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Torino-Napoli 0-4, le pagelle: Osimhen un marziano, Linetty non all'altezza

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Torino-Napoli 0-4, le pagelle: Osimhen un marziano, Linetty non all’altezza

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Torino-napoli

La 27ª giornata di Serie A è sempre più nel vivo: aspettando i derby Lazio-Roma e Inter-Juventus, il match delle 15:00 dell’Olimpico Grande Torino Torino-Napoli termina 4-0 in favore dei partenopei. Gli azzurri sbloccano la partita con il gol di Osimhen sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il Torino risponde e va vicino all’1-1, ma Linetty stende Kvaratskhelia in area: il georgiano dal dischetto non sbaglia. Nella seconda frazione di gioco il Napoli dilaga con la doppietta di Osimhen e il primo gol stagionale di Ndombele appena entrato.

LE PAGELLE DEL TORINO

Milinkovic-Savic 5.5: la produzione offensiva partenopea è incredibile, non è colpevole sui 4 gol, rischia di combinare il pasticcio perdendo palla sull’attacco di Lozano. Compie una buona parata su Osimhen.

Gravillon 6: dalla sua parte c’è Kvaratskhelia, ferma spesso il georgiano con le cattive venendo anche ammonito al 20′ ma nel complesso riesce a contenerlo, almeno fino a quando è in campo (dal 54′ Djidji 6: entra sul 3-0, la partita è già finita).

Schuurs 5: ha un cliente difficilissimo come Osimhen: perde il duello aereo venendo anticipato dal nigeriano che di testa insacca l’1-0. Sull’attacco dello stesso Osimhen, perde la palla che porta allo 0-4.

Rodriguez 6.5: grandissimo intervento sul tiro di Lozano, dalla sua parte il messicano non crea pericoli. I problemi sono altrove per i granata.

Singo 5.5: prestazione ordinata, sta molto spesso in copertura su Kvara piuttosto che in proiezione offensiva. Non è il principale artefice della sconfitta (dal 75′ Ola Aina s.v.).

Linetty 4.5: dalla sua palla persa arriva il corner che porta al vantaggio del Napoli, in difficoltà con gli alti ritmi del match colpisce Kvaratshkelia in area causando calcio di rigore (dal 54′ Ilic 6: entra sul 3-0, la partita è già finita)

Ricci 6: tenta più volte la conclusione risultando uno dei più propositivi del toro, perde però qualche pallone di troppo in mezzo al campo. Nel complesso la sua prestazione è sufficiente

Vojvoda 5: si perde totalmente Osimhen sul 3-0, sembra sempre in difficoltà quando il Napoli attacca (dal 54′ Buongiorno 6: entra sul 3-0, la partita è già finita)

Vlasic 6.5: al rientro dall’infortunio, è il più vivace del reparto offensivo granata, con le sue giocate mette in difficoltà la retroguardia ospite senza però riuscite a trovare la carta vincente (dal 85′ Seck s.v.).

Radonjic 5.5: prova a inventarsi qualcosa ma non riesce a incidere sulla gara.

Sanabria 5: è lesto nell’avventarsi sulla ribattuta del tiro di Ricci, ma colpisce il palo. Nel resto della gara è annullato da Kim.

All. Juric 6: dopo il gol subito la squadra si accende mettendo in seria difficoltà il Napoli ma subisce il raddoppio che taglia le gambe alla sua squadra, nel secondo tempo arrivano il terzo e il quarto gol: paga più errori individuali che di squadra.

LE PAGELLE DEL NAPOLI

Meret 6: fortunato sulla conclusione potente di Ricci, salvato dal palo sulla ribattuta di Sanabria, nel secondo tempo è spettatore del dominio partenopeo.

Di Lorenzo 6.5: dalla sua progressione arriva il 3-0 del Napoli, partita attenta del capitano che deve fare attenzione ai guizzi di Radonjic ma riesce a contenere bene il serbo.

