Le jeux sont fait. Dopo il GP messicano è tempo di verdetti, verdetti numerici che comunque non subiranno (grossi) cambiamenti nonostante ci siano ancora altre due gare da vivere. Nel prestagione 2017 comunque nessuno si sarebbe mai immaginato un campionato così tanto entusiasmante. I voti che Numero Diez ha assegnato ai principali protagonisti della F1 son però stati influenzati dalle varie aspettative venutesi a creare a inizio stagione. Tra conferme annuali e sorprese piacevoli, compaiono anche delusioni e perplessità riguardo determinati piloti e scuderie. Ecco il giudizio finale del Diez:
HAMILTON 9 – Grande, grandissima stagione. Dopo l’addio di Rosberg ha fatto capire di voler nuova competizione per esaltarsi, cosa concretizzatasi alla perfezione. Va anche detto che quest’anno son venuti fuori molti difetti dell’inglese, il quale però ha poi saputo zittire tutti mostrando in maniera perentoria ogni sua qualità. Fuoriclasse assoluto che resta ancora una mezza spanna sopra gli altri. Ciò è giustificato dal fatto che Lewis sbaglia poco, davvero poco. Errori che comunque ci stanno durante un campionato di questo tipo. Gli stessi errori che però lo spingono a migliorarsi per essere sempre il numero uno del paddock. Quest’anno il titolo è più che meritato. Rifacendosi al calcio, Lewis ad oggi sembra sempre più un Cristiano Ronaldo delle monoposto. Chapeau.
VETTEL 8 – Il talento tedesco ha brillato. Peccato però che molte delle notti in cui luccicava, il cielo fosse nuvoloso. Un nuvoloso condizionato in gran parte dalla sfortuna, ma in piccola parte anche da lui stesso e dalla propria squadra. Alla fine il prezzo pagato è stato alto, altissimo. Poteva essere clamorosamente il suo anno, ma così non è stato. Lui comunque ha dato tutto, anche troppo forse. L’immagine di Baku resta un po’ la sintesi dell’emozioni vissute dal tedesco quest’anno. Frustrazione da una parte, grinta dall’altra. Calma Seb, l’anno prossimo ci sarà tempo per riprovarci. Servirà solo un pizzico in più di razionalità, la quale paradossalmente è stata quasi sempre un punto fisso di questo campione.
VERSTAPPEN 6,5 – Un voto che è figlio di un campionato molto incostante. Un giorno fenomeno assoluto, un altro catastrofista palesemente alle prime armi. L’età resta il fattore che più lo può incentivare a perfezionarsi. Quest’anno il classe ’97 ha sbagliato parecchio, concludendo troppe volte le gare anzitempo. Resta con certezza uno dei piloti dai quali il prossimo anno ci si aspetterà molto, soprattutto per quel (poco) visto nel 2017. Speriamo per lui che la testa prevalga sul cuore, visti i danni combinati in questa stagione. Molte volte è stato anche accusato ingiustamente di essere un irresponsabile pazzoide con un arma nelle mani, ma la tipizzazione creatasi intorno al suo nome non è del tutto priva di fondamenta. Aspettiamo di veder curiosi come si presenterà il prossimo anno.
BOTTAS & RAIKKONEN 7 – Che dire di due finlandesi dal lavoro praticamente identico? Essere il secondo pilota della propria scuderia non fa certamente piacere, anche se la figura da coprotagonista viene spesso interpretata benissimo da questi due ragazzotti. Osare è difficile quando si ricoprono certi ruoli, ma gli spazi che entrambi han saputo prendersi in determinati momenti han messo in luce le buonissime qualità che son del tutto adeguate ai sedili su cui stanno.
RICCIARDO 7,5 – Pilota leggermente sottovalutato che comunque si conferma davvero eccezionale quando ha le possibilità di esaltarsi. Titolare fisso su metà dei podi del campionato, Ricciardo meritava forse un posto in Ferrari come spalla di Vettel per il 2018. La Redbull intende credere di più sul proprio gioiellino Verstappen, ma forse il ragazzo che per ora merita molte attenzioni è proprio l’australiano. Persona eccezionale all’interno del paddock, converte tutta la propria personalità dietro un volante che lo entusiasma alla grande. Soffre forse un po’ troppo la presenza in scuderia di un compagno così speciale come Verstappen, ma su questo ci sarà tempo per migliorarsi.
ALONSO 7,5 – Un voto alto nonostante abbia portato a casa davvero pochi punti. È un campione e lo si è visto, anche con una macchina chiaramente non competitiva. La classe dello spagnolo è inimitabile, e la professionalità da lui messa in campo è esemplare. Per il prossimo anno le attese restano alte, anche perché il talento ex Ferrari ha voglia di tornare a giocarsi posizioni importanti al più presto.
OCON E PEREZ 6 – Bravi sì, ma anche un po’ troppo folli. La F1 non è un gioco, ma soprattutto la loro competizione non dev’essere questione di vita o di morte. Entrambi, specialmente Ocon, ci hanno sorpreso più volte quest’anno, dimostrandosi piloti validi ed di buone abilità. Il 2018 sarà l’anno della conferma di uno dei due?