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Panchine roventi

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Panchine roventi

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C’è un filo invisibile che lega direttamente Madrid e Monaco di Baviera, due delle grandi capitali del calcio europeo. Nell’ultimo turno di campionato entrambe hanno perso e vivono due momenti complicati, con i rispettivi nuovi allenatori già finiti al centro del vortice mediatico. Per i due tecnici si vocifera già di un possibile esonero, forse un po’ troppo prematuro, ma ambienti come quelli di Real e Bayern perdonano pochissimo.

CAPITOLO REAL MADRID

Il Real Madrid di Lopetegui ha perso in casa dell’Alaves 1 a 0, con il gol dei padroni di casa arrivato nei minuti finali. La vera notizia, oltre alla sconfitta, è quella di non aver segnato neanche in questa partita. Sono 360 i minuti complessivi passati dai blancos senza segnare e anche Marca lo fa notare a tutti:

Per la squadra di Lopetegui la stagione in campionato è iniziata nel migliore dei modi, con 4 vittorie e 1 pareggio contro l’Athletic Bilbao. L’ambiente non sembrava scosso dalle partenze dei due principali artefici dei successi targati Real degli ultimi anni, cioè Cristiano Ronaldo e Zidane. Ma alle prime difficoltà ecco che sono comparsi i fantasmi di CR7 e di Zizou.

Fondamentalmente il Real, con Lopetegui, ha cambiato mentalità, scegliendo un approccio più orientato al possesso della palla e al controllo degli spazi. L’ex tecnico della nazionale inoltre ha deciso di affidare maggiori responsabilità a Bale e Asensio, mandandoli in campo in quasi tutte le partite dal primo minuto. Con queste scelte è rimasto spesso fuori Isco, uomo chiave per Lopetegui con la Roja ma non ancora con la maglia blanca.

Zidane, nella sua era d’oro, è riuscito a costruire una squadra praticamente perfetta, affidandosi alla qualità superiore dei singoli e ad una mentalità reattiva, che gli consentiva anche di vincere alcune partite in sofferenza. Lopetegui, invece, ha cercato fin da subito di imporre questa mentalità proattiva, che all’inizio è stata assorbita abbastanza bene dai giocatori, ma adesso sta trovando più difficoltà. Anche la scelta di affidare gran parte delle responsabilità realizzative alla coppia Bale-Benzema può essere discutibile, entrambi insieme difficilmente raggiungeranno i numeri di CR7 ed è necessario trovare una soluzione.

Attualmente Lopetegui ha vinto contro Getafe, Girona, Leganes, Espanyol e Roma. Le tre sconfitte sono arrivate con Siviglia, CSKA Mosca e Alaves, da aggiungere ai pareggi poco positivi contro Bilbao e Atletico Madrid. La panchina di Lopetegui inizia già a scricchiolare, la sosta servirà all’allenatore spagnolo per riflettere e per trovare soluzioni diverse.

CAPITOLO BAYERN

La situazione legata al Bayern Monaco è per certi versi simile a quella del Real ma con differenze sostanziali. Innanzitutto al Real si può concedere una stagione di transizione, dopo aver dominato in Europa negli ultimi anni e ripartire dopo la cessione di Ronaldo. Il Bayern, invece, nelle ultime stagioni si è sempre confermato in Germania, senza riuscire a consacrarsi in campo europeo.

Dopo aver scelto di affidare la panchina a Guardiola e Ancelotti il Bayern ha deciso di cambiare rotta, ingaggiando il giovane Niko Kovac alla fine della breve parentesi, l’ennesima, firmata Jupp Heynckes. Il tecnico croato ex-Eintracht è chiamato a riaprire un nuovo ciclo in Baviera, ma ha già trovato grosse difficoltà. Il periodo nero è iniziato alla quinta giornata di campionato contro l’Augsburg con un pareggio casalingo. Nelle 2 partite successive in Bundes sono arrivate altrettante sconfitte, contro l’Hertha Berlino e il Borussia M’Gladbach, in mezzo il pareggio in Champions in casa contro l’Ajax.

