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Napoli-Cremonese 6-7 d.c.r., le pagelle: Afena-Gyan fa la storia, Lobotka da incubo

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Napoli-Cremonese 6-7 d.c.r., le pagelle: Afena-Gyan fa la storia, Lobotka da incubo

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Cremonese

Si è appena concluso il match tra Napoli Cremonese, che ha visto i grigiorossi guadagnare l’accesso ai quarti di finale di Coppa Italia grazie ad una vittoria per 6-7 in seguito ai calci di rigore. Dopo un inizio di partita anonimo, Pickel porta clamorosamente la Cremo in vantaggio allo stadio Maradona al 18′. Lo 0-1 regge solo una decina di minuti, con Juan Jesus che firma l’1-1, arrivato dagli sviluppi di un corner. Neanche il tempo di ritornare sul pareggio, che Simeone insacca il pallone del 2-1 al 36′ su uno splendido cross di Zerbin, che ricorda l’asse Kvara-Osimhen sul quarto gol del match contro la Juventus. I ritmi del match si abbassano moltissimo e si basano sui duelli fisici, o almeno fino al 87′, momento in cui Afena-Gyan porta il risultato sul 2-2, decisivo per prolungare il match ai tempi supplementari.

Nonostante i 30′ aggiuntivi, nessuna delle due compagini riesce a prevalere sull’altra, tanto da arrivare fino alla lotteria dei rigori. Alla fine è la Cremonese ad uscirne vittoriosa, pronta ad affrontare la Roma ai quarti di finale.

LE PAGELLE DEL NAPOLI

Meret 6: ad eccezione del gol subito, sul quale ha poche colpe, viene chiamato in causa sporadicamente, ma è evidente il suo miglioramento in uscita e nella gestione della palla con i piedi.

Bereszynski 5: esordio in maglia azzurra totalmente da dimenticare, complice l’ansia da prestazione. Lascia completamente da solo Afena-Gyan sul gol del pareggio alla fine dei tempi regolamentari.

Juan Jesus 6.5: l’unico sufficiente della difesa partenopea, complice il gol del pareggio segnato e una buona solidità difensiva.

Ostigard 5.5: soffre tanto, troppo, le incursioni di Okereke nel primo tempo, lasciandolo passare troppo di frequente verso la porta (dal 82′ Kim Min-Jae 5.5: così come gli altri subentrati, sottovaluta la difficoltà del match).

Olivera 5.5: corre tanto, ma difensivamente un resoconto assolutamente negativo, con Sernicola e Valeri che spingono troppo facilmente sulla sua fascia.

Ndombele  6: mette in mostra le sue doti tecniche e si illumina a tratti nell’arco del match, gestendo bene ogni pallone toccato (dal 102′ Osimhen 6.5: entra e spacca il match a favore dei suoi già al primo pallone toccato, andando subito vicino al gol. Si conferma un attaccante sempre pericoloso, degno di essere il capocannoniere del campionato).

Gaetano 5.5: si notano le difficoltà nell’adattamento in cabina di regia, con qualche retropassaggio sbagliato di troppo, provocando rischi alla difesa. Recrimina un rigore abbastanza evidente non fischiatogli (dal 65′ Lobotka 4:  è il fantasma del metronomo che conosciamo, dimostrandosi distratto e quasi svogliato. Corona il suo incubo con il rigore sbagliato, che risulta decisivo per l’eliminazione dei suoi).

Elmas 6.5: si dimostra il leader tecnico e morale della squadra in assenza dei big, tanto che gioca con la fascia da capitano sin dal 1′. Si inserisce bene e smista tocca tantissimi palloni(dal 85′ Zielinski 5: influisce in maniera praticamente nulla sin dal suo ingresso, risultando quasi come un uomo in meno per i suoi).

Zerbin 6: cerca sempre la giocata, seppur talvolta rischiando di strafare, dribbla e produce molto bene in fase offensiva. Serve un assist al bacio per la testa di Simeone, decisivo per ribaltare il risultato (dal 65′ Politano 5.5: fa sempre la stessa giocata, tanto che i difensori ad un certo punto riescono a prevedere i suoi movimenti e lo bloccano).

Raspadori 5: totalmente assente nel corso del match, riceve palloni solo alle spalle della porta e non riesce a controllare bene i palloni serviti in fase offensiva (dal 65′ Anguissa 5.5: entra con poca decisione e grinta che lo caratterizzano, ma cerca di creare occasioni per i suoi).

