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Roma-Lecce 2-1, le pagelle del match: Pellegrini onnipresente, buon esordio in A per Umtiti

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Roma-Lecce 2-1, le pagelle del match: Pellegrini onnipresente, buon esordio in A per Umtiti

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Roma, Pellegrini potrebbe non farcela per la sfida contro la Juventus

La Roma di Josè Mourinho batte il Lecce per 2-1 grazie ai gol di Smalling e Dybala. Stessi marcatori del match di San Siro contro l’Inter, stesso risultato. Squadra di casa in vantaggio al sesto minuto con un colpo di testa del difensore inglese, su cross di Pellegrini. al 22′ l’episodio chiave del primo tempo: gamba alta di Hjulmand su Belotti e rosso per il danese. Tuttavia i salentini acciuffano il pareggio in mischia grazie a Strefezza. All’inizio della ripresa un rigore procurato da Abraham e trasformato da Dybala fissa sul 2-1 la gara. Nel corso della ripresa la Roma sfiora diverse volte il terzo gol. Mourinho rimane a -4 dalla vetta.

LE PAGELLE DELLA ROMA

Rui Patricio 6: Spettatore non pagante per gran parte della gara. Viene beffato da Strefezza al 39′ con un tiro rasoterra su cui non può nulla.

Mancini 6: Il centrale ex Atalanta gestisce bene l’impostazione da dietro. A livello difensivo deve fare i conti con un ispirato Banda, da cui nascono i maggiori pericoli per la retroguardia di Mou. (Dall’89’ Kumbulla s.v.)

Smalling 7: Segna il gol del vantaggio con un colpo di testa su cross di Pellegrini, molto simile alla dinamica del gol che ha regalato la vittoria contro l’Inter. Preciso negli anticipi, va vicino alla doppietta con un colpo di tacco. Salva su Ceesay al 30′.

Ibanez 6: Il brasiliano gioca una gara attenta a livello difensivo. Buona gestione del pallone da dietro. Viene ammonito al 60′, bloccando Strefezza in ripartenza.

Zalewski 6.5: Da lui arriva il primo tiro –  un po’ strozzato – della gara. Il polacco sgasa molto sulla fascia creando non pochi problemi a Pezzella. Banda lo costringe a tanti ripiegamenti per aiutare Mancini.

Cristante 6.5: Padrone del centrocampo, smistando con precisione tutti i palloni che gli arrivano. Recupera un’infinità di palloni preziosi che favoriscono le ripartenze romaniste.

Pellegrini 7: Recuperato in extremis, ondeggia tra mediana e trequarti. Da uno dei suoi cross nasce il vantaggio di Smalling al sesto minuto. Sbaglia al 28′ da buona posizione al limite dell’aerea. Se la Roma crea tanto, gran parte del merito è del centrocampista azzurro.

Viña 5.5: Prima da titolare in campionato per l’uruguaiano, da una sua apertura per Pellegrini nasce il gol del 1-0. Dopo un buon inizio, cala col passare dei minuti e Mou lo lascia negli spogliatoi. (Dal 46′ Spinazzola 6.5: Pronti via, mette subito un cross insidioso da cui scaturirà il rigore guadagnato da Abraham. Spinge di più rispetto a Viña e la Roma ne guadagna.)

Dybala 6.5: Si abbassa molto per toccare tanti palloni, scambiando spesso la posizione con il capitano romanista. Generoso, mette in porta Zaniolo che tarda a calciare. Trasforma il rigore del 2-1 spiazzando Falcone. È costretto ad uscire subito dopo il penalty per un problema muscolare. (Dal 50′ Matic 6: Entra per l’infortunio di Dybala. Gestisce e dà equilibrio al centrocampo).

Zaniolo 6: Si muove molto sulla trequarti, proponendosi e giocando molti palloni. Viene chiuso sul più bello da Askildsen al 42′. (Dal 46′ Abraham 6.5: Si guadagna il rigore del secondo vantaggio romanista e dialoga bene con i compagni. Al 70′ Baschirotto lo mura dopo una bella girata.

Belotti 6: Mou lo schiera dal primo minuto al posto di Abraham. Si sacrifica come suo solito, ma gli arrivano pochi palloni. Subisce il fallo di Hjulmand che costa il rosso al danese dopo 22′. (Dal 77′ Shomurodov s.v.: Mourinho lo sostituisce al posto di Belotti ma si vede poco. Falcone gli nega il gol che avrebbe chiuso la partita).

LE PAGELLE DEL LECCE

Falcone 6.5: Reattivo nelle uscite, non può fare nulla sul gol di Smalling. Viene spiazzato dagli undici metri da Dybala, mentre è bravo su Zalewski al 53′. Nega il gol ad Abraham all’88’)

Gendrey 5.5: Smalling lo sovrasta sul gol del vantaggio al 6′, soffre tantissimo dalle sue parti gli inserimenti dei giocatori romanisti.

Baschirotto 6: Sbaglia molto in disimpegno, regalando diversi palloni alla Roma. Tuttavia non sfigura a livello difensivo. Blocca bene una girata di Abraham.

