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Paco, in Germania per ricominciare

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Paco, in Germania per ricominciare

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Francisco Alcacèr Garcia, meglio conosciuto come Paco. Dopo diverse stagioni passate a Valencia, arriva la grande occasione per consacrarsi nel calcio delle grandi con una delle squadre più forti e vincenti del calcio moderno. Le cose però non vanno nel migliore dei modi, poco spazio e noie muscolari rallentano Alcacer fino a quando, lo scorso 28 agosto, il Barcellona decide di cederlo in prestito al Borussia Dortmund, dopo due stagioni opache. Da allora il suo rendimento ha avuto un cambiamento impressionante…

NUMERI DA CAPOGIRO

6 reti messe a segno in Bundesliga e 1 in Champions League, realizzata ai danni del Monaco (nonostante un rigore sbagliato). Un bottino importante dopo 7 giornate di campionato e due di coppa, che gli ha permesso di lanciare il Borussia al primo posto sia in Bundes che nel girone di UCL e che attualmente gli vale il primo posto nella classifica cannonieri tedesca. La cosa davvero strabiliante è però il minutaggio dell’attaccante spagnolo. Per via del suo arrivo a torneo già iniziato e di uno stop di due giornate per un leggero infortunio, Alcacer ha disputato solo 3 partite, subentrando ai compagni e giocando complessivamente 81 minuti nel massimo campionato tedesco, con una media sbalorditiva di una rete ogni 13,5 minuti. In campo da titolare e per tutti i 90 minuti invece nella seconda partita di Champions del BVB. L’ultima meraviglia di Alcacer è stata una punizione al 96′ minuto nel match contro l’Augsburg, che ha permesso al Dortmund di battere 4-3 gli avversari. Partita incredibile nella quale il giocatore ex Valencia ha per altro realizzato una tripletta in soli 31 minuti. Queste prestazioni hanno catturato l’attenzione di Luis Enrique, che lo ha convocato per le prossime gare della Roja contro Inghilterra e Galles. Chiamata in nazionale che non arrivava dal 2016.

CARATTERISTICHE E MOTIVI DELLA RINASCITA

Paco Alcacer è un attaccante molto duttile che sa occupare praticamente tutti i ruoli del fronte offensivo, dall’ala alla seconda punta, dalla punta centrale al falso nueve. Ha una buona tecnica individuale ed è dotato di un ottimo tiro dalla distanza, sia con il destro che con il sinistro. Non è il classico bomber d’area di rigore, ma un attaccante moderno che spazia su tutto il campo. Questo è dovuto anche alle sue caratteristiche fisiche: Alcacer è altro 175 cm e non è dotato della tipica fisicità del centravanti. Pecca quindi nel gioco aereo ma compensa con rapidità e freddezza nell’uno contro uno. Il suo difetto più grande in questi anni è stato, come detto, la delicatezza dei suoi muscoli, che sia a Barcellona che in questo avvio a Dortmund, lo hanno ostacolato. Il nuovo ambiente però sembra averlo stimolato. Il giocatore nato a Torrent ha ancora molto da dimostrare e l’età giusta per provare a ritagliarsi uno spazio più importante nel panorama calcistico. Dortmund è una piazza importante ma allo stesso tempo paziente, dove sono cresciuti grandi talenti (come Marco Reus e Robert Lewandowski) e dove già altri hanno saputo ritrovarsi (ultimo nell’ordine Batshuayi). Per di più la squadra quest’anno è allenata da Lucien Favre che, a Nizza, è stato l’artefice della rinascita di Dante e Mario Balotelli.

IL FUTURO

Come già detto, il giocatore è attualmente in prestito al Borussia, ma il club tedesco può far valere sul giocatore il diritto di riscatto, fissato a 25 milioni. L’affare costerebbe complessivamente al club di Favre 27 milioni, visti i due pagati per il prestito oneroso. Chiaramente se il giocatore dovesse confermare dei numeri del genere, l’affare sarebbe clamoroso. Altrettanto chiaro è che mantenere una media del genere sarebbe impossibile per chiunque, ma 6 goal realizzati praticamente in meno di una partita fanno ben sperare i suoi nuovi tifosi. L’obiettivo è quello di portare il più in alto possibile il Dortmund e magari di vincere la classifica marcatori della Bundesliga. Lo stesso Alcacer ha dichiarato di immaginarsi con la maglia giallo-nera anche in futuro dimostrandosi molto entusiasta della nuova esperienza. Anche Reus e il direttore sportivo Zorc si sono espressi su di lui con parole al miele nel post Borussia-Augsburg, mandando un chiaro segnale dell’ottima impressione che Paco ha lasciato in tutto l’ambiente che gravita attorno al Dortmund, società, compagni e tifosi. Non è ancora tempo di esprimere giudizi affrettati, ma forse, dalle parti di Barcellona, qualcuno potrebbe mangiarsi le mani per non aver avuto la pazienza di aspettare Francisco Alcacer Garcia, meglio conosciuto come Paco.