Simeone 6.5: i difensori avversari affrontano un cliente scomodissimo e cinico, che risulta difficile da marcare con i suoi tagli e con ottime giocate tecniche. Il colpo di testa per il gol che segna il risultato è pregevole, riuscendo ad angolare il pallone in maniera perfetta nella sua unica occasione importante del match, ma pesa il palo preso a porta vuota durante i supplementari.

All. Spalletti 5: cambiare 10 giocatori di movimento su 10 non è mai una buona mossa, specialmente se con i titolari sei primo in campionato. La mossa di schierare tutte le riserve non rende, e l’avversario viene sottovalutato tanto da portare il match ai supplementari e ad un’eliminazione che ha del clamoroso.

LE PAGELLE DELLA CREMONESE

Carnesecchi 6.5: si dimostra sicuro e deciso davanti ai tiri avversari, compiendo salvataggi davvero importanti nell’arco della partita.

Hendry 6: prestazione ampiamente sufficiente e solida in fase difensiva, riuscendo a contenere un spento Raspadori (dal 82′ Zanimacchia 6.5: entra e crea moltissimo, creando difficoltà alla difesa avversaria, propiziando il gol del pareggio alla fine dei tempi regolamentari).

Bianchetti 5.5: non riesce a contenere benissimo Simeone in occasione del gol, ma durante la partita non rischia eccessivamente.

Vasquez 6.5: gioca un match molto duro e deciso, riuscendo a vincere tutti i contrasti anche a costo di commettere fallo. Vale la classica regola “palla o uomo”.

Sernicola 5: rovina una prestazione più che sufficiente con un’espulsione evitabilissima, mettendo in difficoltà i suoi nel corso dei tempi supplementari.

Pickel 6.5: gol e determinazione, che caratterizzano un match di sacrificio e propositivo negli inserimenti, dai quali scaturisce il gol del vantaggio ad inizio match (dal 108′ Aiwu s.v.)

Castagnetti 6: buona prestazione del mediano grigiorosso, che non fa nulla di eccelso ma nemmeno di sbagliato (dal 65′ Buonaiuto 6.5: dal suo ingresso riesce a muoversi bene tra le linee, sfruttando i palloni fornitigli da Tsadjout in fase di ripartenza).

Meité 7: prestazione sontuosa del centrocampista francese, che domina fisicamente in mezzo al campo e prevale su qualsiasi avversario, sia in fase difensiva che offensiva.

Quagliata 6.5: spinge tanto e bene dal lato di un pessimo Bereszynski, creando spazi e incursioni pericolose nella trequarti del Napoli (dal 70′ Valeri 6: classico sacrificio in termini di corsa, riesce a contenere benissimo un prevedibile Politano).

Okereke 6.5: mette in difficoltà la difesa partenopea con i suoi strappi, dai quali nasce l’assist per il gol dello 0-1. Tuttavia si fa ammonire in modo troppo ingenuo, preso dall’esagerato nervosismo (dal 65′ Tsadjout 6: entra e si sacrifica moltissimo per alzare il baricentro dei suoi, in modo efficace).

Ciofani  5.5: viene servito in pochissime occasioni, risultando quasi assente al centro del reparto offensivo grigiorosso (dal 65′ Afena-Gyan 7 : è libero colpire e angolare con precisione per pareggiare i conti al termine del match. Segna il rigore decisivo che porta i suoi ai quarti).

All. Ballardini 7: arrivato da pochissimi giorni, riesce ad organizzare egregiamente la partita, donando compattezza alla squadra. Inoltre riesce a cogliere la debolezza della difesa avversaria, la profondità, grazie alla quale nascono ben due gol.

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Dragusin piace alle big, parla l’agente: “È concentrato sul Genoa”

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Dragusin

Il Genoa ha fatto il suo ritorno in Serie A in questa stagione 2023/24 e non ha intenzione di tornare immediatamente giù. Le prestazioni della squadra, galvanizzata ancora dalla straordinaria cavalcata della passata stagione che ha portato alla promozione, rendono merito al lavoro di Alberto Gilardino, vero artefice del carattere propositivo e mai intimorito di questo gruppo.

Uno dei protagonisti di questo avvio di stagione è senza ombra di dubbio Radu Dragusin. Il difensore rumeno, scuola Juventus, è riuscito a prendere per mano la squadra e a guidare il reparto arretrato con la convinzione e il carattere di un veterano. Il classe 2002, che in maglia rossoblù ha trovato anche il primo gol in Serie A nel 4-1 di fine settembre contro la Roma, è dunque diventato uno dei profili più chiacchierati in chiave mercato. Diversi club, tra cui anche alcune big, sarebbero infatti pronti ad investire su Dragusin, ritenendolo un profilo valido nell’immediato e dal futuro certo. Dunque il calciatore e i suoi rappresentanti si iniziano a guardare intorno già da adesso, rimanendo comunque focalizzati al 100% sul presente e sul Genoa.

