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Il pagellone del girone d'andata di Serie A

La nostra prima pagina

Il pagellone del girone d’andata di Serie A

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La Serie A è arrivata al suo tanto atteso giro di boa, ed ora è giunto il momento di tirare le somme di questo fatidico quanto importante girone d’andata. Oggi noi di Numero Diez, dopo aver colto i regali sotto l’albero ed aver accolto con gioia il nuovo anno e salutato quello precedente, abbiamo presentato i voti di ogni squadra per i primi tre mesi di campionato appena trascorsi.

ATALANTA: 7

La Dea quest’anno era richiamata a fare quanto di buono visto nelle ultime due stagioni sotto la guida Gasperini, e fino ad ora diciamo che il livello della squadra sembra essere lo stesso. Dopo un inizio scoppiettante, con la vittoria contro un abbordabile Frosinone e un convincente punto strappato alla Roma in vista del confronto con il Copenaghen, i presupposti sembravano essere quelli giusti, ma poi tutto è cambiato improvvisamente. Infatti la trasferta danese ha escluso i bergamaschi dall’Europa, condizionandone la prima parte di stagione. Ora però l’Atalanta si è di nuovo rialzata ed ha trovato in Duvàn Zapata il suo trascinatore, con ben dieci gol all’attivo. Nelle gara con le prime sei della classe i lombardi hanno ottenuto due vittorie, tre pareggi, di cui quello sorprendente con la Juventus, ed un’unica sconfitta contro il Napoli.
La classifica ora recita 28 punti all’attivo, con un solo punto da recuperare per ritentare l’impresa europea.

BOLOGNA: 4

Impalpabile ed impresentabile fino ad oggi è stato il Bologna di Filippo Inzaghi. Gli emiliani danno l’impressione di essere impacciati e non in grado di lottare fino in fondo per una salvezza che sembra impossibile e irraggiungibile. Tolte le folate di Palacio e Orsolini, i rossoblù presentano scarse doti tecniche e mancano di un giusto ordine in campo tanto da suscitare quasi sorpresa ogni qual volta riescano ad ottenere una vittoria. Gran parte del futuro della squadra passerà dal mercato di gennaio, anche se ad oggi il girone d’andata del Bologna rimane un incubo.

CAGLIARI: 6,5

La classifica al momento non rende onore e merito all’ottima prima parte di stagione compiuta dagli uomini di Maran. Ordinati, pronti ed in grado di reagire alle difficoltà in ogni evenienza. Nonostante ciò spesso nel calcio è la sorte a farla da padrone e questa è stata maligna. Infatti dopo che i sardi sembravano aver trovato l’assetto giusto, hanno visto fermarsi prima Castro e poi Pavoletti.
La speranza però è quella di salvarsi anticipatamente, con Barella e Cragno oramai sempre più leader.

CHIEVOVERONA: 4,5

Se da un parte ci sono i nove punti conquistati nelle ultime otto partite, con tanto di prima vittoria contro il Frosinone, dall’altra vi sono indubbiamente l’ultimo posto e i troppi errori societari che rischiano di costare caro ai clivensi. Tre allenatori in quattro mesi, un gioco mai abbastanza concreto, ma soprattutto la volontà della società di continuare a puntare sugli stessi nomi da anni, al posto di attuare una rivoluzione dal punto di vista generazionale. Infatti, nonostante i nuovi volti come Bani, Depaoli e Kiyine, la dirigenza sembra essersi affidata ormai ai soliti uomini, che rispondono al nome di Pellissier, Sorrentino e Radovanovic su tutti. Ora giocare al massimo potrebbe anche non bastare ma sicuramente fino ad ora il Chievo ha mostrato grandi fragilità e piccole speranze.

EMPOLI: 6+

I toscani dal loro ritorno nella massima categoria italiana hanno sempre mostrato un bel gioco, garantendosi fino ad adesso i punti necessari per la salvezza. Dopo un un inizio complicato sotto la guida Andreazzoli, ottimo gioco ma scarsa concretezza, l’arrivo di Iachini ha cambiato le carte in tavola con gli azzurri più cinici e pronti a sfruttare le possibilità di far punti in diverse occasioni. Alla fine della fiera però 16 punti ed un diciassettesimo posto non sono molta roba e quindi servirà una decisiva svolta per il ritorno, magari infoltendo un po’ la rosa a gennaio.

