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Lecce-Salernitana 1-2, le pagelle: Dia incanta, Baschirotto delude

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Lecce-Salernitana 1-2, le pagelle: Dia incanta, Baschirotto delude

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Salernitana

LE PAGELLE DI LECCE-SALERNITANA- Si sono appena chiusi i giochi al Via del Mare, con il match tra Lecce Salernitana che si è concluso sul risultato di 1-2.  Il match, importante scontro salvezza, ha aperto il 20° turno di Serie A, il primo del girone di ritorno. Il match si sblocca subito, con Boulaye Dia che apre le danze al 5′ in favore dei granata. Il raddoppio degli ospiti arriva al 20′ con tiro ad incrociare di Tony Vilhena, al terzo centro in campionato. La partita raggiunge livelli nervosi molto alti, soprattutto dopo la rete di Gabriel Strefezza che rimette tutto in bilico al 23′  con un tocco leggero dall’interno dell’area di rigore.

Il secondo tempo prosegue con la stessa intensità agonistica del primo. I salentini che ricercano il pareggio e i campani che tentano di chiudere i conti. La stanchezza e la fisicità si fanno spazio negli ultimi 30′, con il risultato che rimane incollato sull’1-2 finale.

LE PAGELLE DEL LECCE 

Falcone 5.5: posizionamento discutibile sul primo gol, beffato in uscita sul secondo. Non si segnalano interventi importanti del portiere italiano.

Pezzella 6.5: un treno sulla fascia sinistra, realizza l’assist per il gol di Strefezza ed è sempre molto propositivo. Da migliorare la fase difensiva.

Umtiti 5.5: così come il compagno di reparto, è messo molto in difficoltà da Piatek, che gli provoca tanta frustrazione nrll’arco del match.

Baschirotto 5: è l’alter ego del difensore sicuro e roccioso che ci ha dimostrato in più occasioni, complice un Piatek in grande spolvero che lo mette in difficoltà sul lungo e nei movimenti.

Gendrey 5.5: Dia è inarrestabile e si nota, nonostante una buona spinta offensiva lo salvi da una bocciatura completa.

Maleh 5.5: partita da dimenticare per il centrocampista arrivato a gennaio, sia per la poca lucidità che per il brutto infortunio che lo ha costretto ad uscire dal campo (dal 56′ Gonzalez 6: entra e cerca di produrre gioco a suon di verticalizzazioni, mai finalizzate dal reparto offensivo).

Hjulmand 6.5: ogni azione manovrata del Lecce passa dai suoi piedi, confermandosi un tassello cruciale per lo scacchiere di mister Baroni.

Blin 5.5: non riesce a fronteggiare gli inserimenti di Coulibaly e Vilhena, oltre a dimostrarsi poco efficace in impostazione (dal 77′ Askildsen s.v.).

Strefezza 7: chiaramente il migliore fra i suoi, sprizza energia da tutti i pori e si rende minaccioso ogni volta che la palla è ai suoi piedi (dal 77′ Banda 6.5: entra e semina il panico con la sua velocità fulminante, mettendo molto in difficoltà la Salernitana nel finale).

Colombo 5: molto impreciso, troppo per uno come lui. Spara in aria alcuni tiri a tu per tu con Ochoa e spreca le poche chiare occasioni che Troost-Ekong e Bronn gli concedono (dal 70′ Ceesay 6: mette sicuramente la difesa in difficoltà più del suo compagno).

Oudin 5.5: un fantasma nell’arco della prima frazione, risultando come un uomo in meno (dal 46′ Di Francesco 6.5: sin dal suo ingresso è molto pericoloso dalle parti della porta avversaria, giungendo più volte alla conclusione).

All. Baroni 6: cerca di far scattare la scintilla nell’animo dei suoi dopo il contraccolpo subito dal doppio svantaggio, che viene ridotto dalla rete di Strefezza. Cambia quel che si può per dare una svolta ai suoi, ma il suo collega Nicola ha preparato una partita perfetta.

LE PAGELLE DELLA SALERNITANA

Ochoa 6.5: i soliti interventi salva-vita dell’eterno portiere messicano, nonostante quest’oggi se ne contino meno rispetto al solito, complice una grande compattezza difensiva.

Bronn 7: prestazione da muraglia del centrale tunisino, che respinge di continuo le incursioni di Colombo.