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Calcio Internazionale

La Rassegna Social del Diez – Il Siviglia vince l’Europa League

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Punto d’informazione, di impressioni e passioni condivise, i social network oggi più che mai raccontano le emozioni dei tifosi. Numero Diez vi presenta la rassegna dedicata ai più importanti messaggi della giornata di ieri.

 

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Le partite del giorno – Giovedì 1 giugno

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Il calcio, si sa, non si ferma mai: ogni giorno, da ogni angolo del pianeta, giocatori di tutto il mondo sono pronti, con le proprie giocate sul rettangolo verde, a regalare emozioni ai tifosi. Numero Diez vi presenta quindi le principali gare che ci attendono nella giornata di oggi.

SERIE B

Ore 20:30 Brescia-Cosenza

EREDIVISIE

Ore 18:45 Heerenven-Twente

Ore 21:00 Utrecht-Sparta Rotterdam

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Calcio Internazionale

Mourinho: “Parlerò con la società. Non posso dirvi che rimango”

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Una finale di Europa League intensa, vissuta, lunghissima, logorante per tutti quei tifosi che sono rimasti incollati alla TV. Mourinho è alla sesta finale europea nella sua carriera ed alla seconda con la Roma, uno score sicuramente non indifferente per quello che è uno dei migliori allenatori della storia del calcio. Purtroppo, alla fine si è dovuto arrendere al Siviglia. Per la prima volta, Josè Mourinho deve abdicare in una finale. Queste le sue parole nel post partita.

PARTITA – “Sono morti di stanchezza fisica, mentale. Per un risultato ingiusto con tanti episodi. Siamo orgogliosi, puoi perdere una partita ma mai la tua dignità e personalità. Ho vinto 5 finali e ho perso questa, torno a casa più orgoglioso. I ragazzi hanno dato tutto.”

RISULTATO – “Sono attaccato alla maglia, alla nostra natura. Prendiamo le cose con serenità e umiltà, lavoriamo tanto. Ognuno reagisce in un modo diverso, uno piange e l’altro no ma siamo tristissimi tutti. Arriviamo a casa morti di stanchezza e per il risultato ingiusto. Grande partita, grande finale, un arbitro che sembrava spagnolo ma abbiamo dato tutto. Lamela doveva prendere il secondo giallo, non lo prende e diventa rigorista.”

FUTURO – “Vado in vacanza lunedì. Se fino a lunedì abbiamo tempo di parlare allora parleremo, se no vado in vacanza e poi si vedrà. Devo lottare per questi ragazzi e non posso dirti oggettivamente che rimango. Sono un uomo serio, ho detto alla società che sarebbero i primi a sapere di un contatto con un club. Ci ho parlato a dicembre per la nazionale portoghese, dopodiché non ho avuto nessun contatto. Ho un anno di contratto con la Roma e al momento la situazione è questa.”

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Europa League

Siviglia-Roma 1-1 (4-1 d.c.r.), le pagelle: brilla Dybala, male Gudelj

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Lamela

Il Siviglia vince l’Europa League. Percorso straordinario dei ragazzi di Mendilibar, con il club spagnolo che si conferma una sentenza della competizione. Infatti, è la settima volta che il Siviglia porta a casa l’Europa League. Decisiva la vittoria ai calci di rigore.

LE PAGELLE DEL SIVIGLIA

Bono 7: incolpevole sulla rete di Dybala. Un paio di parate monstre che proteggono il risultato.

J.Navas 6: molto propositivo in fase offensiva, mette in difficoltà Spinazzola sulla fascia (Dal 94′ Montiel 6: prova a creare insidie ma il tempo non gli concede di prendere ritmo).