Rrrahmani 6.5: partita tranquilla, Sanabria non passa spesso dalle sue parti e quindi può dare una mano alla manovra azzurra (dal 72′ Ostigard s.v.).

Kim 7: solita partita sontuosa del centrale coreano, Sanabria prova a stargli alla larga per avere delle possibilità di venire servito senza perdere palla.

Olivera 6.5: partita tranquilla per il terzino uruguaiano, che può anche spingere dando una mano in fase offensiva. Trova anche l’assist per il 3-0 di Osimhen.

Anguissa 7: ruba a Linetty il pallone che porta al calcio d’angolo vincente, mette sempre polmoni e intensità a disposizione della squadra.

Lobotka 6.5: solita buona gara in fase di impostazione e recupero palla, Spalletti gli concede riposo nel finale (dal 85′ Gaetano s.v.).

Zielinski 7: perfetta la battuta del calcio d’angolo per il gol di Osimhen, con il quale contribuisce a sbloccare il match (dal 65′ Ndombele 7: entra e trova subito il gol, semplice mettere dentro il pallone da lì).

Lozano 5.5: non è in giornata, prima il suo tentativo viene fermato dalla scivolata di Ricardo Rodriguez, poi non riesce a ribadire in rete sul suggerimento di Kvara (dal 65′ Elmas 6: al momento del suo ingresso la partita è già finita, non ha grandi occasioni per creare qualcosa).

Osimhen 8: mostruoso lo stacco ad anticipare Schuurs, perfetta l’angolazione del colpo di testa; imparabile per Milinkovic-Savic l’1-0. Si ripete nel secondo tempo siglando il 3-0 che chiude i giochi, sempre con un gran colpo di testa. Non contento, ruba palla a Schuurs portando al 4-0 di Ndombele (dal 72′ Simeone s.v.).

Kvaratskhelia 7: conquista e trasforma il calcio di rigore, poi è bravo nel servire Ndombele per il quarto gol del Napoli.

All. Spalletti 7: solita grande prestazione del Napoli, che fatica tra l’1-0 e il 2-0, con un Torino che forse avrebbe meritato il pari, ma dopo il 2-0 non c’è più storia, la sua squadra dilaga.

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Mkhitaryan dopo la sconfitta: “Mi sento colpevole, dobbiamo restare sereni”

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Henrikh Mkhitaryan ha analizzato ai microfoni di DAZN la sconfitta dell’ Inter contro la Fiorentina di Italiano per 1-0. Di seguito le dichiarazioni del giocatore armeno:

PRESTAZIONE DELUDENTE – “Mi sento colpevole perché non ho segnato in quell’occasione che ho avuto, mi dispiace molto per il risultato finale. Abbiamo preso quel gol e poi non abbiamo creato tante occasioni per pareggiare. Credo che sia un problema psicologico, vogliamo troppo e non riusciamo ad essere concentrati. Oggi purtroppo abbiamo preso gol e non abbiamo segnato”.

COSA MANCA?“Ci manca tranquillità, serenità. Secondo me c’è grande voglia di segnare e lì sbagliamo. Una squadra come l’Inter che non segna da tre partite può sicuramente migliorare“.

DERBY D’ITALIA“Andremo a giocare un’altra partita, un’altra competizione. Dobbiamo restare sereni, non buttarci subito in avanti. Dobbiamo restare tranquilli e provare a segnare”.

 

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Allegri nel prepartita: “Milik sta bene, dobbiamo essere concentrati sul campo”

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Juventus de Winter

Massimiliano Allegri ha parlato ai microfoni di Sky Sport nel prepartita della sfida che attende la sua Juventus in casa contro il Verona.

SPIRITO PER LA PARTITA“Lo spirito lo vedremo tra poco. Dovremo avere grande rispetto del Verona, abbiamo ancora da fare molta strada e dopo la sosta le partite sono sempre pericolose. Dovremo essere bravi a riattaccare la spina”.