Kovac potrebbe trovarsi anche alcuni giocatori contro, come successo in passato con Carlo Ancelotti. Il primo nome che è venuto fuori è quello di James Rodriguez, che secondo la Bild ha accusato il tecnico croato dicendogli: “Non siamo all’Eintracht!”. Oltre al colombiano, che pare abbia chiesto la cessione, c’è il solito caso Lewandoski da gestire. L’attaccante polacco è ormai ai ferri corti con la società e anche il rapporto con il nuovo tecnico Kovac non sembra dei migliori.

C’è anche la componente sfortuna da aggiungere alla situazione di Kovac: Coman si è infortunato gravemente e doveva essere uno dei principali giovani da cui ripartire in questa stagione. Sugli esterni Robben e Ribery sono lontani dalle migliori primavere vissute in carriera, e insieme a loro c’è anche Thomas Muller, che ha vissuto un’involuzione incredibile. Kovac ha del materiale a disposizione su cui poter lavorare, ma l’ambiente Bayern difficilmente gli perdonerà altro.

 

 

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Calcio Internazionale

ULTIM’ORA – Il comunicato UEFA sulle SuperLega: i dettagli

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UEFA

Novità molto importanti per ciò che riguarda la questione SuperLega. Attraverso un comunicato ufficiale l’UEFA ha smentito nettamente le ultime indiscrezioni che erano circolate negli ultimi giorni su un possibile progetto in corso. Di seguito riportato il comunicato:

«La UEFA non sta lavorando a nessun nuovo progetto del genere. L’opposizione della UEFA verso qualsiasi tipo di cosiddetta Superlega è ben documentata e le voci che suggeriscono qualcosa di diverso sono del tutto infondate. Attendiamo con impazienza l’introduzione del nuovo formato delle competizioni per club a partire dal 2024, che mantiene il principio secondo cui il rendimento nazionale è la chiave per la qualificazione e consentirà ai tifosi di vedere ancora più partite europee importanti. Un migliore equilibrio competitivo e una competizione aperte, dove ogni partita conta. 

 

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Il comunicato del Liverpool per il gol annullato: “Esploreremo le possibili opzioni”

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Klopp

In Inghilterra si parla ancora del gravissimo errore arbitrale avvenuto durante la partita tra Tottenham e Liverpool, persa dai Reds con il punteggio di 2-1. Nel match infatti è stato annullato ingiustamente per fuorigioco un gol a Luis Diaz, con i vertici arbitrali che si sono scusati a poche ore dalla fine. Poco fa è arrivata anche la riposta del Liverpool, che attraverso un comunicato ufficiale ha annunciato l’intenzione di prendere i dovuti provvedimenti. Di seguito vi proponiamo il comunicato dei Reds.

IL COMUNICATO DEL LIVERPOOL

Accettiamo pienamente le pressioni sotto cui lavorano gli arbitri, ma queste pressioni dovrebbero essere alleviate, e non esacerbate, dall’esistenza e dall’implementazione del VAR. È quindi insoddisfacente che non sia stato concesso tempo sufficiente per prendere la decisione corretta e che non vi sia stato un successivo intervento. Anche il fatto che tali carenze siano già state classificate come “errore umano significativo” è inaccettabile. Tutti i risultati dovrebbero essere stabiliti solo attraverso la revisione tecnologica e in piena trasparenza. Questo è vitale per l’affidabilità del processo decisionale che arriverà in futuro, in quanto si applica a tutti i club i cui insegnamenti vengono usati per apportare miglioramenti, al fine di garantire che questo tipo di situazione non possa ripetersi. Nel frattempo, esploreremo la gamma di opzioni disponibili, data la chiara necessità di escalation e risoluzione“.

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[VIDEO] Insigne, nervi tesi oltreoceano: litigio con un tifoso

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Insigne

La parentesi di Lorenzo Insigne in terra canadese non sta procedendo nel migliore dei modi. Il club dell’ex Napoli è ultimo in classifica, nella Estern Conference di MLS, con 22 punti raccolti in 31 partite. Solo 4 i match vinti, mentre le sconfitte sono addirittura 17. L’ultima di queste è arrivata proprio nella notte di oggi, contro il Cincinnati, primo in classifica.

Un vero e proprio testacoda, con il Toronto che è stato sovrastato, ma è riuscito a recuperare il doppio svantaggio grazie alla doppietta di Osorio. Doppietta, che, per, si è rivelata nel complesso inutile: la marcatura di Boupendza ha riportato il Cincinnati avanti. E ha costretto il TFC alla disfatta.