Troost-Ekong 7: esordio da incorniciare per il nuovo acquisto, che amministra la difesa da vero leader.

Sambia 6.5: grande salvataggio sulla linea nel primo tempo, spinta costante e pericolosità con tiri da fuori. Riassunto di una prestazione di tutto rispetto per il terzino francese, uscito stremato nel finale (dal 82′ Lovato s.v.).

Bradaric 6.5: ottima prestazione del terzino croato, che spinge e difende bene, nonostante faccia prevalere il nervosismo.

Coulibaly 6.5: ottimi strappi palla al piede e si dimostra sempre un guerriero in mezzo al campo (dal 62 Crnigoj 6.5: non ha affatto bisogno di ambientamento, anzi. Definizione perfetta di centrocampista box to box).

Bohinen 6.5: detta bene il tempo, gestisce alla perfezione gli spazi e rappresenta perfettamente il ruolo del regista e metronomo della Salernitana (dal 46′ Nicolussi Caviglia 6: secondo tempo pulito, tecnicamente preciso e ordinato).

Vilhena 6.5: realizza il gol del raddoppio, fondamentale per il risultato finale, nato da uno dei suoi innumerevoli inserimenti compiuti nel corso del match (dal 85′ Kastanos s.v.).

Candreva 6: si nota una leggera stanchezza fisica, complice l’età, ma la tecnica è eterna e si nota.

Piatek 7.5: prestazione incredibile, alla quale manca solo la firma sul tabellino. Disorienta i solidi Umtiti e Baschirotto, con un lavoro sporco che fa la differenza.

Dia 8: prestazione da migliore in campo. Gol, assist, supporto difensivo e livello tecnico superiore a chiunque all’interno del rettangolo verde, come dimostrato dalla difficoltà della rete segnata.

All. Nicola 7.5: partita perfetta dal punto di vista tattico e degli interpreti lanciati in campo, soprattutto con un modulo che non è quello a cui ci eravamo abituati fin qui. Cambi al momento giusto e vittoria più che meritata.

 

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Esordio per Carboni con l’Argentina: l’Inter vara le opzioni per il futuro

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carboni inter

Valentin Carboni ha già avuto modo di stregare la Serie A a suon di giocate. Martedì notte è arrivato anche il debutto con la maglia dell’Argentina a soli 19 anni. In 8′ minuti appena è riuscito anche a stupire i giornalisti connazionali. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, l‘Inter, che detiene il cartellino del giocatore, sta già pensando al futuro del talento argentino.

I POSSIBILI SCENARI SUL FUTURO DI CARBONI

Per questa stagione l’Inter ha preferito mandare Carboni in prestito al Monza per “farsi le ossa”: operazione che sembra essere particolarmente riuscita. In vista della prossima stagione è probabile che il classe ’05 cominci il ritiro in nerazzurro ma non è esclusa un’altra esperienza in prestito, in un club di fascia più alta rispetto al Monza. Un’altra opzione potrebbe essere la cessione, ma in quel caso ci sarebbe sicuramente un diritto di ricompra, così come successo con Fabbian, ora al Bologna. Carboni potrebbe essere anche utilizzato come merce di scambio, per esempio nell’affare Gudmundsson. Ci sono dunque tante possibilità che riguardano il futuro di Carboni; una cosa è certa, l’Inter ha una grande considerazione del giocatore e a gennaio ha già rifiutato un’offerta ricevuta dalla Fiorentina di circa 20 milioni. Il club nerazzurro valuta Carboni circa una quarantina di milioni di euro.

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Kovacevic sulla Juventus: “Il mio cuore è bianconero, Vlahovic un campione”

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Juventus Dusan Vlahovic

Darko Kovacevic ha parlato ai microfoni di Tuttospsort in occasione della sfida di questo sabato tra due delle sue ex squadre: Juventus e Lazio. Tra i temi trattati, Kovacevic ha ripercorso il suo passato in bianconero e ha voluto elogiare Vlahovic.

LE PAROLE DI KOVACEVIC

SU JUVENTUS-LAZIO – “Ho giocato con entrambe le squadre, ma il mio cuore è juventino. I 2 anni in bianconero sono stati davvero speciali, conservo ancora tanti bei ricordi. Spero che la Juve sabato possa vincere e arrivare in Champions”.