SCELTE DI FORMAZIONEMilik sta bene, ha fatto dei buoni allenamenti come Kean. I nazionali avranno modo di riposare, ma ci sono 5 cambi. Barrenechea ha fatto buone prestazioni: piena fiducia in lui, come in tutti i ragazzi che metto in campo”.

MOMENTO DI FORMA“Tutti i momenti sono difficili, l’importante è affrontarli nel modo giusto, con prestazioni di carattere e di tecnica e portandoci dietro i tifosi. Dobbiamo essere concentrati sul campo, al resto pensa la società: abbiamo fatto 56 punti, ma quanto fatto fino ad ora non conta niente”.

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Inzaghi dopo la sconfitta: “Abbiamo dato tutto, dobbiamo lavorare più duramente”

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Al termine della sconfitta casalinga contro la Fiorentina di Italiano, l’allenatore dell’Inter Inzaghi ha parlato ai microfoni di DAZN per commentare la partita. Di seguito le sue dichiarazioni:

PARTITA DELUDENTE  – “C’è grande delusione, dobbiamo lavorare di più, io in primis. Ma per l’impegno e la prestazione, ho visto una squadra che ha fatto il massimo di quello che avevamo preparato. Dobbiamo essere più cattivi, abbiamo avuto palle-gol che dovevamo sfruttare”.

L’IMPEGNO DELLA SQUADRA – “Per l’impegno della squadra non posso dire nulla, hanno messo in campo tutto quello che avevamo. È un risultato che ci fa guardare la classifica in modo diverso e che ci fa riflettere su come lavorare meglio. Le tre punte? La squadra ha perso un po’ di lucidità, abbiamo cambiato modulo e molti giocatori sono entrati ben con lo spirito giusto. Se avessimo giocato ancora del tempo non so se sarebbe cambiato il risultato. Ma per l’impegno, la squadra ha dato tutto. Siamo delusi perché è la seconda sconfitta davanti a un pubblico meraviglioso che ci ha sostentuo nonostante il risultato della settimana precedente”. 

L’ATTACCO, IL MESE INTENSO E LUKAKU – L’anno scorso eravamo il milgiore attacco, quest’anno siamo il secondo. È da inizio 2023 che stiamo segnando di meno, gli attaccanti passano questi momenti e dobbiamo lavorare più duramente. Sarà un mese molto intenso, adesso conta il campo, il sudore e il lavoro. Oggi avevamo diversi giocatori fuori. C’è bisogno di tutti. Ero molto più arrabbiato dopo la Juventus rispetto a stasera. Lukaku? Si è mosso tanto, ha avuto occasioni come altri giocatori, non mi soffermerei solo su di lui. Con un paio di gol, la sua gara sarebbe stata giudicata diversamente”. 

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Bari-Benevento 2-0, le pagelle: che impatto per Folorunsho!

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Bari-Benevento

Il Bari non molla. La squadra di Michele Mignani continua a tenere botta al Genoa, secondo in classifica, con la vittoria odierna, ottenuta contro il Benevento. I biancorossi si riportano al terzo posto in classifica e a sei punti dalla zona promozione diretta, grazie alle reti di Antenucci su calcio di rigore e Folorusnho mediante una punizione da limite dell’area. I piazzati rilanciano i galletti, i quali giocano una partita solida al punto giusto, ma cinica nelle poche occasioni, create durante la partita. Una partita, che noi di Numero Diez, abbiamo seguito LIVE dal San Nicola e di cui vi proponiamo un consultivo attraverso le pagelle.

PAGELLE BARI

Caprile s.v: fondamentalmente inoperoso.

Pucino 6,5: la prestazione del terzino destro barese è ordinata e precisa. E allora, come si giustifica la sufficienza piena? Attraverso la falcata, che, di fatto, mette fuori tempo l’espulso Acampora e il calcio di punizione, ben calibrato, il quale scalda i guantoni di Paleari.