In tutto ciò, Insigne non era nè in campo, come invece Bernardeschi, nè in panchina. Bensì, sugli spalti dell’impianto di casa, il BMO Field. Proprio dagli spalti del BMO Field arriva un video che mostra Insigne in un rapporto non particolare con un tifoso, o una tifosa, non identificata.

Dall’audio e da un labiale non così difficile da cogliere e tradurre, si vede Insigne fare il dito medio e urlare “F*** you“. Poi girarsi e lasciare l’inquadratura. Presumibilmente, il litigio era già iniziato e nel video in questione si tratta della parte finale.

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Tacchinardi: “Juve favorita senza coppe, Inter Lautaro-dipendente”

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Tacchinardi

Alessio Tacchinardi vivrà Atalanta-Juventus di quest’oggi con un sentimento particolare: il centrocampista italiano è stato un doppio ex. Ora si gode il campionato di Serie A, vedendo le sue due ex squadre duellare per un posto in Europa. Con la Champions League che per entrambe è un obbiettivo. Per la Dea più un sogno, per la Juventus, quasi un obbligo.

Intervistato alla Gazzetta dello Sport, queste le sue parole sul match in scena oggi pomeriggio al Gewiss Stadium.

LE PAROLE DI TACCHINARDI

IL PRIMO RICORDO – “Il primo Atalanta-Juventus che mi torna in mente è quello del 1994. Io avevo solo18 anni e giocavo nell’Atalanta. Disputammo una buona partita, poi tra l’81’ e l’84’ Baggio fece una doppietta. Quel giorno ho capito che esisteva il calcio di tutti e quello di Baggio“.

ASSENZA DI VLAHOVIC – “Il Vlahovic che ho visto in queste prime partite sposta gli equilibri: penso che la Juventus ci perda con la sua assenza. Ma la Juventus ha anche Chiesa, che è pronto per caricarsi la squadra sulle spalle. Non mi sembra che patisca le pressioni“.

CHIESA – “Chiesa ha bisogno di un riferimento per esaltarsi: senza Vlahovic e Milik, Kean deve dargli una mano. Lui può fare la differenza, come sempre. Però è tutta la Juve che dovrà dimostrare di quale pasta è fatta“.

APPROCCIO – “Se i bianconeri si sporcano le mani, un po’ come faceva quando c’ero io, e superano i prossimi due ostacoli, Atalanta e Torino, lanciano un bel segnale al campionato. Io sono convinto che il Sassuolo sia stato un incidente di percorso, la vera Juve è quella con il sangue agli occhi del primo tempo di Udine. Dovrà giocare così anche contro l’Atalanta, ancora imbattuta in casa“.

LE PAROLE DI PIOLI – “Pioli mi è sembrato sincero, io la penso come lui. Senza coppe europee, soprattutto se le italiane dovessero superare i gironi, la Juventus potrebbe avere un netto vantaggio per lo sprint finale. L’Inter è molto forte in difesa e a centrocampo, ma in attacco si è indebolita rispetto allo scorso anno. È Lautaro-dipendente. Il Milan è un’ottima squadra, però non la vedo superiore alla Juventus. Il Napoli ha un top player della difesa come Kim e dipende molto da Osimhen: i campioni possono rinforzano o indeboliscono una squadra“.

DE KETELAERE – “Sono stato undici anni alla Juve e ho visto tanti ottimi giocatori altrove, che non si sono confermati con la maglia bianconera. Giocare nella Juventus, con il massimo rispetto per le altre, è un’altra cosa. Non credo che Pioli sia pazzo, forse De Ketelaere aveva bisogno di un ambiente diverso. Nell’Atalanta sei sicuramente più protetto che al Milan. Mi auguro che con Gasperini, diventi un fenomeno, ma per me non lo è ancora“.

KOOPMEINERS – “Io ho un debole per Koopmeiners: è solido, duttile e segna in tanti modi. È perfetto per Gasperini, ma lo sarebbe anche per Allegri. Adesso sento parlare di Hojbjerg per la Juve: il danese per la mediana o Berardi per l’attacco sarebbero rinforzi da scudetto

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