Nonostante gli anni passati a prepararsi per il più grande evento calcistico organizzato nella propria penisola, la rappresentativa del Qatar si è resa protagonista di un cammino mondiale complessivamente deludente. I cittadini accorsi per tifare non hanno potuto gioire nemmeno una volta.
I PADRONI DI CASA
Il Paese qatariota, qualificato di diritto al torneo Fifa, è stata l’unica compagine esordiente tra le 32 partecipanti nel palcoscenico più prestigioso nel mondo del pallone. La Nazionale attiva ufficialmente dal 1970, sotto la guida del tecnico spagnolo Felix Sanchez, ha perso tutti i match del Girone A. Quest’ultimo veniva completato da Ecuador, Senegal e Olanda. Il livello tecnico dei calciatori emirati è stato misero, costellato da banali errori e disattenzioni. Tra semplici passaggi sbagliati e un solo gol segnato in 3 partite, il giudizio sul percorso mondiale dei padroni di casa è nettamente insufficiente.
A BOCCA ASCIUTTA NEL GIRONE A
Il 20 novembre, il Qatar ha avuto l’onore di giocare il match inaugurale del torneo affrontando l’Ecuador. Nella splendida cornice dell’Al-Bayt Stadium, l’incontro, conclusosi con un secco 2-0 da parte dei sudamericani, ha dato inizio al filotto costituito da tre sconfitte inanellato dalla compagine di Sanchez.
I qatarini non sono mai stati in partita, fin dal calcio d’inizio. Enner Valencia, autore della doppietta che ha regalato i primi 3 punti in classifica alla compagine ecuadoregna, sembrava indemoniato. Una brutta botta emotiva per la squadra del ct spagnolo.
Dopo uno start dal sapore amaro, la seconda partita giocata dall’Al Annabi sarebbe stata, almeno sulla carta, ancora più complicata: l’avversario temibile era il Senegal. I giocatori africani sono andati subito in vantaggio di due lunghezze nei primi 50′ di gioco ma, grazie a un guizzo dell’attaccante dell’ Al Duhail Muntari, i lumi di speranza qatarioti si sono riaccesi. La punta 29enne che milita nella Qatar Stars League ha siglato l’unica rete del torneo da parte della compagine biancorossa. Verso il triplice fischio però, all’84’, l’attaccante classe 2000 del Marsiglia Bamba, dopo aver trovato la via del gol, ha messo un punto alla storia del match: un severo 3-1, che ha temporaneamente condannato i padroni di casa all’eliminazione.
IL SOGNO MONDIALE INFRANTO
La sentenza finale è arrivata inesorabile quattro tramonti dopo: il 29 novembre l’avventura del Qatar è giunta al termine con la dura sconfitta rimediata con l’Olanda di Louis van Gaal. La solida difesa capitanata da Virgil van Dijk non concede troppo ma anzi, in una gara che ha peccato d’intensità, gli Oranje sono stati cinici sotto porta, segnando due reti siglate da Gakpo e De Jong. Al triplice fischio la compagine olandese riesce a strappare il biglietto per gli ottavi di finale, mentre la rappresentativa qatariota interrompe bruscamente la propria avventura con 0 punti.
GIUDIZIO FINALE
Per la prima volta nella storia del Mondiale, dalla sua prima edizione nel 1930, la squadra organizzatrice non trova così neanche un punto nella fase a gironi, stabilendo un record tristemente negativo. Il voto finale della squadra capitanata da Hassan Al-Haidos è 4: il giudizio porta con sé un carico di malinconia. L’ostacolo invalicabile costituito dal girone si è rivelato tale a causa delle prestazioni di basso livello offerte dai giocatori qatarioti.