FIORENTINA: 5,5

Forse una delle delusioni più grandi del girone d’andata rimane la viola. Tanto bella nella vittoria a Milano, e nelle partite con Roma e Atalanta, tanto brutta ed irriconoscibile nella sconfitta con il Parma e nelle otto partite senza vittoria. Una squadra a due facce, che sicuramente non sta ripagando le attese di inizio stagione e si sta mostrando debole e forse un po’ sopravvalutata. Il fatto che sia ancora a pochi punti dall’Europa ad oggi comunque rimane un mezzo miracolo.

FROSINONE: 5 

Arrivati in A con molta sorpresa, i ciociari fino ad ora non hanno convinto molto e rimangono in pianta fissa nelle zone infime della classifica. Il periodo di Longo non è durato granché e i neo-promossi hanno ottenuto appena otto punti. Marco Baroni ha ridisegnato la squadra, ottenendo due pareggi positivi anche se ad oggi il Frosinone non appare ancora attrezzato nella maniera giusta per lottare fino alla fine. La salvezza è ancora lontana e bisognerà fare molto di più per raggiungerla.

GENOA: 5,5

Polonia

Eh già caro Grifone, eccoci di nuovo qui. Quest’anno sembrava esser quello buono per i rossoblù, ma ancora una volta le affrettate scelte societarie sono ricadute sulla squadra. Dopo lo scellerato esonero di Ballardini, il periodo Juric è stato nero, con soli tre punti conquistati in sei partite. La cura Prandelli fino ad ora ha portato i suou primi vantaggi, ma se alla fine dell’anno la classifica rimarrà questa, vi sarà molto rimpianto per i liguri, soprattutto per non esser riusciti a sfruttare l’asse Kuoamè-Piatek.

INTER: 8

Grande merito va dato alla squadra di Luciano Spalletti per questo girone d’andata. Un gioco non ancora perfetto a tratti, ma sicuramente un ottimo cinismo sotto porta ed in gare difficili, come l’ultima ad Empoli. La classifica recita 39 punti, ad un sicuro +7 sul quarto posto e con cinque punti di ritardo sul Napoli. I nerazzurri sono ampiamente la terza forza del campionato ed ora il futuro non potrà far altro che riservare buone sorprese.

JUVENTUS: 9,5

Il 10 manca visti i due pareggi con Genoa ed Atalanta che comunque non nascondono quanto di buono fatto dai bianconeri. La Vecchia Signora si è dimostrata forte come non mai, schiacciasassi, con un Ronaldo in veste di trascinatore, ed in grado di rompere ogni record. Adesso i presupposti per vincere il campionato in tranquillità vi sono tutti così come la possibilità di trionfare finalmente in Europa.

LAZIO: 7-

La bella Lazio vista lo scorso anno, soprattutto dal punto di vista del gioco, sembra essere una lontana parente di quella attuale. Nonostante ciò comunque i ragazzi di Inzaghi mantengono la quarta piazza da diverse giornate ma non sembrano ancora perfettamente solidi dietro, senza dare l’impressione piena di poter arrivare in Champions per questa stagione. D’altro canto comunque i dati sono importanti e registrano appena 21 gol presi, ed un maggiore prontezza sottoporta che era mancata negli scorsi anni.

MILAN: 6+

Nella confusione più totale, con mezza rosa fuori per infortunio, un Pipita non ancora in forma smagliante, ed i pareggi imbarazzanti con Frosinone e Bologna – oltre i molti punti persi per strada – i rossoneri sono ancora lì, ad un solo punto da quel quarto posto che vuol dire Champions. Il gioco e la difesa fino ad adesso sono i gli aspetti più carenti della squadra, ma l’aver trovato dei leader veri come Donnarumma, Romagnoli e l’infallibile Suso non può che far ben sperare, con il cantiere di Gattuso ancora aperto in vista della definitiva affermazione.

