negli anni ’90 e quindi ancora giovane e di grande caratura internazionale. La Juventus inoltre ha deciso di approfittare della difficile ultima stagione attraversata dal brasiliano. L’esterno della Seleçao ha trovato poco spazio con Ancelotti e per questo motivo il Bayern Monaco sembra essere indirizzato verso altre scelte.
IL MOMENTO DEI RICAMBI
Come spesso e volentieri abbiamo raccontato nel corso della stagione, la vera svolta tattica della Juventus di Massimiliano Allegri risale a gennaio nella sfida interna vinta con la Lazio per 2-0. In quel pomeriggio di Torino, allo Juventus Stadium, è nato il 4-2-3-1. Con questo schieramento tattico la Juventus ha dimostrato di essere più offensiva, più pericolosa, più consapevole, ma allo stesso tempo anche maggiormente solida difensivamente. Il lavoro difensivo svolto, per la maggior parte, da Mario Mandzukic, ma anche dallo stesso Dybala, si è rivelato determinante ai fini dell’imbattibilità di Gianluigi Buffon.
Il problema però, in una squadra che ne ha ben pochi, erano e sono tutt’ora i ricambi. Allegri ad inizio stagione aveva strutturato la squadra per schierarsi con il 4-3-1-2 (o 4-3-3) oppure con l’ormai collaudato 3-5-2. In un caso o nell’altro il reparto offensivo sarebbe stato composto sicuramente dalla coppia argentina che aveva stuzzicato il palato dei tifosi bianconeri, ovvero Dybala-Higuain. Insieme a loro due si sarebbero alternati Cuadrado e Mandzukic. Mai si sarebbe pensato di schierare tutti e quattro i giocatori offensivi insieme. Una volta fatto questo esperimento, Allegri si è ritrovato con una formazione che funzionava perfettamente, ma con una panchina corta a livello numerico, soprattutto sulle fasce. L’infortunio di Pjaca poi ha peggiorato maledettamente le cose. Ecco allora il motivo per il quale nel finale di stagione il tecnico livornese ha deciso di reinventare Dani Alves come esterno alto: per giocarsi la carta Cuadrado a partita in corso.
DOUGLAS COSTA: DOVE E PERCHÈ
In una squadra quindi già molto forte e assai competitiva, l’obiettivo principale rimane quello di migliorarsi. Il modo migliore per farlo è quello di rendere sempre più alto il livello delle scelte tecniche a disposizione dell’allenatore. L’obiettivo Douglas Costa rientra proprio in questo piano. Dalla prossima stagione la Juventus comincerà subito la stagione con un’idea tattica ben precisa: il 4-2-3-1. Con questa sistemazione tattica l’esterno è il ruolo più dispendioso, soprattutto a livello fisico. È determinante quindi avere svariate alternative che possano cambiare la partita da un momento all’altro.
Douglas Costa in una formazione del genere si troverebbe perfettamente a proprio agio dato che già da qualche anno ricopre quel ruolo nel Bayern Monaco. Il brasiliano, essendo mancino naturale, predilige maggiormente giocare sul versante destro del campo per poter sfruttare la sua rapidità e il suo dribbling per accentrarsi e cercare la porta con il sinistro. Spesso e volentieri però l’ex Shakhtar ha giocato anche a sinistra dove invece si rende più pericoloso quando, puntando il fondo del campo, può crossare verso il centro dell’area.
Douglas Costa decide di risolvere così il match contro il Darmstadt
Il brasiliano quindi sarebbe una soluzione di primissimo piano per entrambe le fasce. Il suo acquisto inoltre, permetterebbe a Mandzukic di tornare a vestire il ruolo di centravanti e di conseguenza porterebbe ad una possibilità di maggior turnover anche per Higuain.
LA STAGIONE IN NUMERI
Douglas Costa quest’anno non ha particolarmente brillato in Bundesliga, complice sia la grande competitività del reparto offensivo bavarese, sia le scelte di Carlo Ancelotti, ma anche qualche infortunio di troppo. I problemi fisici infatti gli hanno fatto saltare ben 8 partite. Il tecnico italiano spesso ha preferito la coppia di esterni Robben-Ribery, inserendo qualche volta anche il giovane Coman. Douglas Costa ha comunque totalizzato 23 presenze in campionato, impreziosite da 4 gol e 3 assist. La capacità del brasiliano di saper segnare, ma anche di fare segnare i compagni si denota dai 32 passaggi chiave e dalle 35 occasioni da gol create. I numeri di questa stagione, se paragonati a quelli del 2015-2016, mostrano un calo, non tanto dal punto di vista realizzativo (sempre 4 gol anche l’anno scorso), ma più che altro come incisività offensiva. Il dato dei tiri totali soprattutto, sottolinea la stagione opaca di Douglas Costa. In questa annata il brasiliano ha realizzato 42 tiri totali, con il 44% di precisione. Nel 2015-2016 i numeri erano completamente differenti dato che entrambe le voci erano maggiormente positive: 64 tiri totali e 54% di precisione.
Una stagione non troppo convincente non cancella però tutto quello che di buono Douglas Costa ha dimostrato in questi anni, sia in Ucraina con la maglia dello Shakhtar che in Germania con quella del Bayern. Il brasiliano andrebbe a rinforzare una squadra già forte come la Juventus, alla quale però mancano forse quei giocatori di caratura internazionale, capaci di decidere le partite più complicate e più difficili. Douglas Costa è uno di quelli.