Di Cesare 6,5: il capitano si distingue in positivo per un intervento provvidenziale, che salva il risultato e, chissà, anche le speranze promozione del Bari. L’intervento ad anticipare la corrente Improta al 22′ non vale solo una rete sventata, ma anche una rete realizzata.

Vicari 5,5: la retroguardia barese rischia notevolmente poco. L’unico allarme vero della gara lo fa suonare il numero 23 biancorosso, che rischia di rendere tremendamente in salita il pomeriggio della squadra di Mignani. Il suo intervento scomposto con il braccio in area di rigore sul tiro mediamente ravvicinato di Pettinari è un brivido, che fa pensare al peggio. (Dal 76′ Zuzek s.v.).

Mazzotta 5,5:  l’esterno mancino, scelto da Mignani quest’oggi, comincia con un piglio abbastanza sbadato. Le sue iniziative a rallentare e ad attivare il motore nevralgico del Benevento.

Maita 6: La mezzala biancorossa apporta dinamismo e agonismo a centrocampo. I suoi strappi permettono al Bari di legare bene i due reparti e di guadagnare campo per proporre due soluzioni: aumentare il volume offensivo della povera manovra offensiva dei galletti e, talvolta, provare a concludere a rete. Un po’ come succede nel finale di tempo, quando prova ad aprire il piattone destro verso la porta, difesa da Paleari. La sua partita non è pienamente sufficiente, perchè pesa una simulazione abbastanza evitabile sul groppone. (Dal 46′ Morachioli 6,5: la sua entrata in campo dà una marcia in più al Bari, che acquisisce in imprevedibilità negli ultimi trenta metri. La partita si sblocca grazie a un rigore, procurato da Cheddira per un fallo di Foulon. Tuttavia, portando indietro il nastro dell’azione determinante la rete, va sottolineato lo spunto del giovane numero 14, il quale duetta molto bene con Benedetti. Tale “tu per tu” porta regala la svolta alla gara dei padroni di casa.).

Maiello 6,5: il centrocampista si esibisce in un saggio di quantità, che si rivela determinante a lungo andare nella contesa del San Nicola.

Benedetti 6: il numero 80 biancorosso è come un motore diesel. Se nella prima fase della gara, questi si rivela particolarmente borbottante nel carburare, nella seconda parte della contesa conosce i pieni giri. Le sue sortite offensive lungo tutto il settore di centrosinistra danno aria alla manovra del Bari e al suo raggio d’azione decisamente più sbarazzino. La combinazione, nata grazie al suo apporto tecnico e di velocità di esecuzione, con Morachioli è una dimostrazione chiara e lampante della sua crescita.

Bellomo 5: è un po’ il grande assente del dovere, portato ottimamente a termine a domicilio dal Bari. Il suo ruolo di raccordo tra centrocampo e attacco praticamente non si nota. Anzi, sì: dalla poca produttività, caratterizzante la vena offensiva dei biancorossi. (Dal 76′ Molina s.v.).

Antenucci 6,5: il numero 7 è tornato a essere freddo e decisivo per il “suo” Bari. L’esecuzione vincente del calcio di rigore ripropone la versione più bella dell’attaccante, il quale cancella le difficoltà, vissute sotto porta, nel corso di tutto il primo tempo. (Dall’89’ Matino s.v.).

