La Roma si qualifica agli ottavi di finale di Europa League, battendo nella sfida di ritorno, di scena allo Stadio Olimpico, per 2-0 il Salisburgo, dopo che l’andata, in Austria, si era conclusa con il risultato di 1-0 in favore degli austriaci.
I marcatori della sfida sono stati Andrea Belotti, al 33′, e poi Paulo Dybala, al 40′. Chi ha servito i due assist è stato Leonardo Spinazzola, MVP della sfida di stasera.
LE PAGELLE DELLA ROMA
Rui Patricio 6: non particolarmente impegnato, ma è fortunato nel vedere un tiro pericoloso avversario respinto dalla traversa.
Mancini 6.5: partita solida per lui
Smalling 7: prestazione sontuosa da comandante della difesa
Ibanez 5.5: unico sussulto della partita è un tiro dalla trequarti finito a lato. L’ ammonizione rimediata gli farà saltare gli ottavi di finale d’andata.
Zalewski 6: dopo un inizio difficile, è entrato in partita, creando anche pericoli per la difesa austriaca (82′ Karsdorp s.v.)
Cristante 6.5: come al solito molto arretrato, disputa – di fatto – una partita da difensore aggiunto. Nel secondo tempo si fa vedere anche in avanti, provando una conclusione dal limite dell’area, parata da Kohn.
Matic 6.5: comandante del centrocampo come sempre
Spinazzola 7.5: un treno instancabile. Mette a referto due assist mostrando sprazzi del grande giocatore che era.
Pellegrini 6.5: dopo un inizio difficile, dove si prende anche un cartellino giallo, pian piano entra in partita, contribuendo anche lui alla causa. Ottima l’intuizione per Spinazzola nell’azione che porta al 2-0 i giallorossi. (81′ Wijnaldum s.v.)
Dybala 7: segna dopo due sfortunate traverse. Un gol decisivo, e che sa di riscatto dopo una partita che sembrava essere nata sotto una cattiva stella. (93′ El Shaarawy s.v.)
Belotti 6.5: un gol che gli dà morale, che può averlo sbloccato mentalmente per i prossimi impegni (87′ Abraham s.v.)
All. Mourinho 7: l’allenatore portoghese ha dato a questa squadra una mentalità tale da farle fare grandi cose in Europa. La sua squadra ha tenuto un ritmo alto per tutto il match. È stata attendista, colpendo nel momento giusto. Ed è stata soprattutto solida in difesa.
LE PAGELLE DEL SALISBURGO
Kohn 6: nonostante abbia qualche responsabilità sul primo gol subito, il portiere austriaco dimostra le sue ottime qualità con un paio di buoni interventi.
Dedic 5: Non è riuscito a contenere Spinazzola. Una serata da dimenticare per lui (74′ Van der Brempt 5.5: si è fatto vedere pochissimo).
Solet 5.5: difensore solo sulla carta, l’austriaco gioca – di fatto – da mediano diventando anche il più pericoloso dei suoi, con una conclusione che finisce alta di poco.
Bernardo 5: ha avuto molta difficoltà nel contenere le frecce offensive dei giallorossi. Come Solet, anche lui ha partecipato alla maggior parte delle azioni offensive del Salisburgo.
Douath 6: bravo in fase offensiva, non benissimo in fase difensiva.
Ulmer 6: in difficoltà nel tenere Zalewski, rispetto a Dedic, però, riesce a dare un gran contributo in fase offensiva, sia come portatore di palla che come assistman, provando a regalarsi gioie offensive.
Seiwald 6: da lui partono diverse azioni del Salisburgo, che però si concludono tutte con un nulla di fatto. (75′ Gloukh s.v.)
Kjaergraad 5: mai entrato in partita. Non riesce ad accendersi e spreca l’unica buona occasione che gli capita sui piedi (45′ Sucic 6: è entrato bene in partita. Ha cercato, al 51′, di far segnare Adamu, senza successo)
Adamu 6: crea e si fa vedere in avanti, ma gli manca la concretezza. (74′ Sesko 5: ha provato a far qualcosa ma ha ricevuto pochi palloni, ed è stato bloccato perfettamente dalla difesa giallorossa).
Capaldo 5: il mattatore della sfida d’andata gioca una gara maschia commettendo, però, troppi falli. (83′ Koita s.v.).
Okafor 5: ha avuto pochissimi palloni giocabili.
All. Jaissle 5.5: viene premiato per averci provato fino alla fine per essersela giocata quasi alla pari. Quasi alla pari perchè la sua squadra è mancata di concretezza, ed è stata pessima in fase difensiva, essendo che questa squadra è come se conoscesse solo la fase offensiva. Uscirà dall’Europa League a testa alta, ma con la consapevolezza di essere una bella scoperta, ancora una volta, lui come allenatore, ma soprattutto, sempre ancora una volta, la sua squadra.