Proprio l’agente del calciatore, Florin Manea, è intervenuto in merito alle voci di mercato circolanti attorno al proprio assistito. Intervistato ai microfoni di SportItalia, l’agente ha parlato delle voci sul sondaggio fatto da MilanInter per Dragusin. Al momento nulla di concreto e ci sarà modo di parlarne in futuro, ma la posizione di Dragusin è chiara: al momento c’è solo il Genoa.

SONDAGGI DELLE BIG – “Molti club mi hanno chiamato per chiedere informazioni, ma è stato solo un pour parler. Voglio mettere un freno a tutti questi rumors, non c’è nulla di concreto e ufficiale. Radu è felice di essere qui, si trova bene e non vuole andare via. È concentrato al 100% solo sul Genoa“.

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Corini dopo lo stop contro il Catanzaro: “Ho la forza per andare avanti”

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Corini

Ennesimo stop per il Palermo, che nell’anticipo di ieri sera della 15esima giornata di Serie B si è dovuto arrendere al Catanzaro per 1-2. Al termine della partita il tifo rosanero, stanco per la prestazione sottotono e per i risultati fin qui ottenuti nonostante un mercato estivo stellare, ha fatto sentire nuovamente la propria voce.

Il primo nome sulla graticola è quello del tecnico Eugenio Corini. L’ex Brescia rimane l’indicato numero uno per le responsabilità dell’avvio deludente dei siciliani in questa stagione. La tifoseria è ormai stanca di aspettare gli sviluppi di uno stile di gioco che nell’ultimo anno e mezzo non hanno ancora avuto i risvolti attesi. La panchina di Corini traballa e la società riflette sul da farsi.

Al termine della gara contro il Catanzaro, Eugenio Corini è intervenuto in conferenza stampa. Conferme di un confronto avvenuto con la dirigenza da parte del diretto interessato, che però non sembra voler demordere e prova a rilanciare se stesso e il suo Palermo. Di seguito le parole del tecnico rosanero in conferenza stampa.

COLLOQUIO CON LA DIRIGENZA – “Ho parlato con Rinaudo e Gardini a fine gara: ho l’energia e la forza per andare avanti, credo in questi giocatori. La volontà mia è quella di andare avanti, spingerò al massimo perché questa per me è una grande occasione e farò tutto sino a quando mi sarà data l’occasione. Naturalmente, la società farà le sue valutazioni“.

CARATTERE IN CAMPO – “Il risultato non è quello che volevamo, l’obiettivo non è stato raggiunto. Io ho visto aggressività, volontà di reagire. Abbiamo fatto una partita gagliarda e pagato a caro prezzo delle disattenzioni difensive, poi però la squadra ha saputo rimanere dentro la partita. Ho visto quello che volevo vedere, quello che ci siamo detti durante la settimana è stato messo in pratica”.

FORMAZIONE DI PARTENZA – “La valutazione sulla formazione titolare è ampia, volevo pressare alto il Catanzaro. L’aria che si respira certamente non è buona, c’erano grandi aspettative su questo match. In questo momento non basta, è evidente. Ci è mancato qualcosa sulle scelte, c’è grande amarezza“.

PERIODO NO – “Soffriamo tutti di questo trend, comprendiamo la delusione dei tifosi. La squadra, per quello che ha a disposizione in questo momento, sta facendo quello che deve fare. La sconfitta di oggi ci distanzia un po’ dai primi posti, serve lavorare su alcuni aspetti mentali. Dobbiamo lavorare forte, cercare di recuperare gli infortunati e la condizione di alcuni: le risposte possono arrivare solo dal lavoro“.

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Rabiot chiama in causa Gagliardini: che frecciata sui social!

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Rabiot

L’anticipo della 14esima giornata di Serie A ha visto il trionfo per 1-2 della Juventus ai danni del Monza. Un match dal finale rocambolesco, con la rete di Valentin Carboni in pieno recupero che ha permesso ai brianzoli di riacciuffare il pari, ma solo per qualche minuto. La rete di Federico Gatti all’ultimo respiro ha infatti regalato i tre punti alla Vecchia Signora, che balza dunque momentaneamente in testa alla classifica nell’attesa del big-match di domenica sera tra Napoli e Inter.

