Principato di Monaco diventa regno Ferrari. Doppietta del cavallino che mancava dal 2010 (GP Germania Alonso – Massa) e doppietta a Montecarlo che mancava da 16 anni, ultima con Schumacher e Barrichello. In un circuito dove il peso del sabato di qualifiche sembra troppo incisivo, la domenica di gara ci ha mostrato come questo non sia sempre vero, difatti le posizioni sono state ben mescolate. Una prima metà di gara tranquilla, compresa la partenza, dove è estremamente facile il verificarsi di un contatto, fino alla seconda parte, dove è iniziato il valzer dei pit stop, tentativi di undercut e overcut, per poi vedere l’entrata in scena della safety car. Alla fine il Re di Monaco è Sebastian Vettel, il più costante, il più in forma, seguito da un deluso Kimi Raikkonen, che voleva la vittoria. Sul gradino più basso del podio troviamo un formidabile Daniel Ricciardo. Ferrari che guadagna punti su una Mercedes tutt’altro che perfetta.
Vettel 10 Cyborg
Primo posto spettacolare del pilota Ferrari. “In quei due giri con la gomma usata, ho dato tutto”. Nei giri 37 e 38 ha girato rispettivamente in 1’15”.587 e 1’15”.238, abbassando il crono più veloce in gara e nel giro 39 sempre velocissimo nel primo e secondo settore, per poi rientrare ai box e uscire davanti al compagno di squadra. Tre giri al limite che gli hanno fruttato il sorpasso su Kimi e 25 punti di vantaggio sul diretto rivale per il titolo iridato, Lewis Hamilton. Vettel è comunque stato veloce tutto il week end e in gara ha fatto 78 giri perfetti, aspettando quando c’era da aspettare, spingendo per sfruttare l’occasione quando si è presentata, controllando quando c’era da portare a casa il risultato.
Raikkonen 8 Ghiaccio che brucia
Secondo, ma gran week end. Risponde alle critiche di chi lo dava per “addormentato” o “in pensione”. Ottima partenza, domina la gara fino al momento del pit stop. Viene fatto rientrare ai box prima di Vettel e perde la posizione perché con le gomme supersoft non riesce a trovare un ritmo veloce come quello del compagno di squadra, che invece rimane in pista a martellare giri veloci. Complice anche il traffico che ha trovato, perde la posizione a favore del tedesco. Kimi rimane comunque la persona più veloce di sempre, sul circuito più affascinante, del campionato più prestigioso del mondo. Sul podio, poi, premiato dalla bellissima principessa Charlène. Vincitore morale. Visibilmente deluso, nonostante la sua nomea di uomo di ghiaccio, il suo scontento è chiaro, sintomo di una gran fame di vittoria. rivestimento di ghiaccio, ma cuore infuocato.
Questo è il giro più veloce di sempre nel circuito di Montecarlo firmato da Kimi Raikkonen
Ricciardo 8 Volpe
Grandissima prestazione di Daniel Ricciardo, Un po’ criticato per le differenze di prestazioni tenute ultimamente col compagno di squadra (ultima, la differenza di mezzo secondo in qualifica). Reagisce alla grande e supera Bottas e Verstappen di strategia, rimanendo in pista con strada relativamente libera e inanellando una serie di giri veloci, sfruttando il fatto che i suoi due diretti concorrenti erano rallentati dal traffico, per poi andare ai box e uscire davanti ai due. Fortunato poi, dopo il rientro della safety car, alla curva Sainte Devote, dove a causa delle gomme non in temperatura, va a prendere il muro, rischiando di danneggiare il braccetto della sospensione sinistra. Un po’ come in un videogioco rimbalza e continua la sua gara senza problemi, superando in classifica il compagno di scuderia (RIC 52 – VER 45).
Bottas 6,5 Sostanza
In qualifica non guadagna la prima fila per soli 2 millesimi di secondo presi da Vettel, il quale aveva una macchina decisamente più efficace della sua. Riesce a gestire i problemi di assetto che la Mercedes ha mostrato durante tutte le prove libere e di qualifica. In gara è veloce ma perde ugualmente il podio nei confronti di Ricciardo, arrivando 4°. Fino ad adesso ha dimostrato di saper gestire meglio di Hamilton le situazioni di difficoltà della scuderia e dimostra sempre di più di essere un pilota ingiustificatamente criticato a inizio anno.
Verstappen 6,5 @#!
Il doppio bip nel team radio, venendo a conoscenza del sorpasso ai box del compagno di squadra, evince la frustrazione del giovane fenomeno a seguito della strategia non ottimale che il muretto dei box Red Bull gli ha propinato. Velocissimo in qualifica a meno di 3 decimi da Ferrari e Mercedes, termina la gara soltanto 5°. Un risultato che gli sta stretto.
Sainz 8 Toro
Grandissimo week end del pilota Toro Rosso velocissimo sia in qualifica, sia in gara. Agguanta un importatissimo sesto posto e relativi punti. Lui vuole un top team e cerca di prenderselo con questo tipo di prestazioni, chissà se il futuro gli riserverà un sedile prestigioso.
Hamilton 7 Sarto
Mette una toppa al disastro avvenuto in qualifica. Parte 14° dopo un sabato molto difficile dove non è riuscito a trovare l’assetto adatto ed è stato anche sfortunato nell’incontrare le bandiere gialle durante l’ultimo tentativo disponibile per qualificarsi in Q3. In gara ha tutto un altro ritmo e riesce a recuperare 7 posizioni, andando oltre le più rosee aspettative del team (che lo davano 10° nel migliore dei casi). Sorprendentemente in gara trova il ritmo che cercava da tutto il weekend. Tampona parzialmente il problema dei punti in ottica campionato.
Perez 5,5 Bullo
Prova a farsi strada strada mandando fuori un paio di piloti. Accompagna “gentilmente” Vandoorne contro il muro in curva 1, infilandosi con decisione nella piccolissima porta lasciata aperta dal belga, cerca di spostare di forza Kvyat alla Rascasse ma a quel punto ci rimette anche lui. Prima gara non a punti per il messicano che, magra consolazione, firma il giro veloce in gara in 1:14.820.
Vandoorne 6,5 Quasi
Stava facendo un buon weekend, forse anche per l’assenza di una presenza ingombrante come quella del suo compagno di squadra Fernando Alonso. Veloce in qualifica, anche se non riesce a ricavarne il meglio dopo l’errore che lo manda a muro a Q2 ormai terminata, impedendogli di partecipare alla Q3. In gara parte 12° per via di una penalizzazione , riesce in gara a giungere in decima posizione e a mantenerla fin quando Perez non gli impedisce di curvare alla Sainte Devote, finendo a muro.
Button 6 Sit down comedian
Alonso in un team radio in collegamento diretto da Indianapolis, oltre ad augure all’ex compagno di squadra che lo ha sostituito di fare un buon gran premio, gli ha chiesto di prendersi cura della sua Mclaren. ” farò pipì nella tua macchina” la risposta di Jenson, scherzi tra i due a parte, il pilota inglese ascolta la raccomandazione fino a quando non ha deciso di ribaltare l’incolpevole Wehrlein.
Probabilmente frustrato dal fatto di avere un ritmo migliore del pilota della Sauber ha cercato di far girare a suo favore un doppiaggio subito dall’avversario. Il risultato è stato di parcheggiarlo su due ruote contro le barriere. Povero Pascal, ultimamente si ribalta spesso.