NAPOLI: 8,5

I partenopei dopo i primi quattro mesi di campionato si possono ritenere più che soddisfatti, visto il loro ottimo rendimento che li ha confermati come seconda forza del campionato. L’arrivo di Ancelotti ha rivoluzionato il mondo in casa Napoli, ma ha sicuramente apportato cambiamenti importanti e decisivi, come un turnover più lungo e ragionato, oltre che un modulo diverso in cui tutte le qualità dei singoli vengono fuori. Infine la consacrazione di Koulibaly è dovuta in gran parte al suo lavoro, così come il buon gioco della squadra.
Ma d’altronde Re Carlo è sempre Re Carlo.

PARMA: 7,5

Fino ad oggi nulla da dire. I crociati, dopo un lungo ed esemplare cammino per riprendersi la A, hanno confermato quanto di buono fatto vedere negli ultimi anni nelle categorie inferiori. D’Aversa si è rivelato un ottimo mister ed ha trovato in Inglese, Gervinho e Bruno Alves i suoi leader. Oltre a ciò l’esplosione di giocatori come Barillà, Sepe e Gagliolo non può che far ben sperare per il futuro, con gli emiliani intanto che si gustano i loro 25 punti.

ROMA: 5

La delusione del campionato, insieme alla Fiorentina, comunque rimane la squadra di Eusebio Di Francesco. I giallorossi, a causa anche di un mercato sbagliato in partenza, non sono riusciti a continuare sulla farsa riga dello scorso anno, mostrando una grande e grave discontinuità. I problemi più evidenti ad oggi sono dal punto di vista difensivo ed in fase di impostazione, in cui i romani sembrano essere molto indietro. Nonostante tutto, l’esplosione di Zaniolo e le ultime conferme di Ünder e Cristante, se unite al ritorno di Pellegrini e De Rossi, non fanno che ben sperare i propri tifosi, visto comunque come la Roma sia appena a due punti dal quarto posto. Unica consolazione.

SAMPDORIA: 7,5

La Samp sembra aver finalmente compiuto il passo decisivo, quella della affermazione e maturità. I 29 punti conquistati nelle prime 19 gare sono tanta roba, viste anche le ottime prestazioni messe in campo negli ultimi due mesi. Un Fabio Quagliarella immortale, insieme a giovani di talento e giocatori in cerca della loro dimensione definitiva, stanno trascinando i blucerchiati verso l’obiettivo comune dell’Europa. Il tutto condito da un Marco Giampaolo arrivato al suo apice in carriera.

SASSUOLO: 7

I neroverdi sotto la guida di De Zerbi stanno ottenendo ottimi risultati. Dopo la partenza shock, dovuta anche ad un Boateng straripante, la truppa emiliana sembrava essersi fermata, ma ciò non è accaduto e ad oggi risulta ancora immischiata nella lotta per un piazzamento europeo. Quello che più stupisce è la qualità del gioco offerta dal Sassuolo, che rischia di eguagliare quella della squadra che andò in Europa sotto Di Francesco.

SPAL: 6

Un girone passato nel completo anonimato, quello appena trascorso per i ferraresi. Dopo un inizio perfetto con nove punti in quattro partite, la squadra di Semplici si è bloccata del tutto, datando la sua ultima vittoria al 20 ottobre. La discontinuità che sta attraversando gli emiliani rischia di essere fatale a fine anno, quando si entrerà nel vivo per la lotta salvezza. Comunque ad oggi il suo campionato lo sta facendo, ma ci sono ancora diverse cose da aggiustare.

TORINO: 7+

L’impronta di Walter Mazzari sul suo Toro comincia a vedersi ogni giorno di più. Una partenza a rilento aveva già rischiato di condizionare anche quest’annata per i granata che poi si sono subito rimessi a posto, mostrando grande determinazione e voglia di emergere. L’ultimo pareggio in casa della Lazio ha mostrato esattamente ciò, e come il Torino ci sarà fino alla fine nella lotta per l’Europa.

UDINESE: 5,5

segnali

I friulani continuano a non trovare la quadra giusta per uscire dalla zona salvezza in cui si ritrovano da diverse stagioni. Velazquez aveva proposto un gioco innovativo, ma al contempo anche molto rischioso, e forse non gli è stato concesso il giusto tempo per affinarlo. Ora sotto la guida di Nicola le cose sono cambiate ed i presupposti per una stagione tranquilla nella seconda fase di campionato ci sono tutti, anche se bisognerà avvicinare alla stella De Paul altri giocatori di qualità.

