Gli Stati Uniti tornano a partecipare ad un Mondiale dopo la mancata qualificazione a Russia 2018. I calciatori di mister Berhalter si sono presentati al torneo come una delle possibili mine vaganti, grazie ad una rosa ricca di talenti emergenti ed ad un sistema in continua ascesa. A confermare l’altissimo interesse che si sta sviluppando nei confronti del calcio c’è da segnalare l’ormai ufficialità che il prossimo mondiale si disputerà nel nuovo continente, tra Stati Uniti e Messico.
OLTRE LE ASPETTATIVE
Il cammino della nazionale è cominciato con un’ottima prestazione contro il proprio concorrente alla qualificazione alle fasi finali: il Galles. La partita si è conclusa con 1-1, ma ha confermato le grandi abilità difensive ed in fase di possesso della squadra americana. La consapevolezza presa contro Bale e compagni è stata confermata nel match contro una delle favorite alla vittorie finali: l’Inghilterra. La nazionale dei tre leoni, nonostante l’ovvia superiorità, si è trovata in estrema difficoltà contro gli Stati Uniti, che hanno addirittura sfiorato la rete in più di una occasione. Tuttavia, Pulisic e compagni non sono riusciti a portare a casa la vittoria finale, strappando solamente uno 0-0. La terza e più importante partita, quella da dentro o fuori, è stata contro l’Iran di Mehdi Taremi. Una partita combattuta, che gli States sono riusciti a portare a casa grazie al giocatore più talentuoso della propria rosa: Christian Pulisic.
Con questa prima e fondamentale vittoria è arrivata l’inattesa qualificazione alle fasi finali. Agli ottavi gli USA, qualificati come seconda nel girone, hanno incontrato l’Olanda, arrivata prima nel girone A. Ed è li che il cammino di a Pulisic e compagni si è arrestato, inermi contro la strapotenza degli Oranje. Nel complesso, si può affermare che il cammino della nazionale è stato più che soddisfacente, non tanto per l’ottima qualificazione raggiunta ai danni di una buona squadra come il Galles; piuttosto per le grandi prestazioni sfoggiate dai ragazzi di mister Berhalter, che si candidano seriamente a diventare una delle nazionali più competitive del panorama mondiale futuro.
I PROMOSSI
Come abbiamo già detto, quasi tutti i calciatori meritano la sufficienza piena per il mondiale disputato, ma ci sono alcuni di loro che hanno trascinato gli Yanks con le loro prestazioni fini agli ottavi di finale. Stiamo parlando del capitano Cristian Pulisic, del milanista Sergino Dest e dell’estremo difensore Matt Turner.
Il primo ha dimostrato di essere un vero trascinatore. Nel momento del bisogno, quello decisivo, si è messo la squadra sulle spalle ed ha risposto presente. Stiamo ovviamente parlando del match contro l’Iran, ovvero la partita decisiva per la qualificazione. Lì Pulisic ha trovato la sua prima ed unica rete del torneo, arricchito però da due assist fondamentali per il cammino degli States.
Dest ha finalmente dimostrato di che pasta è fatto. Dopo una serie di partite incolori con la maglia rossonera, il terzino americano ha tirato fuori diverse prestazioni di spessore, trascinando la sua nazionale alle qualificazioni alle fasi finali. Ottimo in fase offensiva e di spinta, ancora qualcosa da rivedere dietro. Conclude il suo mondiale anche con 1 assist a referto.
In ultimo, ma non per importanza, vogliamo nominare il portiere Matt Turner. L’estremo difensore dell’Arsenal si è dimostrato una vera saracinesca, salvando diverse occasioni e dando un’incredibile sicurezza alla retroguardia americana. Da ricordare la sua ottima qualità in fase di impostazione e la fondamentale parata contro il Galles. In 4 partite, subisce 4 reti, di cui però 3 nell’ ultima e fatale partita contro l’Olanda.
I BOCCIATI
Trovare dei bocciati in questi Stati Uniti è stato abbastanza complesso. Di fatti, quasi tutti i giocatori hanno dimostrato di essere all‘altezza di competere in un campionato mondiale. Tuttavia, qualcuno che ha brillato meno degli altri c’è stato.
A partire da Weston McKennie, dal quale ci si aspettava sicuramente si più. Infatti, il centrocampista della Juventus ha giocato in tutte e 4 le apparizioni di questo mondiale, senza mai però lasciare il segno. Tutti, vista la sua esperienza, si aspettavano un mondiale di spessore, da protagonista e trascinatore, tuttavia ciò non è avvenuto.
Un altro bocciato degli States è sicuramente Giovanni Reyna. Il classe 2002 ha trovato pochissimo spazio a causa di alcune interferenze tra lui e lo staff tecnico. Addirittura, nel corso del mondiale, il CT americano ha affermato: ‘’avevamo quasi deciso di prenotare un aereo e rimandarlo a casa’’. Insomma, un epilogo del tutto non degno di un calciatore del quale si parla un gran bene in ambito futuro e che potrebbe diventare un valore aggiunto per la propria nazionale.
IL VOTO FINALE
Dunque, il voto finale per la squadra americana non può che essere più che sufficiente. Di fatti, gli Stati Uniti hanno ottenuto una inattesa qualificazione agli ottavi di finale, senza riuscire però a proseguire il proprio cammino. Per questo motivo, la valutazione finale è soddisfacente, senza andare però oltre il 6,5.