Una gara dal finale scoppiettante, con le emozioni e le discussioni che non si sono fermate al fischio finale da parte dell’arbitro. Uno degli attori in campo infatti ha deciso di mandare un messaggio social ad un diretto avversario della sfida di ieri, senza esclusione di colpi.

Adrien Rabiot, assoluto protagonista nella vittoria della sua Juventus con il gol di apertura e con l’assist per Gatti nel finale, ha infatti chiamato in causa Roberto Gagliardini. Attraverso una storia pubblicata sul proprio account Instagram, il centrocampista bianconero ha avuto da ridire sul comportamento dell’ex Inter nel corso del match ed in particolare dopo il gol del pareggio del Monza. Come si evince dal video pubblicato da Rabiot, al momento dell’1-1 di Carboni, Gagliardini è andato ad esultare in faccia al francese. Purtroppo per il centrocampista biancorosso la partita riservava ancora delle sorprese…

MESSAGGIO SOCIAL DI RABIOT – “GAGLIARDINI, impara sempre a rimanere umile. Perché finché l’arbitro non ha fischiato la fine della partita, tutto è ancora possibile. Ricordati di questo“.

Un particolare che Adrien Rabiot si è legato al dito e che ha prontamente ricordato sui social al termine della partita.

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Palladino in conferenza stampa: “C’è rammarico, ma prendiamo il lato positivo delle cose”

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Palladino

Al termine di una sfortunatissima partita contro la Juventus, il tecnico del Monza Raffaele Palladino è intervenuto in conferenza stampa dalla pancia dell’U-Power Stadium. Queste le sue parole

RAMMARICO – “C’è tanto rammarico. Affrontavamo i primi in classifica che venivano qua con grande forza di vincere la partita. Il primo tempo è stato interpretato bene, ma non siamo stati pericolosi. Siamo andati sotto dopo il rigore. Nel secondo tempo abbiamo fatto una grande partita e li abbiamo messi in difficoltà. Abbiamo avuto coraggio e pazienza, cambiando assetto tattico. Il pareggio era meritato, ma c’è rammarico per il gol finale. Siamo stati leggeri nel farci saltare sul gol finale. Dobbiamo essere orgogliosi perché hanno dato tutto”.

EFFETTO – “Non parlo mai di cose personali. Mi fa piacere che si parli di me, ma l’attenzione è tutta rivolta verso la squadra. Stasera sono tanto rammaricato. I ragazzi hanno dato tutto quindi si meritavano una soddisfazione. L’attenzione la rivolgo a loro perché lavorano sempre tanto. Cerco sempre di migliorarmi soprattutto per il bene dei ragazzi”.

CAMPO PESANTE – “Non ci ha svantaggiati perché eravamo padroni del campo per tanto tempo. Se il campo avesse danneggiato noi non avremmo avuto tutta questa mole di gioco. Secondo me la Juve è partita meglio, ma nel secondo tempo siamo andati molto meglio. Non era facile perché non lasciavano spazi. Siamo stati bravi a trovare il pareggio”.

DANY MOTA E CARBONI – “Sul gol finale, Mota è stato leggero. Non doveva farsi superare li perché sa quanto ci tengo a queste cose. Io a lui tengo molto ma può fare molto di più. Deve capire il peso di queste circostanze, ma non abbiamo perso per colpa sua. Carboni ha un grande talento, è un gioiello che va piano piano messo in campo. È un grande calciatore, che sta crescendo molto, ora gioca anche per la squadra. Avrà un grande futuro davanti”.

DI GREGORIO – “Sta dimostrando di essere un grande portiere. Nella passata stagione è stata una sorpresa, quest’anno una conferma. Ogni giorno arriva al campo prima: ha grande mentalità, vuole arrivare ad alti livelli e ci riuscirà. Bisogna dare meriti anche allo staff e a tutti gli altri portieri”.

GIOCARE SPORCO – “Non abbiamo quelle caratteristiche, perché non abbiamo giocatori strutturati fisicamente. Proviamo a entrare dentro l’area con dei concetti. Ci vuole più tempo, perché con le palle alte è più facile. Non mi piace questo gioco”.

DUE GOL DOPO DUE MOMENTI DI ESALTAZIONE – “Bisogna sempre prendere il lato positivo delle cose. Abbiamo avuto tanto coraggio nell’affrontare una squadra forte. Prendiamo il lato positivo: abbiamo messo nella sua metà la Juve e abbiamo messo in campo tutto quello che avevamo. Ora archiviamo la partita e poi pensiamo a quella con il Genoa, dove dobbiamo fare risultato”.

 

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