Giovani per il futuro

Chi è Olijars, il giovanissimo figlio d’arte neo-acquisto dell’Atalanta

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CHI È JEGORS OLIJARS – È notizia di ieri l’acquisto da parte dell’Atalanta del classe 2008 Jegors Olijars, interessante prospetto lettone che ha deciso di firmare il suo primo contratto da professionista della sua carriera con la Dea (erano interessate anche Ajax, Atletico Madrid e Borussia Dortmund) e di crescere nel vivaio nerazzurro. Scopriamo chi è Olijars in questo articolo.

CHI È OLIJARS: CALCIATORE IN UNA FAMIGLIA DI SPORTIVI

Jegors Olijars è una punta centrale dotata di grande fisicità (alta 193 cm) e con grandi potenzialità, che ha dimostrato pienamente in patria e anche nelle squadre giovanili della Nazionale nord-europea. Si può dire che lo sport era nel destino di Jegors, nato in una famiglia di campioni di vari sport. Dal padre campione di corsa a ostacoli – ha vinto un Europeo nel 2006 a Goteborg, medaglia d’argento invece nel 2002 a Monaco e di bronzo al Mondiale di Valencia 2008 – alla madre tennista, passando per il nonno che, invece, ha partecipato a un’Olimpiade, il giovane è portatore di un’eredità di successo e dedizione allo sport che in pochi possono vantare. Starà al 16enne, ora, tenere alto il nome della famiglia cercando di affermarsi nel calcio che conta. Si tratta del primo calciatore lettone nella storia dell’Atalanta.

Fonte immagine in evidenza: profilo X Filippo Maggi

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Calciomercato

Futuro di Zurkowski ancora incerto: difficile il riscatto dell’Empoli dallo Spezia

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zurkowski empoli

ZURKOWSKI EMPOLI – Szymon Zurkowski si sta ritrovando all’Empoli. Dopo il periodo difficile tra Fiorentina e Spezia, il polacco è tornato all’Empoli nel mercato di riparazione e ha avuto un impatto molto importante sulla stagione dei toscani, con 4 gol nelle prime due uscite in maglia azzurra – memorabile la tripletta segnata contro il Monza alla prima da titolare, dopo la rete all’esordio contro il Verona – che lo rendono tuttora il miglior marcatore stagionale dell’Empoli nonostante l’arrivo a metà campionato. Il suo rendimento è un po’ calato nelle ultime settimane, in cui – complice un infortunio alla caviglia – è apparso lievemente in ritardo, ma l’Empoli vorrebbe puntare su di lui anche nella prossima stagione.

ZURKOWSKI RESTA ALL’EMPOLI? IL RISCATTO È DIFFICILE

Sarà difficile, però, confermare il classe ’97 in rosa: la formula con cui si è trasferito nella finestra invernale, infatti, è quella del prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro ed esercitabile dagli azzurri a fine stagione. Questa valutazione, però è considerata eccessiva dai dirigenti del club toscano, che sembrano propensi a non esercitare il riscatto del polacco per poi trattare con lo Spezia per un nuovo accordo. La volontà dell’Empoli sarebbe quella di ottenere un nuovo prestito, ma resta da vedere se lo Spezia è disposto a rimandare in prestito il calciatore senza monetizzare da una sua cessione. Bisogna anche considerare, però, che in caso di cessione a titolo definitivo c’è una percentuale abbastanza importante che lo Spezia dovrebbe riconoscere alla Fiorentina, club da cui ha acquistato il calciatore nel 2023.

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Calcio Internazionale

Xabi Alonso sempre più vicino alla permanenza al Leverkusen: niente Bayern Monaco e Liverpool

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xabi alonso

XABI ALONSO – In Germania c’è una squadra che sta per spezzare l’egemonia degli ultimi anni del Bayern Monaco. Si tratta del Bayer Leverkusen dell’ex bavarese Xabi Alonso, che si trova al primo posto in classifica a +10 proprio dal Bayern secondo. Quando mancano soltanto otto giornate al termine del campionato, la Bundesliga sembra ormai nelle mani dei rossoneri.