Cheddira 6: utile a metà. Questa è la sintesi della sua partita, che è caratterizzata da una forte propensione allo smarcamento e al frequente svariare lungo tutto il fronte d’attacco. Sveste i suoi panni da uomo goal per poter essere più associativo con la squadra. Tuttavia, i suoi filtranti verso la restante parte dell’attacco barese è praticamente nullo vuoi per le polveri inesistenti dei suoi compagni, vuoi per la sua scarsa precisione e lucidità nel servire i propri compagni. Nonostante i suoi tanti “vorrei, ma non posso”, il marocchino si rende protagonista della gara grazie all’episodio del rigore. Il suo atterramento in piena area di rigore, infatti, vale più di ogni suo goal. Vale la vittoria del Bari, importantissima a questo punto della stagione. (Dal 66′ Folorunsho 7: il 90 torna in campo in grande stile. Pronti via dà sfoggio a un dribbling, che anticipa una conclusione, culminata alta sopra gli incroci dei pali. A tale azione fantastica manca solo un po’ di fortuna. Quella fortuna, che lo aiuta al 71′ sul calcio di punizione. La deviazione della barriera spiazza un incolpevole Paleari, ma restituisce a un audace Michael la gioia della rete dal sapore particolare.).

PAGELLE BENEVENTO

Paleari 6: è un voto di stima verso un portiere, che capitola due volte e non per colpa sua. Anzi, se la punizione di Folorunsho si rivela essere una carambola fatale per lui, sul rigore, che sblocca la partita, a momenti, concretizza un miracolo nel neutralizzare la conclusione di Antenucci.

Letizia 5: il suo contributo sulla sua fascia di competenza è ostruito dall’attenta fase difensiva della squadra di Mignani, la quale non gli fornisce spazi per sgasare. Certamente, questo può essere un fattore giustificante in parte la sua prova insufficiente: tuttavia, un giocatore con le sue qualità di spinta può e deve fare più leva sulle sue qualità di corsa.

Acampora 5: il cartellino rosso, patito al 38′, per tackle su Pecino dimostra grave ingenuità, che un giocatore della sua esperienza non può permettersi. La sua espulsione cambia l’inerzia della gara, favorevole ai suoi.

Tello 5,5: impalpabile. (Dal 77′ Kubica s.v.).

Pettinari 6: comincia bene la gara del numero 9 sannita, il quale cerca di dare dinamismo al reparto con sgroppate innalzanti i giri del motore. (Dal 65′ Simy 5: purtroppo il suo ingresso avviene nell’annaspamento totale della squadra, già sfaldatasi dopo l’inziale vantaggio dei pugliesi.).

Improta 6: l’altro centrale di centrocampo ha il merito di insidiare parecchio il Bari per vie centrali. Tuttavia, questi ha anche un demerito: quello di non provare mai abbastanza a impensierire del tutto il castello arretrato biancorosso.

Foulon 4,5: gioca una partita di sacrificio e abnegazione. Il belga, però, prende troppo alla lettera tali dettami e finisce per penalizzare i suoi: il pestone energico, indirizzato a sul piede destro di Cheddira, finisce per definire le sembianze di un rigore, che fa affondare i giallorossi. L’intervento in sé non è sconsiderato come quello di Acampora, ma, pesa decisamente di più nella storia di questa partita.

Viviani 5: è l’altra faccia triste di una trasferta più rossa che gialla per gli ospiti. La compagine sannita non gira attraverso le sue geometrie, che risultano alquanto nulle. L’unico segno, che testimonia la sua presenza in campo sono i due cartellini, rimediati nella gara: uno di questi gli costa la doccia anticipata e costa al Benevento il colpo del k.o., firmato da Folorunsho.

Tosca 5: non entra mai nel vivo della partita.

Carfora 6: la verve del ragazzino è l’arma, su cui si poggia il Benevento. Il classe 2006 si muove molto bene, creando qualche problema alla coppia di centrali del Bari. Dai suoi piedi arrivano le conclusioni giallorosse verso la porta biancorossa, la quale, però, potrebbe vivere momenti peggiori. Sì, perchè il giovane giocatore delle Streghe potrebbe e, forse, dovrebbe essere anche più pericoloso. (Dal 70′ Karic s.v.).

Veseli 5: l’unica volta che ci si avvede della sua presenza è da individuare nella proteste per l’assegnazione del calcio di rigore al Bari. Ciò la dice lunga sulla sua performance.

Fonte foto in evidenza: profilo Facebook SSC Bari

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