Umtiti 6.5: Il migliore della difesa salentina. Il campione del mondo con la Francia fa il suo debutto in Serie A, reggendo bene prima con Belotti e dopo con Abraham. Si prende un giallo per proteste dopo un contrasto con Pellegrini.

Pezzella 5.5: L’esterno in prestito dal Parma deve fare i conti con un frizzante Zalewski. Spinge poco anche a causa delle incursioni del polacco.

Askildsen 5.5: Qualche buon inserimento che crea qualche grattacapo alla Roma. Salva su Zaniolo al 42′, messo davanti a Falcone da Dybala. Macchia la sua prestazione causando il rigore su Abraham a inzio ripresa. (Dal 71′ Helgason 6: gioca bene i palloni che gli arrivano)

Hjulmand 5: La sua partita dura solo ventidue minuti: viene espulso, dopo un check del VAR, per un intervento pericoloso – senza cattiveria – su Belotti.

Gonzalez 6: Lo spagnolo gioca una gara attenta, interpretando bene il ruolo di centrocampista centrale dopo l’espulsione di Hjulmand. Baroni lo cambia nell’intervallo per una maggiore copertura. (Dal 46′ Blin 6: Chiude bene gli spazi e non fa pesare l’assenza del danese espulso a metà primo tempo).

Banda 6.5: Da un suo scatto arriva una buona occasione per il Lecce al 30′, mettendo un pallone per Ceesay, chiuso sul più bello da Smalling. È l’uomo in più nell’attacco di Baroni. (Dall’81’ Colombo s.v.: qualche sportellata per l’attaccante scuola Milan che lotta su tutti i palloni che gli arrivano).

Ceesay 6: Prova di sacrificio per il centravanti salentino che aiuta molto in difesa dopo che la squadra è rimasta in dieci. Smalling gli sta sempre attaccato ed è costretto a indietreggiare per giocare palloni (Dall’90’ Oudin s.v.).

Strefezza 6.5: Dopo l’espulsione di Hjulmand si concentra più sulla fase difensiva, aiutando Gendrey. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo si fa trovare pronto beffando Rui Patricio con un tiro rasoterra. (Dal 71′ Di Francesco 6: si rende pericoloso con qualche guizzo).

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Cambiaghi primatista di una speciale classifica: la statistica sfortunata

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cambiaghi

CAMBIAGHI PRIMO NELLA CLASSIFICA xGOALS SENZA RETI SEGNATE – Il mondo del calcio è abituato, da quando inizia a quando si conclude la stagione, a guardare pressoché unicamente solo due classifiche: quella dei punti totali e quella dei marcatori. Forse qualcuno, per curiosità, quella degli assistman e dei clean sheet, ma sono degli unicum. Oltre a queste, però, vengono redatti altri tipi di graduatorie, che rigurdano talvolta aspetti simpatici del gioco più amato d’Europa.

La classifica del maggior numero di xGoals totalizzati senza siglare nemmeno una rete è sicuramente una di quelle. E qui sorgono ben due domande: che cos’è un xGoal e chi è il primatista di questo speciale elenco? L’xGoal (italianizzato “Goal previsti”) è letteralmente la misura di quante reti avrebbe meritato di segnare una determinata squadra o giocatore in una partita, a prescindere dal risultato finale. Ovviamente, di conseguenza, più il numero è ridotto, più la probabilità che quel calciatore/squadra abbia segnato sarà bassa.

And the Oscar goes to… Nicolò Cambiaghi (per ora). Già, perché è lui il primatista attuale in Serie A, con un punteggio di ben 3.24 xG. Tanta sfortuna per il calciatore in forza all’Empoli che, per un motivo o per l’altro, non è riuscito ancora a trovare la via del gol, avendo colpito 2 legni. Negli ultimi 10 anni solo tre giocatori sono riusciti a superare quota 4.00: Belotti 2022-23 (4.83), Candreva 2017-18 (4.34) e Longo 2014-15 (4.08).

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L’ultima decisione di Juan Jesus sul caso razzismo è quella definitiva: cosa è successo ancora

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Francesco Acerbi e Juan Jesus, difensori di Inter e Napoli - Serie A, FIGC, squalifica, Giudice Sportivo

L’ultima giornata del campionato di Serie A, disputatasi prima della sosta per le Nazionali, ha lasciato aperto un caso davvero particolare. Nel big match tra Inter e Napoli, infatti, un presunto episodio di razzismo sarebbe scaturito dalle parole, poi smentite, di Francesco Acerbi nei confronti di Juan Jesus. Il caso, rimasto aperto per tutta la durata della sosta, è arrivato al termine con la decisione, in seguito a verifica, da parte del Giudice Sportivo di assolvere il difensore interista.

