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Pensando alla prossima stagione

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Pensando alla prossima stagione

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CRITICHE, CRITICHE E CRITICHE

Criticare a conti fatti è davvero troppo semplice. Eppure molti – tifosi medi soprattutto – si sentono in dovere di rimproverare alla dirigenza le scelte messe a punto durante l’estate. Così facendo, tuttavia, dimenticano della grande esaltazione provata, dei discorsi Scudetto pronunciati e dello sproloquio riguardo un Milan che torna finalmente ai propri antichi fasti.

A conti fatti per metà – manca mezzo campionato al termine della stagione – è opportuno e doveroso ammettere come siano emerse delle falle e che forse, quel mercato a cui si dava voto ‘9‘ ha avuto un effetto meno benefico del previsto. Le manovre messe a punto da Mirabelli e Fassone sono state lungimiranti ed incontestabili per certi versi, mentre le stesse si son rivelate lacunose sotto altri punti di vista. Ci sentiamo, ad esempio, di criticare le scelte fatte in attacco:

Nikola Kalinić, ex centravanti di Blackburn, Dnipro e Fiorentina forse rimarrà sempre un buon giocatore da squadra medio-alta e non da top club; finora i suoi goal stagionali sono appena quattro e le prestazioni vanno di pari passo a questo mediocre andamento. Desiderato con ardore dall’ex tecnico Vincenzo Montella, il croato è attualmente un acquisto flop, incapace di trovare la sua dimensione sia sotto la guida tecnica dell’Aeroplanino, sia sotto quella di Gattuso.

Non dimentichiamo, per il capitolo spese, André Silva. Strappato al Porto a suon di milioni (38!) è un onerosissimo rimpianto della causa rossonera. I suoi goal sono 8, ma per trovare un centravanti in grado di segnare solo contro AEK Atene, Rijeka ed Austria Vienna si può spendere decisamente molto meno. In campionato, nonostante le dieci presenze, la marcatura tarda ad arrivare ed il ragazzo benedetto da CR7 par essersi smarrito irrimediabilmente.

Evidentemente, sarebbe stato più opportuno spendere quei 58 milioni per un unico giocatore – ma valido – puntando magari su una panchina costituita dal prospetto Cutrone e, magari, un centravanti più anzianotto disposto a ritagliarsi un posticino quando possibile…

Ciononostante, nessuno avrebbe potuto prevedere che uno dei difensori centrali più forti del mondo attraversasse un periodo tanto buio, che il promettente Andrea Conti riscontrasse un infortunio così grave e che la squadra, nel complesso, non riuscisse a trovare la quadra tattica nonostante i numerosi mesi spesi alla ricerca della forma migliore.

UNA SPIRALE INFINITA

La sconfitta contro Hellas Verona rappresenta il punto più basso della gestione del Milan 2017/2018. Nonostante i tanti acquisti e l’arrivo di un nuovo tecnico la situazione rimane insanabile.

La sensazione è che la materia prima per risollevarsi non manchi affatto, anzi, ma il Milan della stagione 2017/2018 pare ormai trovarsi in una situazione irreparabile. Il morale è a terra, il cambio di tecnico non ha scosso le acque e tanti giocatori di grande prospettiva si stanno deprezzando e deprimendo (André Silva, Donnarumma e Calhanoglu su tutti). La percezione generale è che la squadra non veda l’ora che la stagione termini: trovarsi a meno di metà campionato a -18 dalla vetta, -14 dalla zona Champions League e -3 dalla zona Europa League è già un mezzo fallimento se indossi la divisa dei rossoneri di Milano ed hai visto la società spendere oltre 200 milioni sul mercato.

Il povero Gattuso ha poco da rimproverarsi; si è trovato catapultato in una situazione troppo grande per lui e, seguendo il cuore, non ha potuto fare a meno di gettarcisi a capofitto con la sua solita passione e voglia che lo contraddistinguono. La speranza è che il suo potenziale talento non venga bruciato dall’ennesima scelta di cuore per la panchina (vedi Inzaghi, Seedorf, Brocchi…) e che il tecnico – quando verrà esonerato – sarà comunque in grado di rimboccarsi le maniche mettendosi alle spalle il passato.