SUL MONDO JUVENTUS – “La Juve è molto amata in tutto il mondo: quando ne fai parte, capisci la sua importanza. Sono stati anni bellissimi nei quali ho giocato con il miglior giocatore al mondo: Zidane. C’erano poi tanti campioni come Del Piero, Davids, Trezeguet e Tacchinardi. Grandi uomini oltre che giocatori fantastici. Quando sei alla Juventus, devi giocare per vincere. Quella è l’unica cosa che conta. A livello personale la doppietta all’Inter a San Siro fu un bellissimo momento”.

SU VLAHOVIC –Dusan sta diventando un campione. So che si trova bene ed è molto felice alla Juventus. Sta dimostrando di essere un top player e ha un bel futuro davanti. La Juve è il club perfetto per crescere e diventare uno dei migliori attaccanti al mondo: 15 gol sono un bottino importante, ma può fare ancora meglio nei prossimi anni. Peccato non ci sia sabato: la sua assenza pesa”.

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Milan sulle tracce di Khephren Thuram: la richiesta del Nizza

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Dove vedere Norvegia U21-Francia U21

Per il Milan l’obiettivo Scudetto è quasi sfumato, con l’Inter lanciata verso la vittoria del campionato, dati i 14 punti di vantaggio, mentre in Coppa Italia il Diavolo è stato eliminato dall’Atalanta ai quarti di finale. La squadra di Stefano Pioli può però contare ancora sull’Europa League e vuole arrivare fino in fondo. Intanto però la dirigenza rossonera sta pensando anche al mercato.

L’obiettivo estivo del Milan è un innesto in attacco. Luka Jovic sembrerebbe essere vicino al rinnovo, ma Olivier Giroud è ormai prossimo a lasciare il club. Il futuro del francese dovrebbe essere infatti lontano dall’Italia, verosimilmente negli Stati Uniti nel Los Angeles FC. Per questo motivo, i rossoneri starebbero cercando un attaccante. Il Diavolo vuole però però rinforzare anche altri reparti, come la difesa e il centrocampo.

IL MILAN METTE GLI OCCHI SU THURAM

Proprio a metà, il Milan starebbe seguendo alcuni giocatori, tra cui anche Khephren Thuram, fratello minore di Marcus Thuram. Il classe 2001 gioca al Nizza e in questa stagione soprattutto si sta facendo ben notare. Su di lui infatti è piombato l’interesse di grandi club di Premier League e, in Serie A, di Juventus e Inter. Ora anche i rossoneri sarebbero sulle tracce del talento francese, valutato 40 milioni e con il contratto in scadenza nel 2025.

Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il Milan, così come l’Inter, può contare proprio sul fratello di Khephren Thuram per portarlo a Milano. I due sono molto legati e Marcus potrebbe consigliarli di intraprendere una nuova avventura nel capoluogo della Lombardia.

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Tardelli: “I calciatori devono essere esempi di educazione. Vi dico la mia sulla questione Acerbi-Juan Jesus”

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Francesco Acerbi, calciatore dell'Inter - Serie A, Coppa Italia

La partita che ha chiuso la scorsa giornata di Serie A ha lasciato aperto un tema che ha tenuto banco per tutto l’arco della sosta per gli impegni delle Nazionali. Il difensore dell’Inter Francesco Acerbi si sarebbe rivolto al centrale del Napoli Juan Jesus con un insulto razzista, ma, in mancanza di una prova certa, l’ex Lazio è stato assolto dal Giudice Sportivo.

Marco Tardelli ha rilasciato una breve intervista per il Corriere dello Sport in cui si è soffermato sul caso di razzismo che ha coinvolto il difensore Francesco Acerbi e Juan Jesus. Di seguito le sue parole:

I CALCIATORI COME ESEMPIO – “I calciatori sono sotto i riflettori e dovrebbero essere esempi di educazione, quante volte lo sentiamo ripetere? Basterebbe avere la forza di dire ‘ho sbagliato’ e non ‘sciacquatevi la bocca’ come ho letto sui social”.

ACERBI – “Diciamo che nell’ultimo periodo sono state emesse delle condanne particolari da parte della giustizia sportiva. Sinceramente, credo che Acerbi abbia commesso una sciocchezza perché è un bravo ragazzo e un professionista serio. Ma penso anche che una sciocchezza più grande l’abbia commessa chi l’ha giudicato. Però è solo una mia idea”.

JUAN JESUS – “Juan Jesus aveva sistemato tutto, perdonando Acerbi già in campo. Lui è il vero vincitore”.

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