Il Bayern Monaco, che in estate si separerà da Thomas Tuchel, è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, e tra i nomi che circolano uno dei più insistenti è proprio quello di Xabi Alonso, che però è legato fino al 2026 con il Leverkusen, che non sembra avere alcuna intenzione di liberarlo in direzione Monaco di Baveria.

LE PAROLE DI HOENESS SU XABI ALONSO

Intervenuto ai microfoni di Das Erste, il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeness è intervenuto proprio sull’argomento, mostrandosi molto pessimista sul possibile approdo in panchina del tecnico spagnolo nella prossima stagione. Di seguito, le sue dichiarazioni: “La vedo molto dura prendere Xabi Alonso, per non dire impossibile. Credo resti al Leverkusen“.

ANCHE IL LIVERPOOL VA OLTRE E PENSA AD AMORIM

Oltre al Bayern Monaco, anche il Liverpool – che in estate saluterà Jurgen Klopp – è una delle squadre più interessate a Xabi Alonso. A questo punto però, viste anche le dichiarazioni di Hoeness, i due club dovranno con ogni probabilità virare su altri profili. Per la panchina degli inglesi, in questo momento, il nome più caldo sembrerebbe essere quello dell’attuale tecnico dello Sporting Lisbona Ruben Amorim.

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Calcio Internazionale

Chi è Cavan Sullivan, la stellina del calcio USA già nell’orbita del Manchester City

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CHI È CAVAN SULLIVAN – Pensate, a malapena 14 anni, ritrovarvi già sui media calcistici, oltre ad essere in orbita Manchester City, club che al momento domina i riflettori europei. Questo è il mondo di Cavan Sullivan, talento classe 2009 dei Philadelphia Union, che ha esordito con tanto di assist in MLS Next pro. Ormai nel calcio la ricerca del talento parte da età sempre più basse, soprattutto nei campionati esteri, dove i giovani talenti che impressionano gli scout vengono convinti a firmare, o corteggiati, già giovanissimi. Un esempio può essere l’acquisto di Paez da parte del Chelsea, nella scorsa stagione. Ora è invece il turno di Sullivan, trequartista di pura classe che ha addosso gli occhi della migliore squadra del miglior campionato al mondo: la Premier League. 

DAGLI USA ALL’INGHILTERRA

Proprio con la costante scoperta e crescita di talenti sempre più giovani, non è facile impressionare. Eppure, nessuno può evitare di guardare un quattordicenne che, all’esordio coi grandi, si iscrive addirittura al tabellino degli assistman. Parliamo comunque di un giocatore che fa parte della Philadelphia Union Academy da quando ha a malapena 11 anni. Alto 1,58 e in possesso di doppia nazionalità (Americano e tedesco), Sullivan ha fatto parlare di sè con un’etichetta pesantissima. La definizione di ‘nuovo Messi‘ è ovviamente prematura, eppure il talento è cristallino ed innegabile.

Del resto, il Manchester City sembra avere già accordo con società e giocatore, mancano soltanto le firme di rito. Le regole sui trasferimenti e sul lavoro minorile non permetteranno comunque al ragazzo di raggiungere i Citiziens prima dei 18 anni. Per propiziarne il percorso di crescita, la decisione comune tra le società è di tenerlo in patria, dove arriverà ad esordire in MLS. Dopodichè potrà partire per l’Europa. Sicuramente il nome di Cavan Sullivan è destinato a catturare sempre di più l’attenzione nel corso degli anni, anche perchè prima di raggiungere il nostro calcio bisognerà attendere ancora qualche anno.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Parlando di un giocatore molto giovane, è difficile darne un quadro generale completo. Nonostante ciò si può tranquillamente asserire che stiamo per vedere un talento innato dal punto di vista tecnico. L’obiettivo sarà quello di sgrezzarsi nei prossimi anni a livello tattico, affrontando gradualmente un calcio più fisico. Il piede è il mancino, proprio come quel fenomeno generazionale che ha portato ad un altro livell0 il numero 10, che ora milita proprio in MLS all’Inter Miami: Lionel Messi. Sullivan dà la sensazione di poter essere un giocatore abile nello stretto e palla al piede, veloce e tecnicamente impeccabile. Ma solo il tempo potrà dirci dove può arrivare questo ragazzo.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG Cavan Sullivan

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