Badé 5.5: si fa fregare dallo scatto di Dybala in occasione del gol dell’1-0. Diverse sbavature nel corso del match.

Gudelj 5: si trova un po’ in difficoltà negli attacchi della Roma, soprattutto perché dalla sua parte si aggira uno scatenato Dybala. Rischia un rigore ingenuo, dando un calcio in testa ad Abraham a metà del primo tempo (Dal 126′ Marcao sv).

Telles 6.5: soffre Dybala, ma in fase offensiva riesce a creare pericoli sulla fascia mancina. Sale molto nel secondo tempo (Dal 94′ Rekik 6.5: entra con voglia e fa ammonire Zalewski. Molto dinamico e pericoloso.).

Rakitic 6: fatica a contenere gli attacchi giallorossi. Trova, tuttavia, un palo clamoroso alla fine del primo tempo.

Fernando 6: uno dei pochi che prova a rendersi pericoloso, seppure il suo ruolo non sia poi così offensivo (Dal 128′ Jordan sv).

Ocampos 6: inizialmente sembra poter diventare pericoloso, si spegne e si accende a tratti.

O.Torres 6.5: molte azioni passano da lui. Si sacrifica e corre molto, dando una mano anche in difesa (Dal 46′ Suso 6.5: molto frizzante, riesce a rendersi pericoloso e a pochi minuti dal suo ingresso fa ammonire Mancini).

Gil 5.5: un totale fantasma. Non riesce ad incidere, così come i compagni di reparto nel primo tempo (Dal 46′ Lamela 6: incontenibile, riesce a svariare su tutta la trequarti con una super dinamicità. Rischia un rosso molto molto ingenuo sbracciando su Ibanez).

En-Nesyri 5.5: un po’ in ombra. Qualche sponda, ma c’è poco di concreto. Costantemente ingabbiato.

All. Mendilibar 5.5: squadra che imposta in maniera sterile e astratta, senza riuscire a concretizzare le occasioni.

LE PAGELLE DELLA ROMA

Rui Patricio 5.5: viene beffato dalla deviazione di Mancini in occasione del pareggio. Rischia di buttare tutto nel finale con una papera non concretizzata dal Siviglia.

Mancini 6.5: palla da visionario servita a Dybala per il gol dell’1-0. Sfortunato nel trovare la deviazione che si trasforma in autogol.

Smalling 7: il solito muro. Imponente al centro della difesa, mette in tasca gli attaccanti del Siviglia e sventa tutti i palloni che insediano l’area.

Ibanez 6.5: prestazione solida, come tutta la difesa della Roma. Bravissimo in fase di copertura e di impostazione.

Celik 6.5: passa da lui l’azione del gol dell’1-0. Bravo nel spezzare il gioco per non far prendere ritmo al Siviglia (Dal 91′ Zalewski 6: prova a creare qualche insidia offensiva, con poco successo).

Cristante 6: prestazione sufficiente del centrocampista giallorosso che si dimostra un valore aggiunto nei calci piazzati.

Matic 7: importantissimo in entrambe le fasi di gioco per la Roma. Strappi offensivi e chiusure importanti in difesa (Dal 119′ Bove sv).

Spinazzola 6: si divora la rete dell’1-0 nelle battute iniziali del match. Prova a rendersi pericoloso e cerca di salire in cattedra (Dal 106′ Llorente sv).

Pellegrini 6.5: prestazione di sacrificio del capitano giallorosso che svolge la doppia fase in maniera buona ed efficiente (Dal 106′ El Shaarawy sv).

Dybala 7.5:  indescrivibile. Elegante in fase offensiva, un pericolo costante per la difesa del Siviglia. Il gioiellino della Roma brilla e porta i giallorossi in vantaggio dopo la mezz’ora di gioco (Dal 68′ Wijnaldum 5.5: soffre con tutta la squadra un Siviglia che cerca la vittoria a tutti i costi. Non entra mai in partita).

Abraham 7: molto ispirato, va ad un passo dal gol più di una volta ma Bono e la sfortuna si oppongono (Dal 75′ Belotti 6.5: prova a mettere lo zampino vincente, seppure sia una partita che ha difficoltà a sbloccarsi).

All. Mourinho 6: la squadra parte molto bene, ma poi soffre tanto nel secondo tempo.

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