SOLO UN UOMO

Se c’è qualcuno in grado di riportare il Milan dove merita di stare, questi è Antonio Conte. Dopo aver riportato la Juventus al top in Italia, dopo aver reso una mediocre Nazionale una macchina da guerra e dopo aver portato il Chelsea dal 10° al 1° posto, il tecnico salentino ormai può essersi guadagnato la fama di ‘colui che resuscita i morti‘. Vicino alla panchina rossonera già qualche anno fa, l’occasione Milan costituirebbe per Antonio Conte una sfida contro la propria creatura – la Juventus – e l’opportunità di ristabilirsi in Italia con la propria famiglia, avviando un progetto tecnico del quale sarebbe il fulcro. Se poi il Milan rimanesse fuori dalle coppe, come pare destinato, l’attuale tecnico dei Blues avrebbe tutto il tempo e le carte in regola per far risalire la china al club dalle sette Champions. La sensazione è che questo matrimonio si farà in tempi brevi: Conte è l’uomo giusto e per questo Milan, più di Ancelotti stesso; serve un condottiero, un costruttore e non un semplice gestore. Questa squadra non va gestita, ma montata pezzo per pezzo.

La panchina del Milan traballa, Conte non vede l’ora di abbandonare l’Inghilterra.

Certi sposalizi li riconosci ancor prima che avvenga qualcosa di concreto e, per la serenità dei tifosi del Milan, c’è da sperare che gli eventi prendano questa piega.

Antonio Conte is the man.

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Bundesliga

Dalla Germania: Bayern Monaco pronto ad investire 100 milioni di euro per Rice

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Rice

Dopo il titolo conquistato all’ultima giornata, il Bayern Monaco si prepara ad affrontare un’estate ricca di cambiamenti. Il ribaltone in dirigenza, con gli addii di Kahn e Salihamidžić, ha aperto le danze in attesa del calciomercato.

Secondo quanto riportato da Sky Sport DE, i bavaresi sarebbero pronti ad affondare il colpo per acquistare Declan Rice, centrocampista del West Ham, investendo circa 100 milioni di euro. Gli Hammers, si legge, vantano un’opzione per prolungare il contratto dell’inglese, attualmente in scadenza nel 2024, fino all’anno seguente. Tale innesto potrebbe portare alla cessione di Joshua Kimmich, ma la concorrenza per Rice è serrata. 

 

 

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Fiorentina, Commisso e Barone incontreranno i procuratori: i temi della discussione

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Commisso

Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, ha annunciato che nella giornata di giovedì incontrerà, assieme al presidente Rocco Commisso, diversi procuratori al Viola Park.

Secondo quanto riportato dal Corriere Fiorentino, il club viola ribadirà alcuni parametri che intende rispettare nel rapporto con gli agenti dei calciatori. Al centro del dialogo, si legge, ci sarà la possibilità di pagare un’unica commissione ai procuratori, che non dovrà comunque superare il limite del 5% rispetto al valore di trasferimento del giocatore. La Fiorentina, da tempo impegnata nella ricerca di riforme per migliorare tali rapporti, intende agire con massima trasparenza e sanzionare coloro che non rispetteranno le norme.

 

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L’Hellas Verona prepara il match contro il Milan: le ultime sulle condizioni di Lazovic e Verdi

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Verona-Monza pagelle

L’ultima giornata di campionato stabilirà la terza retrocessa in Serie B tra Hellas Verona e Spezia. Gli scaligeri affronteranno il Milan, già qualificato alla prossima Champions League, a San Siro e il tecnico Zaffaroni spera nel recupero di alcune pedine importanti per tentare il colpaccio.

In tal senso, riporta L’Arena, sembra certo il recupero di Simone Verdi, rimasto precauzionalmente in panchina contro l‘Empoli, che si allenerà con i compagni per tutta la settimana per esserci con i rossoneri. Resta in dubbio, invece, la presenza di Lazovic a causa di un problema muscolare di lieve entità accusato nel match contro l’Atalanta, ma l’Hellas Verona spera vivamente di ritrovare uno dei suoi migliori interpreti in vista di una gara cruciale.

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Gravina sul patteggiamento della Juve: “Atto condiviso, ora guardiamo al futuro con serenità”

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Gravina

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha commentato alla Gazzetta dello Sport la notizia del patteggiamento tra la Juventus e la Procura della FIGC in merito alla questione stipendi. Nessuna penalizzazione, dunque, per i bianconeri, ma esclusivamente una multa di circa 718 mila euro. Queste le sue parole.

ATTO CONDIVISO“Era arrivato il momento di definire e di guardare al futuro con progettualità, il tutto nel rispetto assoluto delle regole. Quest’ultimo atto è condiviso, auspicabile e previsto dalle nostre norme. Credo che sia il risultato più bello per il calcio italiano, quello di aver trovato un momento di serenità”. 

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