Le ore successive alla decisione, infatti, facevano presagire ad un probabile ricorso da parte dell’amareggiato difensore partenopeo. In giornata, come riportato da Sky Sport però, Juan Jesus sarebbe turbato dal caos mediatico generato e, forte e consapevole dell’affetto intorno a sé, avrebbe deciso di non fare ricorso in altre sedi contro la decisione del Giudice Sportivo. In seguito alla valutazione della possibilità di ricorrere alla giustizia ordinaria, ha deciso di rispettare la clausola compromissoria che avrebbe previsto un’autorizzazione dalla parte della FIGC per procedere, preferendo dunque di rimanere “dentro il sistema”  senza proseguire legalmente.

Dopo l’assoluzione di Acerbi, inoltre, il difensore del Napoli avrebbe ricevuto il sostegno da parte di Vinicius Junior, attaccante del Real Madrid soggetto diverse volte ad insulti razziali, e di Mike Maignan, portiere del Milan reduce da un pessimo episodio alla Blue Energy Arena di Udine. I Campioni d’Italia, dopo la decisione di non prendere parte alla campagna avviata dalla Serie A “Keep Racism Out”, avrebbero in mente l’idea di affidargli la fascia da capitano per una partita, di tutta risposta alla decisione.

Sulla vicenda, infine, si sarebbe espresso anche l’agente dello stesso Juan Jesus, Roberto Calenda, il quale avrebbe fatto ulteriore chiarezza sulla vicenda.

LE PAROLE DELL’AGENTE DI JUAN JESUS

LA DECISIONE SUL CASO ACERBI-JUAN JESUS –  “Juan Jesus si è presentato all’audizione senza avvocato perché essendo teste/persona offesa non è prevista la presenza di alcun legale: lo stesso Ufficio che lo aveva convocato aveva precisato questo aspetto. Juan Jesus ha dato il suo contributo alle investigazioni, raccontando quanto successo e depositando anche un filmato. Perché è stata necessaria ad Acerbi una fitta preparazione di una settimana per ‘studiare la migliore strategia difensiva’ se era così evidente l’assenza della discriminazione? Quali ‘prove’ ha portato Acerbi oltre alla sua interpretazione delle parole rivolte a Juan Jesus?”.

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Todd Boehly non sarà più il presidente del Chelsea: l’indiscrezione dal Regno Unito

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Boehly

TODD BOEHLY NON SARÀ PIÙ IL PRESIDENTE DEL CHELSEA – Il Daily Mail ha diffuso una vera e propria notizia bomba: Todd Boehly, attuale presidente del Chelsea, sarà rimosso dalla suddetta carica a partire dal 2027. Il magnate statunitense era succeduto all’ex patron Roman Abramovic, dopo che egli era stato costretto a cedere il club. Questo in seguito alle restrizioni che avevano colpito i miliardari russi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Da quando è salito alla carica di presidente, Boehly ha preso delle decisioni quantomai discutibili. L’esonero prematuro di un Tuchel, fresco vincitore della Champions League, immotivato visto che ne sono rimasti sorpresi sia il diretto interessato che i giocatori. Poi il mercato faraonico, con cifre scellerate spese per giocatori appena emergenti e che avevano ancora tutto da dimostrare.

Ma la vera domanda è questa: come fa ad essere sollevato dall’incarico la persona che è proprietaria del club? La risposta è semplice: Boehly è il socio di minoranza del Chelsea, visto che possiede solo il 38,5% delle quote societarie. Il restante 61,5% è gestito dalla holding Clearlake Capital, che ha il diritto di cambiare il condottiero dei Blues ogni 5 anni, quindi a partire dal 2027. E visti i risultati singhiozzanti e le spese eccessive, oltre che ad alcuni provvedimenti fuori luogo, la sensazione è che questo avverrà quasi certamente.

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Il Lecce si prepara alla gara con la Roma: le ultime dall’allenamento

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Luca Gotti, allenatore dello Spezia

Nella lunga corsa salvezza nel campionato di Serie A c’è anche il Lecce. La squadra, reduce dalla vittoria per 1-0 contro la Salernitana alla prima in panchina di Luca Gotti, si è guadagnata la posizione, momentaneamente, più distante dagli ultimi posti per una retrocessione nel campionato cadetto. Nel prossimo weekend, al rientro dalla sosta per le Nazionali, i salentini affronteranno, allo Stadio Via Del Mare di Lecce, una Roma ampiamente lanciata in zona UEFA Champions League.

L’obiettivo, nonostante sembri essere una montagna da scalare, potrebbe diventare realtà in uno stadio che offrirà tutto il suo apporto alla squadra. In giornata, infatti, il Lecce ha continuato la propria preparazione in vista della gara contro i giallorossi: come espresso dal report pubblicato sui canali ufficiali del club, infatti, tutti i convocati con le rispettive rappresentative Nazionali hanno ripreso il lavoro nella doppia seduta guidata da mister Gotti.

IL REPORT DELLE SEDUTE DI ALLENAMENTO DEL LECCE

“Giallorossi in campo ad Acaya per una doppia seduta di allenamento con la sessione pomeridiana che ha avuto in programma un lavoro in palestra. Tutti i calciatori impegnati con le rispettive nazionali sono rientrati in sede e si sono allenati regolarmente agli ordini di mister Gotti. Banda e Venuti hanno proseguito in un lavoro personalizzato”.

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